(N/S)= nome sorella 
Se non ne avete una inventate il nome lol
Buona lettura~
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"Se infelice è l'innamoramento
che invoca baci di cui non sa il sapore,

mille volte più infelice è chi
questo sapore gustò appena
e poi gli fu negato"

-Italo Calvino, Il cavaliere inesistente

Lei sospirava, sospirava molto spesso pensando alla sua giornata, pensando alle persone che le stavano attorno, le persone che definiva amici; pensando a sua sorella gemella, che ogni giorno si divertiva con la sua compagnia (intesa come gruppo di amici) che ogni giorno diventava sempre più grande, pensando alla sua famiglia, lontana dal luogo in cui lei e la sorella abitavano, e infine, pensando alla persona che le occupava almeno il 60% dei suoi pensieri, il ragazzo di cui era follemente innamorata da mesi ma con in quale ha scambiato solo poche parole.

Lei era timida, il tipo di persona introversa che ha paura di rivolgere la parola agli altri per paura di dar loro fastidio ma che vorrebbe tanto avere qualcuno con cui confidarsi, ridere e scherzare come tutti gli altri. Stava spesso per le sue, cuffiette nelle orecchie e musica rilassante ad un volume contenuto. Era una ragazza tranquilla, di cui potersi fidare, dai (L/C) (C/C) e dagli occhi di un bellissimo (C/O) nei quali sarebbe stato facile perdercisi dentro se solo lei avesse alzato lo sguardo e avesse fatto un sorriso sincero; le veniva difficile sorridere in modo solare come vedeva fare agli amici di sua sorella, faceva solo sorrisi di circostanza, giusto per essere cordiale nei confronti di chi le stava davanti; ogni sua a azione era delicata, si profumava ogni giorno con fragranze nuove. 

'Non toccarla solo perché è dannatamente carina'  Lei arrossiva nel sentire quelle parole, guardava con occhi lucidi e pieni di gioia quel magnifico personaggio dell'anime che tanto le piaceva, immaginava che quelle parole fossero riferite a lei e sognava, sognava sempre quel momento. Si immaginava il ragazzo di cui era innamorata lì, di fronte a lei, che la difendeva da delle persone che volevano portarla chissà dove e le diceva quella frase.  Chiusa in camera spegneva tutte le luci della stanza, abbassava le tapparelle, si prendeva una coperta e un cuscino e faceva partire la puntata. Per almeno due ore consecutive si sentivano urletti da vera fangirl, singhiozzi e risate e durante quelle ore, sua sorella sapeva benissimo che era meglio non avere a che fare con lei. 

La sera, il momento appena prima di andare a dormire, per lei erano momenti più che detestati; lì distesa sul letto da sola, senza nemmeno sua sorella a fare chiasso, solo lei e i suoi pensieri che vagavano indisturbati per la stanza come scene di qualche film. Nel vedere quelle scene che credeva mai si sarebbero avverate, piangeva silenziosamente, un po' per la tristezza, un po' per la felicità di vedersi, anche se solo nei suoi pensieri, tra le braccia del suo amato.

"(T/N)!!"  Sua sorella era entrata ubriaca marcia a casa e si era fiondata subito in camera della povera ragazza che stava dormendo. (T/N) si svegliò e si alzò dal letto per poi andare verso sua sorella, sorreggerla e buttarla senza alcuna delicatezza sul letto su cui poco prima stava riposando.

" 'Notte nee-chan"  Sbadigliò  "Io mi preparo per l'Università"   E così una delle solite giornate da universitaria cominciò per (T/N). Quel giorno, dato che venne svegliata prima del solito, volette azzardare truccandosi di più, con primer, fondotinta, correttore e ogni cosmetico che avesse a disposizione grazie a sua sorella. Dopo aver finito si sistemò i capelli meglio che poteva e si guardò allo specchio. Era tale e quale a sua sorella; già erano gemelle, ora aveva su anche tutto quel trucco che utilizzava (N/S) ed era tale e quale a lei. Aveva paura ad uscire conciata in quel modo, la avrebbero scambiata per la sua gemella, aveva paura di essere circondata da troppe persone ma uscì, uscì facendosi coraggio, prendendo un respiro profondo e mettendosi dei vestiti di sua sorella per interpretare al meglio la sua parte. Ormai era in gioco, non poteva più tirarsi indietro.

