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Cap.25 Una mancanza di...[pt.1]


Cap.25 [pt.1]

Una mancanza di rilevanza delle vite dei soldati mandati al macello





-Avanti fatevi sotto! State forse aspettando che tutte le stelle si spengano? Forza codardi, avete per caso ingoiato una scatola di preservativi ritardanti?- urlò spazientita Marrr alle immobili e statiche navi della marina.

La cosa era davvero esasperante: erano già passati alcuni minuti e nemmeno un plotone si era fatto avanti per reclamare la sua testa; si sarebbe avvicinata lei, ma purtroppo la sua nave mancava di vele in quel momento, urlare fantasiosi insulti era l'unica cosa che poteva fare.

In verità la colpa di quella stasi non era dovuta alla codardia dei soldati, bensì al temporeggiamento di Exo-S che, come se avesse visto il dio dell'ordine ballare la tarantella col dio del sesso, rimaneva paralizzato, indeciso di come reagire a quel nuovo sviluppo.

Osservava i sei pirati tramite le telecamere di prua senza emettere alcun suono o parola, affiancato dal suo amico, nonché collega di grandi battaglie Travis Vin Trafalgard, ed era lievemente terrorizzato dalla possibilità di star guardando la Leggenda in carne ed ossa e non una cosplayer davvero molto brava.

Aveva formulato un piano efficace e semplice diviso i due punti per sopprimere i pirati dissidenti: uno, lasciare indietro il grosso dell'esercito con Mediocrino al comando, in modo da non essere rallentato; due, guidare insieme al generale Trafalgard (e purtroppo Badpiece che non era smidollato quanto Mediocrino per essere lasciato fuori dai giochi) una piccola flotta e arrivare al centro dell'Hazzard Collisions, sfruttando anche l'Arma Segreta Definitiva per farsi strada tra gli asteroidi.

Una volta giunto al centro aveva trovato una bambinesca sorpresa: una nave col Jolly Roger che corrispondeva alla descrizione! Si era affrettato ad attivare i disturbatori di comunicazione, quindi aveva deciso di agire con calma, posizionandosi in modo imponente e aspettando che il suo nemico facesse la prima mossa, così da capire contro cosa stava combattendo.

Dopo una manciata di minuti però quei sei pirati erano saliti sul ponte della Miagolio Nero e ora la situazione si era completamente ribaltata: la sorpresa bambinesca era diventata una cacca gigante!

Exo-S si sbottonò il frac, facendo uscire lentamente ogni bottone dalla propria asola, dunque se lo riabbottonò con la stessa calma, spingendo i bottoni all'interno delle rispettive asole. Quel gesto lo calmò molto e riuscì a riprendere il completo controllo di tutto sé stesso.

Posò una mano sulla spalla del valoroso generale Trafalgard e notò che il collega stava tremando -Seguimi- gli disse con calma, dunque uscì dalla stanza.

Trafalgard seguì il maggiordomo per lunghi corridoi, finché questo non lo condusse in una stanza isolata, piccola e polverosa (il ripostiglio delle scope), la cui posizione strategica avrebbe permesso alla loro consultazione di procedere lontana da ascoltatori indesiderati e disturbi di altro tipo.

Il generale fece per parlare, ma la sua mente non trovava parole per discutere di quella tragedia e aspettò che fosse il suo superiore a prender parola.

-Non ci girerò intorno e non farò preamboli. Dimmi, è lei?- pose la fatidica domanda Exo-S.

-Si- rispose seccamente Trafalgard rabbrividendo.

Il maggiordomo urlò con furia e colpì con ancora più rabbia la parete dell'angusta stanza.

-Sei sicuro?- chiese massaggiandosi le sanguinanti nocche.

-Si, completamente. Non dimenticherei mai quel volto così paffuto e puccioso- diede conferma l'altro.

-Come è possibile che sia viva?- disse con voce pacata Exo-S, mentre sferrava un altro colpo che lasciò una grossa ammaccatura sulla parete di metallo.

