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Capitolo 7


CAPITOLO 7

Erano passati tre lunghi giorni dall'annuncio del ballo, ed Elle ancora non aveva chiesto a suo padre se sarebbe potuta andare.

Lei sapeva che lui era a conoscenza del ballo, ma era stato un argomento ignorato di proposito nella casa, sin da quando era stato fatto l'annuncio. Era terrorizzata dal sollevare l'argomento così come non voleva sentire la risposta che lei temeva come definitiva.

Se Elle avesse voluto un bel vestito da indossare, sapeva che avrebbe dovuto chiederglielo presto. Anche Mrs Oven aveva un punto debole per lei, realizzare un vestito in così breve lasso di tempo sarebbe stata un'impresa impossibile, specialmente con tutti gli altri vestiti che avrebbe dovuto fare per tutte le altre ragazze.

Elle poteva immaginarsi indossare un vestito rosso scuro, forse perché era lo stesso colore dell'unico vestito da ballo che avesse mai avuto. Il vestito era stato un regalo per il suo decimo compleanno, ma non aveva mai avuto il permesso di indossarlo, e lei era cresciuta troppo velocemente perché le stesse ancora.

Al momento Elle era a casa, cucinando il piatto preferito di suo padre, la torta del pastore. Sparava che se avesse mangiato il suo piatto preferito, magari sarebbe stato di umore leggermente migliore rispetto al solito, e quindi forse le avrebbe dato il permesso di partecipare al ballo.

Anche se fosse stato più di buon umore di qualsiasi altro giorno, pensò Elle, sarebbe stato poco propenso a darle il permesso di andare.

Era davvero raro riuscire a coglierlo di buon umore, così Elle poteva solo sperare che non fosse troppo mal disposto.

Lei aveva intenzione di chiederglielo quando avrebbero finito di cenare, poiché l'irritabilità spesso accompagna la fame.

Quando Mr Winter tornò a casa dal mercato, Elle era proprio sul punto di impiattare la cena. Dandogli una grossa porzione, si sedette con la sua magra razione e mangiarono in silenzio.

Dopo che ebbe sparecchiato, andò e si sedette opposta a lui al tavolo.

"I-io mi stavo giusto chiedendo," iniziò lei, con voce tremolante.

"Possoandarealballo?"

L'ultima parte era stata detto così in fretta e così piano che persino qualcuno con un udito eccezionale avrebbe avuto difficoltà a comprenderla.

"Cos'era quello, ragazza? Alza la voce e per carità parla ad una velocità ragionevole!" Le abbaiò lui.

"Posso andare al ballo?" disse ancora piano, ma questa volta lui la udì.

La rabbia lampeggiò immediatamente nei suoi occhi, e le sue mani iniziarono a tremare visibilmente.

"Assolutamente no!" alzò la voce. "Ti ho già detto abbastanza volte che devi stare lontana dagli altri compaesani."

"Ma ci andranno tutti! Sarò sicuramente l'unica ragazza che non parteciperà."

"Non m'interessa. Non ci andrai, fine della discussione."

Detto questo si alzò, e si scagliò fuori dalla casa, sbattendo la porta con una quantità di forza inaspettata.

Elle non poté far altro che rimanere delusa dalla sua risposta. Anche se era il risultato che si era aspettata, era ancora difficile liberarsi dell'idea di andare al ballo.

Andarci avrebbe significato così tanto per lei. Avrebbe avuto una possibilità di farsi degli amici, di ballare, solo di essere normale.

Avrebbe dovuto far sapere che non sarebbe andata. Si aspettavano che sarebbero andati tutti. Avrebbe dovuto inventare una scusa per quanto riguardava il motivo per cui non le fosse permesso.

Se avessero scoperto come la trattava il padre, loro non avrebbero potuto fare niente, ma suo padre sarebbe stato furioso con lei per esserselo lasciato sfuggire. E se avessero fatto qualcosa avrebbe significato che sarebbe stata portata via dalla libreria.

Pensare di vivere senza la libreria era un pensiero terribile per Elle. Era la sua vera casa, il suo orgoglio, e la sua quasi gioia.

No, rifiutava di lasciarla andare. Avrebbe trovato un modo per nascondere tutto. Forse poteva dire che non poteva permettersi un vestito, ma sapeva che Mrs Ovens gliene avrebbe fatto uno gratuitamente se l'avesse saputo.

Prima di andare a letto quella notte, Elle vagò davanti casa, dove si trovava la libreria. Accese una lampada a gas e la sollevò verso gli scaffali, cercando un titolo ben preciso.

Quando trovò il librò lo tirò giù dallo scaffale e lo aprì. Andò alla pagina dove iniziava la storia di Cenerentola, si sedette sulla vecchia sedia a dondolo e lesse.

La favola di Cenerentola era la preferita di Elle. Era una storia di speranza. Cenerentola era così povera, proprio come lei. Ma Cenerentola ricevette un'incredibile opportunità e la sua vita si capovolse. Elle stava ancora aspettando l'opportunità che le avrebbe permesso di rivoluzionare la sua, di vita. Ma era una ragazza risoluta nel credere che un giorno quella possibilità sarebbe giunta.

Quando Elle finì la storia tornò in camera sua, si sdraiò nel letto e si avvolse nelle coperte.

Magari aveva perso quest'occasione, ma ce ne sarebbero state tante altre in futuro. Doveva solo aspettare quella che sarebbe stata alla sua portata. E allora anche lei avrebbe avuto il suo momento da Cenerentola.

A/N- Che ne pensate del capitolo? 


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