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Ancora scosso dal sogno da cui si era appena svegliato, Ewan si mise a sedere per calmarsi e decelerare il respiro. Non voleva piangere, non un'altra volta, ma non era riuscito a controllarsi. Sua madre gli mancava terribilmente, e non sapeva come era riuscito ad andare avanti senza di lei. Con la sua morte, in Ewan si era aperta una voragine di vuoto incolmabile, la quale aveva creato un costante senso di incompletezza. Questo era colmato solo in parte da Michael, il quale riusciva ad essere all'altezza della figura paterna di cui era stato privato. Tuttavia gli mancava qualcosa, aveva bisogno di completare se stesso. Il ragazzo di asciugò le lacrime con la manica della maglia e cercò di ricomporsi, mentre la coperta gli scivolava sulle gambe.
<< Ewan? >>
Il biondo si voltò di scatto verso la persona che aveva pronunciato il suo nome. Era Gray, i capelli castani scompigliati e gli occhi socchiusi per il sonno. Parlava sottovoce per non svegliare Jacob, sdraiato accanto a lui.
<< Oh, scusa, non volevo svegliarti. >>
<< Tranquillo, ero già sveglio. Ho sonno ma non riesco a chiudere occhio. >>
<< Perché? Qualcosa non va? >>
<< No, solo... >
<< Solo? >> il ragazzo lo incitò a continuare. A guardarlo bene, aveva un accenno di occhiaie dovute alla mancanza di sonno e aveva proprio una brutta cera.
<< Non importa, è una cosa stupida. >>
<< Se fosse così stupida non saresti messo così male. Siamo amici, Gray, sai che puoi dirmi tutto. >>
<< Io, ecco... >>
<< Avanti, racconta. >> gli disse Ewan con tono dolce, per poi sedersi accanto a lui e sorridere magari sarebbe servito a metterlo più a suo agio.
<< Va bene...ma ti prego, non dirlo a Lily. >>
<< Non lo farò. >>
<< Promettilo. >>
<< Hai la mia parola, Gray. >>
Gray inspirò, dopodiché iniziò a spiegargli il motivo della sua insonnia << Non ho mai avuto così tanta paura in vita mia. So che dovrei essere felice perché fino ad ora è andato tutto bene, però...ho paura che qualcosa cambi le carte in tavola. >>
<< Cosa te lo fa pensare? >>
<< Il punto è che la prima parte del nostro piano è andata a buon fine, però non può essere sempre così, non può essere tutto rose e fiori. >>
<< Ma non per questo devi buttarti giù così. La fortuna può essere con noi o meno, però il successo dipende dalle scelte che facciamo è da quanta fiducia abbiamo verso le nostre decisioni. >>
<< Però se non abbiamo fortuna come possiamo farcela? Voglio dire, questa missione potrebbe ucciderci tutti e... >>
<< Scusa se ti interrompo. So dove vuoi arrivare, quindi ti faccio una domanda. Perché hai accettato di seguire il nostro piano? Perché ci credi, no? >>
<< È l'unica cosa in cui credo. >>
<< E allora continua a farlo, non perdere fiducia proprio adesso. Abbiamo fatto un passo avanti, che per quanto piccolo possa essere è l'inizio di tutto. >>
Gray abbassò la testa, consapevole del fatto che Ewan avesse ragione. Tuttavia, cercò di cambiare argomento.
<< Ho paura anche per Lily. Quella ferita non mi piace affatto e non è da escludere il fatto che possa riaprirsi. >> dichiarò mentre guardava la sorella.
<< Lo so, ma Lily sa badare a se stessa e sono certo che starà attenta. La conosci, sai che è sempre stata indipendente e capace di cavarmela senza alcun aiuto. >>
<< Anche questo è vero, ma... >>
<< Niente ma. E non provare a cambiare argomento, perché con me non attacca. >> Ewan lo precedette una seconda volta, guardandolo dritto negli occhi. Nel vedere che Gray non ribatteva, continuò << Dov'è finito il vecchio Gray? Quello sempre positivo e pronto a vincere? >>
<< Bè, non credevo ci sarebbero stati così tanti ostacoli da affrontare. >>
<< Bisogna affrontare degli ostacoli per ottenere ciò che si vuole, e ricorda che non esistono battaglie vinte senza rischi e sacrifici. Ma ne vale la pena, perciò io continuerò a combattere. E tu? >>
Quando finì di parlare, Ewan porse la mano a Gray in attesa che gliela stringesse. L'amico rimase per un attimo senza parole, a metà tra stupore e insicurezza, però alla fine fece incontrare i loro palmi in una stretta energica, piena di determinazione. Da quel gesto, Ewan capì prima ancora che lui rispondesse.
<< Continuerò a combattere. >>
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