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Capitolo 47- Climax

Rimaniamo così per non so quanto tempo, in silenzio seduti su quel muretto mentre io ho la testa appoggiata sulla sua spalla, circondati dal buio pesto della notte.
Quando sbadiglio per l'ennesima volta, Zayn mi convince ad andare a casa così salutiamo tutti e carichiamo i bambini in macchina.

Durante il viaggio, appena i piccoli si addormentano, chiedo a Zayn una cosa forse un po' egoista da parte mia, ma che ormai mi scavava dentro da tanto tempo: chiedo se posso dire alle mie amiche di Walihya.
Lui esita un attimo ma poi mi sorride.

Quella sera la passiamo tutte insieme accoccolate sotto le coperte e mi scappa anche qualche lacrima.

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La mattina seguente la passo in negozio con Karen. Mi impegno più del solito e sistemo anche una parte del magazzino sul retro quando Louis mi chiama.

«Dove hai preso il mio numero?» lo attacco subito senza neanche farlo parlare.

«Me l'ha dato Giulia... Ascolta non voglio perdere tempo, palloncini blu o rossi?» scoppio a ridere a questa sua domanda banale, ma apprezzo che ci tenga così tanto ad organizzare la festa a sorpresa per Zayn. Entrambi vogliamo renderla indimenticabile e fargli passare una serata piacevole con le persone a cui tiene di più.

La festa si terrà in una saletta nella palazzina di Louis, affittata proprio da quest'ultimo.
Karen é disperata dato che passo tutta la mattinata al telefono per dirigere i lavori da lontano: ordino a Louis di andare subito a fare la spesa e di andare a ritirare la torta. So di certo che anche lui me ne sta dicendo dietro di tutti i colori, ma stranamente é accondiscendente come un animaletto ammaestrato, forse questo è il suo modo di farsi perdonare per la volta scorsa.

Per quanto riguarda Zayn, sarà facile portarlo sul luogo stabilito dato che dovrà andare a casa del suo amico.
Mi lascio dare l'indirizzo della saletta e lo mando alle mie amiche; Giulia sarà di certo contenta di sapere dove abita il suo Louis.
Ora manca la cosa più importante, il regalo.

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Dopo la pausa pranzo saluto Karen e afferro velocemente la mia borsa, mi chiudo la porta a vetro alle spalle e mi dirigo verso il corso principale pregando che questa sia la volta buona.
Imbocco una via che non conosco molto bene e sto guardando le indicazioni dal telefono, quando mi taglia la strada un cagnolino color miele che corre impaurito verso la mia direzione.

«Hatchi!» il padrone continua a richiamarlo con tono preoccupato.
Al terzo richiamo riconosco questa voce.

«Liam!» lo chiamo da infondo la strada.

«Oh Elisa ti prego prendilo!».

Ci mettiamo in due a bloccargli la strada da entrambe le direzioni ma non smette di muoversi un secondo; quando iniziamo a rincorrerlo, non riesco a stare seria e comincio a ridere tanto che le lacrime mi offuscano la vista; quando poi fa un balzo, Liam lo afferra mentre é ancora in volo.

«Ce l'hai fatta!» esclamo davvero sollevata portando le mani sui fianchi, esausta non so più se dalle risate o dall'inseguimento.

«Che culo aver trovato te» lui si asciuga la fronte e poi rimette il guinzaglio al cane.

«Forse dovresti tenerlo sempre al guinzaglio» suggerisco ironica.

«É la prima volta che succede, mi segue sempre non si allontana mai da me te lo giuro! Ma una moto gli è sfrecciata talmente vicino che si è messo a correre all'improvviso».

«No amore deve essersi spaventato» mi avvicino al suo musetto tra le braccia del suo proprietario, ho sempre avuto un debole per i cani.
Liam invece deve avere un debole per qualcun'altro a giudicare da come mi sta guardando in questo momento.

Emetto un leggero colpo di tosse prima di allontanarmi «Ehm ora ti saluto» e mi abbasso per recuperare la borsa.

«Devi comprare qualcosa?» mi chiede lui con ancora il cane in braccio, la risposta mi pare ovvia dato che siamo circondati da negozi.

«In effetti si, un regalo, ma ho cercato ovunque e non so più a cosa pensare».

«Dato che mi hai aiutato con la bestiolina mi farebbe piacere darti una mano, cosa le piace?».

Io ridacchio: «Prima di tutto é un Lui».

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Dopo che gli ho brevemente descritto le passioni di Zayn, Liam mi dà un'idea geniale: «Se gli piacciono così tanto i tatuaggi potresti regalargli un buono che ne dici?».

Iniziamo a fare un giro nei dintorni ma anche dopo che ci ho pensato a lungo, la sua proposta sembra la migliore.

E così esco soddisfatta dallo studio di New Style Tattoo, il negozio in cui mi portó Zayn tempo fa; il ragazzo all'interno mi ha anche riconosciuto e appena ha saputo del destinatario del regalo ha voluto anche farmi uno sconto.
Liam è rimasto fuori ad aspettarmi mentre si sta fumando una sigaretta.

