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~Capitolo 26~

Avvolte non riesco a comprendere il suo carattere.

Prima è buono, dolce, scherzoso e stupido.
Poi diventa freddo, chiuso, asociale, e diverso...

"BJ..." bisbiglio per non fare troppo rumore.

"Sai una cosa?" aggiungo, ma nessuna risposta.
Mi giro e non lo vedo più qui, affianco a me.

Poi delle fusa improvvise sul mio ventre mi accolgono sorpresa.

In sottoforma di gattino, dorme beato sul mio ventre.

"Ti preferivo prima, con la tua aria da stupido, senza un briciolo di intelligenza, ma buono" sospiro.

Chiudo gli occhi un attimo, quell'attimo che sembra eternità.

Poi qualcosa fa pressione sul mio addome fino ad arrivare al mio petto.

È lui che con passo delicato si avvicina.

"Lo vorrei anch'io Rae..." lascia la frase in sospeso senza aggiungere o emettere qualche bisbiglio.

Solo ora mi accorgo del suo sguardo dentro i miei occhi.

Sbatto le palpebre un paio di volte e mi alzo.

"Dove vai?" dice ritornando nelle sue sembianze umane.

"In camera mia" dico fredda. Mi incammino verso la mia stanza.

"Posso venire?!" dice curioso.

Mi blocco nel bel mezzo del corridoio.

"No Black" dico fredda stringendo i pugni.

"Ma..." dice, ma io lo fermo.

"Black voglio stare da sola, voglio i miei spazi" continuo con lo stesso tono.

Inizio di nuovo a camminare e in un attimo mi trovo in camera mia.

Mi fermo al centro della stanza, precisamente sul grande tappeto blu.

Con la magia avvicino delle candele profumate alla cannella.

Le poso ai margini del tappeto così da formare un grande cerchio intorno a me.

Mi siedo a gambe incrociate sul tappeto strofinando il palmo delle mani sul tessuto ricamato.

Sospiro per un attimo.

Poso i polsi sulle ginocchia e unisco gli indici con i pollici.

Chiudo gli occhi delicatamente.

"Melthrion Asdral Nethar" bisbiglio e dall'interno del mio body nero, il medaglione di mia madre inizia a volare a mezz'aria.

"Melthrion Asdral Nethar" bisbiglio per l'ultima volta prima di entrare nel medaglione.

~nel medaglione~

Un vortice nero mi porta nel mio giardino segreto, la mia mente.

Sento delle risate fragorose, probabilmente, anzi è sicuramente Felicity.

Sfreccia nello tra le galassie della mia mente come una saetta lasciando dietro di una scia rosa confetto luccicante.

"Felicity smettila subito di ridere come un'oca mi stai facendo arrabbiare" controbatte Angryr (rabbia) furiosa.

Felicity non sembra ascoltarla così lei, piena di ira gli scaraventa contro delle sfere infuocate.

È strano, molto strano, di solito Felicity ascolta sempre quello che gli viene detto, oggi no.

Per non parlare di Angryr che gli ha scaraventato le sfere di fuoco in modo così brutale, cosa è successo?

"Ravén meno male sei qui!" dice nel panico Sapienza.

"Tutte le emozioni stanno impazzendo" aggiunge.

"Lo vedo" indico Felicity e Angryr litigare.

"Guarda loro invece" indica Tristy e Passione sedute ai piedi della quercia piangere.

"E non è finita qui! Non troviamo più Piury, (paura) chissà dove si è cacciata?!" dice massaggiandosi le tempie.

"Quando è incominciato tutto?"  dico fredda.

Saggezza con l'indice mette a posto gli occhiali sul naso.

"Circa quindici minuti" dice tranquilla.

"Cosa può esser mai stato?!" mi massaggio le tempie.

"Tu, Ravén. Sei l'unica e sola che può far scaturire tale caos, ricorda che noi siamo la tua mente e il tuo cuore"

"Ed io come faccio a scoprire cosa o chi è stato?" cammino da destra a sinistra e a sinistra verso destra con ansia.

"Scoprilo Ravén o noi impazziremo a tal punto da causare guai seri a te e a chi ti sta vicino" dice prima di darmi una spinta.

Cado nel vortice nero e in un attimo sono fuori.

