16: Not Invited
AVVISO
Parte prima: 🔞 quindi occhio
Per chi non vuole, la seconda è safe for work
Però ci sono alcuni insulti / linguaggio aggressivo da parte di un personaggio, quindi rate attenzione
Buona lettura ❤️
Forse stavano correndo troppo. Forse stavano facendo le cose in maniera impulsiva. Forse era una pazzia, compiere gesti di quel tipo in mezzo a una foresta, vicini a una festa.
Childe aveva una mano fra i capelli di Zhongli, mentre l'altro lo stava viziando con le labbra, facendolo gemere forte.
Era tutto così veloce, così intenso, ma anche così bello e appagante.
E Childe non voleva che smettesse.
Forse era tutto veloce e imprevisto, ma d'altronde, con Zhongli era sempre stato così.
Aveva passato mesi, anni, a cercare di capire cosa provasse, e poi, quando lo aveva realizzato, era stato insopportabile aspettare.
Si era sempre trattenuto dal toccarlo, e poi, quando finalmente era riuscito a farlo, era andato ben oltre a ciò che era raccomandabile fare alle prime esperienze.
Ogni volta, sembrava impossibile resistere, trattenersi. E quella singola volta, era tutto ancora più amplificato.
Quella volta, aveva creduto di perderlo sul serio, per sempre. Come amico, come futuro fidanzato e come persona importante nella sua vita, in generale.
E adesso che non solo lo aveva avuto indietro, ma la natura della loro relazione si era fatta finalmente più definita, lo voleva ancora più vicino, sempre più vicino.
Abbassò lo sguardo su di lui, e quando lo vide così intento a fare ciò che aveva iniziato da un paio di minuti, la propria vista quasi si appannò.
Zhongli era bello, così bello, in quel momento. Concentrato su di sé, aveva un'espressione così decisa da non lasciargli alcun dubbio sulla convinzione di ciò che desiderava fare.
Zhongli si scostò dei capelli dal viso per un istante, prima che il suo sguardo salisse a incrociare quello di Childe. Il movimento della sua mano si fece più veloce, strappando a Childe un gemito soffocato.
Lo voleva, così tanto.
-Zhongli.-, mormorò, chiamandolo con tono spezzato.
Le ginocchia di Childe lo ressero a malapena in piedi, mentre la lingua di Zhongli lo percorreva, ancora e ancora, su tutta la lunghezza, fino a fermarsi sulla punta.
Poi, non resistette più del tutto.
-Sei mio.-, gli disse, con tono basso, il viso di Zhongli stretto in una mano, mentre con l'altra gli reggeva il capo, tenendola ferma sulla nuca.
Childe strinse forte le sue ciocche scure, i fianchi premuti contro le sue labbra, quando, poco dopo, affondó nella sua bocca, per la prima volta in vita sua.
Il morbido calore che lo avvolse lo fece tremare da capo a piedi, mentre respirò con affanno.
La sensazione era così intensa che Childe si sentì sciogliere.
Non aveva mai provato niente del genere, ed era piuttosto sicuro che neanche Zhongli avesse mai fatto una cosa simile, prima di allora.
Ma Childe era stato al suo posto, un anno prima. E aveva un ricordo ben chiaro di quando era stato lui, un anno prima, a scendere a baciarlo dal petto fino al bordo dei pantaloni, per poi non riuscire a resistere all'impulso di sfilargli ogni indumento e finire con il viso tra le sue gambe, le labbra dischiuse sulla sua intimità.
Ricordava la fatica iniziale, il timore, persino, di fare le cose in maniera sbagliata. Ma, soprattutto, ricordava come si era sentito pochi istanti dopo, quando quei dubbi si erano dissipati, e aveva finito soltanto per chiudere gli occhi e lasciarsi andare, o sollevarli su Zhongli, ad ammirare quanto stesse provando piacere.
Anche in quel momento, Zhongli sembrava nella stessa situazione. Si fece meno incerto dopo qualche momento, e, chiudendo gli occhi, si abbandonó alle spinte dei fianchi di Childe, seguendo i suoi movimenti con la testa.
-Bravo... così.-, mormoró, deliziato, chiudendo gli occhi a sua volta, sentendo le proprie difese abbassarsi.
Voleva soltanto pensare a quel momento. Al modo in cui stavano entrambi abbandonando la tensione dopo mesi.
