Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

LA PROMESSA

Il tavolo era coperto di cibo e utensili, non c'era un millimetro vuoto.

Aragosta, bistecca, pane, zuppa e tante altre pietanze erano pronte per essere consumate dai dodici nazisti.

Richter era a capo tavola e fissava sorridente i suoi colleghi mentre teneva le mani unite tramite le dita inserite nelle fessure presenti fra un dito e l'altro della mano opposta e viceversa.

"Cosa festeggiamo?"

Chiese Dreyar mentre controllava una moneta con la svastica incisa su uno dei lati, per lui era il più grande tesoro che possedeva.

"La nostra vita...la nostra nuova vita".

Rispose l'ufficiale a capo tavola.

"Vado a controllare i cani".

Hydra si alzò e uscì all'esterno del ristorante a controllare i quattro pastori tedeschi legati ad un palo tramite il guinzaglio proprio davanti all'entrata.

I cani scodinzolarono e l'ufficiale non poté far altro che accarezzarli per poi dare un pezzo di carne cruda a ciascuno.

Se avesse alzato lo sguardo, se avesse voltato la testa verso la sua destra, avrebbe visto Zedaqah dall'altra parte del marciapiede.

Lui era lì in posizione eretta con lo sguardo fisso sul tedesco.

Sarebbe stato facile, un colpo alla tempia e l'uomo con i capelli rossi sarebbe caduto a terra senza vita.

Ma proprio per questo l'ex militare non fece nulla e aspettò che Hydra rientrasse.

Sarebbe stato troppo facile per lui e poi Zedaqah aveva già ideato un piano.

"Vorrei proporre un brindisi al nostro Fuhër".

Richter si alzò in piedi e sollevò il bicchiere di vetro pieno di alcool, i suoi colleghi lo seguirono.

L'ufficiale non disse nient'altro, osservava la pistola puntata contro di lui.

"Non fate movimenti bruschi".

Sussurrò agli altri.

Zedaqah si avvicinò al tavolo nella mano destra stringeva una pistola e nella sinistra una granata.

"Se uno solo di voi maiali sadici e inutili starnutisce senza il mio permesso saltiamo tutti in aria, via i bicchieri e sedetevi lentamente".

Uno alla volta i nazisti poggiarono i bicchieri sul tavolo e si sedettero con cautela.

"Sapete chi sono?"

Chiese l'ex militare.

I tedeschi scossero la testa, Zedaqah quindi tirò giù la manica sinistra e mostrò il nome che loro avevano scelto per lui.

Lo sguardo dei tedeschi si fermò su quelle cifre.

"Il mio nome, IL MIO, è Zedaqah ricordatelo...sono venuto fin qui per uccidervi, a viso scoperto mostrando me stesso, per me è una questione di rispetto, ma voglio mettere in chiaro una cosa...sarà l'unica forma di rispetto che riceverete da parte mia in...".

Un rumore fastidioso interruppe l'ex militare.

Fontana, a causa del nervosismo, masticava con forza la gomma.

"Fontana".

L'ufficiale guardò Zedaqah.

"Liberatene".

Fontana stava per prendere un tovagliolo.

"No, ingoiala".

Il tedesco di origini italiane restò immobile.

"Ho detto...ingoiala".

Disse a denti stretti Zedaqah e l'ufficiale ubbidì.

"Molto bene...dicevo non vi ucciderò adesso e nemmeno oggi, voglio che sentiate ogni giorno l'orologio che avanza verso la vostra ora, che comprendiate che state per morire...e poi fra una settimana, un mese, sei mesi o un anno...io sarò lì con una fossa al mio fianco pronta per voi".

L'ex militare chiuse un attimo gli occhi e lanciò la granata sul tavolo.

Tutti tranne Richter si allontanarono o si nascosero mentre Zedaqah lasciava il locale.

"Idioti è finta".

L'ufficiale prese la granata e fra la sicura e il corpo dell'arma c'era un biglietto.

Al centro di esso era disegnata una Stella di Davide completamente blu.

CIAO A TUTTI, spero che il capitolo vi sia piaciuto se avete domande o curiosità scrivetele nei commenti e ci vediamo al prossimo capitolo CIAU. 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro