20: Back to me
NOTE DELL'AUTORE
BEH BUONGIORNO.
Come regalo perché mi sono appena laureato, ecco un capitolo lunghissimo.
Perché? Cosa mai accadrà?
Mah, forse, secondo me, una vaga idea ce l'avete AHAHAH
Buona lettura, e fatemi sapere <3
Kieran
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Zhongli e Childe erano entusiasti del successo delle prove per il loro spettacolo. Guardando i loro amici recitare con maestria, si scambiarono sguardi soddisfatti. Era incredibile vedere quanto fossero bravi e come si fossero impegnati per rendere lo spettacolo indimenticabile.
Ormai, mancava davvero poco per iniziare il tour, che sarebbe partito da Paimpont e proseguito in diverse città: Dinard, Dinan, Rennes, Nantes e tante altre.
Recitare di fronte a tante persone sarebbe stato certamente più impegnativo, così come girare i filmati per l'account di youtube di Aether e Lumine. Tuttavia, sarebbe stato anche fonte di grande soddisfazione.
Childe non vedeva l'ora di iniziare quel tour con gli amici e di vedere la reazione del pubblico. Aveva recitato per tanti anni, soprattutto alle superiori, e gli mancava tanto l'emozione di stare su un palco. Adorava il momento in cui si apriva il sipario e calava il silenzio, lasciando esistere soltanto gli attori sul palco, nel loro piccolo microcosmo.
Inoltre, lavorare con Zhongli alle parti dello spettacolo era stato a dir poco emozionante. Adesso, Childe non vedeva l'ora di mettere tutto in pratica.
Dopo la rappresentazione, avevano deciso di trascorrere una cena tranquilla insieme, senza tutti gli altri. Zhongli gli aveva proposto quell'invito, che Childe aveva accettato di buon grado.
Avevano entrambi bisogno di momenti calmi come quello per ricostruire la loro relazione, passo dopo passo, e Childe era estremamente grato delle attenzioni dell'altro.
Zhongli non lo stava affatto dando per scontato, dopo aver chiarito gran parte dei problemi che avevano incontrato. Al contrario, cercava attivamente di coinvolgerlo in nuove attività, di dargli attenzioni e premure.
La riva del lago vicino al centro di Paimpont sembrava il luogo perfetto per ritrovare un po' di serenità.
Zhongli aveva scelto la collocazione del ristorante con estrema cura, puntando a un luogo che avevano visitato insieme durante la loro prima gita a Paimpont.
Il lago si estendeva placido di fronte a loro, riflettendo i colori caldi del tramonto che si stagliavano nel cielo. Le sue acque cristalline erano circondate da una folta vegetazione , con alberi secolari che si affacciavano sulle sue sponde. La foresta di Broceliande si ergeva maestosa nelle vicinanze, creando un'atmosfera mistica e incantata.
"Grazie di avermi portato qui.",mormorò Childe, mentre le sue labbra si incresparono in un sorriso commosso. "E' stupendo."
"CI tenevo tanto, a stare un po' con te, finché siamo qui.",rispose Zhongli, prendendogli la mano, mentre lo conduceva insieme a sé.
Mentre Childe e Zhongli presero posto al tavolo, si guardarono intorno, ammirati. Da quell'angolazione, si riusciva sentire il leggero fruscio delle foglie degli alberi e il canto degli uccelli che si mescolava con il suono rilassante dell'acqua che lambivano la riva. L'aria era fresca e profumata di fiori e piante, creando un'atmosfera rilassante.
Guardando oltre il lago, potevano scorgere l'antico centro di Paimpont, con le sue strade acciottolate e le case in pietra che raccontavano storie di secoli passati. In lontananza, si ergeva l'abbazia di Paimpont. La sua sagoma maestosa si stagliava contro il cielo, distante come il resto dei luoghi visitati in quei giorni o alla loro casa per le vacanze, in cui avevano lasciato gli amici ad attenderli.
Mentre il sole si abbassava sull'orizzonte, i colori del cielo si trasformavano in sfumature di arancio, rosa e viola, creando un'atmosfera magica e suggestiva. La luce del tramonto si rifletteva sulle acque del lago, creando un'immagine incantevole e poetica.
Childe e Zhongli si lasciarono trasportare dalla bellezza del luogo, godendosi la pace e la tranquillità che lo circondava.
Mentre si sedevano a un tavolo vicino all'acqua, Childe notò come la luce del tramonto si riflettesse sul viso di Zhongli, definendone i tratti. Era splendido, soprattutto con quell'espressione rilassata in volto.
Il tempo sembrava essersi fermato in quel momento, lasciandoli soli nel loro piccolo universo.
"Lo spettacolo promette bene, vero?" disse Childe, dopo qualche istante, cercando di nascondere l'emozione nella sua voce. "Siamo stati bravi."
Zhongli sorrise, con gli occhi che brillavano di orgoglio. "Sì, è stato meraviglioso recitare con te. Anche i nostri amici hanno dato il massimo. Penso che al pubblico Genshin Impact potrebbe piacere molto!"
"Ci puoi scommettere! La trama è assurda, c'è davvero di tutto. Roba da farci sopra anche un film e un gioco, secondo me. I gemelli hanno davvero delle belle idee.",sorrise Childe, prima di dare un'occhiata al menù, per scegliere che cosa prendere.
Quando gli venne portata dell'acqua fresca, Zhongli prese un sorso dal suo bicchiere, prima di prendergli la mano da sopra il tavolo. "Già. Un videogioco sarebbe perfetto.", concordò, con un sorriso, prima di aggiungere: "Sai..mi sento davvero fortunato ad avere te al mio fianco in tutto questo. Sia sul palco che al di fuori, intendo."
Il sorriso di Childe si ampliò ulteriormente, mentre intrecciava piano le dita alle sue. "Grazie, Zhongli. Penso le stesse cose. Non avrei potuto chiedere di meglio."
Mentre la serata proseguiva, Childe e Zhongli si persero in conversazioni allegre e risate condivise. Era come se il tempo trascorso lontani l'uno dall'altro si stesse ulteriormentre dissolvendo, lasciando spazio a una nuova connessione tra di loro.
Tuttavia, c'erano ancora degli aspetti che dovevano risolvere.
Giunta ormai la fine della cena, quando ormai la luna e le stelle si riflettevano nell'acqua e la temperatura si faceva più pungente, Childe decise che era arrivato il momento di parlare apertamente con l'altro di un paio di questioni che avevano iniziato a tormentarlo negli ultimi tempi, e che ancora non era riuscito ad affrontare con lui.
Sperava di non rovinare nulla, ma aveva bisogno di essere sincero riguardo al modo in cui avrebbero esposto la loro relazione al di fuori della loro cerchia di amici. Fino a quel mese, non avevano ancora preso delle decisioni vere e proprie, ma lui non poteva negare a sé stesso di provare alcuni timori, all'idea di esporsi alla propria famiglia e al resto del mondo.
Presto, sarebbero stati ripresi insieme, quando recitavano. E presto, sarebbero saliti sul palco come una coppia. Le persone, inoltre, di certo non avrebbero impiegato molto a scoprire che stavano insieme.
Childe non vedeva l'ora di tornare in università e girare per mano con l'altro ragazzo, con fierezza. Dopo quei nove anni, non stava più nella pelle all'idea che la gente sapesse della loro relazione.
Tuttavia, non voleva che la propria famiglia scoprisse tutto da altre persone. Né voleva che la sua famiglia incontrasse dei problemi, che qualcuno li tormentasse in patria per via della propria relazione con Zhongli.
