Intrusi
Una nuova giornata era appena iniziata: Jeff, Toby e Liu dovettero svegliarsi di buon ora per fare un giro di controllo nella foresta per riportare a Slender tutte le novità.
Intanto nei dintorni, non molto lontano dalla casa dei nostri protagonisti, due attori in erba stavano cercando di girare il loro primo short film. "Coso vai più indietro, non entri nell'inquadratura" disse Ursula all'amico, che nel mentre stava sistemando il suo costume da Gesù Cristo. Infatti, il corto voleva trattare proprio i temi della Bibbia. "Così va be- hai sentito anche tu?" La domanda di Coso venne interrotta dal rumore di alcuni passi. Egli e Ursula decisero di avvicinarsi lentamente a loro, notando il fatto che fossero creepypasta. Decisero di seguirli, ma li persero di vista. Trovarono invece la loro casa, ignari di ciò.
"Entriamo?" Domandò Ursula, ottenendo come risposta un si. Data la porta chiusa, entrarono da una finestra socchiusa: si ritrovarono nel salotto. "Guarda, ci sono delle loro foto. Siamo nel posto giusto" osservò Coso notando alcune foto dei killer. I due esplorarono meglio quel salone, ma senza trovare qualcosa rilevante. "Mando la nostra posizione a Grimilde, così può raggiungerci qua" disse Ursula digitando i tasti del cellulare. I due aspettarono che arrivò la loro amica, e appena fu lì decisero di esplorare le altre stanze. Ma per loro sfortuna, in quell'istante, Angy e Barb si erano appena svegliate. "Che cosa ci fate nella nostra palude" dissero prendendo le armi e facendo indietreggiare i tre. Ursula notò sul loro polso il simbolo dei proxy e iniziò a fare i salti di gioia. "Sono due proxy, abbiamo conosciuto due servi dello Slenderman!" Urlò, seguita poi da Coso e Grimilde. Angy e Barb rimasero sorprese, non avevano trasmesso timore a nessuno. I tre si sedettero sul divano, ad aspettare l'arrivo di altri killer e ignorando le due ragazze. "Vediamo cosa combinano" disse Barb. In quel momento suonarono il campanello: era lo zio Rake, venuto a consegnare il caffè della sua piantagione ai suoi amici. "Entra pure vecchio Rake" disse Angy facendogli strada. The Rake porse la merce alla ragazza, per poi andare verso Coso, iniziandogli ad annusare ascelle e culo. "Tu essele plescelto, colui che salvelà mia piantalione di lastlelli" disse mettendogli una mano fra i capelli e scompigliandoglieli. Gli prese la mano e lo trascinò verso la porta di casa. "Io e te adesso ci diveltilemo" disse prima di andarsene.
"Che onore, Coso ha la possibilità di stare con The Rake" disse Grimilde. "Arriverà qualcuno anche per noiii" continuò Ursula con la speranza negli occhi.
Intanto The Rake portò Coso alla sua fattoria, dove lo scaraventò vicino alla merda dei cavalli. "Tu dovele puzzale come porcelo, quindi tu rotolale nella melda" disse. "Ma cos- ma ti rendi conto di cosa mi stai chiedendo di fare?!" Controbatté Coso. "Su su, non fale stolie, mangia un pò di palia". The rake prese un pugno pieno di paglia e la ficcò in bocca a Coso, il quale non riuscì più a respirare correttamente. Dopodiché, il Rake prese uno dei suoi rastrelli più lunghi e glielo iniziò a infilare su per il culo. "Tu non dovele essele velgine pel codesto lituale magico, se no non funzionale e mia fattolia cadele in lovina".
Finito ciò, Coso, per la troppa paglia in bocca, non ebbe la possibilità di fiatare. "Ora tu essele plonto, manca solo una cosa". L'umanoide grigio avvicinò il suo viso a quello del ragazzo. Con le sue labbra carnose inesistenti, iniziò a baciarlo, mentre con la sua lingua riuscì a sentire ancora i residui di paglia depositati nella sua bocca. Dopo esserselo limonato fino a consumarlo, decise che il tanto atteso momento era arrivato. Prese una croce, ci inchiodò Coso, e la fissò sulla collina più alta della fattoria. "Oh dio delle fattolie, ecco il saclificio. Fa che la mia galina di 100 anni non muola, è ancola così giovane e bela, non può dolmile semple". Ebbene si, Coso fu sacrificato per una gallina stecchita da tempo, ma di cui The Rake non se ne fu mai accorto.
