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SPECIAL*1

Estratto dai cap.48-49

Giulia POV

Rimango indietro a passo lento fissando il cellulare; mi sono stufata di rifare sempre gli stessi giri in questa cittadina minuscola. Perché non possiamo andare in che ne so, Londra centro??

"Perché il biglietto costa troppo" mi risuonano in mente le parole di Rebecca e butto gli occhi al cielo.

Siamo venute qua per Elisa ma lei non sta passando neanche un secondo con noi; è sempre in giro con quel Zayn, Liam e chi ne ha più ne metta. Precisamente siamo in Inghilterra da due settimane ma ce ne andremo tra un paio di giorni, anche perché purtroppo dovrò ricominciare a lavorare.

Ma in tutto questo, una cosa positiva è successa: si dia il caso che Zayn abbia come migliore amico il ragazzo più sexy sulla faccia della terra; rappresenta in pieno le caratteristiche che cerco in un ragazzo: basso, guance tirate, capelli lucenti e per non parlare di quegli occhi azzurri...

Quando l'ho visto la prima volta quella sera mi è mancato il respiro, credo sia stato amore a prima vista; del resto chi non si innamorerebbe di un ragazzo così?

Le altre mi hanno avvertito di andarci piano: ho la tendenza di buttarmi a capo fitto nella conoscenza di nuove persone e soprattutto, viste le mie relazioni passate, non vogliono rischiare di assistere per l'ennesima volta alla sofferenza del mio cuore spezzato.

A Capodanno è venuto lui a prenderci con la sua macchina e nel corso della serata (dopo forse aver bevuto un po' troppo come mio solito), ho cercato di stargli appresso tutto il tempo nella sala fumatori, non facendomelo sfuggire neanche per un secondo.
Per quel poco che ho capito, ha un carattere estroverso, ha tanti amici e ha sempre la risposta pronta.
Lo adoro.

Elisa si è ubriacata come non l'avevo mai vista e grazie a lei, Zayn ha dato a Louis il compito di riaccompagnarci a casa. Dato che ormai era tardi, ho avuto io l'idea di far rimanere sia lui che Niall anche la notte, beh su quest' ultimo punto Elisa non ne era molto entusiasta il giorno dopo...

Purtroppo, durante il gioco proposto da Louis non ho avuto il modo di combinarci niente, ma stasera ci sarà la festa a sorpresa di Zayn e, dato che tra esattamente due giorni sarò di ritorno a Milano, non ho intenzione di sprecare quest'ultima occasione.

Devo ammettere che un po' mi sono pentita per lo scherzo che ho fatto stamattina: non ho svegliato Elisa in tempo pur essendo il compleanno del suo amato. Ma se l'è cercata; quando è andata a far compere per il regalo, ha chiesto aiuto proprio a Louis e non mi ha neanche invitato! Alla fine, il regalo non l'hanno neanche trovato e la sua scusa è stata che se ci fossi stata anche io, sarebbe andata pure peggio dato che lui non si sarebbe concentrato per niente... Bah.

In effetti io e Louis dopo il primo dell'anno ci siamo scambiati un paio di messaggi su Instagram ma è finita li.

«Allora va bene a tutte mangiare qui?» chiede Erika controllando i prezzi di una pizzeria qui in centro.

«Mangeremo un sacco di schifezze già questa sera» Natasha si oppone alludendo alla festa a sorpresa di Zayn.

«A me va bene tutto» non ho voglia di fare storie anche per queste scelte banali.

-

Quando usciamo dal ristorante sono già le tre passate e noto sul mio telefono un messaggio da Elisa: "a momenti dovrebbe chiamarti Louis, mi perdoni così?".

CHE COSA?!COSA INTENDE CON QUESTO?

Ed ecco che come preannunciato, parte subito la mia suoneria.

CAZZO.

«Ehm Louis» saluto non poco stranita il suo faccione enorme sullo schermo: mi sta videochiamando non ci posso credere. Le altre mi guardano con gli occhi spalancati.

«Hi dear!» esclama lui tutto vivace come al solito, «scusa per non averti avvisata prima ma si tratta di un'emergenza» spiega poi.

«Dimmi tutto» sorrido cercando di mantenermi calma, almeno all'apparenza.

«Devo preparare tutta la saletta dove si terrà la festa di Zayn, ma vedi sono da solo, Niall è fuori città ed Elisa è con il festeggiato proprio in questo momento».

«Ah... e?».

«Elisa ha detto che potevo chiedere a te» i suoi occhi celesti sono fissi sullo schermo «ovviamente chiedi anche alle tue amiche se possono» aggiunge poi.

«Ma certo! Guarda non sto facendo niente di interessante» dico guardando le altre, «tu mandami pure l'indirizzo».

«Perfetto allora, see 'ya!» mi sorride e mette giù.

«Niente di interessante?» ripete Erika fulminandomi a braccia conserte.

«Bene ragazze muoviamoci che vado a casa di Louis!» salto elettrizzata ignorandola completamente.

-

«Le altre purtroppo non sono riuscite a venire» dico facendo gli occhi dolci quando Louis mi apre la porta, ovviamente le ho obbligate a farmi andare da sola.

«Non fa niente, faremo io e te allora» dice semplicemente poi facendomi entrare.

Camminiamo verso la cucina e noto che siamo esattamente la stessa altezza, forse lo supero anche di un paio di millimetri. Attraversiamo il salotto e devo stare attenta a dove metto i piedi per tutto il casino che c'è per terra: è pieno di giocattoli d'appertutto e qua qualcuno non pulisce da mesi.

«Scusa per il casino» dice Louis portando una mano dietro la testa imbarazzato.