Passa la prima lezione, (T/N) era abbastanza scossa da quello che le era successo. Appena arrivata le corse incontro una marea di gente ' Tutti amici di (N/S)' pensò lei, e di fatti così era. Tutti gli amici di sua sorella le andarono vicino stupiti, provarono a parlarle ma riuscì quasi tranquillamente a superare quella folla e a rimanere da sola.

"Scusate ma oggi non sono di buon'umore, voglio restare da sola"  Disse

Tutti le credettero e da lasciarono andare. Vagò un po' per l'edificio e si diresse in classe. Si guardava continuamente intorno, spaventata dal fatto che altre persone avessero potuto avvicinarsi troppo curiosi a lei e che avessero potuto fare domande a cui non avrebbe potuto rispondere. 

"Bene ragazzi, buon proseguimento della giornata"  Il professore li salutò e uno ad uno gli studenti uscirono dalla classe, chi correndo, chi con più calma.  (T/N) era una di quelli che andava con molta calma, non aveva nessuna particolare fretta avendo parecchio tempo prima della seguente lezione.

"Ehi Tesoro~"   Una voce, mille problemi. 
Il cuore di (T/N) cominciò a battere velocissimo, la voce della persona che ama, la sua presenza dietro di lei, il tutto la faceva imbarazzare parecchio, ma non era finita qui. Il ragazzo le posò le mani sui fianchi e la strinse a sé, per poi avvicinarsi al suo collo e lasciarle dei dolci baci che la fecero rabbrividire. "K-Kei..."   

Tsukishima Kei, la persona che aveva il suo cuore in pugno da ormai tropo tempo era lì, così vicino da poter sentire benissimo il suo magnifico profumo.

"Tesoro come mai non mi hai detto che saresti venuta pure oggi~?" 

Tesoro, la stava chiamando tesoro! (T/N) stava impazzendo, era rossa come non mai ma riuscì quasi per miracolo a contenere tutta il suo imbarazzo e a rispondergli senza balbettare.

"Non mi sembrava... una cosa importante..."

Lui la girò verso di sé e la guardò negli occhi e con uno sguardo piuttosto minaccioso le disse

"Sai che devi dirmi sempre tutto, vero Tesoro?"  

(T/N) raggelò, non riusciva a distogliere gli occhi dai suoi, ma non perché si fosse incantata dalla loro bellezza (cosa che sarebbe potuta benissimo succedere), ma più che altro per la paura. Aveva paura che distogliendo lo sguardo, tutto sarebbe finito, oppure che lui si sarebbe messo a gridarle contro, o che lui l'avrebbe guardata talmente male da spezzarle tutte le ossa con il solo pensiero. Annuì, non sapeva bene che dire, ma un filo di voce uscì dalle sue labbra

"M-mi dispiace..."  Non sapeva perché si stesse scusando, non ne aveva la più pallida idea, ma sapeva dentro di sé che quella era la cosa migliore da fare in quel momento.  Lo sguardo di Tsukishima si addolcì, non cancellando però il pizzico di malizia che lo caratterizza.

"Brava ragazza"  le accarezzò dolcemente una guancia e si voltò prendendola per mano.

(T/N) era piuttosto spaesata, lo seguiva cercando di stare al suo passo, sentiva la sua grande mano stringere la sua, logicamente molto più minuta di quella del ragazzo. La sua altezza quasi la metteva in soggezione, Tsukishima non era di certo un ragazzo basso, tutt'altro.

"D-dove stiamo andando..?"  Chiese timidamente (T/N) raccogliendo tutto il suo inaspettato coraggio. Lui non si fermò, la guardò velocemente con la coda dell'occhio e non disse niente.

"E-ehi Tsukishima-kun..."

"Tsk, da quando hai cominciato a chiamarmi così?"  Disse lui acidamente

"Scusami Kei" gli sorrise dolcemente e lui finalmente le ricolse lo sguardo, rimanendo incantato da quel meraviglioso sorriso che solo (T/N) sapeva fare. Tsukishima tornò a guardare davanti a sé con le guance leggermente arrossate e le strinse più forte la mano. A (T/N) il cuore cominciò a battere davvero fortissimo, aveva paura che davvero le potesse uscire dalla gabbia toracica da un momento all'altro. Anche lei strinse la presa alla mano del ragazzo. I due fecero parecchie rampe di scale, per poi arrivare alla porta che conduceva al tetto dell'edificio.

"Perché qui?"  Chiese lei

"Voglio prendere un po' di aria fresca"  Lui aprì la porta con la mano libera e camminò verso il centro del tetto non mollando mai la presa alla mano di (T/N).  Si sedette lasciando la ragazza.