La bocca di Zhongli era bollente, e lo stava accogliendo più e più volte, guidata dal tocco di Childe sulla sua testa. Childe lo sentì gemere un paio di volte, quando si spinse più a fondo, senza tuttavia fermarsi. Succhiò più forte, facendo mancare il respiro a Childe, che si aggrappó a lui, allo stesso modo in cui Zhongli lo strinse, come se non avesse voluto lasciarlo andare.
Childe non era sicuro di poter reggere ancora a lungo. Resto a guardare, ammaliato, l'altro uomo velocizzarsi, completamente dedicato a ciò che gli stava facendo.
Era ancora stupito di poter vedere Zhongli così. Lui che solitamente era così composto e controllato, adesso sembrava non avere alcuna preoccupazione di dove si trovassero, o di sembrare inappropriato. Sembrava così assorbito all'idea di dargli piacere, che Childe si sentiva fremere di soddisfazione.
Quella era una cosa che soltanto lui poteva sapere. Zhongli era suo.
Spinse per un istante la sua testa contro di sé, lasciandosi sfuggire un gemito basso, mentre il piacere lo raggiungeva con ondate sempre più difficili da contrastare.
Intrappolandolo nella propria presa, si spinse più forte nella sua bocca , fino a quando Zhongli non sollevó lascivamente lo sguardo su di lui.
Si stava facendo manovrare da sé, e la cosa gli dava una certa soddisfazione, constatò Childe, gli occhi occhiusi in un'espressione compiaciuta. Forse, la mezz'ora successiva non sarebbe riuscito neanche a guardarlo in faccia per l'imbarazzo, ma nel frattempo, non poteva fare a meno di godersi la splendida vista di Zhongli che lo prendeva in bocca ancora e ancora, fino a lasciare che fosse Childe a decidere come e quando. Era un accordo silenzioso che avevano stipulato insieme, e che, nella durata di quei minuti, lo fece sentire, se possibile , ancora più connesso a lui.
Erano due anime che si erano ritrovate, che si reclamavano senza poter più attendere.
E quando Childe si sentì sconfiggere da quelle sensazioni intense, i suoi occhi si chiusero, mentre le sue labbra chiamavano il suo nome.
A malincuore, ammorbidì la presa dai suoi capelli, prima di mormorare:
-Zhongli, scusa, sto..per..-
Fece per avvertirlo, tentando di allontanarlo. Non voleva fargli fare qualcosa contro la sua volontà, soltanto per il proprio piacere. Zhongli, tuttavia, non si fermò, ma anzi, approfittó di quel momento per muovere più forte la testa, fino a quando a Childe non restò altro da fare che abbandonarsi del tutto a ciò che stava provando.
Raggiunse il limite nel giro di pochi istanti, respirando con affanno, e mormorando il suo nome. Si sentì incredibilmente leggero, mentre una piacevole sensazione di calore lo attraversava da capo a piedi. Si riversò tra le sue labbra, abbassando lo sguardo su di lui e provando un brivido di compiacimento, quando vide Zhongli non tirarsi indietro. Lo aveva accolto fino alla fine, e se Childe non fosse stato all'aperto, non si sarebbe trattenuto così tanto dal gemere forte.
Ancora piacevolmente scombussolato, osservò l'altro che si scostava da lui. Le sue labbra gonfie e ancora leggermente bagnate, su cui si passò rapidamente il pollice, il volto leggermente rosso e accaldato.
-Zhongli...grazie. È stato..davvero bello.-, mormorò, sfiorandogli il volto con le dita, in una carezza.
-Non dirlo a me.-, sorrise l'altro, la voce leggermente spezzata dall'affanno, e forse da una traccia di imbarazzo. -Scusa. Non ho resistito.-
La persona che Childe aveva di fronte, con i capelli scompigliati dalla propria presa e l'espressione ancora lasciva, era totalmente diversa da quella a cui Childe era abituato. Eppure, quello era pur sempre Zhongli. O meglio, una versione di lui che gli aveva mostrato in un caso eccezionale.
Childe era onorato di avere quel privilegio.
Ed era esausto, piacevolmente stremato da ciò che l'altro gli aveva fatto, ma non per questo voleva lasciarlo a terra, ancora insoddisfatto.
