Cap. 9 Una mancanza di garbo nelle maniere[pt.2]
-Salve, oh dame- disse Romeo entrando nella stanza con fare elegante e abbozzando ad un piccolo inchino.
-L'anello- disse Gattino mostrando un dito avvolto dal soffice guanto, sul quale era stato a forza incastrato un piccolo cerchietto d'oro.
Romeo non si chiese se quello era o no un anello da principessa, se una donna gli diceva di baciargli l'anello ed era vestita in un modo così sontuoso non poteva di certo mettersi a fare polemiche. Si avvicinò quindi alla falsa principessa e messosi in ginocchio, baciò il finto sigillo reale.
Marie-Antoniette vedendo la totale sottomissione del capitano, emulò la complice e dovette trattenere a forza le risa quando il povero illuso baciò anche il suo falso sigillo.
-Io sono il capitano della Sogno d'Estate, Romeo detto "il galante romantico"- si presentò rialzandosi -Nessuna di voi è la principessa Viziosa deduco da quello che raccontano le leggende. Mi perdonerete l'insulsa ignoranza, ma non riconosco i vostri sigilli, per tanto tempo sono stato in giro per il mare cosmico e poco tempo ho avuto per interessarmi di politica galattica, voi siete...?- chiese poi confuso.
-Marie-Antoniette de le Antille- rispose una -Gattino XIII "la magnanima"- disse l'altra.
Volpe-gourmet fulminò con lo sguardò la socia, come sempre non poteva fare a meno di assumere identità di potere tirannico, sperava davvero che Romeo non ci facesse caso e passasse avanti.
-"La magnanima"? Un notevole titolo, sono curioso signorina dama, cosa le è valso questo soprannome?- domandò il capitano con puerile curiosità.
Bene era andato tutto per il verso sbagliato.
-Oh be', la signorina mostrò a pieno questa qualità durante una rivoluzione dei ratti. Questi, affamati per la carestia di pane, si recarono alle porte del castello chiedendo aiuto e la magnanima principessa decretò che: poiché il pane era finito, il popolo potesse usare le brioche come valida sostituzione. Ciò sedò la rivoluzione e risolvette il problema all'istante!- rispose Volpe-gourmet, costruendo abilmente una falsa verità storica.
-Ratti? Si chiamavano Ratti come i valorosi rivoluzionari che diedero fuoco alla cittadella DIVINA? Quelli guidati dal "Signore del Nulla"? Colui che fu anche braccio destro del primo pirata spaziale "Kidd della battuta squallida"?- chiese ancora più incuriosito il capitano.
-Si- disse Volpe-gourmet, cauto nell'aggiungere altri elementi di interesse a quella storia.
-Davvero una principessa degna di tal nome se è riuscita a domare una rivolta di sovversivi che usavano come acronimo il nome dei Ratti, perdincibacco, davvero un'impresa notevole!- esclamò Romeo felice di essere al cospetto di una donna di così grande valore.
-Il piacere è mio capitano, tuttavia se vuole baciarmi un'altra volta il sigillo ...- propose la falsa regalità mostrando il dito con l'anello.
-Con molto piacere- disse l'educato capitano ringinocchiandosi per ricompiere lo stolto gesto.
-Ad ogni modo- disse rialzandosi, mentre Gattino si portava la tazza di the alle labbra per nascondere il suo ghigno malefico -sono venuto per incontrare la principessa Viziosa, ma non la vedo, potreste ordunque dirmi cortesemente dove si trova?- chiese quindi il romantico capitano.
Gattino posò la tazza -Nell'aria...- rispose mimando con le mani un gesto di magica sparizione. Romeo la guardò un po' perplesso senza capire e stette per controbattere, quando Volpe-gourmet salvò di nuovo abilmente la situazione -La signorina Viziosa è stata vaporizzatamente esplosa da un colpo laser e in questo stesso momento stiamo respirando le sue particelle sub-atomiche- disse azzardando una vaga spiegazione alla seconda idiozia detta dalla sua complice.
Marie-Anotoniette sentendo quelle parole non se ne curò più di tanto. Infatti a lei non importava del destino della principessa: quella isterica mestruata l'aveva rinchiusa nella stanza del the risvegliando la sua paura per Betty la rossa! Non sapeva quindi se Viziosa era morta o meno, ma se lo era: tanto meglio. Ma poi, in quel momento, la dama stava davvero pensando ad altro.
