15: Like one year before
AVVISO DELL'AUTORE
Hello! Eccomi qui, stranamente più puntuale del solito.
Una nota importante che devo farvi, è che le parti segnate come 1 e 2 sono molto fluff, mentre la 3 è abbastanza spicy LOL. Quindi, come al solito, fate attenzione, se volete skippare le parti NSFW. Non saranno influenti a livello di trama ahah.
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1:
-Zhongli, ma..questa fasciatura..-
Childe avrebbe davvero voluto concentrarsi soltanto sui loro baci, gesti pieni di passione che aveva agognato per un anno, ma quel dettaglio così inaspettato lo aveva distratto, inevitabilmente.
Si era separato da lui a malincuore, cercando di riprendere fiato, mentre la testa gli girava vorticosamente.
Le sue mani erano ancora sulla pelle scoperta di Zhongli, da sotto la camicia, ma il loro percorso si era interrotto non appena aveva avvertito un tessuto spesso, sotto di esse.
Non se n'era mai accorto, fino a quel momento.
Zhongli aveva tenuto delle magliette o delle camicie abbastanza sobrie, durante il giorno. E non si notava nulla, quando lo si guardava vestito.
Adesso, però, ricollegando tutto alle parole di Zhongli di poco prima, era più evidente cosa fosse accaduto: l'uomo era stato ferito. O si era fatto operare.
In ogni caso, aveva avuto un problema.
Lo sguardo di tristezza che Zhongli gli rivolse non appena se ne accorse, fece trasalire Childe.
Era vero, non voleva parlarne, non ancora. Era stato abbastanza palese in quello, e ora che si erano interrotti perché Childe aveva notato quel dettaglio, doveva essere stato doloroso per lui.
Eppure, non riuscì a fare finta di niente, non davanti alla manifestazione tangibile del suo precedente dolore.
-Ti fa..ancora male?-, decise di chiedergli Childe, accarezzandogli un fianco e l'addome ad di sotto di quelle bende, attento a non sfiorarle.
Gli baciò una guancia, mentre Zhongli, fortunatamente, gli rispose.
-No, no, sta cicatrizzando bene, già da diverso tempo. È solo per protezione. E le toglierò tra venti giorni, in teoria, se va tutto bene.-,lo rassicurò, con un tono apparentemente sincero.
Childe pregò che non gli stesse mentendo su una cosa simile.
Gli cadde, inevitabilmente, lo sguardo sulla posizione di quelle bende.
Erano sulla parte superiore del suo petto, e sembravano bianche e pulite, fortunatamente.
Il fatto che in quella zona ci fosse il cuore, tuttavia, non lo rassicurava affatto.
Zhongli gli prese una mano, posandola proprio dove batteva forte.
-É tutto a posto. Puoi..toccarmi, non mi fa male.-, gli disse, con voce gentile.
Childe lo accarezzó, piano, prima di ricambiare il suo bacio sulle labbra.
Erano rimasti così vicini, fino a quel momento, che sembrò solo una conseguenza naturale delle loro azioni.
Zhongli gli avvolse le braccia al collo, attirandolo appena a sé. Per qualche istante, non pensó a nient'altro.
Nient'altro che il fatto che, nonostante tutto ciò che poteva essere successo, Zhongli era ancora lì tra le sue braccia, e diceva di stare bene.
Il pensiero che avrebbe potuto perderlo, l'idea stessa del suo malessere, aveva fatto passare a Childe tutta la rabbia.
Non c'era più spazio per quei sentimenti così negativi, non se Zhongli aveva rischiato così tanto.
Anche se la sua idea di risparmiarlo dal dolore aveva fatto soltanto di peggio, anche se Childe aveva pianto per un anno la sua mancanza, ora era felice di averlo lì. E terribilmente dispiaciuto all'idea che Zhongli avesse sofferto da solo, fino a quel momento.
-Zhongli..non ti obbligo a dirmi tutto nel dettaglio, ok? Ma ti prego..-, mormorò, portando una mano sulla sua schiena e accarezzandola piano, mentre lo stringeva a sé. -Permettimi almeno di starti vicino e di proteggerti, questa volta.-
Gli occhi di Zhongli si riempirono di lacrime, a quelle parole, mentre si strinse contro di lui.
