Impossible love - Shigeru Yahaba
"Hey bella addormentata ci svegliamo?"
È così che il tuo ragazzo segreto ti svegliò, con una frase dolcissima e un bacio sulla fronte.
Di solito tendeva sempre a fare battutine poco appropriate ogni volta che ti vedeva, ma quella mattina era diverso, come se qualcosa lo stesse turbando.
Tu non ti accorgesti di nulla, gli sorridesti, ti alzasti e come ogni sabato mattina, ti preparasti per andare al mercato con lui.
Tu avevi ventun anni e lui due in più di te, vi incontraste proprio un sabato mattina all banco del pesce.
Lui doveva comprare, in quanto maggiordomo di corte, del pesce fresco del regno degli Oikawa, tu pure.
Lui era vestito bene, era piuttosto elegante mentre tu avevi addosso un vestito sporco, il tuo solito vestito di quando vai al mercato.
Sei solo un'umile giovine di campagna, ma qualcosa di te attirò la sua attenzione.
Lo aiutasti a scegliere il pesce migliore, dato che tuo padre era un pescatore li conoscevi benissimo, lui ti ringraziò e ti disse che gli avrebbe fatto piacere se lo avessi aiutato a fare 'compere' anche la settimana seguente, in quanto lui non fosse mai stato in quel luogo così affollato e pieno di vita che era il mercato del tuo paese.
Nonostante sapessi benissimo che lui veniva molto spesso in quel luogo, accettasti.
I vostri incontri duravano sempre di più, sapevate sempre più cose l'uno riguardo l'altra, finché lui non si fece avanti e ti chiese se poteva tenerti per mano.
Dal tenersi per mano passaste ai baci sulla guancia, sulla fronte, ai baci casti sulle labbra fino ad arrivare ai baci 'seri' che ogni tanto vi davate di nascosto da occhi indiscreti.
Ogni sabato (e a volte domenica) mattina da quando vi eravate ufficialmente fidanzati, veniva a svegliarti. Odiavi il fatto di poterlo vedere così poco, ma fortunatamente ogni tanto capitava che lo mandassero nel tuo paese per comprare frutta e cose simili durante la settimana.
Ora vi starete chiedendo perché proprio il vostro paese giusto? È perché è quello che si trova direttamente sul mare e che ha le più grandi distese di coltivazioni di agrumi, frutta e ortaggi del Regno, in pratica, era un enorme contributo al sostentamento di tutto il popolo.
"(T/n), oggi io dovrei comprare oltre alle solite cose, anche delle essenze e dei fiori. Io non ne so nulla... e se tu"
"Se ti accompagno? Mi sembra ovvio Shigeru"
Con tutta tranquillità gli prendesti la mano e ti dirigesti verso la profumeria del paese.
Un misto di vari odori vi invase le narici, portandovi a viaggiare con la mente in un mondo parallelo dominato da campi fioriti e qualche albero sparso dalla grande chioma, un mondo in cui nessuno è capo nessuno comanda e nessuno obbedisce.
Non è anarchia, è pace, un'utopia per voi irraggiungibile dato il sovrano dell'epoca: Oikawa Tooru.
Lui era davvero particolare, il suo regno era fondato sul rispetto delle regole e sulla fiducia verso di lui; si mostrava sempre disponibile ad aiutare il popolo, si mostrava come una persona buona e comprensiva ma fin troppo determinata e spietata.
Nessuno sapeva cosa accadeva a palazzo, tranne il fatto che chi trasgrediva veniva severamente punito, e tu l'avresti capito presto.
"(T/n)"
"Si?"
"Io... non so quando tornerò, penso che il Re sia parecchio turbato in questi giorni quindi... potrei non venire a volte" ti disse uscendo dall'ennesimo negozio.
"Capisco. Mi raccomando fai un buon lavoro a palazzo e vedi di far calmare il Re!" Gli dicesti con un'energia tale da tiragli su il morale. Dentro di te però migliaia di emozioni stavano combattendo tra di loro, rabbia e comprensione, tristezza per non poterlo vedere spesso e felicità per averlo al tuo fianco ora, odio verso il Re e compassione per tutti i suoi sudditi, paura di non rivedere mai più il tuo amato e fiducia nei suoi confronti, fiducia nel fatto che tornerà.
La mattinata passò troppo in fretta, e con vostro dispiacere vi doveste separare.
Tu tornasti nella tua abitazione e lui si diresse verso palazzo, dove un Re infuriato lo stava attendendo.
"Yahaba! Il Re ti vuole vedere" Gli disse una delle guardie non appena lo vide.
Lui annuì, lasciò il cibo comperato nella cucina e andò nella sala reale.
"Salve Re Oikawa, aveva bisogno di me?"
Chiese il servitore facendo un inchino.
"Perché ci metti tanto? Cosa fai ogni volta che vai in quel paese!?"