Childe non detestava sé stesso per chi era, ma detestava la società che gli aveva fatto credere, fin troppo a lungo, di doversi disprezzare per chi era davvero. Gli avevano fatto credere che qualcosa non andasse, in lui, e aveva impiegato diversi anni, prima di convincersi del contrario. Ora era orgoglioso della propria identità, ma, purtroppo, la stessa società che lo detestava esisteva ancora, e gli faceva paura.
Una parte di lui era ancora simile a quel ragazzino di quattordici anni che se n'era andato mano nella mano della zia, lontano dal suo paese e dalla sua casa di origine. E quella parte di lui era terribilmente preoccupata.
Aveva promesso di essere sincero con Zhongli, in tutto e per tutto. E ora che si sentiva totalmente a suo agio con lui, decise di cercare un confronto con lui.
Zhongli aveva fatto degli sforzi immensi, per raccontargli di Guizhong e dei suoi problemi di salute. Il minimo che Childe potesse fare era essere sincero.
Childe prese la mano di Zhongli tra le sue, stringendola forte, e affermando: "Sai, spero che continueremo a costruire qualcosa di speciale, insieme. Non vorrei mai perderti di nuovo."
Zhongli sorrise teneramente, stringendo la mano di Childe. "Ma certo, anche io. Non andrò più da nessuna parte, questa volta. Te lo prometto."
"Zhongli, senti...c'è qualcosa che devo dirti", iniziò Childe, fissando intensamente gli occhi del suo compagno. "Ho riflettuto molto su come gestire la nostra relazione durante il tour, e anzi, in generale, per un po' di tempo. Ho pensato che forse sarebbe meglio evitare di baciarci nei video o negli spettacoli, prima che io risolva una cosa."
Zhongli sussultò appena, sorpreso. Tuttavia, il suo sguardo era totalmente rispettoso e il suo tono calmo, quando gli chiese delucidazioni: "Ma certo. Preferisci aspettare, in generale? Non ti senti pronto a.."
Childe si strinse appena nelle spalle, cercando le parole giuste per spiegare le sue preoccupazioni. Non era lui a non desiderare di esporsi, ma era il contesto esterno a frenarlo.
"Io mi sento pronto. E' da anni che sogno di stare con te.", affermò, in totale sincerità, sentendo il proprio cuore sussultare, quando vide l'espressione di Zhongli sciogliersi e farsi commossa. "Ma voglio essere io a dire tutto alla mia famiglia. Non voglio che lo scoprano da internet, o da foto di sconosciuti. Non voglio neanche che qualcuno usi le foto o i video contro di me, contro di loro, o cose del genere...insomma, ho bisogno di parlarne con loro.",mormorò, prima di lasciarsi andare a un sospiro. "Anche con i miei fratellini. Ti adorano tutti, lo so, ma..è importante che glielo dica io."
Zhongli annuì comprensivo, posando una mano sulla mano di Childe. "Ma certo. Capisco le tue preoccupazioni, Childe. La tua famiglia è importante, e non voglio metterti in una situazione difficile. Aspetterò che tu ti senta pronto. Alla fine, anche nel copione c'è scritto che possiamo scegliere tra baciarci e abbracciarci. Possiamo aspettare."
Childe si sentì sollevato nel vedere l'accettazione negli occhi di Zhongli. Si sentiva fortunato ad avere qualcuno che lo capisse così profondamente. Tuttavia, proprio perché Zhongli era dolce e gentile con lui, ebbe ancora più voglia di voler parlare di lui alla sua famiglia. Era giunto il momento di dire la verità, prima che il tour iniziasse e i venissero pubblicati.
"Grazie, Zhongli.",mormorò, stringendo più forte la sua mano. "Glielo dirò in questi giorni, e poi potremo tornare a fare ciò che vogliamo.", disse, con determinazione, prima di ammettere, a malincuore: "Mi dispiace che per me sia un tema un po' delicato, ma ho passato anni a sentirmi dire che non andava bene farsi vedere in pubblico, con questo tipo di coppie."
"Lo so.",annuì Zhongli, accarezzandogli piano il volto, con affetto. "Mi dispiace tanto. Prenditi il tuo tempo. Io sarò qui, va bene?"
"Sì..grazie.",sorrise Childe, posandogli un bacio sul palmo della mano, prima di affermare, più determinato: "Comunque, in fondo, i miei mi hanno mandato via proprio per questo. Per permettermi di vivere libero con la persona che amo. Quindi, voglio che sappiano che ce l'ho fatta. Che è valsa la pena che mi mandassero qui,"
Gli occhi di Zhongli si velarono di commozione, mentre posò l'altra mano sul suo braccio, accarezzandolo piano.
"Mi dispiace che ti abbiano mandato via, ma sono felice che io ti abbia incontrato, lo sai?", mormorò, il tono dolce e sincero.
Childe sorrise ancora più ampiamente, prima di alzarsi in piedi, sedendosi di fianco a lui.
Gli prese il viso tra le mani, sorridendo quando vide Zhongli avvicinarsi a lui, avvolgendogli le braccia al collo. Lo baciò per qualche istante, con dolcezza, per esprimere tutto ciò che in quel momento stava provando: gratitudine, felicità, amore. Non voleva più lasciarlo andare per niente al mondo.
Era talmente concentrato su quel bacio, in quel momento, da non notare nient'altro.
Neppure una figura che si nascondeva nell'ombra della notte, approfittando di quel momento per rubare loro una foto di nascosto.
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"Sai quando rientreranno gli altri?",domandò Childe a Zhongli, quando iniziarono ad avviarsi verso la via di casa.
Si sentiva immensamente felice, e decisamente leggero. Anche se la notte ormai era calata, la strada era illuminata dai lampioni, creando suggestive ombre sul selciato. Le foglie degli alberi tessevano dei delicati intrecci ai loro piedi,mentre le stelle si riflettevano sul lago.
L'atmosfera era incantevole. Childe sorrise, quando Zhongli gli prese la mano, e si ritrovarono a passeggiare fianco a fianco in mezzo alla natura.
Quel momento gli ricordò i giorni passati insieme durante gli anni precedenti, in cui camminavano spesso lungo il fiume, poco distanti dall'università, per raggiungere il centro. O ancora, i pomeriggi passati al Parc Des Gayeulles, poco distante dalla città, in cui si sedevano sul prato o si divertivano al parco avventura, con i percorsi in cima agli alberi.
Sembrava passata una vita da allora. Adesso che però Zhongli era tornato, Childe si crogiolava nel pensiero che tutti quei momenti si sarebbero ripetuti, ancora e ancora. I pomeriggi a pattinare sul ghiaccio d'inverno, i giorni al mare d'estate, e tutte le loro piccole abitudini che avevano seguito prima ancora che fossero una coppia.
"Penso abbastanza tardi.",rispose Zhongli, con tono allegro. "Hanno detto che volevano andare a fare un giro con la macchina di Dehya, un po' fuori da qui, per una volta. Possiamo prendercela comoda."
"Hm. Per fare cosa? Avevi piani per la serata?",sorrise Chidle, passando il pollice sul dorso della sua mano, lentamente.
Sentì Zhongli tremare sotto alla propria presa, e quando incrociò il suo sguardo, si sentì avvolgere da una piacevole sensazione, un misto tra un senso di agitazione e felicità.
"Mi piacerebbe restare ancora con te, il più possibile.",rispose Zhongli, con tono gentile.
"Piacerebbe molto anche a me.",ammise Childe, stringendogli più forte la mano.Era da tanto tempo che non restavano completamente da soli a casa. Da quando avevano fatto pace, si erano impegnati a stare un paio d'ore al giorno per conto loro, a fare passeggiate o altre attività in solitaria. Parlavano fino a notte fonda, e a volte dormivano l'uno di fianco all'altro.
