Capitolo 3
CAPITOLO 3
Il rappresentante del Re assegnato al villaggio di Grea si chiamava Oscar Pavey. Era un amico stretto del più grande dei principi, Andrew, e gli aveva dato la sua parola che avrebbe fatto del suo meglio per ritrovare la principessa perduta.
Aveva conosciuto personalmente la principessa scomparsa e anche lui aveva sofferto quando era sparita. Voleva davvero ritrovarla, non solo per il suo amico, anche per se stesso, era stato talmente coinvolto nelle ricerche che non riusciva a non sentirsi colpevole per non essere riuscito a trovarla.
La prima visita di Oscar al villaggio consistette nello stare seduto con il sindaco e un altro giovane uomo, James Parson, provando ad ottenere informazioni circa ogni ragazza presente nel villaggio.
All'inizio aveva semplicemente chiesto l'aiuto del sindaco, ma dopo aver visto James, non poté fare nient'altro che chiedere anche a quest'ultimo il suo aiuto. L'aiuto dato non sarebbe mai stato eccessivo.
Lo stesso James aveva 17 anni, e quindi forse conosceva molte delle ragazze personalmente. Erano un gruppo di amici strettamente unito, che consisteva per lo più di ragazzi che avevano la sua stessa età. Infatti c'era solo una ragazza di cui lui non conosceva molto. Il suo nome era Elle Winters, e non importava quanti sorrisi o saluti le aveva rivolto, lei ancora si rifiutava di rivolgergli un cenno.
Il sindaco era un uomo cordiale che teneva molto profondamente a tutti i suoi paesani e voleva solo il meglio per il suo villaggio. Poneva sempre il suo lavoro per primo, anche prima della sua stessa vita, con grande sconcerto di sua moglie. Lei era spesso lasciata a casa completamente sola, dato che il sindaco se ne andava a finire il lavoro proprio nelle prime ore di ogni mattina. Questo comportava che nel villaggio ci fossero pochissimi conflitti e che fosse un posto piacevole e pacifico dove vivere.
La visita di un rappresentante reale era una cosa molto insolita per la città di Grea. Non c'erano problemi da risolvere e la corrispondenza con i reali era esigua in quanto il sindaco era un uomo fidato, più che capace di gestire un villaggio.
Questa situazione inconsueta voleva dire che ci sarebbero state senza dubbio molte domande da parte della gente del villaggio, e James era molto curioso di sapere quali sarebbero state le notizie.
"Cosa possiamo fare per lei, Mr Pavey?" chiese il sindaco, quando si sedettero attorno ad un tavolo nel suo ufficio.
"Sono qui per svolgere degli affari per conto del palazzo. Sono stato inviato per trovare qualcuno che magari abita qui tra di voi. Ho bisogno dei dettagli di ogni ragazza tra i 15 e i 17 anni," replicò lui.
A queste parole, la curiosità di James aveva ottenuto la meglio su di lui. Il suo autocontrollo era solitamente sufficiente, ma la situazione lo aveva portato ad essere in fibrillazione.
"Chi state cercando?" chiese audacemente.
"James!" lo rimproverò il sindaco, guardandolo lievemente imbarazzato. James arrossì leggermente.
"Oh, nessun problema. Posso difficilmente aspettarmi che voi mi aiutiate a ritrovarla se non sapete chi stiamo cercando," replicò l'altro gentilmente. "Cerchiamo la Principessa perduta."
"Quale Principessa perduta? Non ero al corrente di nessun reale mancante." Disse il sindaco, confuso dall'idea.
"La Principessa Elizabeth."
Espressioni scioccate ornarono i volti del sindaco e di James. Per quanto ne sapevano, la principessa era morta. Era stato fatto l'annuncio solo un anno dopo la sua scomparsa quando lei avrebbe dovuto avere otto anni. L'intero regno aveva pianto la sua morte per settimane.
"I-io pensavo che fosse morta. Perché non siete venuti a cercarla prima?" mormorò James, ma abbastanza forte perché Oscar potesse sentirlo.
"Quella era una storia di copertura. L'abbiamo cercata per nove anni, senza mai risultati. Non volevamo che nessuno sapesse, perché l'accaduto avrebbe causato la paura che questo sia un regno dove non è sicuro vivere. Abbiamo tempo fino al suo compleanno per ritrovarla, e poi la ricerca verrà abbandonata una volta per tutte." Disse loro Oscar. "Dobbiamo trovarla." Aggiunse con profonda sincerità.
"Lo faremo di certo," disse il sindaco "e daremo il meglio di noi. Adesso devi dirci cosa possiamo fare per aiutare."
A quel punto Oscar disse al sindaco e a James di cosa aveva bisogno, e alla fine del primo giorno egli aveva il nome di tutte le ragazze che avessero gli anni di età richiesti.
Prima di andarsene si rivolse a James. "Spero che capirai che tutto ciò deve rimanere segreto. Se qualcuno scopre che la stiamo ancora cercando, forse la nasconderebbe ancora di più alla nostra ricerca."
"Certo, signore, avete la mia parola." La sincerità nella voce di James era chiara, e l'espressione seria era evidente.
Nonostante James sapesse che sarebbe stato difficile evitare le domande dai compaesani più invadenti, era conscio che non avrebbe commesso nessun errore. Era la prima volta che aiutava il sindaco, e certamente non voleva che diventasse l'ultima.
Mentre camminava verso casa, James non poté fare a meno di domandarsi chi fosse la principessa perduta. Cosa sarebbe successo se fosse stata qualcuna del suo villaggio? Cosa sarebbe successo se la principessa si fosse nascosta tra di loro, o se fosse stata tenuta nascosta tra di loro?
James sapeva che queste erano domande che l'avrebbero infastidito fino a che non avrebbe ottenuto le risposte, quindi fece una promessa a se stesso: che avrebbe fatto tutto il possibile per ritrovare la principessa perduta e che non avrebbe smesso di cercare fino a che lui, o qualcun altro, non l'avesse ritrovata.
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