-Perbacciarco!!!- urlò al cielo Romeo cadendo in ginocchio -La colpa di questa tragedia è solo mia, per aver erroneamente preferito la teoria alla pratica. Mia è la colpa, non son degno di essere un gentiluomo, non son degno di stare al cospetto di così belle e pure fanciulle, anzi non son degno neppure della vita!- dichiarò rannicchiandosi su se stesso in lacrime.
-Oh no!- esclamò Gattino avvicinandosi al povero affranto capitano e mettendogli una mano sulla spalla con fare paternale -Non si preoccupi troppo di questa cosa, noi eravamo qui infatti per i debiti! Viziosa era piena di debiti e questo non la rendeva una principessa completa. Noi eravamo venute su Tettaverde proprio per revocarle il diritto di principessare, quindi non è tanto una perdita- lo rassicurò la dama.
-Ma era comunque una fanciulla- obiettò Romeo leggermente risollevato, ma ancora affranto in cuor suo.
Gattino roteò gli occhi -Eh, mica tanto. Ci sono notevoli dubbi su questa storia. Viziosa poteva essere anche un maschio per quanto ne sappiamo!- rivelò.
Romeo sembrò risollevarsi completamente, aveva abbattuto una falsa principessa, era un eroe non un reietto. Avrebbe voluto tanto annunciarlo a tutta la galassia, ma si contenette, un uomo della sua eleganza non si abbandonava a simili vanaglorie.
-Vedo che state prendendo del the- disse asciugandosi le lacrime -Posso unirmi a voi? Sarebbe un onore prendere del the con delle vere principesse-
-Ovviamente, si accomodi- lo invitò Marie-Antoniette che per tutto quel tempo era stata zitta. C'era qualcosa in quel l'uomo che l'aveva colpita molto fin da subito. Forse era il modo in cui si muoveva: sempre elegante e ponderato. O forse era il modo in cui parlava: sempre garbato e poetico. Non lo sapeva di preciso, ma di certo percepiva qualcosa in quell'individuo che le sbudellava lo stomaco. Avrebbe passato ore a guardarlo e a sentire la sua voce raccontare storie su pirati e rivoluzioni. Quell'uomo era un perfetto sognatore, un degno eroe da romanzo. Anche se era un po' stolto e credulone, il suo cuore era puro, un po' malvagio (era pur sempre uno pseudo-pirata), eppure ancora splendente dei sogni della lontana fanciullezza. Insomma lei forse non l'avrebbe ammesso e di certo non l'avrebbe capito subito, ma fu in quell'esatto momento che si innamorò follemente.
-Quindi lei è un pirata romantico?- chiese Marie-Antoniette una volta che il capitano ebbe preso posto.
-Non esattamente, Marrr della polvere di stelle è stata l'ultimo pirata della storia. Dopo la sua misteriosa scomparsa, dovuta ad un presunto tradimento, l'era della pirateria è giunta al termine- la corresse Romeo.
-Come fa a succedere una cosa del genere, è stata imposta una legge?- chiese ingenuamente curiosa Gattino.
-No. Ma fu chiaro che nessuno avrebbe mai potuto percorrere le orme della leggendaria regina pirata. Vedete, durante i suoi anni di gloria, Marrr non solo accumulò leggendari tesori e compì imprese inimmaginabili e imparagonabili con quelle di qualsiasi altro avventuriero, ma riuscì soprattutto a riunire tutti i pirati sotto la sua bandiera a zampa di gatto. Per fare ciò affrontò ogni singolo capitano della galassia, sconfiggendoli uno ad uno, rubando i loro cuori e i loro nomi- iniziò a spiegare Romeo, ma fu interrotta da Gattino -Si può rubare un nome?- chiese confusa.
