Capitolo 24- All I Ever Wanted
«Odio il mare» sbotta lui tutto ad un tratto.
«E poi che senso ha venirci in inverno?» continua lui.
Butto gli occhi al cielo ma decido di non farmi influenzare dalle sue lamentele e corro verso la spiaggia.
Dopo la breve corsa mi fermo improvvisamente sulla riva, fermandomi proprio prima che arrivi la prossima onda. Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo, concentrandomi sul rumore dell'acqua.
Poco dopo avverto la sua presenza affiancarmi alla mia destra; é fermo fisso a guardarmi.
«Sei davvero strana» dice osservandomi.
«Si, questo me l'avevi già detto» rispondo infastidita senza guardarlo.
«Ma in modo positivo» sorride, «le prime volte che ti ho vista, combinavi sempre casini, il che ti rendeva una fonte di curiosità ai miei occhi»; «mi facevi rimanere senza parole ma mi facevi spuntare sempre un sorriso» confessa lui.
Mi giro verso di lui; il sole sul suo viso rende i suoi occhi dorati quasi verdi.
«Mi affascina il tuo modo di vedere sempre le cose con ottimismo e cerchi sempre di aiutare anche quando non é possibile» continua.
«Zayn» cerco di interromperlo.
«Io non so cosa tu possa pensare di me dopo tutto quello che hai saputo o visto, ma- continua lui.
Afferro la sua mano: «Zayn, è dal primo momento che ti ho visto in negozio che hai subito attirato la mia attenzione. All'inizio pensavo fossi uno stronzo altezzoso- rido portandomi una mano al viso- ma poi ho subito capito avessi tanto da raccontare, insomma chi entra nello stesso negozio quasi ogni giorno alla stessa ora?».
«So che ti chiedo tanto» continua lui serio, «ma stare con te mi fa bene, mi dimentico di tutto...dei problemi a casa, di Walihya...».
Stringo la sua mano.
«Oggi ho voluto portarti con me per provare a vivere una giornata normale, ma non so quanta normalità possa davvero garantirti» dice guardando per terra.
«Zayn...Tu mi piaci» sbotto fuori una volta per tutte.
L'imbarazzo sale sempre di più facendomi diventare subito rossa.
«Mi piaci così come sei, e anche tanto...Quindi smettila di giustificarti o nasconderti dietro le tue mille insicurezze» strizzo gli occhi cercando di far uscire tutto quello che penso.
«Se sono qua con te è perché voglio aiutarti, voglio ascoltarti, voglio passare tutto il giorno con te e conoscere ogni tuo lato».
Decido finalmente di alzare il mio sguardo timoroso verso il suo viso, quando all'improvviso vedo un enorme gabbiano buttarsi in picchiata verso di noi.
«Corri!!» trascino la sua mano iniziando a correre con fatica sulla sabbia e iniziando a ridere come una matta.
Corriamo senza sosta fino a trovare rifugio sotto il tetto di un piccolo bar in legno sulla spiaggia.
Ho le lacrime agli occhi da quanto ho riso e sono tutta affannata, quando le sue mani afferrano il mio viso improvvisamente girandomi verso di lui, baciandomi con foga.
Le sue labbra si pressano con forza sulle mie facendomi trasalire.
Il suo corpo si fa sempre più vicino facendomi scontrare con forza contro il muro alle mie spalle.
La sua mano afferra il mio polso destro portandolo sopra la mia testa immobilizzandomi.
«Zayn» riesco a dire soltanto ma lui continua come se nulla fosse continuando a baciarmi sempre di più, facendo aumentare il mio battito notevolmente.
Afferra di nuovo il mio viso con l'altra mano e la sua lingua si fa spazio tra di noi portando avanti quel lungo bacio.
Sento le mie gambe cedere e le mani pulsare.
«Cosa stavi dicendo scusa?» dice ansimando prendendomi in giro.
«Mi sto innamorando di te» confesso tutto ad un tratto senza più forze e con un filo di voce.
Sento un sorriso farsi largo sul suo volto mentre continua a baciarmi.
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