Ma era da quando si erano rivisti, dopo il Canada, che non restavano da soli in stanza. All'idea di chiudersi la porta alle spalle e rimanere da solo con Zhongli, Childe si sentì percorrere da un brivido.Era stata una splendida serata. Si erano divertiti, oltre ad aver parlato di questioni davvero importanti.
Ricordò, inevitabilmente, cos'era successo un paio di settimane prima, quando aveva scoperto la verità sulla salute di Zhongli e si erano chiariti. Anche quella volta, come la prima in cui avevano avuto un contatto fisico più stretto, non avevano avuto quasi il tempo di pensare, prima di gettarsi l'uno tra le braccia dell'altro. L'urgenza li aveva spinti ad avere fretta, a recuperare il tempo che non avevano passato insieme per troppo tempo, a sfogare quei sentimenti nascosti e troppo a lungo repressi.
Childe non si pentiva di certo del modo in cui si erano ritrovati avvinghiati l'uno all'altro contro a una parete di marmo, prima che si nascondessero in un angolo della foresta, con metà dei vestiti strappati di dosso e le labbra di Zhongli che lo baciavano ovunque. Quando gli tornava alla mente l'espressione di Zhongli mentre si chinava tra le sue gambe, il calore della sua bocca che lo accoglieva, o il modo in cui aveva chiuso gli occhi e si era lasciato andare tra le proprie mani, faceva decisamente fatica a trattenersi.
Stare di fianco a Zhongli senza spingersi a un altro contatto così stretto era sempre più difficile.
Tuttavia, era convinto di aver fatto la cosa giusta, ad aspettare.
Che Childe lo desiderasse, non era certo un segreto. Ogni volta che si stendeva al suo fianco o lo baciava, si sentiva fremere all'idea di reclamarlo ancora più vicino. Tuttavia, per quella volta, aveva preferito aspettare che anche i loro sentimenti si chiarissero e riassestassero. Non voleva cercarlo soltanto per urgenza, quando si sentiva bruciare dentro fino a non riuscire più a sopportarlo. Voleva assicurarsi che, adesso, andasse tutto davvero per il meglio.E quel momento, forse, era arrivato.
Ora che Zhongli gli teneva stretta la mano, e i suoi occhi erano carichi di aspettative, Childe non vedeva l'ora di cercarlo, di tenerlo vicino, di lasciare andare tutto ciò che aveva trattenuto. Colmo di aspettative, lo strinse a sé, fermandosi per un istante sul bordo del lago, stringendolo nella propria presa.
Premette le labbra sulle sue, mentre chiudeva gli occhi, abbracciandolo stretto. Zhongli passò le dita tra i suoi capelli, prima di stringerle forte, con una presa salda.
Childe non vedeva l'ora di restare da solo con lui, in camera, finalmente.
"Andiamo? Che ne pensi?",domandò Zhongli, dopo qualche istante, scostandosi a malincuore dalle sue labbra e riprendendo fiato. Le sue mani si fermarono per un istante ad aggiustare il colletto della giacca di Childe, prima di indugiare sulle sue spalle, accarezzandole lentamente. Childe annuì, sentendo le proprie labbra incresparsi in un sorriso colmo di aspettative. Tremò appena sotto al suo tocco, prima di arrendersi a lasciarlo andare, accontentandosi di prenderlo per mano.
***
Raggiunsero la casa nel giro di pochi minuti, fino a quando Zhongli non l'aprì di corsa, con le dita tremanti.
Le luci dell'edificio erano spente, il salotto e le camere vuote. Un profondo silenzio li accolse, non appena ne varcarono la soglia.
Per tanti giorni, quel luogo era stato pieno di risate e di parole, di momenti condivisi. Adesso, però, sembrava quasi avergli lasciato finalmente lo spazio di restare da soli. C'erano soltanto loro due, e tutti i sentimenti che finalmente avevano chiarito.
Tuttavia, Childe non sentiva affatto il peso di quella situazione. Al contrario, si sentiva al sicuro, dietro a quelle mura, insieme all'altro.
I loro sguardi si incrociarono, e Childe strinse forte la presa della sua mano, quando percorsero le scale, verso la loro camera.
Non sapeva neanche da dove riprendere la conversazione. Le parole, in quel momento, gli mancavano.
Tuttavia, non appena varcarono la soglia di quella stanza, non ci fu neppure più bisogno di parlare.
Childe sussultò, quando Zhongli lo afferrò per i fianchi e lo spinse delicatamente contro alla parete, non appena si richiuse la porta alle spalle. La pressione del suo corpo contro il proprio, per un istante, gli fece perdere il controllo di ogni pensiero.
Zhongli si era mosso in maniera decisa, ma ancora gentile, come era solito fare. Il suo volto era a un palmo dal proprio, e una gamba ferma tra le sue. La sua vicinanza gli fece girare la testa, creando un vortice di sensazioni che lo trascinò in un turbine di desiderio.
La mano di Zhongli si fermò sulla propria spalla, mentre l'altra gli percorse lentamente il fianco, prima di stringerlo più forte.
"Childe.",mormorò Zhongli, con voce bassa, prima di portare una mano al suo viso, fermando le sue dita sottili sotto al proprio mento. "Non hai idea..di quanto mi manchi."
"Credimi..", sospirò Childe, prima di sollevare il volto quel tanto che bastò per incontrare il suo sguardo carico di desiderio "Lo so bene.", affermò, con un sorriso.
Non impiegò molto a prendergli il volto tra le mani, chiudendo gli occhi e cercando il contatto delle sue labbra, che non tardò ad arrivare.
Zhongli lo baciò senza perdere neppure un istante, le labbra morbide dischiuse sulle proprie, in maniera decisamente meno paziente di quanto avessero fatto per il resto del giorno.
Era raro che Childe lo percepisse così: Zhongli era sempre così elegante, così composto. Adesso, invece, aveva appena sospirato contro alle proprie labbra, mentre cercava un contatto più profondo.
Childe si lasciò trasportare dall'impeto di quel bacio, lasciandosi trascinare dal desiderio che li avvolgeva. Le mani di Zhongli gli percorsero i fianchi, indugiando sulle proprie gambe, sfiorando i contorni del proprio corpo, che evidentemente tanto bramava. Con le dita tremanti, Childe lo toccò a propria volta, sfiorandogli le spalle, scendendo lentamente sul petto.
Portava delle bende meno spesse, negli ultimi giorni, ma Childe fece comunque attenzione a non toccarlo dove poteva fargli del male.
Le proprie mani non avevano mai dimenticato la sensazione di accarezzarlo, di tracciare la linea delle sue spalle, del suo addome, di sfiorargli il punto dove gli batteva il cuore, di percepire, finalmente, quanto il suo corpo fosse reale e tangibile.
Voleva togliergli ogni strato di dosso. Sentire, di nuovo, la sua pelle sotto alle dita, dopo tutto quel tempo.
Rompere il bacio fu un istante di necessità, per ritrovare il fiato. Quando Zhongli si scostò, mantenne comunque ferma la presa su di sé.
I suoi occhi lo scrutarono intensamente, quando tornò a parlargli, la sua voce spezzata dall'affanno, e velata di un desiderio che fece tremare Childe.
"Puoi fermarmi quando vuoi, in qualsiasi momento. Lo sai, vero?",mormorò, facendolo sorridere.
L'ultima cosa che Childe voleva fare era interromperlo. Voleva sentire ogni parte di lui, come se fosse la prima volta.
Non riusciva ancora a credere di averlo di nuovo per sé, e non avrebbe rinunciato a lui per nulla al mondo.
