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CAPITOLO DIECI - Perfect.

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Canzone del capitolo: 'Perfect' di Ed Sheeran.

-Vi consiglio di ascoltarla da quando Sky la nomina e di leggere l'ultima parte del capitolo con la canzone di sottofondo, perché mi ha ispirata e letta con quella fa tutto un altro effetto.-


Buona lettura! 🌸

Nate

Seguo la ragazza mentre corre su per le scale e la fermo prima che entri in camera, anche se in realtà potevo evitare dato che dormiamo insieme. Le afferro il polso e la trascino nella stanza chiudendo la porta a chiave.

"Cosa credi di fare? Mi dici una frase simile e poi scappi? Non funziona così, basta giocare." 

"Io non sto affatto giocando. E lasciami il polso, subito." sbotta togliendo il braccio dalla mia presa con un violento strattone. "Sono stanca Nate, voglio dormire. Lasciami stare."

Mi prende in giro?
Direi di si..
Ti dovrebbero dare un premio come migliore consolatore, davvero.
E' la verità. Vuoi che ti dica una bugia?
Fai meno lo spiritoso e sta zitto, grazie.

"Non me ne frega un cazzo se sei stanca, tu adesso mi ascolti."

Mi fissa intensamente, con quei suoi occhi da cerbiatta chiusi a fessura, le mani poggiate sui fianchi ed il naso che si arriccia. Dopo aver sbuffato ed alzato gli occhi al cielo prende posto sul letto e mi intima a sdraiarmi accanto a lei. Mi volto a pancia in su mentre lei resta sul fianco e mi accarezza i capelli, lo sguardo rivolto verso il soffitto.

Sospiro e, dopo aver lanciato un'occhiata alla ragazza accanto a me per vedere se ha l'intenzione di ascoltarmi, inizio a raccontare.

"Ho conosciuto Savannah alle superiori, in prima per l'esattezza, era nella mia stessa classe. Dal momento in cui i miei occhi si posarono su di lei pensai che fosse la creatura più bella e misteriosa che avessi mai visto. Era riservata e piuttosto chiusa, ma con me e Matt si aprì quasi subito, questo perché con Matt non riesci a mantenere il broncio per più di due secondi. Lui riuscì a farla integrare con noi e a farla ridere, e a lungo andare passavamo sempre più tempo insieme noi tre. Con il passare dei mesi diventammo il trio perfetto e nessuno osava avvicinarsi a lei, perché sapevano che se lo avessero fatto io li avrei ammazzati. Inutile dirti che mi ero innamorato di lei, la vedevo perfetta in ogni cosa che faceva, in ogni movimento ed in ogni parola. Poco dopo lei diventò il capitano della squadra delle cheerleader, ed io quello della squadra di lacrosse. Aveva acquistato popolarità ed era cambiata. Non era più la ragazza dolce dal sorriso luminoso di cui mi ero innamorato, tutti lo sapevano, ma io non potevo farci nulla, quando si avvicinava a me il mio cuore faceva un sacco di capriole, ed anche volendo, non sarei mai riuscito a starle lontano. Io dal canto mio, essendo il capitano della squadra di lacrosse, venivo considerato il ragazzo più bello della scuola e avevo un'infinità di ragazze che provavano anche solo a rivolgermi la parola per ottenere qualcosa da me, qualsiasi cosa, anche solo un saluto, ma a me non fregava un cazzo delle altre, io volevo solo lei." Lancio un'occhiata a Sky facendo un breve sorriso, considerando che quando l'ho conosciuta avevo minacciato Matt e gli avevo detto che se ci avesse provato lo avrei sfigurato. "Un giorno venne da me e mi confessò di essere innamorata di me, eravamo in terza superiore, immagina la mia felicità nel sentire le sue parole, desideravo che uscissero dalla sua bocca da ben due anni e così quando mi chiese di darle una possibilità non esitai a dirle di sì. Diventammo così la coppia della scuola, ad ogni evento ballo o meno che fosse venivamo premiati per qualche stupidaggine. Lei fu la mia prima volta. Le facevo sempre un sacco di regali, da cose banali a cose molto serie e costose, ma solo perchè ero una gran testa di cazzo e dovevo farmi perdonare." Sento la ragazza accanto a me muoversi e strusciare la testa fino ad incastrarsi nell'incavo del mio collo. Circondo le sue spalle con un braccio e le accarezzo la schiena mentre con gli occhi mi chiede spiegazioni. Il suo sguardo è serio e non trasmette alcun tipo di emozione, è vuoto. "Fumavo erba e mi ubriacavo tutti i sabati sera, andavo a feste quasi ogni giorno e lei non era quasi mai assieme a me, se non a scuola. Diciamo che a quel tempo, sopra la lista delle cose più importanti da fare, c'era il divertimento con gli amici, Savannah era in fondo proprio. Davo per scontata la sua presenza, e davo per scontato che sarebbe rimasta. Ero il 'bullo' della scuola, ma neanche il bullo, non so nemmeno io cosa fossi. Paige ti ha già accennato al periodo in cui ero un attacca brighe e .. beh non era proprio così. Quando passavo per i corridoi i ragazzi avevano paura anche solo a guardarmi. Una volta un ragazzino fece qualcosa che mi fece girare il cazzo, ora non ricordo di preciso che cosa ma sai qual è stata la mia reazione? Lo presi per i capelli, e lo trascinai in bagno infilandogli la testa nella tazza del cesso. Passai due anni e mezzo, quasi tre assieme a lei e per tutto quel tempo, sono stato questa persona. Un essere immondo, capace di far soffrire le persone con un solo sguardo, e non so nemmeno io per quale motivo mi comportavo in questo modo." Prendo una pausa e sospiro, mentre la mia ragazza prende ad intrecciare le dita fra i miei capelli e baciarmi la spalla. Ripensare a quel periodo mi ha sempre fatto salire il voltastomaco, perchè sono consapevole del mostro che ero. Mi fa ribrezzo ripensare agli sguardi dei ragazzini, mi fa ribrezzo ripensare a ciò che ho fatto ed ero in grado di fare. Mi sono ripromesso che non sarei mai più stato quel tipo di ragazzo e che la gente passandomi accanto avrebbe dovuto sorridermi, non guardarmi con occhi ricchi di timore e paura, paura di me.