-Non scusarti. Mi sei mancato.-, ammise, prima di inginocchiarsi a terra, sulla propria camicia, dove Zhongli si era sistemato.
Lo attirò a sé, premendo le labbra sulle sue, prima di portare una mano fra le sue gambe. I suoi pantaloni erano ancora slacciati, ma Childe, fino in quel momento, non era riuscito più a toccarlo.
Voleva far provare a Zhongli tutto ciò che lui gli aveva fatto provare fino a quel momento, ringraziarlo di quelle premure.
-Vieni qui. Lasciami ricambiare.-, mormorò al suo orecchio, prima di lasciare scivolare una mano oltre il tessuto dei suoi boxer.
Zhongli gli sorrise, rilassandosi sotto al suo tocco, lasciando che Childe, finalmente, lo sfiorasse tra le gambe, fino ad avvolgere le dita alla sua erezione.
Così come gli era mancato sentire le sue attenzioni e lasciarsi andare per mano sua, così gli era mancato vedere il suo volto distendersi per il piacere, e sentire dei gemiti sfuggire alle sue labbra.
Gli sfioró il fianco con l'altra mano, prima di stringerla ad esso. Non osava neanche immaginare come si fosse sentito fino a quel momento, trattenendosi per minuti e minuti. Prima con lentezza, e poco dopo con dei movimenti più veloci e impazienti, Childe lo portò al limite, facendolo crollare fra le proprie braccia.
Zhongli mormorò il suo nome con affanno, prima di chiudere gli occhi, avvolgendo entrambe le braccia alle spalle di Childe. Lasciò ricadere il capo sulla sua spalla, il respiro corto, ma un sorriso rilassato a increspargli le labbra.
-Grazie.-, sussurró Zhongli, la cui tensione si era ormai dissipata.
Il dialogo tormentato che avevano avuto poco meno di mezz'ora prima sembrava distante anni luce. Adesso, c'era soltanto quell'abbraccio stretto, e quella fiducia che aveva spinto Childe a lasciarsi andare a prescindere da tutto, dal luogo e dal contesto.
-E di cosa.-, sussurrò Childe , prima di chiudere gli occhi a sua volta per qualche istante, lasciandosi cullare dal suono del suo respiro, tenendolo vicino a sé mentre il vento della sera li accarezzava.
Forse sarebbero dovuti tornare dagli altri, ma non voleva ancora lasciarlo andare.
Anche se, in fondo, se non altro, quella volta non aveva il timore di vederlo di nuovo sparire.
Fece attenzione a non accarezzarlo dove era bendato, e gli richiuse piano la camicia, dopo avergli preso il viso tra le mani e posato un bacio morbido sulle labbra.
Zhongli, a quel gesto, lo guardò con leggera confusione.
Childe avrebbe giurato di vedere un accenno di imbarazzo, quando gli chiese, a bassa voce:
-Aspetta, non vuoi anche...?-
Childe impiegò un paio di istanti a comprendere cosa intendesse, e quando lo realizzó, sorrise a sua volta imbarazzato, e leggermente stupito.
Non poteva certo dire di non averci pensato. La tentazione di stendere Zhongli a terra e aprirgli le gambe, mettendolo sotto di sé, era a dir poco immensa. Più lo guardava con quell'espressione ancora reduce del piacere di prima, con la camicia mezza sbottonata e i pantaloni abbassati, meno si sarebbe sentito in grado di trattenersi.
Ma era passato un anno da quando erano andati a letto l'ultima volta. Per quanto gli dispiacesse ammetterlo, ricominciare a farlo nel mezzo di una foresta, mentre Zhongli era ancora in uno stato precario di salute, poteva non essere un'ottima idea.
Erano ancora entrambi scombussolati, mentalmente. Le novità da processare erano tante.
Gli sorrise con dolcezza, sfiorandogli il volto, prima di rispondergli.
-Credimi, lo vorrei. Ma tu sei stato uhm.. molto attento, quando è toccato a me. Se ti facessi qualcosa qua, adesso, mi servirebbe del tempo , e ti farei del male. E ci arresterebbero a vita.-, scherzò, anche se dispiaciuto a sua volta di dover rimandare.
Lo voleva, dopo tutto quel tempo, era innegabile. Ma avevano ancora tempo.
