«Hei» guardo lo schermo del telefono illuminarsi.
«Che stai facendo?» continua lui.

«Sto guardando un noiosissimo film tu?».

«Preparati che usciamo».

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Scendo le scale correndo andando verso la porta «IO ESCO» urlo per farmi sentire.

«Ce ne hai messo di tempo» dice Zayn in piedi appoggiato alla macchina con le braccia conserte.

«Che ci fai qui?? Credevo avessimo deciso di incontrarci al negozio» dico confusa chiudendo la porta alle mie spalle.

«Non avevo voglia di aspettare» dice lui scrollando le spalle.

«Dove andiamo?» chiedo poi mentre allaccio la cintura.

«A fare una cosa da veri trasgressivi» dice prendendomi ingiro.

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Eccoci a destinazione; alzo la testa e vedo l'insegna: New Style Tattoo.

«Dai su» mi invita ad avanzare tenendo la porta aperta.

Entriamo e un odore di inchiostro e un rumore assordante mi travolgono all'istante.

«Hei Z».

«Hei tutto bene?».

«Ciao Zayn».

Lo seguo mentre si fa strada nel negozio salutando tutti.

«Ci hai portato una nuova cliente?» chiede un tizio rasato fissandomi divertito.

«Nono oggi tocca a me» lo sento ridacchiare.

Mi guardo intorno stranita: pur essendo affascinata da questo mondo non sono mai stata in un posto simile, ma qualcosa mi dice che Zayn al contrario, venga qui molto spesso.

Un giovane ragazzo esce fuori da una stanza con dei guanti in lattice neri: «Oi Z ho quasi finito, poi tocca a te».

«Tranquillo Paul» risponde il moro per poi girarsi, accorgendosi solo ora che sono dall'altra parte della stanza a fissare i bozzetti attaccati al muro.

«Ti piacciono?» chiede avvicinandosi alle mie spalle.

«Si, soprattutto questo», dico alzandomi in punte per indicargli un girasole bianco e nero.

«Ti rispecchia» dice sincero con un lieve sorriso.

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«Allora qui?» chiede il ragazzo mentre attacca lo sticker.

«Si, così circonda la scritta» spiega Zayn riferendosi alla scritta araba sulla clavicola.

«Perfetto, arrivo subito» risponde il tatuatore per poi uscire dalla stanza lasciandoci soli.

Mi alzo dallo sgabello per avvicinarmi a lui, semisdraiato a petto nudo sul divanetto in pelle nera.

Osservo la zona del petto tatuata da vicino per poi chiedergli forse con un po' troppa curiosità: «Cosa significa la scritta?».

«Be true to who you are» risponde lui guardandomi.

Il tatuatore inizia il suo lavoro e Zayn rimane totalmente impassibile per tutta la sessione.

Parlano del più e del meno, lasciandomi completamente fuori da ogni discorso, ma più di una volta, quando poso il mio sguardo su di lui, lo becco a fissarmi; mi sorride e poi continua a parlare col suo amico come se nulla fosse.

Una volta pagato, ci dirigiamo fuori dal negozio ma appena mettiamo piede fuori, sento subito l'aria gelata di Leeds colpirci.

Mentre penso che probabilmente tra pochi giorni nevicherà, sento il braccio di Zayn circondarmi per poi stringermi maggiormente a lui.

«Che vuoi fare ora?» chiede vicinissimo al mio viso.

«Uhm non saprei» rispondo imbarazzata guardando altrove per via del suo gesto improvviso.

Subito dopo però mi viene un'illuminazione: «So che è lontana però...Andiamo sulla spiaggia?».

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L'ora emmezza di viaggio, di cui solo un'ora a litigare per le canzoni da mettere, passa in un baleno, e dal finestrino vedo la Blackpool Tower sorgere alta sopra di noi.

«Eccoci arrivati nella famosissima Blackpool» dice ironico.

«C'è anche un parco a tema!!» esclamo esaltata vedendo il cartello pubblicitario.

«È Domenica, è chiuso» risponde schietto chiudendo la portiera.

Metto su il broncio corrugando le sopracciglia e porgendo in fuori il labbro inferiore, provocando in lui una fragorosa risata.