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???- Keep your head up high

Allora... quei punti di domanda non sono un clickbait lol praticamente qui potete scegliere voi il personaggio maschile della storia. Credo che molti altri capitoli saranno così dato che spessissimo non so chi mettere come personaggio principale oltre alla reader TvT 
Quindi date sfogo alla fantasia! 
E magari a fine capitolo ditemi chi avete immaginato come personaggio maschile e chi ci vedreste bene dopo aver letto tutto che magari potrei sul serio usarlo come protagonista yay
Prima di iniziare un'ultima cosa
LA PARTE SCRITTA TRA LE VIRGOLETTE SONO LE PAROLE PRONUNCIATE DAL RAGAZZO 
LA PARTE IN CORSIVO SONO I PENSIERI DELLA READER (si, i tuoi pensieri uwu)

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Pioveva, loro due erano lì da un bel po', l'uno davanti all'altra entrambi con i loro ombrelli aperti.

«Alza la testa, sei abbastanza forte per superare qualunque cosa, so che le parole possono far male, so come ci si sente quando dentro vieni divorato, quando ti fa male il petto, ma tieni lo sguardo alto, resisti e combatti.»

'Dici così ma... so di essere debole, me lo dicono spesso. Non sai quante volte sono rimasta coricata sul mio letto a fissare il soffitto, a guardare quel bianco che non cambiava mai, su cui ogni tanto però camminava qualche insetto, la mia unica e triste compagnia.'

«So che è difficile, ma non arrenderti, le parole fanno male,  ma non sono onnipotenti.»

'Tutte le cose che mi hanno detto e fatto tu non le sai, non le puoi sapere, e non le devi sapere. Le parole possono essere perdonate, ma mai dimenticate, è una cosa che devi ricordare. Non sei mai stato nella mia situazione, smettila di cercare di farmi da maestro di vita!'

«Ciò che ti dicono può essere distruttivo, puoi far finta di sorvolare sulla cosa, ma alla fine dentro di te, non puoi scacciare tutti i problemi che ti fai per un semplice commento sul tuo abbigliamento.»

'Come se fosse questa la cosa che mi fa stare così'

«Sarà un esempio banale, ma in poche parole ho ragione. Anche se ti dico di non dar loro retta perchè sei davvero bella, perchè ciò che loro chiamano difetto è solamente una tua magnifica caratteristica di cui dovresti andar fiera, so che non mi ascolterai, so che non mi darai retta, ma almeno sappi che per me è così.»

'Basta... smettila di dirmi queste cose... non elogiarmi così tanto, non me lo merito...'

«Non piangere, per favore non ti rattristare, non voglio questo. Capiscimi ti prego, voglio solo il tuo bene, non volevo...»

'Non ce la faccio più, è troppo difficile mantenere la calma di fronte a qualcuno che mi conosce tanto bene'

«(T/n)... non abbassare così la testa, voglio rivedere il tuo sorriso, è da molto che non riesco a godere di quello spettacolo a causa loro, a causa di quelle stupide parole»

'Non sono stupide parole...'

«Ti stanno facendo sentire inferiore perchè sanno che non ribatti, ma devi reagire, piangerti addosso non è di certo la scelta migliore.»

'Si perchè tu sai bene qual è la scelta che dovrei fare vero? Tu sai sempre tutto vero?!'

«Non voglio sembrarti arrogante, ti leggo perfettamente anche se non parli, mi stai disprezzando per ciò che ti ho detto vero? Ne sono più che sicuro. Sinceramente mi chiedo come mai tu sia ancora qui ad ascoltarmi, a sentire le parole di qualcuno che secondo te non ha passato nessuna delle cose che ti sono capitate ma è tutto il contrario, sono qui proprio perchè tutto questo l'ho passato anch'io, so quanto fa male, so quanto può distruggerti, ma voglio vederti serena, vorrei che tu possa davvero non dare così tanto peso a ciò che dicono»

'Come se fosse facile... come se il loro farmi sentire inferiore fosse semplice da superare, come se il loro deridermi, il loro continuo rovinare le mie forme d'arte, come se il loro continuo distruggere le mie speranze sia qualcosa su cui poter passar su con nonchalance'