A casa dei nostri protagonisti, Ursula e Grimilde si presero un po' troppo di confidenza in quella casa: guardarono in giro, toccarono cose non loro e creavano solo disastri.
Angy intanto era seduta sul divano mentre leggeva l'ultimo volume uscito di uno dei suoi manga preferiti. Ad interrompere la quiete arrivò Ursula, che riconobbe quel fumetto giapponese. "Anche te leggi gli anime??" Disse buttandosi sul divano e avvicinando la faccia alle pagine. "Sta attenta-" rispose Angy innervosita dall'interruzione. "E comunque su chiamano manga" continuò. "Sisi, gli anime. Anche io li leggo, il mio preferito è quello in cui ci sta il pirata Goku che deve cercare di diventare l'eroe dei ninja, ed è imbattibile perché possiede un quaderno con cui può uccidere tutti. Il suo fedele compagno è un topo giallo di nome Popo, è un digimon, che fa parte di una squadra di pallavolo" disse tutto d'un fiato Ursula, con gli occhi brillanti. Angy rimase in shock per le parole appena sentite.
"Sisi, stupendo, ora devo andare nella mia stanza" spiegò, per evitare di implodere. Ma Ursula continuò a seguirla lo stesso. "Ti va di diventare amiche? BFF! Lo è anche Grimilde, non credo le dispiaccia se divento tua migliore amica! Ho un'idea migliore, diventiamo tutte noi quattro ragazze migliori amiche!! Così possiamo creare un nostro film su come ci siamo conosciute! Sarà un successo ne sono sicura" Ursula continuò a saltellare e dire tante altre cose, finché Angy non entrò nella sua camera e le chiuse la porta in faccia. Si sedette nel letto, iniziando a videogiocare. "Hai dimenticato di farmi entrare, eccomii!" Ursula entrò in camera ridacchiando e si guardò intorno, osservando con sguardo sorpreso tutti i manga, videogiochi, dvd, action figure, peluche e gadget che popolavano gli scaffali. "Oddio che bella stanza" disse correndo verso le tante statuine e pupazzi "Dobbiamo assolutamente giocarci, sono così carinii".
"No aspetta non li tocca-" prima che Angy potesse completare la frase, Ursula fece scontrare le due action figure con violenza: una perse un braccio, l'altra la gamba. "Come hanno fatto a rompersi? Si vede che non valevano niente, sembrano fatte di cartapesta" disse buttandoli alle sue spalle. "Cosa. Cazzo. Hai. Appena. Fatto."
Angy bloccò Ursula contro il muro, puntandole il coltello al collo. "Come hai osato." Disse con sguardo cupo. "Non l'ho fatto apposta, siamo amiche dovresti perdonarmi" controbatté la ragazza. "Non saremo mai amiche, te lo vuoi mettere in testa." Rispose Angy. "Ma certo che lo saremo, devo solo convincerti sciocchina" Ursula ridacchiò, non rendendosi conto del pericolo in cui si era appena cacciata. "Bene amica, allora vieni con me"
Angy portò Ursula nella stanza delle culture: la ragazza rimase incantata da quella sala, pensando che la sua amica volesse farle vedere questo lato buio della casa. "Wow è un posto bellissimo" affermò. "Guarda questa maschera, è una riproduzione dell'originale, si può indossare. Vuoi provarla? Non fa niente" Angy porse la maschera ad Ursula, che la indossò subito. Per sua sfortuna però, funzionava eccome. Infatti la ragazza fu straziata dal dolore persistente sulla lingua. Non potè nemmeno urlare, tentò solo di levarla di dosso ma senza successo, mentre Angy si godette quella bellissima scena. "Ti faccio strada per aiutarti a toglierla amica, vieni". Ursula la seguì e Angy la fece entrare dentro la vergine di Norimberga. Dopodiché chiuse le due porte violentemente: le spine avevano trafitto la ragazza, che morì su colpo. Angy recuperò il cadavere, portandolo al piano di sopra "Che ti succede non parli più eh" disse ridendo.