"Lo so. Lo stesso vale per te.",lo rassicurò, stringendosi a lui, senza abbassare lo sguardo. Era totalmente convinto di ciò che stava per affermare. "Ma non voglio che ti fermi. Non sono mai riuscito a smettere di pensare a te, e adesso..adesso che sei qui, ti voglio soltanto per me."
"Anche io. Non ti lascerò mai più andare.",mormorò Zhongli, prima di affondare le dita tra i suoi capelli, facendogli reclinare il capo.
Le labbra di Zhongli si spostarono dal proprio viso al collo, scendendo a baciargli dolcemente la pelle sensibile. Childe emise un sospiro di piacere, stringendo le mani intorno alla sua schiena, quando sentì i suoi denti lasciargli un segno, mentre le sue mani si spostarono ad accarezzargli il petto, scivolando sotto il tessuto della sua camicia.
Childe si affrettò a sbottonare quella di Zhongli a sua volta, con urgenza. Gli sfiorò la pelle nuda con le dita tremanti dall'emozione, ammirando la vista della sua figura senza quello strato addosso.
"Sei bellissimo.",sussurrò, prendendosi qualche istante per guardarlo, mentre le proprie mani gli accarezzavano la schiena, dove finalmente era scoperto.
Anche la prima volta, lo aveva ammirato sotto alla luce dorata delle lampade, con il cielo ormai oscurato dalla notte. Adesso, però, non voleva perdersi neppure un dettaglio di lui. Gli sciolse i capelli, lasciando che gli ricadessero morbidamente sulle spalle, prima di portare l'altra mano a sfiorargli le gambe, sbottonandogli piano i pantaloni.
"Anche tu.",rispose Zhongli, togliendogli la giacca leggera, afferrando poi un lembo della sua camicia, prima di aprirgliela e sfilargliela, finalmente. Childe si lasciò trascinare all'altro lato della stanza, quando Zhongli gli sorrise e lo condusse con sé per mano.
Zhongli esitò per un istante, prima di premere una mano sul petto di Childe, guidandolo a sdraiarsi sul materasso morbido del letto.
Childe si sistemò sulle lenzuola, prima di attirarlo a sé, lasciandolo stendere sopra di sé. Tornò subito a cercare un contatto con lui, le dita che corsero a stringere la presa sulla sua nuca, prima di baciarlo.
Si ritrovò a sospirare compiaciuto, quando sentì il calore della sua bocca contro alla propria, schiudendo morbidamente le labbra per accogliere la sua lingua tra di esse, lasciandolo avvinghiare a sé.
Le sue mani erano calde, mentre gli percorrevano la pelle, quasi a voler recuperare tutti i mesi che erano state costrette a privarsi di quel tocco. Childe fremette, nel sentire quel contatto così stretto, lasciando che una gamba di Zhongli si insinuasse tra le proprie, che aprì senza esitazione.
Il cuore gli batteva forte, mentre si stringeva a lui, crogiolandosi di quella stretta vicinanza.
Era da più di due settimane che avevano fatto davvero pace, e tutto ciò di cui aveva bisogno era sentirlo vicino, sempre più vicino.
Soltanto quando si separò da quel bacio e tornò a cercare il suo sguardo si fermò per un istante, notando una leggera preoccupazione nello sguardo dell'altro.
Gli posò una mano sulla guancia, sfiorandola con dolcezza, sentendo la preoccupazione assalirlo all'istante.
"Zhongli, che succede, va tutto bene?",gli domandò, preoccupato, prima di affrettarsi a dirgli: "Se non te la senti.."
Zhongli accennò un sorriso, ma quando parlò, la sua voce suonò imbarazzata e leggermente divertita. "Scusa, non volevo allarmarti, è che...mi stavo solo chiedendo se ti andasse bene che io mi fossi messo così, sopra di te. Sai, l'altra volta, nel bosco, mi avevi detto che la volta successiva.."
Childe si sentì invadere dal sollievo, sospirando appena, e comprendendo subito a cosa l'altro si riferisse. Intenerito, scosse il capo, allungandosi a posargli un bacio sulla guancia, prima di aggiungere: "..che la volta successiva sarebbe toccato a me, questo intendi?"
Zhongli annuì, sorridendo a propria volta, più rilassato. "..già. Vuoi.."
"Hm.",replicò Childe, per un istante, con un sorriso velato di malizia. Mentre gli sfiorava la schiena con le dita, passandole poi tra i suoi capelli, scosse il capo, affermando: "Sai, forse vederti sopra di me, adesso, mi ha fatto cambiare idea.", confessò, crogiolandosi tra sé e sé nel vedere sul volto di Zhongli un'espressione compiaciuta, prima di sussurrargli all'orecchio, piano: "Ma non preoccuparti..",aggiunse, lentamente. "..mi sei mancato così tanto che se vuoi, dopo, potrebbe esserci già una prossima volta in cui possiamo sperimentare altro, anche oggi."
Zhongli, per un istante, sussultò, prima che un'espressione maliziosa calasse a propria volta sul suo volto. "...oh. Beh. Ma certo. Accetto con piacere un invito per il futuro. E Intanto...",mormorò, tornando a sfiorare Childe tra le gambe, lentamente, facendolo sospirare non appena indugiò sul suo inguine. "..che ne dici di concentrarci su questo?"
Chiude socchiuse gli occhi, con un sorriso soddisfatto, annuendo piano.
Non era pentito di avergli risposto a quel modo.
Per quanto l'idea di mettere Zhongli sotto di sé fosse allettante, in quel momento, le sensazioni della prima volta gli mancavano decisamente troppo per non volerle ricercare. Voleva sentire di nuovo l'altro premuto contro di sé, dentro di sé, a cercarlo con urgenza.
Forse, dopo tutto quel tempo, tutto ciò che desiderava era sentire quanto gli fosse mancato, percepire di essere cercato e apprezzato come qualcosa di prezioso.
Inoltre, nulla di certo gli impediva di volere l'esatto opposto non appena avrebbero finito.
Su una cosa non aveva di certo mentito: una sola volta non sarebbe stata abbastanza, per tutte le volte che si era trattenuto.
Tornò a baciarlo, mentre lo spogliò con urgenza, lasciando che i loro vestiti cadessero a terra come inutili scudi. Gli sfilò i pantaloni già sbottonati, passando le dita sulle sue cosce, fino ad arrivare ai suoi boxer.
"Zhongli..",mormorò, piano, sfiorandolo da sopra il tessuto. Zhongli socchiuse gli occhi, con un sospiro, e Childe non poté fare a meno di domandarsi come avesse fatto a trattenersi per tutto quel tempo.Era teso, sotto al proprio tocco, così tanto che Childe tremò appena, impaziente di togliere quell'ultimo, inutile strato che li stava separando.
"Childe..posso?",mormorò l'altro, con voce spezzata, tracciando con le dita il bordo dei suoi boxer, prima che Childe annuisse, deciso.
"Sì. Ti prego.",mormorò, inarcando appena i fianchi, il cuore che gli martellava forte nel petto.
Zhongli lo accontentò subito, e finalmente Childe si lasciò togliere a propria volta i vestiti, rimanendo totalmente esposto sotto ai suoi occhi, senza tuttavia sentirsi minimamente a disagio.
Respirò lentamente, concedendosi di rilassarsi, mentre Zhongli gli abbassava lentamente l'ultimo strato che lo copriva, lasciando scivolare le dita sulla propria erezione, ormai tesa e impaziente.
Zhongli lo accarezzò lentamente, come se lo stesse guardando per la prima volta. Non c'era altro che devozione nel suo sguardo, prima che i suoi occhi si chiudessero, e le sue labbra cercassero di nuovo quelle di Childe.