-Sì, gia. Hai ragione, purtroppo.-, riconobbe anche Zhongli, che non sembrò offeso, ma anzi, ricambiò il sorriso. Forse era un po' dispiaciuto a sua volta, ma il ragionamento di Childe aveva senso. -Allora, direi, come si suol dire..che sarà per la prossima volta?-
Il modo in cui lo guardava speranzoso fece sorridere Childe.
-Certo, quando vuoi. Ricorda però che mi sono prenotato io, però, allora.-, scherzó Childe, prima di tirarlo su in piedi, attento a non ferirlo. -Anche perché l'altra volta sei stato sopra tu. Ora tocca a me.-
-Intendi dire che facciamo una volta a testa, allora? Stiamo discutendo di questo?-
Zhongli sembrava intrigato a quell'idea, e lo abbracciò forte, prima di sistemarsi, forse a malincuore, i vestiti addosso. Era un miracolo che nessuno li avesse notati, in effetti.
-Esatto. Stiamo discutendo se classificare la nostra storia come switch, come direbbero Dehya e Dunya quando parlavamo della Fanfiction della nostra vita.-, rise piano Childe, sistemandosi a propria volta. -La mia è una proposta, chiaramente decidiamo in due!-
La luna splendeva alta nel cielo, e la festa era ancora in corso. Voleva restare un altro po' con Zhongli da solo, a dirla tutta, ma c'era di buono che diversi giorni li attendevano ancora, fortunatamente .
-Ma certo. Sono totalmente d'accordo.-, approvò Zhongli, divertito, prima di prenderlo per mano. -Ti terrò il posto per la prossima volta, allora, promesso.-
Childe strinse le dita alle sue, soddisfatto.
Era bello poter scherzare con lui di quelle cose.
Era bello, in generale, averlo di nuovo per sé, forse ancora più di prima.
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GOSSIP IN THE WOODS
AbyssQueenLumine (DM anytime unless you're Dainsleif) ha aggiunto:
ToneDeafBard, GrapeJuice, e WinePrince alla chat.
AlHaitham: Ragazzi? @Zhongli @Childe
Dobbiamo denunciare la vostra scomparsa?
Kaveh: noo! Così ci sgamano la festa segreta !!
AlHaitham: Perché chatti con me se siamo vicini?
Kaveh: ....bella domanda 🤔
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-Hai visto la chat?-, rise Childe, dando un'occhiata al cellulare. -Aspetta che rispondo, prima che vengano a cercarci!-
-Per carità. Meno male che non sono venuti a farlo prima.-, rise Zhongli piano, a propria volta, mentre Childe si affrettava a digitare.
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GOSSIP IN THE WOODS
Childe: Hey, scusate! Dovevamo parlare di un paio di cose, ora tutto a posto !!!
Dunyarzard: tutto ok?? Meno male ;; ci raggiungete?? Siamo sempre qui!!
Zhongli: Certo! Arriviamo subito!
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-Almeno ora mi presenterò meglio ai tuoi amici. Spero di non aver fatto una figura di merda, prima! Si vedeva che ero scazzato..-, sospirò Childe, leggermente imbarazzato. Voleva davvero fare amicizia con Diluc, Kaeya e Venti, e gli spiaceva di aver esternato davanti a loro il proprio disagio.
-Ma figurati. Non è stata colpa tua. Stai tranquillo.-, rispose Zhongli, con tono rassicurante. Gli prese la mano, Childe si sentì subito meglio. -Gli piacerai un sacco! Vedrai che andrete d'accordo! Attento soltanto a Venti!-
-Perché?-, si incuriosì Childe.
-Perché proverà a farti bere come una spugna.-, sorrise Zhongli, mentre riprendevano la strada principale, oltrepassando il cortile con la fontana nascosto dalle siepi, cercando la luce della festa.
Il rumore della musica e del vociare tornò ad alzarsi, ma, purtroppo, non abbastanza da permettere loro di ignorare una conversazione spiacevole. Conversazione a cui si trovarono ad assistere non appena svoltarono l'angolo, ritrovandosi a guardare un ragazzo alto e biondo, poco più giovane di loro, che strattonava una ragazza con i codini per un braccio.
-Barbara! Non fare così! Sono venuto qui solo per te, apposta per salutarti! Potresti almeno..-
-Cazzo! È Albert!-, sussurrò Childe, avvicinandosi furtivamente a lui, insieme a Zhongli.