«Mi hanno anche fatto uno sconto» saltello giù dalle scale e gli sventolo il bigliettino sotto al naso.

«Uh guarda, quasi meglio del tuo buono per i drink» ammicca divertito.

«Non ci credo, ancora con questa storia!» metto subito il broncio.

«Guarda che senza di me non lo avresti avuto questo 'incredibile' sconto».

È vero, «Grazie Liam» e mi scappa un mezzo abbraccio.

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Camminiamo in tutte le vie del centro perché anche lui vuole fare un giro per negozi, e ogni due per tre ci fermano dei suoi amici per salutarlo. Dev'essere davvero popolare penso.

«Come stanno andando gli affari al Vinyls?» mi chiede.

Mentre camminiamo gli racconto delle ultime novità e poi lui sfocia in un discorso sul marketing legato alla sua attività turistica.
Passiamo le ore a parlare del più e del meno poi finalmente ci sediamo su una panchina non molto lontana dal parco, il sole è alto in cielo così mi tolgo la giacca pesante.

«Ti va un gelato?» propone all'improvviso lui.

«Gelato a Gennaio?» chiedo un po' confusa.

«Ma certo, il gelato si mangia in ogni stagione, poi con questo sole mi è venuta voglia».

Faccio per alzarmi quando lui apre un'app dal suo orologio nuovo di zecca e lo ordina sul posto.

«Ah intendevi così» rimango un po' delusa e mi risiedo.

Per ammazzare il tempo continuiamo a parlare ma quando mi accorgo di aver finito tutti gli argomenti, inizio a sentirmi un po' in imbarazzo; lui al contrario potrebbe andare avanti per ore.

Dopo un po' inizio anche a non rispondergli più, ma questo non sembra neanche notarlo.
Dalla noia inizio ad accarezzare il suo cane, quando si interrompe: «Scusami quando inizio non finisco più» confessa imbarazzato.

Questa sua affermazione mi strappa una risatina, «tranquillo anch'io a volte sono così».

«Comunque volevo chiederti... Oltre a tua zia c'è qualcuno con te qui?» chiede poi lui.

«Sono venute un paio di settimane le mie amiche italiane a trovarmi, quelle che hai intravisto la scorsa volta».

«E non ti manca la tua famiglia?».

«Devo ammettere che sì, mi manca, ma sono in un periodo in cui voglio dimostrare soprattutto a loro che posso cavarmela da sola» e dicendo queste parole a voce alta per la prima volta mi rendo conto di quanto abbia paura di deluderli.
Penso a tutte le aspettative che hanno su di me e di come stia continuando ad evitare il mio futuro.

Liam continua a parlare ma io non riesco a stargli dietro.

Sento le mie guance bagnarsi.

«Ehi cosa succede?» lui si fa più vicino e corrugato in viso.

«Scusami non so perché sia successo» mi asciugo subito la lacrima dalla guancia con la mano sentendomi un'emerita idiota.

«Ti capisco sai, succede spesso anche a me...Tenersi tutto dentro non fa mai bene» la sua voce si è fatta più dolce mentre si avvicina sempre di più.

La sua mano si poggia sulla mia spalla, d'istinto mi giro a guardarlo ma lui é fin troppo vicino; in un nanosecondo poggia le sue labbra sopra le mie tenendomi dalle spalle.

Ci metto un po' a capire quello che sta succedendo, o forse non riesco a capacitarmi di come un attimo fa io mi stessi addormentando al suono del suo monologo e ora proprio lui mi stia baciando.

Il mio cervello ci mette un attimo a collegare i punti ma il mio corpo lo sta già allontanando. Automaticamente lo spingo: «Liam perché l'hai fatto?!».

Lui è confuso, forse più di me: «Cosa... Perché dici così? Pensavo volessi un po' di conforto» dice semplicemente.

Ripeto la sua 'spiegazione' tra me e me non capendo: «Conforto... Lascia perdere» mi alzo di scatto dalla panchina e prendo la mia borsa in un stato confusionario ma lui non migliora le cose.

«Era solo un bacio, pensavo ti avrebbe fatto piacere» dice.

«Liam mi piace un altro!» mi giro di scatto alzando anche un po' la voce.

«Scusami ma sei fidanzata? Non mi hai detto nulla...» parte subito sulla difensiva.

Io non so cosa rispondere per via del solito problema, cosa siamo io e Zayn?Di certo non fidanzati.

Vedendo la mia esitazione, diventa subito più sereno e trae le sue conclusioni: «Stai tranquilla, capita a tutti di non essere ricambiati».

«Lasciami in pace!» non sopporto più la sua arroganza e corro via attraversando di fretta il cancello del parco. In quel momento mi passa di fianco un ragazzo del Deliveroo, probabilmente il gelato che avrei dovuto mangiare su quella panchina.

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