Cado a terra, perché mi sono risvegliata dal mio stato di trans.
Ogni volta che pratico meditazione la mia mente viaggia nel medaglione mentre il corpo rimane qui, sospeso a mezz'aria.

Che dolore!

Mi massaggio il fondoschiena dolorante.

Poi una fitta all'addome avvolge il corpo.

E con grande stupore guardo il libro regalato da Black fluttuare nell'aria.

E pure io non sto facendo niente con la magia.

Il libro!

È lui che porta il caos nel medaglione.

Intuivo qualcosa di strano.

Poi quel nome...

A risvegliarmi dal mio stato di trans è il libro che cade a terra come un masso pesante almeno una tonnellata. Con la forza che ha per cadere sul tappeto spegne tutte le candele.

Devo approfondire questa ricerca.

Mi avvicino alla libreria e con l'indice che striscia su ogni lato stretto di essi leggo i titoli.

Niente.

Tutto tranne elfologia.

Mi vergogno di me stessa per non avere libri che riguardano l'Altro Mondo.

La biblioteca!

Devo pur provare lì, anche sé è improbabile, la speranza è l'ultima a morire.

Sento bussare alla porta.

"Sì?" dico fredda.

"Ravén sono Càlél!" dice serio.

"Ohw...arrivo subito" dico un pò sorpresa dalla sua visita.

Con un movimento sinuoso delle braccia tutto ciò che c'è a terra ritorna a posto, apparte il libro dalla copertina verde.

Con un gesto veloce lo ripongo sul letto.

Mi avvicino con passo spedito alla porta, digito il codice ed essa si apre.

"Volevi qualcosa?" dico fredda e inespressiva.

"Ecco...Laika ha chiesto se potevi venire in soggiorno a scartare i regali" dice serio.

Roteo gli occhi al cielo.

"Anche per me è noioso, ma lei è così inesistente" sbuffa.

Chiudo la porta alle mie spalle ed insieme andiamo in soggiorno.

"Allora come va con BJ?" dice a d'un tratto.

Mi fermo e lo guardo confuso.

"In che senso?" dico confusa.

"Ti ha chiesto scusa?!" dice serio guardandomi negli occhi.

"Certo, ma perché vuoi saperlo?" dico stranita.

"Perché mi importa che tu stia bene" dice serio.

"Càlél io sto bene, non preoccuparti!" riprendo a camminare, ma lui prima che io possa fare un altro passo mi prende per un braccio, mi tira a sé e mi abbraccia con forza.

"Tutte le persone che mi sono state affianco sono morte e non voglio che anche tu mi lasci" singhiozza.

"Càlél io non me né andrò, tranquillo!" lo rassicuro accarezzandogli le spalle con un mano, nonostante la sua altezza.

"Grazie, sei un vera amica, Ravén" dice staccandosi e ricomponendosi immediatamente.

"Come vorrei crederci anch'io" dico fredda iniziando a camminare insieme a lui.

"Non dire così, sé non ci fossi stata tu, io ero ancora l'apprendista di Kratos. Sai, ero stufo di uccidere la gente per conto suo" dice serio.

"Già, anche per me era diventata un impresa andare avanti in quel modo"

Entrambi ci guardiamo e facciamo un mezzo sorriso prima di varcare la soglia del soggiorno.

"Ehy amici finalmente siete arrivati!" esalta Laika dalla gioia.

"Colpa mia!" dico con un mezzo sorriso.

"Non preoccuparti Ravén" dice mentre volando incontro la mia direzione.

"Cedo il posto a te, sorellina" bisbiglia Càlél prima di spostarsi di qualche passo.

Lo guardo confusa poi mi volto verso Laika che vola aprendo le braccia.

Oh no no no no no!

Mi accoglie in un abbraccio spacca ossa.

"Ma non fare più così tardi altrimenti non potrai mangiare il mio gustoso piatto di mia invenzione" dice stringendo ancora di più la presa.

"Beata lei *coff coff*" dice Dexter che si becca un'occhiataccia da Càlél.

"Laika ti prego...non respiro" soffoco.

Si stacca subito "scusami tanto amica mia" dice imbarazzata.

"E ora è il momento di aprire i regali!"

"Càlél questo è il tuo da parte...m-mia" balbetta nervosa.