Childe lo attirò a sé con un braccio, affondando una mano nei suoi boxer a propria volta, toccandolo senza più aspettare.
In quel momento, fu felice più che mai di aver aspettato il momento giusto.
Non si sentiva più fragile, come quando l'altro gli aveva spezzato il cuore. Non si sentiva più vulnerabile, spaventato di perderlo di nuovo.
Si sentiva, semplicemente, così amato da non desiderare altro che stargli accanto, da non desiderare altro che concedersi totalmente a lui.
La vulnerabilità che gli stava offrendo non era di certo una debolezza. Era, piuttosto, la propria totale, immensa fiducia, che gli stava concedendo senza alcuna remora.
Chiuse gli occhi a propria volta, quando Zhongli avvolse la mano su di sé, e le sue dita presero a muoversi più forte, fino a strappargli un gemito.
Si era reso conto soltanto in quel momento di quanto fosse eccitato a propria volta, impaziente di quel tocco. Fece la stessa cosa all'altro, stringendo la presa sulla sua erezione, muovendo la mano su di lui senza riuscire a trattenersi.
Voleva che Zhongli provasse lo stesso.
Era suo, com'era stato un anno prima, finalmente, di nuovo.
"Non smettere.",mormorò, con voce spezzata, al suo orecchio. " Zhongli. Non smettere, ti prego."
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Zhongli non aveva mai più sperato di vedere l'altro in quello stato.
Steso sotto di sé, Childe era uno spettacolo impossibile da non ammirare.
Le labbra dischiuse in sospiri di piacere, la sua mano stretta su di sé, a strappargli sensazioni di piacere sempre più intense. Il suo respiro era ormai affannato, i suoi capelli rossi scompigliati, e il suo sguardo, quando lo incrociava, carico di desiderio.
Dopo tutto ciò che era accaduto, Zhongli si sentiva colmo di gratitudine, a vedere quanta fiducia Childe gli avesse concesso.
Non era stato facile per nessuno dei due trattenersi, in quelle ultime settimane. Zhongli non aveva potuto fare a meno di notare il modo in cui Childe tremava ogni volta che lo sfiorava, anche soltanto per sbaglio. Quando si stendevano l'uno accanto all'altro, Childe sembrava stare sempre attento a non stringerlo troppo forte, come se avesse avuto paura di non riuscire a controllarsi.
Tuttavia, ora che erano stesi entrambi su quel letto, Zhongli era più che mai felice di aver atteso. Si sentiva leggero, rassicurato, mentre si lasciava trascinare dal piacere che Childe gli stava facendo provare. Si lasciò sfuggire un gemito, quando le dita dell'altro si mossero più veloci e decise su di sé, lasciandolo senza fiato.
Gli era mancato così tanto.
Anche se quel giorno alla festa lo aveva già privato di metà dei vestiti, Zhongli non era riuscito a dedicargli tutte le attenzioni che avrebbe voluto. Adesso, invece, che aveva tutto il tempo di percepire quanto Childe fosse teso, di strappargli dei sospiri di piacere mentre muoveva a sua volta la mano su di lui, si sentiva ancora più soddisfatto.
"Zhongli..non so quanto posso resistere così.",mormorò Childe, affondando la mano libera nella pelle morbida del proprio fianco, facendolo fremere.
Zhongli cercò il suo sguardo, fermandosi per un istante. Childe aveva i fianchi inarcati, il viso leggermente arrossato, e ogni muscolo del corpo teso sotto alle proprie mani. Era steso sotto di sé, senza niente addosso, ad attendere la propria mossa successiva.
A quella visione, si sentì percorrere da un brivido.
Non era semplice nemmeno per lui attendere ancora. Se Childe avesse continuato a toccarlo, non sarebbe di certo riuscito a trattenersi.
"Sì. Neanche io. Mi sei mancato troppo.",rispose, a bassa voce. Portò la mano sinistra sulla sua, come per fargli cenno di fermarsi, prima di portare l'altra sul suo volto, sfiorandogli la guancia. "Vorrei soltanto farti sentire bene, stasera."
"Sono certo che lo farai." Childe sorrise, prima di premere le labbra contro le sue.
Zhongli avrebbe voluto proseguire senza più alcuna esitazione, ma quando tornò a sfiorarlo tra le gambe, dovette interrompersi un istante.
"Aspetta un secondo. Non voglio farti del male.",mormorò, gentilmente, lasciando una carezza sulla sua spalla. Si scostò da lui quel tanto che bastò per allungarsi verso il comodino, aprendone il cassetto.
Childe sollevò appena il mento per spiare che cosa stesse facendo, anche se probabilmente lo aveva già intuito. A Zhongli sfuggì un sorriso divertito, quando lo vide sgranare appena gli occhi, prima di esibire un'espressione maliziosa.
"Wow, ehm...ne hai presi davvero tanti, eh? Pensavi di darci così tanto da fare, durante queste vacanze?",commentò Childe, il tono sorpreso e compiaciuto al tempo stesso, quando Zhongli prese un condom da un pacchetto piuttosto grande, oltre a una bottiglietta di gel ancora chiusa.
"Soltanto durante le vacanze? Spero che i nostri incontri continueranno anche dopo. Fortunatamente, anche in un paese piccolo come questo le macchinette sono ben fornite.",replicò Zhongli, le labbra curvate in un sorriso, mentre apriva la boccetta per bagnarsi le dita. Childe seguì quel gesto con uno sguardo così avido che Zhongli sentì una fitta di piacere all'inguine, al pensiero che presto le avrebbe affondate dentro di lui. Portò l'altra mano al suo fianco, sistemandosi sopra di lui e tremando, quando Childe gli portò le braccia al collo, attirandolo a sé.
"Ma certo, che lo voglio anche dopo. Mi fa piacere vedere quanto sei organizzato anche in questo.",scherzò di nuovo Childe, ma la sua voce spezzata tradì la leggera agitazione che stava provando.
Zhongli lo vide inspirare piano, prima di rilassarsi sotto di sé, portando l'altra mano alla propria schiena, accarezzandola. Gli sorrise, accomodandosi meglio sulle coperte, prima di affermare, a bassa voce. "Puoi..puoi andare."
Zhongli annuì piano con il capo, e, per qualche istante, smisero entrambi di parlare, quando il silenzio calò su di loro in maniera delicata, quasi a lasciare spazio alle loro emozioni. Socchiuse gli occhi ad ammirare lo spettacolo che aveva davanti, mentre lo sfiorò con attenzione tra le gambe, salendo con l'indice fino a trovare la sua apertura.
Childe aveva l'aria rilassata, nonostante il suo corpo stesse ancora tremando per l'impazienza. La prima volta che Zhongli gli aveva fatto una cosa del genere, un anno prima, inizialmente aveva esitato, preoccupato di ferirlo, o di non essere all'altezza.
Adesso, però, si sentiva sicuro a propria volta. Anche se si stava muovendo ancora piano, con delicatezza, senza ancora entrare, era felice più che mai vedere Childe abbandonarsi a quel gesto senza remore. Sentì la mano dell'altro accarezzarlo sulla schiena, prima di stringersi saldamente ai suoi fianchi, attirandolo a sé, e gli sorrise, percependo la forza con cui lo cercava.
Scivolò lentamente dentro di lui con un dito, non riuscendo a smettere di guardarlo, soprattutto quando Childe si inarcò sotto a quel gesto. Le sue unghie lo artigliarono per un istante e i suoi occhi si chiusero, mentre sospirava, cercando di riprendere fiato. Zhongli si fermò, lasciando che si abituasse; aveva fatto attenzione, ma era passato tanto tempo da quando aveva compiuto una mossa del genere. Il pensiero che Childe non fosse stato più di nessun altro lo rese inevitabilmente felice, anche se era stato consapevole, per tanto tempo, di non potere certo avere quella pretesa, quando se n'era andato.