-Si che si può. Ovviamente perché ciò possa avvenire bisogna indebolire la volontà dell'individuo e far in modo che questo non sia più in grado di tenerselo stretto, un nome non è un qualcosa che si può sgraffignare di nascosto. Esso è un oggetto molto potente, avere un nome conferisce a quella persona un'identità per cui vivere. Togliere il nome a qualcuno e fumarselo, cosa che si dice facesse la regina coi nomi che rubava, era considerata come una completa distruzione della persona sconfitta. Naturalmente ci vuole una potentissima abilità magica per strappare il nome a qualcuno, ma chiaramente alla grande Marrr non mancava neppure questo requisito. Tuttavia la sua totalitaria egemonia piratesca se da un lato fu qualcosa di positivo, poiché riunì tutti i pirati sotto il suo benevolo controllo indirizzandoli verso una causa giusta, dall'altro impedì il formarsi di altre flotte e quindi quando la nave della regina andò dispersa nel Hazzard Collisions, gli altri pirati, privi di guida, furono completamente decimati dalle forze FAOG. Ovviamente sono stati molti gli stolti che si sono avventurati nel Hazzard Collisions per recuperare la mappa di Flink, ma nessuno ha mai fatto ritorno. Per questo, finché nessuno riuscirà nell'impresa di ritrovare la Miagolio Nero e le sue vele stellate, non vi potranno essere pirati- spiegò Romeo, ma di certo non aveva finito.
-Questa però- continuò dopo aver fatto una breve pausa per sorseggiare un po' di the -Non è altro che la causa più romantica e fiabesca. La verità è che la vita da pirata non conviene. La FAOG controlla tutto, i tesori sono pochi, non sempre la loro esistenza è certa e navigare per la galassia diventa sempre più pericoloso: nessuno vuole rischiare tanto la vita per ottenere poco o niente! La razza umana è disillusa dall'esistenza del romanticismo e ormai pochi credono ancora nelle antiche favole. Si arriverà ad un momento in cui i pirati saranno solo un lontano ricordo di epoche passate e si inizierà a dubitare perfino della loro effettiva esistenza: tale è il potere dell'ottusa mente umana-
-Quindi se tu non sei un pirata, che professione svolgi?- chiese Marie-Antoniette con gli occhi che le brillavano di pura ammirazione. Stava iniziando a pensare che essere un pirata doveva essere davvero fantastico e forse una parte di lei iniziò a sognare di volerlo diventare.
-Bhe, io sono un fixer. Mi occupò della raccolta di pezzi anatomici peculiari per rivenderli a qualche riccone, in modo che lui possa sfoggiarli alle sue feste private. Non so se state seguendo la moda dell'ultima decade di secoli, ma a quanto pare le parti anatomiche migliori non sono quelle belle e perfette, bensì quelle strane e distintive. Quindi io mi occupò di trovare qualcuno che abbia qualcuna di queste parti uniche e lo convinco a cedermele. Ad esempio in questo secolo si portano molto i nasoni lunghi e appuntiti- disse lasciando traspirare una profonda amarezza.
-Quindi è qui per prendere qualche pezzo anatomico dalla principessa?- chiese Gattino masticando di gusto un biscotto al cioccolato.
-No mai! Non toglierei mai alcun pezzo anatomico a nessuna principessa. Vedete a volte i fixer, in particolare quelli un po' turbolenti, sono costretti ad arrotondare svolgendo altri compiti, quali cacciatori di taglie, guardie del corpo o in questo caso depredatori di pianeti. Tutto è iniziato qualche giorno fa, quando il mio ricettatore mi ha detto che un gruppo di distillatori aveva ricevuto una soffiata su un piccolo asteroide da depredare. Ora a questi serviva qualcuno disposto ad accompagnarli, persone minacciose che sapessero muoversi nella galassia e noi ci siamo fatti avanti. Però qualcosa di strano è accaduto, durante la nostra navigazione, la FAOG ha spostato le truppe di anni luce, misure infinitesimali, ma abbastanza considerevoli da impedirci di seguire la rotta stabilita. Non so come, non so perché, ma percorrendo una strana via semplicemente per evitare i radar di rilevamento, ci siamo ritrovati in questo quadrante e abbiamo scoperto di aver trovato un vero tesoro pirata!- spiegò Romeo ancora contento di quello straordinario colpo di fortuna.
-E come è andata il resto della storia poi?- chiese Gattino mentre si buttava in bocca due biscotti per raddoppiare il sapore ed il piacere.
-Beh, discretamente bene potrei dire. Ho anche ucciso un tipaccio capitalista, ho la sua intera ciurma in ostaggio nel loro uovo lievitante, non so davvero che farmene però- spiegò.