«Lou non fare rumore, i piccoli dormono» una ragazza bionda con un trucco ben visibile si affaccia alla porta. «Oh ciao» dice appena mi vede.

La saluto con la mano ma se ne va subito.

«È mia sorella» dice Louis mentre tira fuori la torta dal frigorifero, «la prima di altri sei» aggiunge.

«Wow» sono visibilmente colpita «e io che mi lamento di mio fratello» confesso.

«Dev'essere dura per tua mamma sopportarvi tutti» rido quando lui alza di scatto lo sguardo.

Merda, mi viene improvvisamente in mente tutto ciò che mi ha riferito Elisa sulla sua famiglia: sua madre è venuta a mancare un paio di anni fa e anche il padre se n'è andato, lasciando ai figli maggiorenni tutto il carico.

«Mi dispiace Louis non volevo» mi affretto a correggermi e lui ne rimane sorpreso: «Chi te lo ha detto?» chiede all'istante.

Valuto se dirgli la verità o no, quando credo ci sia arrivato da solo: «Parlano molto quei due eh» replica guardando per terra intendendo ovviamente Elisa e Zayn; non so cosa ne pensi della loro relazione, Elisa mi ha detto più volte che non riesce a trovarsi bene con Louis ma credo che da parte di quest'ultimo ci sia invece solo semplice gelosia. Insomma, posso vedere dai suoi occhi che sente come se gli avessero portato via l'amico. Siamo nella stessa situazione Louis, non ho mai visto Elisa così presa da un ragazzo prima.

«Siamo nella stessa barca Louis» decido di dar voce ai miei pensieri, «che ci dobbiamo fare, si sono proprio trovati» ridacchio per risollevare l'umore generale ma lui sembra subito riprendersi di suo: «Whatever» e facendo un veloce balzo apre la dispensa prendendo due bicchierini da shot «Vuoi?» chiede prendendo la Tequila.

-

«Che gli hai regalato?» chiedo appena poggio le varie borse per terra.

«Oh noi non ci facciamo regali da anni ormai» spiega con le mani sui fianchi e mi fermo a fissare la sua esile figura. Porta dei jeans neri coi risvoltini e delle vans semi aperte. Si veste in un modo così inusuale ma devo dire che si adatta bene alla sua personalità. Non capisco come Elisa sostenga che la sua voce sia irritante, io la trovo adorabile.

«Bravi! Io lo propongo sempre alle altre ma non vogliono darmi retta».

Lui ridacchia, «Poi il mio regalo è la festa» aggiunge «sai so sempre come far divertire la gente».

«Ho notato» gli dico, riferendomi alla serata a casa di Elisa quando ha proposto quel gioco davvero stupido. «Potevi inventarti qualcos'altro se volevi vederli in azione» gli mando una frecciatina, ricordandomi della sua faccia di quando la mia amica è salita a cavalcioni sul suo di amico.

Lui alza un sopracciglio in segno di sfida «Vedo che capisci in fretta» dice avvicinandosi a me. «Vedi Zayn ha già avuto un paio di relazioni but they were all bullshit» spiega, «con lei è diverso e ciò mi infastidisce non poco».

«Attento a ciò che dici» lo ammonisco, ma so bene cosa intende. «E tu ce l'hai la ragazza?» chiedo poi stando al suo gioco.

Lui si gira sempre con quello sguardo vispo, «No».

«E tu che mi dici?» aggiunge e il mio cuore salta un battito.

Louis è ormai a pochi centimetri da me e la tensione tra noi due è alle stelle.

«Diciamo che gli italiani non fanno per me» confesso ripensando a tutte le mie relazioni passate finite male.

Lui è sempre più vicino ma io non ho intenzione di spostarmi.

Sento il suo respiro quando chiudo gli occhi e le sue labbra sono sulle mie, morbide come mi immaginavo. Lui non ha intenzione di aspettare e si fa subito largo con la lingua; io lo assecondo e mi lascio trasportare a lungo.

Sa leggermente di alcol anche se non capisco bene chi dei due sia davvero ed emana un profumo fresco misto a fumo. Uno dei baci più belli penso quando apro leggermente gli occhi vedendo i suoi ancora chiusi. È davvero bellissimo.

Le sue mani sono ovunque sotto la tutina scoperta che porto. Forse anche questo l'ha invogliato a baciarmi, ma ho dovuto venire qui già pronta e vestita per la festa.

«Louis» una piccola parte di me ancora responsabile cerca di fermarlo per paura che possa arrivare qualcuno.

«Eddai divertiamoci» dice a un soffio dal mio orecchio per poi continuare.

Sono obbligata a indietreggiare e finisco contro il tavolo dietro di me. Lui continua a muoversi e lascio scappare un gemito che sembra eccitarlo ancora di più.

Afferra i miei occhiali per toglierseli di mezzo mentre io accarezzo la sua nuca.

«Il preservativo» riesco a dire e lui mi accontenta tirandoselo fuori dalla tasca. Allora sono davvero così prevedibile penso.

Salgo completamente sopra il tavolo e allargo le gambe d'istinto mentre lui mi aiuta a levarmi le collants.

Lui non si sfila neanche la camicia ma si limita a sbottonarla anche perché qua sotto la temperatura non è così alta. La sua pelle però emana un calore quasi eccessivo. Lui certamente sa quello che sta facendo, sarà di sicuro un esperto con le ragazze e io sono solo una delle tante.

Il movimento continua a ritmi sempre più veloci quando mi dice che sta per finire.

A un certo punto sentiamo un rumore assordante: la porta che sbatte.

«Chi è?» chiedo quasi spaventata.

«Shh» lui mi zittisce e finisce il lavoro.

Sto ancora ansimando quando si alza e abbottonandosi la camicia va ad aprire la porta.

Merda.

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