Dopo aver dato un bacio sulla fronte a Sky, faccio un respiro profondo e riprendo a narrare l'altra parte della storia. "Come ti ho già detto alla fine della quinta liceo mio padre morì. Io prima di quel momento, con le assenze di mio padre che si facevano sentire sempre di più, con il tempo diventai un grandissimo stronzo e non davo più importanza a nulla. Dentro di me c'era solo un grande vuoto, il vuoto per la mancanza di un padre che nemmeno il mio migliore amico e la mia ragazza erano in grado di colmare. Ho capito troppo tardi che non avrei dovuto dare per scontata la presenza di Savannah. Insomma, il giorno del funerale di mio padre Savannah non si presentò ed io ero fuori di me, non volevo nessuno al mio fianco, volevo solo lei, e lei non c'era. Era l'unica capace di calmarmi, nemmeno Matt era in grado di riuscire a farmi ritrovare la calma nei momenti in cui la perdevo, e proprio nel momento in cui avevo bisogno di lei e della sua mano intrecciata alla mia, di sentire il suo profumo alla fragola, di vedere i suoi grandi occhi azzurri, anche lei mi aveva abbandonato. Mi aveva lasciato solo, come aveva fatto mio padre, e mi sentivo come un'anima sperduta in cerca di un'ancora a cui aggrapparsi per non affondare, un motivo per cui continuare a sorridere e vivere, perché li avevo persi tutti. Non mi restava più nulla. Volevo trovare il sorriso dolce della mia ragazza, ma non lo trovai. La sera dello stesso giorno, stanco di aspettare una sua chiamata che non accennava ad arrivare e dopo essermi scolato una bottiglia di vodka in preda alla disperazione, presi le chiavi della macchina e andai a casa sua. La trovai tranquilla e beata distesa sul letto a ridere mentre parlava con qualcuno al cellulare. Le strappai il telefono dalle mani lanciandoglielo in terra de iniziammo a litigare. Quando le chiesi il motivo della sua assenza al funerale mi disse qualcosa che non immaginavo nemmeno, una cosa come 'ero occupata a scoparmi Adrian', e lo disse con tutta la nonchalance di questo mondo, come se fosse stata la cosa più normale da fare, in un giorno come quello, in un momento come quello. Le chiesi perché lo aveva fatto e lei mi rispose che non le avevo prestato abbastanza attenzioni, che ero cambiato, che da quando mio padre aveva iniziato a stare via tanto tempo non ero più io e che il giorno della sua morte la sua reazione l'ha spaventata così tanto che dopo avere incontrato Adrian ed avergli raccontato tutto, ha riscoperto in lui le attenzioni che da parte mia le erano sempre mancate ed è successo quello che poi è successo. Quindi, quel giorno, non era la prima volta. Non le sputai in faccia solo perché avevo rispetto della mia saliva e del fatto che fosse una donna, perciò mi occupai di Adrian. Gli diedi tanti di quei pugni che neanche immagini, il problema fu che quelli non erano solo la rabbia per il suo tradimento, Adrian era il mio braccio destro, lo reputavo come il mio migliore amico, ovviamente dopo Matt. Quei pugni erano anche lo sfogo per la rabbia dovuta alla morte di mio padre. Se Matt non fosse intervenuto probabilmente lo avrei ucciso a suon di pugni. Fu in quel momento che capii che ero davvero una persona di merda, che per il mio atteggiamento da bullo la mia ragazza mi aveva tradito, mio padre era morto ed io avevo sulla coscienza il fatto di non avergli mai detto addio e mi isolai, rimanendo così ancora più solo, pensavo di meritarmi quella solitudine, di meritare il senso di colpa che mi stava attanagliando, e così mi allontana i da tutti. Non parlavo nemmeno con mia madre e Paige,che vivevano a casa con me. Fu Matt poi a venire da me, incazzato per come mi stavo comportando e minacciò di non andarsene fino a quando non gli avessi detto cosa accadeva. Rimase al mio fianco e mi aiutò ad accettare la morte di mio padre. Per le ragazze.. mi divertivo e basta, nessuna contava più, erano solo sesso. Finché i miei occhi si sono posati su di te." Mi volto a guardarla ed il suo viso è serio davanti al mio. "Ti amo Sky, e mi basti tu, non voglio niente da Savannah, lei mi ha seguito, lei mi ha parlato, lei ha tentato di baciarmi, io voglio solo te. Per favore credimi."