Nessuno dei due era riuscito a cercare qualcun altro, nemmeno per una sola notte. Quell'attesa in cui entrambi si erano impegnati, anche senza saperlo, era ora premiata da un momento di perfetta realizzazione.
"Zhongli..",gemette piano l'altro, riaprendo gli occhi e cercando il suo sguardo. Non c'era traccia di ripensamento in lui, ma soltanto un desiderio che gli velava le iridi chiare.
"Va tutto bene?", gli domandò Zhongli, piano. Gli accarezzò i capelli, chinandosi a baciargli il volto. Cercò di ignorare l'eccitazione che lo aveva percorso non appena era affondato dentro di lui, nel calore che già lo aveva accolto. Childe era così stretto e bollente, e lui così impaziente che gli girava la testa. Ma voleva avere pazienza.
Voleva assicurarsi che fosse tutto perfetto, e che Childe provasse più piacere possibile.
"Sì..sì. Vai avanti.",mormorò Childe, mentre i suoi occhi si riempivano di un mix di desiderio e fiducia. Si aggrappò al suo braccio, mentre le sue labbra cercarono quelle di Zhongli.
Zhongli sospirò, chiudendo gli occhi e dedicandosi totalmente all'altro. Sapeva bene quanto fosse importante per entrambi rendere quel momento speciale e indimenticabile. Con calma e attenzione, continuò a preparare Childe, assicurandosi che fosse completamente pronto.
Con movimenti lenti e delicati, fece scivolare altre due dita dentro di lui, permettendogli di abituarsi gradualmente alla sensazione di pienezza. Ogni movimento era studiato, mirato a farlo sentire al massimo del piacere, senza causare alcun fastidio. Quando lo sentì più sciolto, le lasciò entrare più a fondo, piegandole leggermente, con attenzione, attento a sfiorare il punto in cui Childe era più sensibile.
"Childe..sei così bello.",mormorò, mentre mosse le proprie dita più in fretta, facendo ansimare l'altro di piacere.
Zhongli aveva scoperto alcuni dettagli di lui soltanto una volta, l'anno prima, ma ora che aveva ripreso a toccarlo, era come se gli fossero tornati ben impressi nella memoria. Si ricordava dove e come gli piaceva essere sfiorato, che tipo di attenzioni volesse. Sorrise compiaciuto, quando Childe gemette con più decisione, cercando di riprendere fiato. Dopo qualche istante, Zhongli tornò a prendere la sua erezione tra le dita dell'altra mano, per alleviare il suo dolore con altro piacere.
Mantenere la concentrazione era estremamente difficile, nelle condizioni in cui versava. Da quando Childe aveva smesso di toccarlo, sentiva la mancanza delle sue attenzioni. Tuttavia, vederlo apprezzare ciò che gli stava facendo era decisamente appagante.
Childe si aggrappò a lui, le sue unghie graffiarono la propria pelle, provocandogli un brivido di piacere. I loro sguardi si intrecciarono, comunicando una profonda intesa e un desiderio reciproco.
"Vieni qui, aspetta.",lo fermò per un istante Childe, scostando la presa di Zhongli da sé, per prendere la bustina del preservativo che Zhongli aveva lasciato chiusa su un angolo del letto. Zhongli ritirò lentamente le dita da lui, osservandolo mentre tratteneva il fiato, con il cuore che gli martellava forte nel petto.
Childe scartò la busta, prima di prendere il tubetto di gel, bagnandosi le dita. Zhongli si abbandonò a un sospiro appagato, quando Childe tornò a toccarlo tra le gambe, rivolgendogli un sorriso impaziente.
"Non..non riesco più ad aspettare.",confessò Childe, al proprio orecchio, prima di domandargli, cautamente: "Per te...va bene?"
La sua voce aveva tremato per l'impazienza, e a Zhongli venne istintivo rassicurarlo con una carezza sul volto, annuendo rapidamente.
"Sì. Sì, anche io ti..voglio, davvero tanto.",mormorò Zhongli, a bassa voce. Gli permise, senza alcun indugio, di sistemare il preservativo su di sé e di lasciargli passare le dita, febbrilmente, sulla propria lunghezza. Gli sfuggì un gemito, sotto a quelle attenzioni così a lungo negate.
Era così eccitato, in quel momento, da non capire più niente. Voleva che Childe fosse suo, più di ogni altra cosa al mondo.
Anche se alcune tracce di ansia si agitavano ancora dentro di sé, era sopraffatto dal sentimento che provava per lui. Non doveva dubitare che qualcosa andasse storto: in qualsiasi modo sarebbe andata, era certo che entrambi desiderassero la stessa cosa.
Lo fece stendere completamente sotto di sé, permettendogli di avvolgere le cosce ai propri fianchi. Per un istante, Zhongli si concesse di perdersi nei suoi occhi, quando lo sentì aderire completamente a sé, la pelle bollente contro la propria, mentre si sistemava meglio tra le sue gambe.
Tutto ciò che incontrò fu uno sguardo deciso, sicuro, e innamorato quanto il proprio. Gli prese la mano, con il cuore che gli martellava forte nel petto.
Childe strinse le dita alle sue, in una presa salda e forte, quando Zhongli, finalmente, si spinse lentamente dentro di lui.
Quando si sentì accogliere da Childe, un brivido di piacere lo percorse da capo a piedi. Zhongli sentì un piacevole tepore diffondersi in tutto il corpo, quando quel contatto lo fece tremare. Il proprio respirò si spezzò, mentre affondava ancora piano, e Childe si ritrovò ad aggrapparsi forte a lui, quasi avesse avuto paura di vederlo scomparire.
"Zhongli..Zhongli.",mormorò l'altro, con un gemito spezzato e pieno di adorazione.
Il modo in cui aveva pronunciato il proprio nome, seguito da un sospiro appagato, lo fece tremare di piacere da capo a piedi.
Zhongli si era mosso il più attentamente possibile, ma non aveva potuto fare a meno di incontrare un po' di resistenza. Tuttavia, Childe non lo aveva fermato. Portando una mano al suo volto, lo guardò negli occhi, con uno sguardo pieno di adorazione. Cercò di tornare a regolarizzare il respiro, mentre Zhongli si fermò per un istante, dentro di lui, accarezzandolo piano a propria volta.
Si crogiolò in quel momento in cui, finalmente, erano di nuovo uniti, dopo tutto quel tempo.
Avvolto dal suo calore, completamente dentro di lui, mentre Childe inarcò piano i fianchi, per cercare una migliore angolazione, si sentì più felice che mai.
Gli era mancato così tanto, così tanto. Gli era mancato sentire che apparteneva a sé, e nessun altro. Gli era mancato non sentire nient'altro che lui, sotto di sé, a rivendicarlo.
"Childe, ti.. amo. Ti amo.", si ritrovò a sospirare, mentre lo stringeva forte a sé.
Non era la prima volta che glielo diceva, ma, in quel contesto, era più che mai felice di ripetere quelle parole così significative.
Quando sentì l'altro ricambiare l'abbraccio, si sentì sciogliere. L'espressione radiosa sul suo volto era ciò che di più bello avesse mai visto.
"Anche io.", rispose Childe, mentre si rilassava sempre di più sotto di sé. Zhongli attese ancora un po', permettendo a Childe di adattarsi al nuovo contatto.
Lo lasciò abituare fino a quando non lo sentì meno teso, e si concentrò sul calore del suo corpo, sulla morbidezza della sua pelle sotto le dita.