Per tutto quel tempo Barb, invece, è stata nella sua stanza a finire dei disegni. Grimilde, dopo aver fatto il giro di tutta casa, entrò nella sua stanza. "Che fai?" Chiese chiudendo la porta alle sue spalle. "Disegno. Che ci fai qui? Non dovevi aspettare con la tua amica che arrivasse qualcun'altro?" Disse Barb. "Si ma non arrivava nessuno e mi annoiavo. Possibile che non ci sia niente di interessante da fare in questa casa? Ho girato la stessa stanza minimo cinque volte dalla noia. Non sapete proprio intrattenere gli ospiti" Grimilde, con sguardo altezzoso, si sedette sul letto. "Come fai a dormire con tutti questi peluche intorno? Attirano solo polvere". La ragazza allontanò qualche pupazzo, per avere più spazio a sederti. "Saranno affari miei? E non toccare senza permesso, sono da collezione." Disse Barb voltandosi a guardarla. Grimilde mugolò da persona offesa. Si rialzò dirigendosi vicino a scrivania. "Cosa disegni? Le anime?" chiese. "No, e comunque si dice gli anime. Se non ti spiace allontanati, ancora sono in fase di produzione, non dò il permesso di guardare finché non decido io" rispose Barb, allontanando lo sketch book dalla ragazza. "Che noiosa, sono solo disegni, chiunque sa farli anche i bambini" affermò Grimilde scocciata, ma Barb non la calcolò continuando la sua opera. "Che antipatica, potresti anche conversare un po' mentre scarabocchi. Cos'hai qui?". Grimilde andò verso gli scaffali, e prese uno dei tanti album che iniziò a sfogliare. "Ci sai fare con quella matita, però ci sono degli errori: qui hai sbagliato il corpo, questo è brutto, qua potevi fare di meglio..." parlò. "Spiegami dove ti ho chiesto di prendere i miei disegni e commentarli, non ricordo" le rispose Barb innervosita ma continuando ad ignorarla.
A Grimilde non piaceva per nulla essere trattata così, voleva le attenzioni su di se. "Va bene ho capito, lo poso... però voglio vedere cosa stai disegnando adesso". Dopo aver posato l'album, Grimilde si fiondò sulla scrivania strappando dalle mani di Barb il suo sketch book. "Oh, come dire... potresti trovare dei soggetti migliori lo sai? Ad esempio, perché non disegni me? Immortalare in un tuo disegno la perfezione può solo farti migliorare" disse. "Sei noiosa da disegnare, una mosca sarebbe più intrigante" Barb si riprese lo Sketch book e tornò alla sua postazione, lasciando Grimilde a bocca aperta. "Si fai pure, posso anche disegnarmi da sola". La ragazza prese una matita ed iniziò a disegnare se stessa su un foglio, spaccando la punta della matita più volte, finché Barb non gliela strappò dalle mani. "Sai cosa? Forse sei utile a qualcosa" le disse. "Finalmente hai capito con chi ti trovi davanti. Allora, che posa vuoi che scelga" Grimilde si alzò in piedi mettendosi in più scenari, finché Barb non le scaraventò l'accetta vicino ai piedi e facendola cadere a terra. "Mettiti comoda, così posso ucciderti più facilmente per poi utilizzare il tuo sangue per immortalare questo momento" disse avvicinandosi a lei. "No aspetta scherzavo, ho ancora una meravigliosa vita da diva davanti, non uccidermi" implorò Grimilde finché la voce non le fu portata via dall'accetta che le attraversò metà collo. Barb portò il cadavere nel salone, dove era già presente quello di Ursula.
Qualche ora dopo, arrivarono a casa Sally e Lazari: quel pomeriggio, Angy e Barb avevano promesso loro di giocare. "Siamo arrivate!" Urlarono entrando in casa. "Chi sono questi cadaveri?" Chiese Lazari avvicinandosi. "Di due ragazze appena ammazzate, erano proprio impertinenti" spiegò Barb. "Possiamo giocare con loro? Possiamo renderle simili a delle bambole e prendere il tè tutti assieme!" Propose Sally, e le ragazze accettarono.
La giornata giunse quasi al termine e finalmente Toby, Jeff e Liu poterono tornare a casa. Passarono vicino la fattoria di The Rake, notando il ragazzo appeso alla croce. Pensarono che fosse, come al solito, una delle tante idee di The Rake e lo ignorarono.
Entrati in casa, notarono che nei piani inferiori non c'era nessuno. Salirono di sopra e in una delle stanze videro le ragazze insieme a Sally e Lazari. "Cos'è successo? Chi sono quei cadaveri?" Chiese Liu. "Lunga storia" risposero le quattro ridacchiando e lasciando gli altri tre confusi.
Ma non è finita qui: The Rake tre giorni dopo tornò sotto la croce, ritrovando il ragazzo morto. "Saclificio avele funxionato, ora la mia galinella viverà pel altli ventoldici anni" disse abbracciandola.
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