Avevano più o meno la stessa statura; posargli il viso contro all'incavo del collo era un privilegio che aveva scoperto da poco, e che sfruttò anche in quell'istante.
-Certo, se è quello che desideri. Anzi, grazie. E' davvero importante, per me.-,rispose Zhongli, prima di chiudere gli occhi, lasciandosi cullare dal tocco della sua mano tra i capelli, morbido e gentile.
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2:
Zhongli voleva restare a quel modo per sempre, ma, dopo qualche istante, si scostò da Childe quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi, e incontrare uno sguardo dolce, pieno di premura.
Anche se si sentiva ancora in colpa per avergli addossato un peso del genere, era così felice della sua reazione da percepire un senso più forte di calma e rassicurazione. Childe era stato estremamente maturo, in quel dialogo.
Si era arrabbiato, ma gli aveva dato anche la possibilità di spiegarsi, e lo aveva ascoltato.
Ogni giorno più che mai, Zhongli si stupiva di quanto si sentisse in sintonia con lui, nel bene e nel male. Era ancora sorpreso dal modo in cui Childe aveva gestito la situazione, al punto tale da non riuscire neanche più a pensare alla causa scatenante del problema, per qualche istante.
Si concentrò solo sulle sue labbra che si posarono sulle proprie, non appena Childe gli posò una mano sul volto, attirandolo a sé.
Labbra che si schiusero morbidamente, con meno disperazione di qualche minuto prima, ma con lo stesso desiderio. Zhongli non sapeva davvero come aveva fatto a farne a meno per un anno, dopo aver provato quella sensazione così all'improvviso, venendone immediatamente travolto.
-Childe, a proposito..-, gli disse Zhongli, quando, per un attimo, si scostarono, e le proprie dita corsero alla sua mano, stringendola piano. -..volevo ringraziarti di nuovo, per tutto ciò che hai fatto per me. Ti vorrei sempre accanto, adesso che sono tornato. Anche per molto più tempo di quanto non ne abbiamo adesso.-
-Ma certo. Anche io. Non credo riuscirei a separarmi di nuovo da te, adesso.-, mormorò Childe , mentre lo scrutava con un misto di curiosità e piacevole sorpresa, attendendo che finisse di parlare. Gli avvolse un braccio intorno ai fianchi, tenendolo stretto a sé.
Sprontato dalla sua presa, Zhongli proseguì, esprimendo finalmente ciò che avrebbe voluto dire un anno prima, e che ora sembrava infinitamente più semplice pronunciare.
-Per tutto questo tempo, non ti ho chiesto le cose come si deve, anche se ho espresso spesso i miei sentimenti nei tuoi confronti.-,precisò Zhongli, con convinzione mentre Childe trattenne appena il fiato, ascoltandolo attentamente. -Non ti ho più nascosto che cosa provo per te, né un anno fa, né adesso. Ma sento che non basta più.-
-Già. Per fortuna, non l'hai fatto.-,sorrise Childe, anche se gli tremò appena la voce, come se stesse intuendo cosa l'altro volesse chiedergli a breve.
-Sì, infatti.-,sorrise Zhongli a sua volta, prima di sentire una certa agitazione attanagliarlo, quando disse le parole successive. Il cuore gli batteva forte, così tanto che quasi gli faceva male.
Non aveva programmato di chiedergli una cosa del genere quella sera, ma le cose erano avvenute in maniera diversa da come se le era immaginate: Childe aveva scoperto parte del suo segreto, e lui, finalmente, aveva trovato il coraggio di dirgli almeno una mezza verità.
Si sentiva molto più al sicuro, adesso; non che prima avesse mai avuto paura di Childe, ma quanto più di sé stesso, della paura di dover continuare a mentire ancora.
Adesso, non desiderava altro che chiedergli ciò che gli voleva domandare da mesi e mesi, da quando aveva trovato il coraggio di comprendere i propri sentimenti nei suoi confronti, dandogli finalmente un nome.
-Però, ecco...vorrei essere ancora più chiaro, nelle mie intenzioni e nel mio impegno nei tuoi confronti.-, proseguì Zhongli, intrecciando le dita alle sue.
