Capitolo 8- When I'm With You
«Ti accompagno» mi dice appena fuori dal locale.
Iniziamo a camminare per la stradina che porta al negozio; passo dopo passo mi rendo conto sempre di più che l'inverno sta arrivando: le foglie ormai sono tutte cadute, lasciando spazio a un paesaggio di alberi spogli e nebbia.
Devo iniziare a mettermi il giubbotto più pesante penso mentre mi accorgo di star tremando.
«Hai freddo?» chiede lui accorgendosi del mio tremolio.
«Nono» dico subito mentendo per non causargli altre preoccupazioni.
Mi aveva già accompagnato a pranzo e chissà che piani aveva per il pomeriggio invece di passarlo con me.
In quel momento mi accorgo che non sta più camminando al mio fianco, ma è appena dietro di me fermo a fissarmi.
«Certo che uscire a fine Novembre con le collant e un vestitino...» insinua lui con le mani nelle tasche del suo caldo giubbotto.
«Ho messo la prima cosa che ho trovato, non ci ho pensato stamattina» mento imbarazzata. Quanto cacchio ci ho messo a scegliere l'outfit solo per lui e guarda ora cosa mi sta dicendo.
«Quanto sei scema» dice lui e superandomi, appoggia la sua mano sulla mia testa per poi continuare a camminare.
Arrossisco e faccio una corsetta per raggiungerlo.
Continuiamo a camminare e presto arriviamo davanti al negozio.
Mia zia è davanti ad esso con il telefono portato all'orecchio.
Oh no..
«Eccoti! Ma dov'eri finita?!», «E il telefono?? Ti ho chiamato 20 volte!» esclama leggermente arrabbiata.
«Colpa mia signora» dice lui calmo alzando la mano destra.
Mi giro a guardarlo non capendo.
Mia zia lo fissa stranita poi sposta lo sguardo ancora severo su di me: «Puoi fare quello che vuoi ma almeno avvisami» dice irritata per poi rientrare subito dopo.
Rimaniamo lì come due cretini.
«Ormai si è rassegnata anche lei» dice lui scherzando. «È ora di cambiare lavoro» continua prendendomi in giro.
«Piantala» rispondo, «Tu invece rassegnati al pensiero che se continuerai a venire qui, mi troverai ogni. singolo. giorno.» dico scandendo le ultime parole per poi fargli una smorfia.
«Allora ci vediamo domani» dice lui facendomi l'occhiolino.
«....Va bene».
Mi saluta alzando la mano e gira l'angolo sparendo sotto il mio sguardo.
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