Zhongli non lo aveva mai visto da vicino, prima di allora, ma ricordava bene gli avvertimenti su di lui. Era estremamente pedante e odioso, e aveva tormentato per mesi proprio la Idol emergente di nome Barbara.
Idol che, in quel momento, stava cercando di liberarsi dalla sua presa.
Barbara non sembrava dimostrare neanche diciotto anni, e indossava un vestito estivo, con la borsa di una paperella. Scosse il capo con decisione, facendo un passo indietro, mentre Albert la teneva nella sua presa.
-Mi metti a disagio. Te l'ho già detto!-, esclamò la ragazza. -Non voglio parlare con te. E non toccarmi.-
-Se non volevi parlare con me, perché ti sei presentata a questa festa e hai cantato? È ovvio che vuoi farti vedere! Il mio fanclub..-, protestò Albert, prima che Childe, impulsivamente, scattasse in avanti.
-Festa a cui nessuno ti ha invitato, Albert.-, intervenne, facendo sussultare, per un istante, sia Albert che Barbara.
Barbara, nel riconoscerlo, sembrò estremamente sollevata. I suoi occhi azzurri, colmi di paura, per un attimo ricordarono a Zhongli una persona che conosceva, anche se ancora non sapeva comprendere di chi si trattasse. Era troppo impegnato a osservare la scena.
Sembrava fumante di rabbia, mentre osservava disgustato Albert e il suo comportamento, al punto tale che a Childe parve quasi di percepire un'energia nervosa intorno a lui.
Albert aveva gli occhi sgranati dalla sopresa, ma si riprese presto, sfoderando un sorriso insopportabile rivolto a Childe.
-Oh, il tuo amichetto è tornato a cagarti dopo che ti ha abbandonato per un anno? Si è ripreso gli scarti?-, gli domandò, senza fare una piega. -Dev'essere messo male. Perché non te ne vai a farti usare di nuovo, e mi lasci qui con Barbara? Stavamo solo parlando.-
-Cazzo, sei ancora peggio di come pensavo.-, commentó Zhongli, lasciando Childe sbigottito. Fece un passo in avanti, mettendosi inconsciamente di fronte a Childe, come se volesse proteggerlo. -Lascia stare Childe. Se sono qui con lui, è perché voglio esserci. E lascia stare anche Barbara. Non hai sentito che cosa ti ha detto?-, proseguì. Il suo tono era fermo e severo, irremovibile. Childe non lo aveva mai visto
-..come, scusa?-, replicò Albert, con una risatina nervosa. Si mise dritto con le spalle, come per darsi un tono, ma era rimasto probabilmente altrettanto confuso.
Barbara lo guardò con gratitudine, prima che Zhongli intervenisse.
-Ti ha detto di no. No vuol dire no. E poi, sei serio? Hai più di venticinque anni, e lei, a occhio e croce, è minorenne.-, rispose Zhongli, facendo abbandonare la presa di scatto ad Albert, che lasciò il braccio di Barbare. -Ripigliati.-
-Se è minorenne, cosa ci fa a una festa illegale?-, sbottò Albert, nervosamente. -Un festino illegale come il vostro, tra l'altro...-
-Oh, piantala. Zhongli è solo stato in Canada per un anno, mica vive fuori dal mondo. Sa benissimo che sai quanti anni ha Barbara. Ora, levati dal cazzo e vai a casa.-, intervenne Childe, mentre Albert indietreggió, risentito.
-Vi siete messi contro la persona sbagliata, finocchi del cazzo.-, ribatté Albert, facendo trasalire Barbara. -Ve la farò pagare.-
-Vattene via. Ho già chiamato Jean.-,disse la ragazza. -Non voglio mai più sentire delle cose del genere.-
Childe non diede neanche peso a quelle parole. Le aveva sentite ormai un'infinità di volte, prima che si trasferisse. Da tempo le aveva evitate, ma forse la natura della sua relazione con Zhongli era divenuta palese anche agli occhi delle persone peggiori, purtroppo.
Zhongli, in quel momento, realizzò chi fosse Barbara. Era la sorella minore di Jean, la sua amica che aveva conosciuto in Canada! Allora, evidentemente, era arrivata lì anche lei, insieme a Venti, Kaeya e Diluc.