La luce dei lampioni disegnava il volto di Childe come un dipinto ad acquarello, con piccoli colpi di luce sui suoi lineamenti sempre più distesi, indice della felicità che stava provando. Forse aveva compreso cosa Zhongli stesse per dirgli, ma leggergli una tale entusiasmo nello sguardo gli diede abbastanza coraggio per parlare.
La brezza fresca li accarezzava, mentre i rumori della festa sembravano sempre più distanti, quando Zhongli tornò a parlare, a bassa voce, quasi avesse paura che un suono troppo forte potesse spezzare la bolla sicura in cui finalmente si trovavano.
-Non voglio più rischiare di trascurarti o ferirti, o fare cose che ti possano far dubitare di nuovo dei miei sentimenti.-, dichiarò Zhongli, sfiorandogli il volto, passandogli il pollice sulla guancia e scendendo piano alle sue labbra. -Io...ti amo, Childe. E sarei immensamente felice di mostrarlo a tutti, dopo tutto ciò che è successo e ci ha ferito. Per questo motivo, vorrei..vorrei chiederti se vuoi uscire con me.-, riuscì finalmente a dire. -Diventare il tuo ragazzo, per me, sarebbe un privilegio. Ma ovviamente, se vorrai essere il mio...spetta solo a te deciderlo.-
-Io...oh.-,disse Childe, a bassa voce, prima che quegli insopportabili istanti di esitazione si tramutararono in un tangibile entusiasmo, quando si affrettò ad aggiungere:-Sì. Sì, sì, sì! Certo. Certo che voglio!-
Zhongli sussultò, prima che Childe gli prendesse il viso tra le mani, baciandolo di nuovo, con più forza.
Per un attimo, il mondo di Zhongli si dissolse tutto in quei gesti, in quell'impeto con cui si sentì afferrare, fino a quando Childe non lo trascinò contro alla parete, invertendo il modo in cui si erano precedentemente sistemati.
Pressato contro a quel muro, a Zhongli non restò altro da fare che avvolgergli le braccia al collo e tirarlo stretto a sé, ancora di più, fino a sentire l'impatto del suo corpo contro al proprio.
La sua risposta sembrava più che chiara, e anche se Childe non gli aveva ancora detto più nient'altro ad alta voce, i suoi gesti erano più che eloquenti.
Zhongli schiuse la bocca, permettendogli libero accesso, non appena i suoi baci divennero più esigenti. Dalle labbra, alla linea della mascella, e poco dopo a quella del collo, Childe lo baciò fino a farlo tremare, mentre le sue mani forti gli percorsero ai fianchi, fermandosi saldamente.
-Zhongli, io..-,sospirò Childe, sollevando poi il viso per cercare il suo sguardo.
Zhongli si riprese a malapena, quella volta, quando lo ricambiò, con un sorriso ad aleggiargli sulle labbra.
-Zhongli...scusa.- Il volto di Childe era accaldato, il suo sguardo velato dal bisogno che aveva di esternare ciò che aveva appena dimostrato di provare ancora, più forte che mai.
Zhongli sentì un brivido percorrergli la schiena, mentre le sue mani si aggrapparono piano alla sua camicia, e socchiuse gli occhi.
Erano ancora vicini, a un soffio di labbra. L'aria intorno a loro si era fatta così calda che gli girava quasi la testa.
-Ti amo anche io. E non pensavo più che sarebbe arrivato un momento del genere.-, ammise Childe, con voce leggermente spezzata. -Ti ho aspettato tanto, così tanto...dandomi spesso dello stupido, o dell'illuso, ma una parte di me non ha mai smesso di sperarci, dopo aver letto quei frammenti della tua lettera di scuse.-, momorò, portando una mano sulla sua e stringendola forte. -Volevo così tanto che tornassi da me, che tutto tornasse a posto. La mia paura più grande era perderti. Tutto il resto, lo possiamo affrontare insieme.-
-Ma certo. Lo faremo, questa volta. Adesso, sono qui.-,sussurrò Zhongli, premendo le labbra sulle sue. -E ringrazio te di esserlo anche tu, nonostante tutto.-
Era da tempo immemore che non provava una tale emozione. Si sentiva che sarebbe potuto scoppiare da un momento all'altro, da tanto la forza di quei sentimenti.