A questo punto il ragazzo non sapeva bene che fare, aveva davanti una bellissima ragazza in lacrime, una ragazza alla quale teneva più di ogni altra cosa che tentava di rimanere forte nonostante avesse il viso rigato da quel liquido cristallino che le sgorgava dagli occhi. Era in piedi a testa bassa, non proferiva parola, non voleva far capire al ragazzo a cui tiene più della sua stessa vita, che era davvero al limite, non voleva farlo preoccupare per lei creandogli così inutili problemi. 
Ma lui lo sapeva, lui era già a conoscenza di tutto, perchè anche lui era parte di loro, perchè anche lui l'aveva derisa ed era stato deriso, perchè faceva parte di entrambi i mondi, ma lei non se n'era mai accorta. Voleva rimediare al suo gravissimo errore, desiderava davvero rivederla sorridere nonostante fino a pochi mesi prima era stato lui stesso a rubarle il sorriso.
Non poteva resisterle, gli era impossibile, dopo un certo periodo cominciò a farle pena quella ragazza che prima tanto lo irritava, fino a poi capire di essersi innamorato di lei, di provare qualcosa che non era il senso di colpa, ma un voler per sè qualcuno, non volerlo perdere, volere solo la sua felicità, amarlo.
La strinse sotto quella fitta pioggia che da ormai più di mezz'ora li stava bagnando entrambi nonostante si fossero riparati sotto ad una tettoia. Un ombrello cadde, viola, quello era il colore dell'oggetto, un viola scuro, che solo a guardarlo dava una sensazione di tristezza, di vuoto, di dolore immenso, un viola che mai vorreste vedere perchè percepireste tutto il male del mondo. 
Lei non riuscì a muoversi, era stupita, non riusciva a muovere un solo muscolo, era come paralizzata. Sgranò gli occhi mentre fiumi di lacrime miste alla pioggia, le bagnavano il delicato viso. Stretta tra le sue braccia si sentiva protetta, sentiva come se finalmente le cose stessero andando per il verso giusto anche se effettivamente, non sapeva perchè fosse lì, non sapeva perchè lui fosse suo amico nonostante tutte il dolore che lei portava con sè, non sapeva perchè lui avesse cominciato a parlarle così di punto in bianco, e in cuor suo, non voleva nemmeno saperlo per paura di scoprire cose che potessero farla soffrire. 
Rimasero lì, stretti l'un 'altra, per un lasso di tempo che a loro sembrò durare giusto qualche attimo. Si liberarono da quella stretta, ma il contatto tra di loro non era ancora stato sciolto. Lui le teneva le mani gelide, ormai gli importava poco di quello che stava succedendo al di fuori del loro mondo.

«So cosa ti fa agire così, so cosa ti fa pensare in questo modo, ma sappi che fin dall'inizio per me... sei sempre stata una persona speciale»

Una piccola bugia in fin di bene, anzi, una mezza verità, perchè lei era davvero speciale per il ragazzo. (T/n) non riusciva a far cessare il suo pianto, su quel marciapiede deserto, di fronte ad un parco di solito stracolmo di bambini, ora però vuoto com'era l'anima della ragazza fino a pochi istanti fa, lei non potè non stringere a sè il ragazzo, stringere la sua camicia malridotta a causa delle persone che l'avevano preso di mira perchè la frequentava, e liberarsi piangendo. Tutte le sue emozioni trasparivano da quel pianto liberatorio, lui le accarezzò dolcemente i capelli senza proferire parola, ascoltando i suoi singhiozzi, le poche parole spezzate che riusciva a mala pena a pronunciare, ascoltando il cuore della ragazza che per quanto batteva forte lui riusciva a percepire anche con il forte rumore delle pioggia. 
(T/n) si scusò, gli chiese scusa per tutto quello che stava passando per colpa sua, per colpa della incapacità di reagire. Lui non disse nulla, bastava la sua sola presenza, il suo solo corpo abbracciato a quello di (T/n) per farle capire che aveva accettato le sue scuse, anche se non ce n'era davvero bisogno. Non era facile per lei convivere con tanti sensi di colpa e alla fine di quello sfogo sorrise. Era un sorriso raggiante, uno di quelli difficili da trovare e nonostante lei avesse gli occhi gonfi e rossi dal pianto, lui la considerava lo stesso bellissima. Non si trattenne e la baciò senza esitazioni. Fu un bacio freddo e salato -le gelide labbra di lei sapevano delle sue lacrime- ma allo stesso tempo fu un bacio dolce e caloroso, lento e pieno di sentimenti mai raccontati a nessuno. Si sentivano uniti più che mai, si sentivano potenti, ora che erano legati da qualcosa di ben più forte dell'amicizia, erano convinti di poter superare ogni cosa.

Ma si sa, le convinzioni non bastano per cancellare quella che è la cruda realtà dei fatti.

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Vee~
Era tanto che non pubblicato qualcosa rip
Non so se vi sia piaciuta, nel caso io metto le mani avanti (UwU) e vi dico che la parte peggiore (il finale ryp) l'ho scritto a notte fonda quindi il sonno ha fatto la sua parte yay
So di essere stata stronza dentro con quell'ultima frase ma EHI! Sono o no una persona che non ama gli happy ending? (einveceliadoromanonlisoscrivere)
Non so che dire lol
Comunque really, mi sento un po' stupida a non aver trovato un protagonista maschile  ;v;
Conto su di voi per un parere! 
Da Kao è tutto!
Bye-bye~







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