Le poso una mano sul viso e lei chiude gli occhi assaporando il momento. Si avvicina a me e posa la testa sul mio petto, accoccolandosi tra le mie braccia ed ascoltando il mio battito cardiaco. Mi addormento assieme a lei, mentre respiriamo all'unisono e le nostre menti viaggiano in questo assordante silenzio.

Sky

"Non posso credere che qualche ora vedremo Ed Sheeran!" Sarah sta saltellando per tutta la casa con Paige a spalle e sta gridando da tutto il giorno queste dannate parole.

Ebbene si, finalmente il giorno del concerto che aspettavo da anni è arrivato, eppure io non mi sento a posto, non mi sento completa ed in grado di godermi la serata come dovrei, per svariati motivi. Ed era un sogno anche di Caleb e Natasha ed ora io sto per andare al concerto senza di loro, ma il problema non è solo questo.
Non parlo con Nate da ieri sera, da quando mi sono addormentata fra le sue braccia dopo che mi ha raccontato quel frammento del suo passato, con l'intenzione di riempire un pò i buchi che circondano la mia mente quando mi domando i motivi per cui è la persona che è. Non so nemmeno io perché non gli parlo, forse ho solo bisogno di un pò di tempo per pensare. Fatto sta che stamattina sono andata a passeggiare da sola e mi sono ritrovata nel luogo dove la sera precedente avevo litigato con Nate e ad osservare il muro dove eravamo appoggiati quando mi ha baciata in preda alla rabbia. Quel bacio era così diverso dai soliti baci che mi da, era ricco di risentimento ed era famelico. Salterei fra le sue braccia seduta stante, ma dopo ciò che gli ho detto, me ne vergogno.