Childe era diventato il suo ragazzo, finalmente.
E lui era diventato la persona più fortunata al mondo.
-E, senti..scusa, ecco, ma faccio fatica a controllarmi, con te, adesso, dopo tutto ciò che è successo. Mi sei mancato così tanto che non riesco a resistere.-,ammise Childe, cercando ancora di riprendere fiato, alludendo al fatto che lo aveva stretto non soltanto con affetto, ma anche con palese desiderio.
-E...perché dovresti controllarti ancora, adesso?-, si ritrovò a mormorare Zhongli in tutta risposta, gli occhi socchiusi con una malizia che non ricordava più di poter provare.
Per più di un anno, era stato difficile non pensare a Childe in quei termini, dopo che si erano allontanati. Prima che finissero avvinghiati sullo stesso letto, dodici mesi prima, Zhongli non aveva ancora idea di cosa si potesse provare, a fare l'amore con lui. Dopo averlo scoperto, tuttavia, si era forzato a cancellare il ricordo di ogni dettaglio, dato che Childe non era più da considerarsi suo.
Adesso, invece, iniziava a ricordare tutto. Il suono dei respiri più affannati che si infrangevano sulle sue labbra, la presa delle sue dita su di sé, quando era più impaziente, la pressione del suo corpo contro al proprio, così ferma che quasi poteva sentire ancora il suo calore attraverso gli abiti.
Era tutto molto inappropriato, realizzò mentalmente Zhongli, in un barlume di lucidità. Non avrebbero dovuto farsi trasportare a quel modo, proprio lì, in quel posto. Erano in mezzo a un bosco, certo, ma pur sempre vicini a una festa.
Quando lo sguardo di Childe si velò di desiderio, tuttavia, quei problemi sembrarono passare in secondo piano.
-Già. Me lo chiedevo anche io.-, sussurrò Childe, mentre una sua mano gli scivolò sotto alla camicia, di nuovo, questa volta evitando il contatto diretto con la benda. -Ma, sei..sicuro, che vuoi che continui?-,gli chiese conferma il ragazzo, indugiando sul suo fianco, percorrendone il profilo.
Zhongli annuì, sentendo quella certezza sempre più limpida.
-Sì. Fammi dimenticare tutto quanto, Childe, ti prego. Tutto quello che ci ha fatto del male, ogni cosa che ci ha ferito.-,gli rispose, stringendosi nella sua presa, consapevole di non voler altro che lui, e quella felicità tanto difficilmente trovata. Gli sorrise, prima di specificare: -Fammi dimenticare tutto, tranne te.-
***
3:
Se ci sarebbe stata una seconda volta, Zhongli aveva pensato, sarebbe stato tutto più calmo della prima.
La prima volta era stata travolgente, così tanto che il tempo gli era sfuggito via tra le dita, non lasciandogli neanche modo di pensare alla partenza del giorno dopo. Non si era pentito di certo di un simile risvolto: dopo anni e anni, era normale che lui e Childe si fossero fiondati l'uno tra le braccia dell'altro, senza aspettare un secondo di più.
Ciò che però non si era aspettato, era che anche la seconda volta si sentisse allo stesso modo: come se non ci fosse più un altro minuto da perdere lontano da Childe.
Immersi nella quasi totale oscurità, fatta eccezione della luce distante che proveniva dalla festa, Childe lo aveva trascinato nella parte più incolta del bosco, poco distante.
Quando Zhongli gli aveva sfilato la giacca, quell'elegante indumento azzurro di cui si era complimentato soltanto poche ore prima, Childe l'aveva posata sull'erba ai loro piedi, creando uno spiazzo più comodo. Aveva riso alla preoccupazione di Zhongli riguardo al non rovinarla.
"Si lava facilmente. Preferisco darle un altro utilizzo, adesso.",aveva mormorato poco dopo, prima di trascinarvi Zhongli sopra, stendendolo sotto di lui.
Era così che Zhongli si era trovato avvinghiato alla sua figura. Le mani immerse nei suoi riccioli scarlatti, gli occhi chiusi, mentre le sue labbra lo baciavano, ancora e ancora, fino a togliergli il fiato.