Gli posò dei baci morbidi sul volto, mentre aspettava, cercando di ignorare l'impazienza che lo avvolgeva sempre di più. In quel momento, qualsiasi altra cosa poteva attendere. Childe aveva bisogno di rilassarsi. I suoi muscoli intorno a sé erano ancora rigidi, e le sue dita erano aggrappate a sé come a chiedergli di stare fermo ancora per qualche momento.
Soltanto dopo un po', Zhongli lo sentì rilassarsi del tutto, e si ritrovò a sorridere, quando Childe inarcò i fianchi contro ai suoi, chiedendogli, a bassa voce: "Puoi..puoi andare. Sono pronto."
Zhongli fu attraversato da un brivido di piacere, all'idea di potersi finalmente muovere. Tuttavia, gli sfiorò comunque la guancia con le dita, domandandogli, con premura: "Sicuro? Va tutto bene?"
"Sì. Sì. E' così..bello. Mi sei mancato tanto.",rispose l'altro, sospirando piano. Il suo sguardo era felice e sincero, quando aggiunse, poco dopo: "Ho bisogno di sentirti di nuovo."
Giunti a quel punto, in cui le parole ormai non servirono più, e i gesti non erano ancora abbastanza, si ritrovarono entrambi a baciarsi con più forza, senza riuscire a trattenersi.
Childe affondò le dita tra i suoi capelli, attirandolo a sé. Zhongli chiuse gli occhi, schiudendo le labbra sulle sue, lasciandosi andare del tutto ai movimenti che aveva tanto agognato.
Indietreggiò piano con i fianchi, prima di tornare ad affondare dentro di lui, entrando di nuovo. Quella prima spinta fece mordere le labbra a a Childe, che cercò invano di trattenere un gemito. Il suo corpo fremette, sotto a quel gesto, mentre Zhongli tornò a ripeterlo, ancora e ancora.
"Non..non trattenerti. Lasciati andare.",lo invitò Zhongli, con tono spezzato, facendolo sorridere, mentre l'altro si aggrappò più forte a sé, tornando a baciarlo.
Venire accolto dal suo calore, ogni volta che tornava a spingersi dentro di lui, era inebriante.
Childe si inarcò contro di sé, sospirando appagato, i fianchi tesi contro ai propri, per cercare di nuovo quel contatto.
Non impiegó molto ad abbandonarsi completamente a sé, al ritmo costante che Zhongli cercò nelle prime spinte. Strinse forte le cosce a sé, prima di aggrapparsi con le unghie ai suoi fianchi, a reclamarlo.
"Sì. Sì. Così..bravo.",mormorò Childe, facendogli provare un brivido di compiacimento. "Non fermarti. Ti prego, non fermarti."
Zhongli non avrebbe mai potuto farlo.
Le sensazioni erano così intense che non gli restava altro da fare che lasciarsi trascinare da esse.
Childe ormai era rilassato, sotto di sé, il suo corpo caldo e accogliente, ogni volta che Zhongli tornava ad affondare in lui.
Non sembrava neppure che fosse passato un anno dalla prima volta che si erano cercati a quel modo, né ancora più anni da quando avevano iniziato a comprendere di amarsi. Gli sembrava tutto così naturale, in quel momento, da non dover nascondere più nulla: né il modo in cui stava gemendo a propria volta, né l'urgenza con cui lo stava reclamando.
Stesi tra le lenzuola, si ritrovarono ancora più avvinghiati, mentre Zhongli si mosse più forte, facendo tremare l'altro sotto di sé.
Erano passati diversi minuti, da quando erano tornati in camera, ma nessuno dei due sembrava avere la benché minima intenzione di interrompersi a breve.
Dopo tutto quel tempo, si meritavano di avere l'un l'altro senza più temere di separarsi.
****
Così come Zhongli aveva atteso quel momento da mesi, così era stato per Childe.
Childe non aveva mai dimenticato, in tutto quel tempo, quanto Zhongli lo avesse sopreso, un anno prima, nel momento in cui aveva smesso di trattenersi del tutto.
Così come un anno prima, anche quella notte, si ritrovò travolto da delle spinte più forti, che lo lasciarono senza fiato.
Si era innamorato di una persona composta, a volte controllata. Ma proprio come Zhongli gli aveva dimostrato spesso di sapere scherzare, di essere una persona anche leggera e divertente, lo aveva sorpreso anche in quel contesto.
Zhongli era stato incredibilmente gentile, all'inizio, quando aveva dovuto abituarsi a lui. Childe sentiva ancora un po' di dolore e di rigidità nel proprio corpo, inevitabilmente. Ma Zhongli non lo aveva pressato neppure con un secondo, attendendo i suoi tempi con pazienza, fino a quando non era stato lui stesso a cedere, insofferente, al bisogno di sentirlo muovere.
Adesso che però Childe si era sciolto e lo aveva supplicato di lasciarsi andare, sembrava che anche Zhongli non fosse più riuscito a trattenersi. Era evidente che quell'attesa lo avesse provato, e che ora avesse bisogno, almeno quanto lui, di sfogarsi. E Childe era immensamente felice di quella situazione.
Quando Zhongli si aggrappò a sé con più decisione, le unghie affondate nella propria pelle, Childe si ritrovò a sorridere, compiaciuto. Le proprie labbra si schiusero in dei sospiri appagati, mentre Zhongli gli stava dando esattamente ciò che voleva. Lo incoraggió a bassa voce, tra un gemito e l'altro, non riuscendo più a trattenersi.
Non voleva neppure più farlo, a dire il vero.
Tutto ciò che desiderava era sentirlo dentro di sé, fino a non pensare nient'altro.
Voleva continuare a sentirlo fino in fondo, sempre di più. Sorrise compiaciuto, quando Zhongli sistemò meglio la propria gamba sulla sua spalla, per muoversi più facilmente.
Ammirato, guardó la sua figura, da cui non riusciva a staccare gli occhi di dosso. Zhongli era così bello, con gli occhi socchisi e velati dal desiderio, l'espressione concentrata sul trarre piacere dal proprio piacere. I lunghi capelli scuri gli ricadevano sulle spalle nude, le sue mani forti erano strette a sorreggerlo.
Childe si allungò a baciarlo, quando lo sentì spingersi di nuovo, afferrandogli i fianchi con decisione.
Si sentiva tremendamente soddisfatto, anche se ancora non del tutto.
"Più.. forte.", lo supplicò, senza pensarci due volte. Lo guardò negli occhi, senza esitazione, prima di aggiungere, a bassa voce. "Zhongli..non..non trattenerti. Fammi tutto ciò che vuoi."
A quelle parole, Zhongli gli sorrise, gli occhi velati di malizia. "Bene.. volentieri."
Quando Childe lo sentì sfilarsi cautamente da sé, sussultò e trattenne il fiato, sorpreso.
Quel risvolto di azione inaspettato lo colse impreparato; l'assenza dell'altro dentro di sé, inevitabilmente, lo lasciò insoddisfatto, al punto tale che rivolse all'altro uno sguardo perplesso.
"Zhongli, cosa..",fece per dire, prima che l'altro lo guidò a girarsi di spalle, approfittando della presa che ancora aveva sul proprio corpo. A quel gesto, provò un brivido colmo di aspettativa, comprendendo cosa Zhongli stesse per fare.
Si sentì tirare per i capelli, tra cui Zhongli affondò le dita, prima che l'altro lo sistemasse in quella nuova posizione, sistemandosi dietro di sé.
Non fece nemmeno in tempo a razionalizzare quel cambiamento, prima che l'altro lo afferrasse per i fianchi con una mano, sollevandogli il mento con l'altra.