Marie-Antoniette, sentendo quel terribile sviluppo così all'improvviso, sputò il the che aveva sorseggiato, inzuppando lo sventurato capitano.
-Oh perdonatela!- disse Volpe-gourmet affrettandosi ad asciugare il volto del povero Romeo -Sul pianeta de le Antille non succedono molte cose eroiche. Sapere tutto ad un tratto di trovarsi davanti ad un guerriero della giustizia sociale cosmica, può un attimo destabilizzare- spiegò salvando la situazione per la terza volta: era un fulcro decisamente troppo bravo.
-Oh tranquilla signorina, è solo un po' d'acqua aromatizzata e poi è sempre un onore ricevere la regale saliva di una principessa- spiegò Romeo privo di rancore.
Sentendo quelle parole Gattino prese un cucchiaino per sputarci dentro e offrirlo al capitano, ma fu fermata prontamente da Volpe-gourmet, che urlando -Zanzara!- le diede un forte schiaffo sulla mano disarmandola.
-Odio le zanzare- disse Gattino massaggiandosi la dolorante mano, affranta del resto di non poter mettere in atto la sua delirante ostentazione tirannica. Ben presto però il dolore passò e un'altra diabolica idea prese forma nella sua mente -Lei è un uomo che vive per l'onore, vero capitano? Mi dica, non si sente un po' sporco ad essere venuto a contatto con tutto quello sfruttamento capitalistico?- chiese.
-Be', devo dire che non fa mai piacere aver a che fare con quel genere di persone e si, mi sento un po' sporco se vuole proprio saperlo- confessò Romeo.
-Togliere via le macchie della zozza oppressione del potere è molto difficile- ammise Gattino -Ma per sua fortuna esiste una cosa che è capace di farlo efficacemente: il sangue! Quindi, se è ancora indeciso sul destino di quei prigionieri, valuti la possibilità di usare il loro sangue come detersivo per la vostra anima. Io credo che debba farlo, io credo che lei debba ucciderli tutti senza pietà- suggerì per poi finire il suo the.
Romeo la guardò indeciso, quello che la donna aveva detto era verissimo. Quegli uomini facevano parte della macchina capitalistica esattamente come il loro capo, ucciderli poteva essere una cosa giusta. Due di loro erano fanciulle, questo era vero, ma nella vita esiste una scala di priorità di valori, sulla cui sommità c'è il dover operare per la giustizia sociale. Quell'idea quindi poteva reputarsi completamente giusta.
Volpe-gourmet e Marie-Antoniette era attoniti, non potevano dire nulla ormai per cambiare la direzione mortale che avevano preso gli eventi. Screditare il consiglio di massacro della "magnanima" Gattino avrebbe infatti fatto crollare il loro imbroglio come una relazione costruita tra due pornostar gelose. Rimasero quindi semplicemente a guardare, sperando che il tempo si riavvolgesse e che Romeo diventasse sordo prima di sentire quella letale idea.
Ma è proprio nel momento più disperato che il burlone rivela il suo gioco e fu così che Gattino iniziò a ridere -Oh amico, non ci starai pensando davvero, il sangue non è un buon detersivo, ha il ph troppo basso!- disse, felice di aver architettato uno scherzo che non faceva per niente ridere (voglio precisare che né Gattino né nessuno dei presenti aveva la più pallida idea della differenza di ph tra il detersivo e il sangue, per questo la frase risulta completamente poco accurata a livello chimico).
-Quei poverini non hanno colpa, non sono diversi da una principessa il cui unico scopo è quello di generare re e mostrarsi alle parate reali- dichiarò, per poi guardare un punto lontano fingendo di rievocare dolorose memorie.
-Oh non dica così, lei come principessa ha un valore inestimabili per il genere umano! La concretizzazione fisica della purezza e di tutti gli ideali di nobiltà. Ogni uomo, re, dio o fixer non può fare a meno di inchinarsi e baciarle il simbolo di regalità in questo modo- disse per poi compiere il gesto.
Gattino lo fece alzare però, si era scocciata di quella cerimonia -Voi siete un vero gentiluomo, un romantico, una persona di garbo e di eleganza. Magari tutti gli uomini avessero tale nobiltà d'animo- fece portandosi il dorso della mano contro la fronte, come se la visione del mondo ora la sconfortasse oltre ogni misura.