"Oh grazia Laika"

Toglie l'involucro di carta colorata e...

"Un mantello!" dice Càlél con stupore.

Infatti era davvero bello, aveva delle fiamme color ghiaccio proprio alla base e lo sfondo nero.

"Adesso è il turno di Dexter!" urla dalla gioia Laika.

**

Solo per aprire qualche pacchetto colorato è passata un'ora e tutti contenti dei doni, iniziano a sfruttarli già da adesso.

Càlél ha ricevuto: un mantello da Laika, un nuovo prototipo di comunicatore per le missioni da Dexter che è ciò che ha regalato a tutti, un berretto nero con scritto I am Cold da parte di Blackborn, e per finire dei guanti in pelle da me.

Laika ha ricevuto: un orsacchiotto di peluche da Càlél, una sveglia che miagola ad ogni ora da parte di Blackborn, il nuovo prototipo di comunicatore da Dexter, e da parte mia un enorme gattino bianco di peluche.

Era super contenta dei regali che si mise ad urlare dalla gioia.

Dexter ha ricevuto: un paio di cuffie da Càlél, un video games idiota, da un ragazzo altrettanto idiota (Blackborn), una sciarpa da Laika e MP3 da parte mia con una playlist aggiornata con il suo genere di musica preferito Disco Music.

Blackborn ha ricevuto: un video games da Càlél, il nuovo prototipo di comunicatore da Dexter, dei guanti di lana da Laika e...io? Volevo regalargli il galateo, ma pareva brutto per uno come lui, così ho optato per un video games.

Io cosa ho ricevuto? Bhe...
Non sapevano cosa regalarmi così mi hanno fatto un regalo unico!
Una fotografia con noi cinque.

Davvero non me l'aspettavo!

E poi questa foto rispecchia molto la nostra personalità: Laika mentre saltava probabilmente stava urlando, perché il viso di Càlél è stordito e si copre una orecchio con una mano, Dexter strofinava una mano sui i miei capelli mentre io cercavo di leggere un libro, e BJ ovviamente non poteva mancare almeno per una volta a non darmi fastidio, mi cingeva la spalla con un braccio mentre cercava di sbirciare cosa stavo leggendo.

Devo ammetterlo... Mi piace molto.

A distrarre la sguardo dalla fotografia è Càlél che sé ne sta tutto solo e serio a guardar Gotikame City dalla finestra.

Mi avvicino con cautela di fianco a lui e osservo anch'io la città imbiancata.

"Tutto bene Càlél?" dico quasi in un bisbiglio in modo tale che non mi sentisse nessuno.

"Certo..." abbassa lo sguardo e fa un sorriso inquietante.

"Pensi a Kratos non è cosi?!" dico fredda toccando la superficie chiara e fredda del vetro.

Alza di colpo lo sguardo e ritorna a guardare la città.

"Secondo te è ancora vivo?!" aggiungo.

"Lui non è mai morto sorellina"

Ci guardiamo per un istante accennando quel mezzo sorriso che solo io e lui riusciamo a fare, poi ritorniamo ad osservare la città che continua ad essere bianca come il latte.

Curiosity Corner/ Angolo Autrice

Nel medaglione di Ravén non esiste il cielo ma le galassie color viola e dalle sfumature blu.

Quasi ogni sua emozione a scelto di avere un nome, apparte Passione, Saggezza, Coraggio.

Càlél reputa Ravén come una sorellina visto che lei è stata l'unica ad avere condiviso con lui tristezze, sorrisi e ricordi.

Dovrei aver finito, ma...

Voglio taggare alcune personcine...

Iamnotnormalpeople ti ringrazio tanto per i voti e per i commenti super ultra dolciosi <3

FigliaDiPoseidone04 un ringraziamento particolare a teeeeeee! ;3 <3

Che mi segui sempreeeee!

bbrae2003

Ringrazio anche te per i commenti e i voti <3 *-*

Se non vi è chiaro qualcosa lasciate un commento con la vostra domanda.

Vi ringrazio di cuore.

Lasciate una stellina se vi è oiaciutoil capitolo (anche a me non piace molto)

Vi adoro e un

Buon non compleanno a voiiii!

Baci&Biscotti

little_Wendy01







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