Non credevo che avrei mai trovato la voglia di scriverti,

Amore.

Non credevo che avrei mai trovato il coraggio d'esprimere

ciò di cui per me sei il solo ed unico portavoce,

Amore.

Perché io non so neppure di cosa son fatte

le morbide membra con le quali avvolgi 

le anime dei tuoi devoti.

Non so con certezza se Tu esista o se Tu,  

Amore,

sia solo il miraggio d'un pozzo d'acqua

nella vasta Solitudine del deserto.

Ma se tu fossi fatto di materia, 

se tu esistessi e se tu potessi parlare,

io ti dedicherei la mia devozione.

Se solo sapessi cosa spinge i tuoi seguaci

ad affannarsi così morbosamente per stare al passo 

coi tuoi folli ordinamenti,

Se solo sapessi cosa saresti disposto a darmi

in cambio della mia anima, forse,

sarei disposta a rinunciarci. 

Perché per amare bisogna che l'uomo si spogli 

delle proprie sontuose vesti, che abbandoni il proprio ego

per far spazio a sentimenti nuovi, rigeneratori,

che non si servono di mera apparenza per ammaliare

un cuore d'uomo.

Ma io non mi capacito di come tu possa essere tanto

ingannevole,  Amore.

Sei un tiranno, Amore. 

Sei uno squallido ventriloquo, ed io la tua bambola di pezza,

inerme e incosciente della folle "dottrina" di cui sei Creatore. 

Sei la forza motrice delle mie braccia, 

delle mie gambe, e persino della mia bocca.

Sarei il Nulla, senza te. E non potrei Essere, 

se Tu non esistessi.

Non capirò mai da dove attingano una tale forza 

gli indissolubili legami di cui Tu sei il solo ed unico artefice, 

Amore. 

Bramare, ardere per te porta alla disperazione

i fragili ingranaggi dell'organismo umano.

Nessuno può raggiungerti, 

nessuno può sfiorarti, e neanche solo pensare

di poterlo fare. 

Sei tu, che col tuo fermo bussare,

ti presenti alle porte dei cuori,

chiedendo in ginocchio di ricevere 

delle mani forti che ti proteggano dal gelo

o un ventre caldo dentro cui dar Vita 

alla Vita stessa.

E non è cercandoti

che si arriverà più facilmente a Te.

Non servono parole, né gesti, 

e neppure un bacio.

Tu pretendi Pazienza e Perdono,

e così accade. 

Ti presenti a chi ha pazientato,

a chi ha perdonato,

a chi non ha atteso per Te,

ma ha fatto sì che Tu arrivassi.