"Sire si calmi" Sussurrò Iwazumi, il braccio destro del Re. Yahaba lo ringraziò mentalmente di esistere e rispose sinceramente.
"C'è una donna della quale mi sono invaghito Sire"
"E chi sarebbe colei che mi fa attendere il pranzo del sabato mattina?!"
"Fa parte della famiglia (t/c), i più abili pescatori del regno. Il suo nome è (t/n)"
"Mi piace la tua lealtà nei miei confronti, ma sai benissimo che già ti dissi più volte di non trattenerti più del dovuto"
"Lo so Sire"
"Ora verrai punito. Sapevi che questa era la tua ultima chance, e l'hai sprecata!"
"Capisco."
"Ora puoi andare. Ti verranno comunicati i dettagli dopo cena"
'' D'accordo. Con permesso io esco."
Il Re gli fece cenno di andarsene, e cominciò a parlare con i suoi consulenti di quale sarebbe dovuta essere la punizione da infliggere al trasgressore.
Per il resto della giornata il giovane Shigeru non fece altro che pensare a te, alla sua amata e a cosa lui avrebbe dovuto patire. Sapeva benissimo che i consulenti del Re erano perfidi e riuscivano ad inventarsi qualunque punizione possibile.
Ad esempio, un cuoco, cucinò per due volte una stessa pietanza non gradita dal Re, e Kindaichi, uno dei 'fidati' del Sire, propose di far mangiare al cuoco solo pesce crudo e pane per tre settimane. Quella strana dieta portò il giovane cuoco al suicidio.
Appena ebbe un po' di tempo libero, il maggiordomo tuttofare si diresse verso la sua stanza e cominciò a scrivere. Scrisse per molto tempo,aveva le mani dolenti ma non si voleva fermare. Aveva buttato moltissima carta al vento, bruciato moltissimi fogli e riempito il bidone presente in un angolo della sua stanza.
Sapeva di non essere bravo con le parole, ma per te che l'avevi guidato in un mondo spensierato e nuovo per lui, poteva fare di tutto, anche donare la sua stessa anima.
Ad un certo punto si sentirono dei passi e poi un bussare insistente sulla porta fece alzare Yahaba. Aprì la porta e Iwaizumi era di fronte a lui con il viso tirato in una smorfia di rabbia.
"Seguimi" Fu l'unica cosa che disse.
Shigeru prese il foglio su cui stava scrivendo e seguì il Cavaliere verso la stanza del trono.
Tutti i consiglieri e il Re lo stavano aspettando con ansia per poter comunicare la punizione che avrebbe dovuto subire il giovine.
Quest'ultimo si posizionò in mezzo alla sala e con gli sguardi di tutti puntati addosso guardò in faccia il Re e gli disse semplicemente di essere pronto.
Una persona si fece avanti, era quel carciofo di Kindaichi, il consigliere più perfido. Aveva un ghigno orribile stampato in volto, sembrava che volesse sbranare Shigeru sul posto.
"Shigeru Yahaba, maggiordomo ventitreenne del Palazzo Oikawa.
Ora qui presente al cospetto di nostra Maestà Tooru Oikawa.
Hai osato trasgredire più e più volte un comando del Re, senza pentirti nè tanto meno scusarti per la tua sfrontatezza.
Hai osato far attendere il Re nonostante lui ti avesse esplicitamente detto di non tardare.
Inoltre, hai osato innamorarti di una donna che mai potrai avere, una donna di campagna che nulla ha a che fare con la nobiltà.
È tutto corretto?"
"Si" rispose il diretto interessato senza esitare.
"Bene, il colpevole ammette di essere tale, e dal potere conferitomi dal sovrano, ti confino a tre mesi nelle segrete del Palazzo, dove, come ben sai, il cibo scarseggia e soprattutto, nessuno sopravvive"
Il sorriso dell'uomo che lo aveva appena condannato ad una morte lenta e dolorosa si faceva sempre più largo, finché il Re non prese parola.
"Ti concedo un ultimo desiderio. Hai tempo fino a domani all'alba, quindi quasi nove ore di tempo per pensare a cosa vuoi"
"Io già lo so Sire. Vorrei che recapitaste una lettera alla mia amata."
"Certamente. La consegnerai domani a Iwa-ch-" Il re si bloccò un attimo per poi continuare "a Iwaizumi. Vai ora"
Shigeru annuì prima di dirigersi verso la sua stanza, nella quale poi finì del tutto la lettera indirizzata a te.
La lasciò sulla sua scrivania per poi andare sul balcone della sua camera.
Osservò il cielo e nel cielo vide i tuoi occhi luminosi sprizzanti di gioia, e pensò che questa, era l'ultima cosa che voleva vedere in vita sua e così fu.
L'immagine del tuo volto apparve al ragazzo come un'immagine ben chiara, mentre abbandonava il suo corpo al vuoto sottostante, al nulla più totale.