"We  watch the sunseeeeeeeet over the castle on the Hill." Rebekah, Pit e Matt la cantano da tutto il santo giorno.

Okay, è definitivo: li abbiamo persi.
Sembrano un cazzo di disco rotto, davvero mi sta esplodendo il cervello per quanto la stanno cantando. Poi ripetono in continuazione lo stesso pezzo, non conoscono il resto del testo?
Domandaglielo! Non vedo l'ora che arrivi il momento in cui pel di carota farà il suo ingresso in spiaggia, almeno non dovrò sorbirmi più questo scempio, sono anche stonati!
Pel di carota, io mi sento male.
Ha i capelli arancio, una carota gli ha vomitato in testa.
Non prenderlo in giro!
Basta, me ne vado.
Ecco brava, vai a fare il grillo parlante da qualche altra parte.

Alzo gli occhi al cielo e mi volto verso Justin che mi sta fissando. "È tutto ok? Sei così silenziosa oggi.. E non ti ho ancora visto saltellare come una pazza per Ed."

Annuisco e sorrido poi giro la testa alla mia sinistra e mi stringo fra le braccia del mio migliore amico. Mio fratello sta ballando con le ragazze, è molto bravo e sta insegnando la salsa a tutte quante, anche se con Sarah è impossibile visto che gli pesta i piedi di continuo. Voglio stare un po' di tempo con il mio migliore amico.

Alzo lo sguardo e Luca lo abbassa verso di me. "Luchi, andiamo a prenderci un gelato solo io e te?"

Lui sorride e mi scompiglia i capelli. "Mi dirai che ti succede?"

Annuisco di nuovo e ci alziamo insieme.

"Ricordatevi che fra un'ora partiamo per andare al concerto!" Urla Lucy dal fondo del salone.

"Lucy, mi hai stufato con la tua vocetta squillante" le dice Luca scocciato.

"Non preoccuparti amico, ora ci penso io a chiuderle la bocca." Replica Justin.

"Siete degli schifosi!" Urlo io di rimando ridendo alla sua affermazione.

"Forza Koala andiamo prima che qualcun altro ripeta che abbiamo poco tempo"

Mi prende per mano e mi tira fuori di casa dove, seduti sulla panchina, troviamo Simon e Nate a chiacchierare allegramente. Luca sta per fermarsi da loro, ma io gli volo addosso e lo trascino fuori senza permetterglielo.

"Questo abbraccio era per..?"

Mi guardo attorno e lo riabbraccio di nuovo. "Perché mi mancavi."

"Ah si?"

"Certo."

Inarca un sopracciglio e poggia le mani sui fianchi. "Non era per evitare Nate?"

In questa posizione mi sembra una donna.
Ma che diavolo dici? Torna a cuccia va.

Corrugo la fronte. "Chi lo evita?"

"Uhm, fammi pensare... tu?" mi indica scuotendo il capo.

Poso una mano sul mio petto e spalanco gli occhi facendo la finta sorpresa. "Io? Ma va, che stai dicendo?"

Piega la testa di lato e si ferma a guardarmi. "Vuoi dirmi che succede? Perché non gli parli?"

"Io.. beh io non lo so. Ieri sera mi ha raccontato la storia di Savannah, di come sono andate le cose fra di loro e di cosa è successo quando li ho visti sulla panchina."

Si gratta il mento e mi fissa sconcertato. "Eh e quindi?"

"Quindi ho scoperto che lei lo ha seguito, e non è stato lui a chiamarla, che mi ha detto la verità e non si sono baciati." gli spiego perdendomi con lo sguardo mentre l'immagine di lei che lo fissa e lui che le sorride ripercorre la mia mente. Rabbrividisco mentre un conato di vomito mi coglie all'improvviso e scrollo le spalle, cercando di scacciare quell'immagine con quel gesto.