Quando scesero sul suo collo, questa volta, non si risparmiarono affatto. Gli lasciarono un segno, e poi un altro, mentre le sue mani gli sbottonavano la camicia, come se non avesse voluto sprecare un solo momento in più.
Il freddo della notte lo fece rabbrividire, ma Zhongli smise di curarsene pochi istanti dopo, quando le mani di Childe percorsero i suoi fianchi, evitando accuratamente la zona dov'era ancora fasciato.
"Tu non hai idea...", mormorò Childe, scendendo a baciargli un fianco, prima che le sue labbra si schiudessero sulla sua pelle, dove passò lentamente la lingua, pericolosamente vicino al tessuto dei suoi pantaloni. "..di quante volte ho cercato di forzarmi a non volere tutto questo, per così tanto tempo."
Zhongli si morse il labbro inferiore; in balia di quelle attenzioni, si sentiva come se una fiamma lo stesse scaldando dall'interno. Sempre più sciolto, sempre più avvolto da un tepore, voleva anche lui reclamare Childe: portò le mani sotto alla sua camicia, accarezzando finalmente la sua pelle nuda, morbida e calda.
Per quanto tempo si era chiesto cosa si provasse, per quanto tempo aveva cercato di dimenticarlo, dopo averlo scoperto.
"Certo che ho idea. Per me è stato lo stesso.", replicò Zhongli, sollevandosi appena su un gomito, per sbottonargli la camicia più facilmente. Il suo sguardo era pieno di desiderio malcelato, quando socchiuse gli occhi, le dita che si fermarono sulle spalle di Childe, salde e forti. Il profilo delle sue braccia era così definito, non poté fare a meno di notare, con un brivido compiaciuto. Se nei suoi ricordi Childe era sempre stato bello, ora l'effettiva realtà gli mostrava ancora più dettagli gradevoli. "Anni e anni, a cercare di non guardarti a questo modo, quando eri proprio di fianco a me. Non sono riuscito, a non dirti come mi sentivo."
Quando Childe si sollevò appena, per agevolargli quei movimenti, Zhongli vide un sorriso malizioso aleggiargli sulle labbra. Senza più la camicia addosso, la sua figura, tracciata dai contorni delle luci distanti, gli toglieva quasi il respiro. Tra il profilo del suo addome, la linea del suo collo o quelle dei suoi fianchi, che correvano fino al bordo dei suoi pantaloni, non sapeva quasi più dove guardare.
Per tanto tempo, aveva sognato di passargli le dita tra i capelli morbidi, di baciarlo sull'incavo della sua spalla, di accarezzarlo ovunque. Non riusciva a credere che stesse accadendo di nuovo.
"E meno male.", mormorò Childe, prima di prendergli di nuovo il viso tra le mani. Quando lo baciò di nuovo, Zhongli chiuse gli occhi; il calore delle sue labbra, della sua lingua che affondava nella propria bocca, lo fece aggrappare saldamente alla sua figura. Il proprio petto si scontrò contro al suo, pelle contro pelle, mentre le cosce di Childe si strinsero contro alle proprie.
"Un ragazzo così composto, non ha paura di farsi vedere nella foresta a fare queste cose così sconvenienti?", lo provocò Childe, poco dopo, la fronte posata contro alla sua, gli occhi che lo scrutarono come se avesse voluto divorarlo.
"In questo momento, dopo tutto quello che è successo...no. Non mi importa.", affermò Zhongli, con convinzione, stringendolo più forte. "Mi importa solo di te."
Childe lo baciò sulla guancia, sorridendo di nuovo a quelle parole. "Molto bene.",mormorò, mentre la sua mano si spostò tra le gambe di Zhongli. "Farò in modo di tenerti occupato, allora." Aprì le dita per sfiorarlo sull'inguine, senza risparmiarsi, prima di sbottonargli i pantaloni, e insinuare la mano sotto al loro tessuto.
Zhongli lo lasciò fare, senza neanche sognarsi di fermarlo. Non gli dispiaceva affatto che, quella volta, stesse prendendo Childe il controllo. Se la prima volta era stato lui a iniziare per primo a prendere l'iniziativa, stendendolo sotto di sé, ora che si trovava nella situazione opposta era ugualmente intrigato.