"Su, siediti"  Lei titubante si sedette accanto a lui, evitando di stargli appiccicata. Tsukishima però, sembrava non gradire questa, seppur piccola, distanza.

"Sbaglio o mi stai evitando?"  Disse lui all'improvviso

"Evitando...?"

"Esatto. Sei più distante del solito, non mi hai detto che saresti venuta, hai mantenuto lo sguardo basso per tutto il tempo e non ti sei mai avvicinata più di un tot a me. Che ti prende?"  La guardava serio, ma in quella sua espressione seria (T/N) notava molta tristezza e tenerezza.

"Tranquillo Kei, va tutto bene"  Sorrise e posò una mano sulla sua guancia. Lui chiuse gli occhi e accarezzò la mano di lei con una delicatezza che nessuno mai si sarebbe aspettato.  

"Lo spero davvero..."  La sua voce era un sussurro, sembrava un cucciolo indifeso. (T/N) si intenerì, sentiva il suo amore per Tsukishima aumentare col passare dei secondi. Gli si avvicinò e posò lentamente le labbra sulle sue, lui le mise una mano su un fianco e la attirò a sé.  Non aveva chissà quali labbra morbide, ma a (T/N) piacevano, piacevano da impazzire. Erano solo loro due, in su quell'enorme tetto, il dolce vento che muoveva i capelli (c/c) di lei, i pochi raggi del sole che illuminavano il viso di lui.

Quel bacio finì e si guardarono negli occhi. Lui la guardava accennando un sorriso.

"(N/S)... non farmi prendere mai più certi spaventi, dopotutto essendo il tuo ragazzo dovresti avere un po' più di riguardo verso di me no?"  Disse lui ridacchiando per l'ultima parte della frase. Lui rideva ma lei no, per lei era impossibile ridere, tutt'altro.

Il cuore di (T/N) perse un battito, sgranò gli occhi e si impietrì. I suoi occhi si riempirono pian piano di lacrime e abbassò lo sguardo. Le sue mani erano strette nella presa di lui e si indebolirono di colpo, era come se avesse appena perso tutte le forze del corpo con una sola parola, con un solo nome. Cominciò a tremare, stava per scoppiare a piangere, aveva un nodo in gola che non le permetteva di spicciare parola. 'Mi ha chiamata... (N/S)...'   In fondo era comprensibile, era vestita come lei, truccata come lei, aveva i capelli acconciati come lei e anche stesso colore di occhi e capelli. Era identica, se non per il carattere.

"Tutto bene?" Chiese lui allungando una mano verso il viso della ragazza ormai bagnato dalle salate lacrime di lei. 

"...non... non sono... (N/S)"  Disse con un filo di voce, con lo sguardo basso e cominciando a piangere a dirotto. "non sono... mia sorella"  Si portò le mani al viso per asciugarsi le lacrime con i polsi, proprio come vedeva fare dalle ragazze nei suoi anime preferiti. Non aveva il coraggio di alzare lo sguardo né ne aveva la forza, rimaneva lì seduta a piangere a dirotto davanti al suo più grande amore, dopo aver scoperto che quest'ultimo si frequentava con sua sorella gemella.

Lui la guardava indignato, le volgeva uno sguardo di disprezzo paragonabile allo sguardo che rivolgeva ai suoi peggiori nemici.  Si alzò oscurando la figura della ragazza con la sua ombra proiettata dai raggi del sole su di lei. 

(T/N) alzò lo sguardo e lo vide con la sua espressione di disprezzo rivolta a lei.

"Sei il peggio del peggio, quello che hai fatto è davvero di pessimo gusto. Vedi di non avvicinarti mai più a me"   Detto ciò si allontanò, tornò nell'edificio e si chiuse la porta alle spalle senza voltarsi a guardare lo stato in cui aveva lasciato la povera ragazza.

Era seduta per terra, aveva la testa bassa ma non guardava nessun punto preciso, osservava il vuoto nel mentre che dai suoi occhi sgorgavano fiumi di lacrime.

'...addio... dolci labbra di Kei... a mai più...'

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Ciao bella gente!

Kao is back!   Com'è stata quella one-shot su Tsukki? Dite che doveva esserci un happy ending? Si? Troppo tardi lolololol

comunque seriamente... non riesco a pensare ad un happy ending decente con Tsukki quindi bho... ;-;  spero solo che vi sia piaciuta  :3

Grazie per aver letto anche questo capitolo!

Bye-bye!💕

_Kao-chan