"E allora dove sta il problema?" mi domanda confuso. "E poi scusa, non è per accusare Nate ma, come diavolo fai a sapere che non l'ha chiamata, cioè come fai a sapere che è la verità?"

Arriccio il naso e mi passo il dorso della mano su di esso mentre Roteo gli occhi al cielo e sbuffo. "Può darsi che io, questa mattina sia andata fuori dal locale a vedere se attaccato al cestino c'era il post it con scritto il suo numero. Visto che era lì ancora,  non poteva averla chiamata, perché quando se n'è andata è andata sul retro del locale e Nate dalla parte opposta a quanto mi hai detto tu e se n'è andato mentre era ancora con voi e, a parte a me, se non ha inviato nessun messaggio mentre era con voi vuol dire che non l'ha chiamata."

"Ti prego dimmi che stai scherzando" scoppia a ridere il mio migliore amico mentre mi fissa a bocca aperta.

"Sto scherzando" sorrido falsamente "No non è vero, sono seria e ho frugato veramente nel cestino."

"Le tue cellule celebrali hanno smesso dì funzionare." continua a ridere senza sosta, suscitando in me un senso di profonda irritazione. "Avanti, ora dimmi, se sai che non ha fatto niente, perché non gli parli?"

"Perché mi sento in colpa per quello che gli ho detto." replico piagnucolando e sbattendo il piede a terra. "In fin dei conti il resto della litigata è stata colpa mia, tutto ciò che ha detto lui, lo ha detto perché ho iniziato a dire 'forse non ti conosco come credevo..' bla bla bla."

Si da una pacca sulla fronte e scoppia a ridere come un pazzo.
"Ma sei seria?"

"Ho la faccia di una che scherza per caso?"
Scoppia a ridere di nuovo mi abbraccia scuotendo la testa.

"Piantala di ridere coglione di merda!"

"Mi fai ridere Sky, sei assurda! Dopo il concerto ti trascino da Nate e non voglio scuse." mi punta il dito e mi sgrida come se fossi una bambina capricciosa. "Voi dovete stare insieme e tu devi dirgli che non serve che lui sia perfetto, perché lo accetti anche se ha fatto mille errori, proprio come te patatina." Mi prende il naso tra le dita e lo stringe.

"Patatina? Sul serio Luca?" Alzo le sopracciglia e incrocio le braccia al petto.

"Sei la mia migliore amica e posso chiamarti come diavolo mi pare, ok?"

"Si si ok" ridacchio e alzo le mani in segno di resa.

"Andiamo a prepararci per il nostro Ed, su. Voglio distruggermi le corde vocali"

Scoppio a ridere e mi abbraccia mentre rientriamo in casa pronti al concerto.
Mi fermo di botto e stringo il suo polso.
"Luchi?"

Si volta a guardarmi e sorride. "Dimmi"

"Ho bisogno di essere salvata, voglio amare spensieratamente anche Nate, proprio come amavo Caleb." sussurro mentre i ricordi si impadroniscono dei miei occhi. "Mi manca così tanto Luchi, vorrei che fosse qui con me a vivere il nostro sogno insieme."

"Ma lui è qui, sono certo che proprio ora ti sta scostando una ciocca di capelli dal viso e ti sta lasciando un bacio sulla guancia. Se ti concerti puoi sentirlo." Mi abbraccia e mi bacia la fronte mentre mi dice queste dolci parole che fanno scendere una solitaria lacrima sul mio freddo e impassibile viso. "Lui ti salverà. Nate ti salverà, ne sono certo."

Delle urla assordanti irrompono nel caos ed i miei occhi si puntano immediatamente sul palcoscenico della spiaggia, mentre una chioma rosso fuoco fa il suo ingresso con la chitarra in mano.

"CIAO MIAMI, SIETE CARICHI?" Urla Ed con il microfono in mano.