-La prego, sono complimenti immeritati. Ogni singola cosa è dovuta alle vostre regali persone. Non pensiate mai infatti che, in tutto il cosmo, ci sia qualcosa di più bello di una fanciulla, in particolare non pensiate vi sia alcuna fanciulla più bella di una principessa. E giuro che se gli affari materiali non mi impedissero di farlo, rimarrei per tutta la vita a contemplare cotanta bellezza, finché morte non sopraggiunga, come avvenne al grande pittore! – rispose Romeo ancora inginocchiato (l'episodio della morte del grande pittore si riferisce alla morte di Kavandiskji, che morì mentre ritraeva la bellezza assoluta della donna da lui sempre amata).
-A proposito di affari materiali- disse Volpe-gourmet interrompendo il flusso di stupidate -Quali sono i vostri prossimi progetti capitano?-
-Credo che entro qualche ora i miei affari sul pianeta saranno terminati e dunque farò di nuovo rotta per Rattville. Perché lo chiede, vuole farsi assumere come fixer?- disse il capitano un po' sorpreso dalla domanda.
-Non propriamente, anche se l'idea non sarebbe da scartare: ho molte qualità utili, le assicuro che potrei esserle di grande aiuto, si sviluppano peculiari capacità a servire una dama sola su un pianeta popolato da scimmie. Ma la questione esula dalle mie mire professionali, invero quello che volevo chiederle era un semplice passaggio- spiegò il falso servitore.
-Un passaggio?- chiese Romeo ancora più perplesso.
-Oh si, è vero!- disse Marie-Antoniette capendo il gioco del fulcro -Cavolo, una cosa così importante e solo ora ci viene in mente di parlarne!- esclamò Gattino reggendo il gioco, anche se a differenza dell'altra non aveva capito dove questo andasse a parare.
-Un passaggio in vero, le navi delle principesse sono state vaporizzatamente esplose nell'esatto stesso modo in cui lo è stata Viziosa la principessa decaduta- fece tragico Volpe-gourmet.
Romeo non potette reggere. Aveva fatto solamente guai, quell'operazione era stata un totale fiasco in quanto a eleganza. Si passò quindi la rosa nella mano destra.
-Sirena puttana!!!- urlò funesto per poi sollevare il tavolo e spaccarselo in testa per punirsi di tutti i guai che aveva commesso. Il gesto però non fu abbastanza per placare il suo animo incollerito e ben presto iniziò a fare a pezzi ogni cosa nella stanza, smembrando peluche e mordendo porcellana.
Marie-Antoniette fu molto colpita da quella manifestazione di ira. Quell'uomo era come una bestia, ogni sua parvenza di eleganza era completamente sparita, lasciando spazio a furia animalesca e decivilizzazione, era disgustata! O almeno provò ad esserlo, ma naturalmente non poteva, la vista di quei possenti muscoli in azione aveva risvegliato in lei primordiali desideri. Quell'uomo era decisamente il suo uomo ideale, come poteva essere disgustata da una così tanta fiera bestia?
Non riuscì a controllarsi in alcun modo quindi quando con un balzo gli saltò addosso. Gli urlò -Si calmi!- ma le sue intenzione erano ben altre, avendo compiuto quel gesto solamente per avvicinarsi a quel divino corpo e toccarlo.
Romeo, sentendo il contatto del soffice palmo della mano della principessa contro i suoi duri addominali, si fermò di colpo. Si passò di nuovo la rosa nella mano sinistra e si prostrò affranto.
Promise poi che avrebbe dato certamente un passaggio alle due dame e che certamente una volta a bordo la loro permanenza sarebbe stata di certo la migliore possibile, degna di una principessa insomma. Avrebbe anche affidato a loro il destino dei prigionieri visto che Marie-Antoniette aveva mostrato uno strano interesse e in generale promise che se fosse accaduto qualcos'altro del genere, avrebbe spedito lui e tutta la sua ciurma di canaglie dritte in un buco nero.
Al ritorno sulla nave però non tutto andò secondo i piani, poiché apprese che la FAOG aveva ricambiato rotta e che avrebbero dovuto aspettare qualche altra ora prima di poter ripartire. Decisero quindi di andare tutti a dormire, confidando di salpare il giorno dopo appena svegli.
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