(T/n), amore mio,
So di non essere molto sdolcinato, di non sapere nulla su come far ridere le ragazze, nè tanto meno di saper scrivere, ma proverò a fare tutte e tre le cose in questa lettera.
Sappi che in questa lettera ci sto incidendo l'anima, ci sto mettendo tutto ciò che ho, tutta la sanità mentale presente in me e anche la mia parte un po' perfida magari.
Al momento, sto pensando a come sarebbe stata la mia vita senza di te,ma vedo tutto nero, non c'è nulla. Quindi, ora cercherò di pensare ad una vita in cui io e te siamo compaesani, ci amiamo, ridiamo, scherziamo, ci coccoliamo e bisticciamo ogni giorno. Sarebbe tutto magnifico se fosse così vero?
Ma la vita è crudele e non permette a due anime gemelle di passare l'eternità insieme, questo lo sto capendo ora che so di perderti, ora che so di perdere tutto.
Vorrei non dover scrivere niente di tutto ciò, ma è quello che sta davvero accadendo: io e te saremo separati da una forza maggiore chiamata morte, o vita, come preferisci.
Entrambe le cose sono crudeli allo stesso modo, una ti illude, facendoti credere che tutto possa andare bene, l'altra invece, ti porta via ciò che hai con una semplice mossa.
Giuro che sto impazzendo, sapevo già che vi sarebbero state conseguenze se avessi continuato a fequentarti, ma il punto è che ti amo troppo, ogni volta che me ne devo andare sto malissimo e solo pensando al tuo sorriso riesco per miracolo a sopravvivere una settimana intera senza poterti vedere per davvero.
Per te è così? Dimmi di si perché se no sto facendo la figura del cagnolino che adula la sua padrona... anche se non credo saprò mai la risposta alla mia domanda.
Il Re mi ha condannato a tre mesi di prigionia, di agonia pura, nei quali non potrei più vederti, toccarti e nemmeno pensarti per quanto la mia mente sarebbe provata, quindi ho preso una decisione.
Preferisco mille volte morire e lasciarti vivere in pace la tua vita, anziché farti preoccupare inutilmente per me.
Ho detto inutilmente perché so che dalle segrete, non se ne esce mai vivi, quindi piuttosto che subire inutili torture, e farti stare in pensiero per tutta la vita, ho deciso di farmi fuori da solo.
P
robabile ti sembrerò patetico, solo un debole che non ha il coraggio di resistere, ma sono soddisfatto della mia vita e adesso sarò debole e lascerò questo mondo.
Amore mio ti prego perdonami per la cagata che sto per fare, vai avanti e vivi la tua vita come se non ci fosse un domani, fai quello che il cuore ti spinge di fare e soprattutto, dimenticati di me, o almeno, cerca di sopprimere i tuoi sentimenti.
Mi raccomando, trova un altro uomo in grado di badare a te, un uomo che possa donarti tutto di sè, un uomo che non ti faccia mai del male come lo sto facendo io.
Sii sempre forte,non farti mettere i piedi in testa da nessuno, o ci sarò io dall'alto a punirti per la tua debolezza; però non dovrò fare vero? Perché tu sei forte, tu sei la mia amata, tu sei colei che mi tiene testa e che potrebbe tener testa pure a quel cocciuto del Re.
Non dimenticare mai i tuoi pasti, non dimenticare mai di farti bella per chi ami, non dimenticare mai di dormire abbastanza, di non piangere per una persona così debole come me.
Buon proseguimento della vita amore mio, ci vedremo nell'al di là, quando la vecchiaia avrà preso il sopravvento sul tuo bel visino.
♡
Con l'anima,
Il tuo unico
Shigeru Yahaba
+×+×+×××+×××+×+×+
Sono triste. Cioè non proprio, forse un po' si.
Doveva uscire quella su Kuroo ma devo sistemare delle scene e la trama è stranamente complicata. Anzi no.
Insomma... sono una persona indecisa e che non si sa spiegare!
Comunque... niente.
Glashie per le richieste!
Me vi ama tutti quanti *^*
Ora... i miei commenti sulla storia :3
E bene si, questa storia tristissima è giunta al termine.
Oikawa lo sto odiando per colpa mia ma in realtà quello da odiare è Kindaichi the carciofo -_-
Spero che il tutto vi abbia reso l'idea.
Non so se sia stata brava o meno, fatto sta che mi è piaciuto moltissimo sciverla. Non si sa cosa poi facciate voi protagoniste, perché vi lascio libere di immaginare il finale che preferite
Ho fatto una X Reader con Yahaba dato che nessuno se lo fila, quindi ho detto
"Poverino, ne passa così tante, perché non renderlo protagonista di una storia dal finale tristissimo in modo tale che qualcuno si ricordi di lui?"
Insomma, non ho pensato proprio tutto ciò ma... fa lo stesso.
Spero vi abbia fatto un pochettino di piacere tutto ciò, e niente.
Kao-chan vi saluta
BYE!
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