I loro sguardi si incrociarono per un istante, quando Zhongli gli chiese un muto accordo, mentre le sue dita tornarono ad affondare dentro Childe, senza alcun indugio.
Childe gemette, prima di premere le labbra sulle sue, girando appena il capo, accogliendo quell'intrusione.
Si erano interrotti così bruscamente, poco prima, che voleva soltanto sentirlo dentro di nuovo.
Quando lo sentì sfilare le dita sussultò insoddisfatto, fino a quando Zhongli non tornò ad accostarsi a sé, duro e impaziente contro alla propria apertura. Childe sospirò, frustrato, provando un brivido quando l'altro lo provocò, con tono basso e malizioso.
"Allora, Childe? Lo vuoi ancora?",mormorò Zhongli, strofinandosi piano contro di sé, senza accontentarlo.
Childe trattenne il fiato per un attimo, prima di cercare il suo sguardo. Non si era aspettato che l'altro si comportasse a quel modo, e l'aria di sfida nei suoi occhi lo intrigò ancora di più. Gli morse piano il labbro inferiore, prima di annuire, senza esitazione.
"Sbrigati..cazzo, sbrigati. Ti voglio.",mormorò a propria volta, il corpo ancora scosso dai brividi del piacere che gli era stato negato.
Zhongli non impiegò molto ad accontentarlo. Si scostò dal bacio e lasciò scivolare una mano dalla nuca di Childe alla sua schiena, esercitando una leggera pressione, per farlo stendere sotto di lui. Childe si ritrovò a stendersi sopra al cuscino, accogliendo l'altro non appena tornò a spingersi dentro di sé, fino in fondo.
Chiuse gli occhi, inebriato da quella sensazione, quando l'altro gli afferrò i polsi, tirandoli dietro alla propria schiena. In quella posizione, Childe riuscì a sentirlo così profondamente che per un istante i suoi sensi si fecero annebbiati, e non gli restò altro da fare che mormorare il suono del suo nome, con tono adorante.
I brevi momenti in cui si erano fermati e separati lo avevano reso ancora più sensibile. Si lasciò trascinare dalle proprie sensazioni, mentre Zhongli si muoveva più forte dentro di sé, tenendolo stretto.
"Childe..",si sentì chiamare, con tono adorante.
Childe non impiegò molto a tornare ad immergersi nelle sensazioni intense che lo avevano scosso poco prima. Si ritrovò a stringere forte la sua mano, mentre si abbandonava a quelle nuove spinte, più decise e urgenti.
Forse, dopo avergli chiesto di non trattenersi più, Childe sarebbe stato del tutto stremato, e avrebbe dovuto rimandare la promessa di fare lo stesso a Zhongli, a ruoli invertiti. Ma, dopotutto, finalmente, non avevano più fretta. Non c'era più la terribile prospettiva di vedere Zhongli scomparire il giorno dopo.
Il proprio respiro si fece affannoso, mentre si lasciava guidare da lui, concedendogli del tutto di fargli provare un piacere sempre più intenso.
Era molto più esposto, sistemato a quel modo, ma non gli importava. Era esattamente ciò che voleva; sentirsi libero di mostrarsi in qualsiasi modo, davanti a lui. Dargli il potere di portarlo al limite, senza più temere che potesse ferirlo.
Si fidava di nuovo di lui così tanto, finalmente, da volergli concedere qualsiasi cosa.
Compreso permettergli di portarlo al limite. I tremori che lo stavano scuotendo, ormai, erano sempre più forti. Mano a mano che Zhongli aveva continuato a spingersi contro al punto in cui Childe era più sensibile, si era lasciato cedere a un piacere sempre più intenso, soprattuttto quando Zhongli tornò ad avvolgere la mano alla sua erezione, muovendola con urgenza.
Sentì i movimenti di Zhongli farsi più sconnessi dietro di sé, e gli permise di tirargli di nuovo i capelli, sollevandogli il capo e girandogli appena il volto. Le loro labbra si scontrarono con un bacio forte e urgente, mentre Childe si abbandonò del tutto all'apice del piacere, tremando tra le sue braccia.
Respirò con affanno, gemendo il suo nome, compiacendosi nel vedere quanto anche l'altro versasse nelle stesse condizioni. Sapere di averlo portato a quello stato era estremamente appagante.
Si lasciò andare nella sua presa, bagnandogli le dita, prima di crollare stremato contro al cuscino. Dopo che sentì l'altro cedere a propria volta, Childe ebbe un altro brivido di piacere, prima di ritrovarsi a riposare tra le sue braccia.
Zhongli si sfilò attentamente, e Childe si stese su un fianco, il petto ancora scosso da un respiro affannato. Lo guardò in volto, e un grande sorriso gli increspò le labbra, quando venne accolto in un abbraccio solido, accarezzato da due mani di nuovo gentili. I suoi gesti così delicati erano decisamente contrastanti con le sue ultime mosse, ma proprio per quel motivo, per quella sua dualità, il cuore di Childe batté forte, quando lo cercarono.
Zhongli era così bello che Childe non riusciva a smettere di guardarlo, in quelle condizioni. I suoi lunghi capelli neri erano scompigliati, il suo volto arrossato, e la sua espressione totalmente appagata. Aveva un'aria libera e felice, e anche premurosa, quando accarezzò Childe, baciandolo piano sulle labbra.
"Hm..grazie. Grazie. Ti amo.",mormorò Childe, posando poi il viso contro la sua spalla, rilassandosi nella sua presa.
"Ti amo anche io..",rispose Zhongli, con un sorriso, baciandogli la fronte con premura. "Grazie a te. E' stato..davvero bello.",sospirò, appagato, facendolo sorridere a propria volta, prima di domandargli, con premura: "Ti ho fatto troppo male?"
Childe scosse il capo, divertito, ma con convinzione. "Mi hai dato esattamente ciò che volevo. E' stato bello anche per me. Devo dire, però, che mi hai distrutto.",mormorò, malizioso, mentre socchiudeva pigramente gli occhi, tracciando dei cerchi lenti sulla pelle morbida del suo fianco. "Mi sa che dovrai aspettare qualche minuto in più, per avere la prossima volta."
Zhongli sorrise intenerito, mentre i suoi baci gentili si posarono contro il proprio volto. "Non preoccuparti. Abbiamo tutto il tempo del mondo, adesso, amore mio, no?", momorò, facendolo sorridere dolcemente, quando si sentì chiamato a quel modo.
Childe annuì, stringendo Zhongli ancora di più. La stanza era avvolta da un silenzio rilassante, spezzato solo dai loro leggeri respiri. Si sentì come se fossero sospesi in un momento senza tempo, senza fretta né preoccupazioni.
Un brivido di piacere ancora ronzava nel proprio corpo, ma era diverso dall'urgenza di prima: era più simile a un tepore gentile, riflesso della soddisfazione e della vicinanza reciproca. Si sentiva amato, desiderato dall'altro, e non c'era nulla di più gratificante.
Zhongli lo osservava con affetto, come se leggesse nei suoi occhi il riflesso di quelle emozioni. Si chinò per baciare dolcemente Childe sulle labbra, con premura.
"Sei così prezioso per me," sussurrò Zhongli, facendogli battere forte il cuore. "Grazie, di avermi voluto di nuovo indietro."
"Lo farò sempre.",promise Childe, in totale sincerità.
Avvolse un braccio al suo fianco, rimanendo, ancora a lungo, steso con lui.
In quel momento, non desiderava nient'altro che rimanere sospeso in quelle emozioni.
Si sentiva la persona più fortunata del mondo, al suo fianco.
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