Le sue attenzioni, il modo in cui lo guardava, gli stavano facendo davvero dimenticare tutto il resto.
Lasciò scivolare le mani tra le sue gambe a propria volta, per aprirgli la cintura, con urgenza. Non avevano molto tempo, ne era consapevole, ma anche se ne avessero avuto a volontà, Zhongli non sarebbe riuscito a resistere lo stesso. Quando gli sfilò la cintura dalla fibbia e gli abbassò la cerniera, affondò una mano sotto al tessuto dei suoi pantaloni, sopra ai boxer. Non appena si rese conto di quanto Childe fosse eccitato, un brivido lo percorse da capo a piedi. Gli sfiorò l'erezione con una certa impazienza, prima di oltrepassare il tessuto, e stringerla tra le dita. La sua pelle era così calda e tesa che fece fatica a continuare a concentrarsi. Mosse la mano su di lui, incapace di resisistere, soddisfatto quando gli strappò un gemito soffocato.
Childe si riscosse con fatica, e gli prese il mento tra l'indice e il pollice, sollevandogli il viso.
"Così impaziente?", lo provocò Childe, quando Zhongli alzò lo sguardo su di lui, sentendosi insolitamente vulnerabile, e a apprezzando immediatamente quella sensazione. "Così tanto da prenderti tutte queste libertà?"
Nessuno lo trattava mai così. Nessuno si permetteva mai di varcare quella soglia, con lui. E in quel momento, voleva che Childe continuasse a farlo.
"Come potrei non esserlo. Mi sei mancato.", confessò, prima che Childe stringesse la presa sul suo volto, e il suo pollice gli sfiorasse le labbra, invitandole a schiudersi.
Zhongli accolse quel gesto, fino a quando Childe non affondò il dito tra le sue labbra, lasciandovi poi scivolare anche l'indice. Zhongli chiuse gli occhi, passando la lingua sulle sue dita, prima di succhiarle piano. Childe lo guardò compiaciuto, mettendosi poi in piedi di fronte a lui, portando l'altra mano al retro del collo di Zhongli.
Zhongli forse avrebbe dovuto sentirsi in imbarazzo, a guardare Childe dal basso all'alto, stretto dalla sua presa, mentre l'altro gli portava il volto tra le sue gambe.
Childe non indossava più nulla, e Zhongli non ebbe certo bisogno di un invito, prima di avvolgere di nuovo la sua intimità tra le mani, avvicinando il viso per accarezzarne la punta con la lingua, come aveva sognato di fare da tempo. La volta scorsa, era stato Childe a fargli una cosa simile, e lui non ne aveva mai avuto l'occasione.
Adesso, mentre iniziò a suggerlo piano, sentendo il suo sapore così delicato, si sentì quasi sciogliere. Non voleva di certo smettere.
"Sei mio.",mormorò Childe, prima di stringere la presa tra i suoi capelli, non appena Zhongli si interruppe un istante. "Non ti perderò per una seconda volta."
Quando lo sentì spingersi tra le proprie labbra, meno pazientemente e con decisamente meno delicatezza, Zhongli si sentì tremare da capo a piedi, mentre l'altro affondava completamente nella propria bocca.
Stava facendo esattamente ciò che desiderava. Era in balia del suo desiderio e del proprio, senza che contasse nient'altro. Così com'era successo soltanto un anno prima.
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NOTE DELL'AUTORE
Che dire, che modo di chiudere un capitolo, EHHHMM
Vabbé, Zhongli, perdonami, ma starai impegnato con questa attività fino al mio prossimo aggiornamento. :')) che a proposito, avverrà dopo Rimini comix! Ci sarà qualcuno di voi??
Io porterò, come cosplay, in ordine: Cherry di SK8, Dehya, Pantalone e AlHaitham, e probably Zhongli una delle 4 sere <3
come al solito, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Fatemi sapere!!
Più che gossip in the woods, ormai siamo a porn in the woods..
vabbé, detto ciò, buone vacanze a tutti, ragazz*, alla prossima <3
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