-Chiamala pure. Cosa vuoi che mi faccia?-, rise Albert, prima di mostrare il dito medio e andarsene.
Childe prese Barbara da parte, scambiando con lei e Zhongli un paio di parole, per capire la situazione.
Albert aveva continuato a comportarsi da stalker con lei, e Jean era pronta a denunciarlo presto. Non si era arreso neanche quando Dehya gli aveva spaccato il naso, e in qualche modo, era riuscito a intrufolarsi in quella festa del campo estivo.
-Non ti preoccupare. Ora ti portiamo da tua sorella.-, la rassicurò Zhongli, con un tono gentile e protettivo che intenerí Childe. Sembrava comportarsi da fratello maggiore. Le porse la giacca per non farle prendere freddo, e, insieme a Childe, la guidó per la festa. -A proposito, sai che sono suo amico?-
-Ma certo! Voi siete Zhongli e Childe. A proposito..grazie, per avermi aiutata. Ero qua a cantare, ma mi ha preso con la forza da dietro le quinte.-, spiegò Barbara, ancora tremante di agitazione. -Mi spiace che se la sia presa con voi.-
-Tranquilla. Quel ragazzo ha problemi di suo. Non mi interessa se se la prende con me, anche se mi spiace per Zhongli.-, la rassicurò Childe, prima di avvistare il loro gruppo, e sollevare le mani in segno di saluto.
Li raggiunse insieme a Barbara, sperando di trovare Jean, ma non era ancora arrivata.
-Hey, tutto ok? Oddio, ciao Barbara! È successo qualcosa?-, intervenne Venti, prima di aggiungere, con una nota dispiaciuta: -Mi spiace, Jean è ancora bloccata in treno per quei problemi alle ferrovie. Puoi dormire da noi, per stanotte, se non arriva in tempo.-
-É stato..Albert , come sempre. Ma almeno c'erano Zhongli e Childe.-, sospirò Barbara, prima di sorridere con gratitudine all'amico della sorella maggiore. -Grazie mille, ma spero stia bene! Ora la chiamo!-
Mentre Venti, Kaeya e Diluc si avvicinarono a Barbara per telefonare a Jean, gli altri si rivolsero a Zhongli e a Childe.
Chiarite le dinamiche dello spiacevole imprevisto, sembrarono rassicurati che Barbara ora fosse al sicuro.
-Ah, quel tipo è uno schifo! Gli spaccherei altro che il naso, questa volta!-, protestò Dehya. -Quindi, è successo cinque minuti fa? Prima era tutto ok?-
-Già, andava tutto bene??-, si prepccupó anche Tighnari. -Abbiamo visto che non arrivavate più..-
-Oh, ehm..-
Forse era la stanchezza, ma, per un attimo, Childe non riuscì a nascondere l'imbarazzo, ridendo nervosamente. -Eravamo impegnati.-
-É per questo che Zhongli ha ancora la cerniera dei pantaloni giù?-, osservò Cyno, facendolo trasalire.
Nessuno dei due uomini se n' era accorto, dopo che si erano rivestiti!
-Ma no, Cyno. Avevo soltanto caldo.-, rispose Zhongli, cercando di apparire disinvolto.
-Avevi caldo soltanto alle palle, per caso?-, se ne uscì Alhaitham , strappando loro ,per un istante, una risata.
Forse era tutto ciò che ci voleva, per dimenticare la brutta esperienza con Albert e le sue minacce.
Childe sperava che fossero soltanto le parole vuote di un ragazzo arrogante e viziato, e nulla di più.
Voleva godersi quella festa, e la nuova consapevolezza che con Zhongli adesso andasse tutto bene.
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Note dell'autore
Sono tornato con stile AHAH
E CON QUESTO vi annuncio il secondo arco della storia, ovvero Albert che fa schifo lol
Spero che vi sia piaciuto il capitolo ❤️ ho deciso di non fare fare tutto nel bosco ai piccioncini, perché voglio scrivere certe scene dopo
come forse avrete letto nell aggiiornamento di Song of the sea, la mia ultima Fanfiction COMPLETA finita qualche giorno fa, mi sono rotto il gomito.
Sto quindi scrivendo tutto dal cellulare e con tempi lunghi, con una sola mano
PLS abbiate pazienza eheh
Buona notte ❤️❤️❤️
Kieran
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