Come risposta riceve altre urla e così impugna la chitarra e comincia a cantare 'Shape of you'. Mi volto verso Justin e balliamo insieme sulle note di questa meravigliosa canzone.
I minuti e le canzoni passano, la mia gola ne risente sempre di più, ma quando è il turno di 'Galway girl' non posso fare a meno di correre da Luca e farmi abbracciare forte mentre la cantiamo insieme.
Luca ed io, Matt e Paige, Sarah e Davide, Lucy e Justin, Peter e Rebekah e... Nate e Simon che cantano da soli con un piccolo sorriso sulle labbra.

"You know, she played the fiddle in an Irish band
But she fell in love with an English man
Kissed her on the neck and then I took her by the hand
Said, 'baby, I just want to dance'
With my pretty little Galway girl
You're my pretty little Galway girl"

Ballo con Luca alle mie spalle spensierata e quasi felice, finché 'Perfect' risuona nell'aria e la voragine per la mancanza di Nate si fa sempre più grande portandomi a sentire gli occhi tremare, ed a sentire un grande macigno che schiaccia il mio petto. Ingurgito il magone per non piangere ma la voce di Ed risuona forte e chiara nella mia mente ed immagini di me e Nate mano nella mano sulla spiaggia mentre ci ricorriamo mi portano a chiudere gli occhi e a bloccarmi in quell'istante in cui la canzone circola nelle mie vene.

"I found a love for me
Darling, just dive right in and follow my lead
Well, I found a girl, beautiful and sweet
Oh, I never knew you were the someone waiting for me."

Istintivamente mi volto verso di lui, che mi sta guardando a sua volta e le lacrime cominciano a scendere senza controllo.

"'Cause we were just kids when we fell in love
Not knowing what it was
I will not give you up this time.."

Abbassa gli occhi distogliendo lo sguardo lo sguardo dalle mie iridi e stringe i pugni, ma quando Ed dice queste parole non mi interessa più niente del resto del mondo, gli corro incontro e lo abbraccio più forte che posso, prendendo il suo bellissimo viso fra le mani e lo bacio dolcemente.

"But darling, just kiss me slow, your heart is all I own
And in your eyes you're holding mine. 
Baby, I'm dancing in the dark with you between my arms
Barefoot on the grass, listening to our favorite song
When you said you looked a mess, I whispered underneath my breath
But you heard it, darling, you look perfect tonight."

Sorrido sulle sue labbra perché le parole sono state dette nel momento perfetto. Gli getto le braccia al collo mentre continuo a baciarlo e lui mi stringe fra le sue braccia e mi fa volteggiare.
"Mi sei mancato tanto."

"Ti amo principessa."

Lo stringo ancora più forte e poso la fronte contro la sua mentre cantiamo la fine della canzone insieme.

"Baby, I'm dancing in the dark, with you between my arms
Barefoot on the grass, listening to our favorite song
I have faith in what I see
Now I know I have met an angel in person
And she looks perfect
I don't deserve this
You look perfect tonight"

Mentre ascoltiamo questa splendida canzone ed il mio ragazzo mi lascia umidi baci sul collo mi rendo effettivamente conto che ho incontrato un angelo, l'angelo più bello del mondo, che ha promesso di salvarmi da me stessa e di proteggermi con le sue ali. Nei suoi occhi ci leggo il mio futuro, ed anche se questo mi spaventa terribilmente, sono sicura che manterrà la sua promessa al meglio che potrà e che mi salverà sigillando con un bacio la sua angelica promessa.

Mi godo questo momento pensando solo a noi due, a lui, al mio eroe. Mi godo questo sfuggente istante di felicità, proprio qui, adesso, con un candido sorriso sulle labbra. Questo momento perfetto in cui le sue ali mi proteggono e mi abbracciano facendomi brillare come se fossi il più raro dei diamanti fra tutte le stelle del firmamento e la Luna a farci da sfondo mentre mi sussurra un bellissimo 'Ti amo' alle mie orecchie e le parole della canzone ci riempiono i cuori di profonda gioia e completezza.

__________

🦄🦄🦄

Buona sera stelline!
Finalmente i miei amori sono di nuovo insieme.
Un grazie particolare ad Ed Sheeran, che ha ispirato questo capitolo con la sua splendida canzone.
Alla prossima!
Baci
Ila_ 🌙💘

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