-Non lo so- confessò con amarezza Trafalgard, già come era possibile una cosa del genere? (semplicemente perché Marrr della polvere di stelle ha troppo carisma ed è troppo fantastica)

Exo-S si raddrizzò e si risistemò i capelli -Bene, allora qui le cose sono molto peggiori di quello che pensavamo. La situazione è inevitabilmente precipitata nella zona rossa, bisogna indire l'allarme cosmico, siamo nel mezzo di una completa catastrofe. Il tempo degli scherzi coi MajestY è finito, ora solo azioni ciniche e professionali- disse.

-Ma Exo-S, non potremmo usare la nostra Arma Segreta Definitiva?- suggerì il generale.

-Ah! Lui?! Lui è un fan della pirateria, non torcerebbe mai un capello alla Leggenda, piuttosto si lancerebbe in un buco nero. Anzi credo che dovremmo intensificare la sorveglianza, per evitare che possa fuggire per andarle a chiedere un autografo- spiegò Exo-S ridendo istericamente.

-Con tutti i nemici che potevamo affrontare, dovevamo trovarci contro proprio uno dei quattro pirati sui quali quella scimmia non alzerebbe mai alzato un dito! Tutta colpa di quei dannati libri economici sul romanticismo e imprese sociali, bisognerebbe bruciarli uno ad uno e tagliare le mani a tutti gli autori!- esclamò con rancore il maggiordomo.

-Quattro...Exo-S...ci sono altri tre pirati ancora in vita quindi? Marrr non è l'unica?!- esclamò con infinito stupore misto a timore l'eroico generale.

-Oh tranquillo, non fare quella faccia, non c'è da preoccuparsi di loro. Vedi: uno ormai è più morto che vivo, quel vecchio taccagno, credo che sia stata la sua avidità a tenerlo in vita; un altro è da qualche parte del cosmo a compiangersi mentre osserva le stelle; e del terzo, be', di lui non importa niente a nessuno e non capisco nemmeno perché ne stia parlando- rispose Exo-S.

-Tuttavia avrei preferito trovarmi difronte a chiunque altro anziché Marrr. Tutti gli altri bene o male sono gestibili, lei assolutamente no...- aggiunse illustrando con precisione la disastrosa situazione in cui si trovavano.

-Cosa dobbiamo fare allora?- domandò Trafalgard temendo la risposta.

-In questa posizione dobbiamo fare solo una cosa: fallire. Falliremo e lo faremo miseramente, in modo che il cosmo possa capire la reale pericolosità di questa situazione. Ci occorre un massacro- propose la drammatica soluzione il maggiordomo.

-Un massacro? Cosa intendi dire...?- chiese Trafalgard, tuttavia in cuor suo aveva già capito a cosa il collega alludeva.

-L'unico modo che abbiamo per superare questa pericolosissima catastrofe è fare in modo che tutto l'universo ci prenda sul serio. E non c'è nulla che smuova di più l'opinione cosmica della fine di migliaia e migliaia di vite. Sapendo che un'esorbitante quantità di propri simili sono morti, la nostra specie inizierà ad avere paura di fare la stessa fine e con la paura verrà l'istinto di sopravvivenza, che porterà all'agire razionale e necessario. E sarà allora che avremo la loro attenzione, i loro permessi e tutte le loro risorse per ristabilire l'ordine- espose il suo spietato piano il cinico stratega.

-Ma stiamo parlando di uomini, soldati sotto il mio comando! Exo-S, non puoi davvero pensare questo!- protestò il comandante cercando di opporsi, anche se una parte del suo animo sapeva che quella era l'unica valida soluzione.

-Cosa dovremmo fare allora, generale Trafalgard? Pianificare un inutile piano di attacco che limiterà le perdite e posticiperà solamente la nostra sconfitta? Oppure dovremmo ritirarci, così da essere sconfitti per sempre inevitabilmente e permettere alla pirateria di riportare il suo romantico caos nel mondo?- fece Exo-S, mostrando che effettivamente la sua idea era l'unica che portava concretamente risultati utili.

-Sono uomini, i miei uomini! Non posso guidarli verso la morte, non posso girarmi dall'altra parte mentre i loro cuori esplodono! Sono un generale, il mio onore professionale non me lo permetterebbe!!!- protestò Trafalgard opponendo un'ultima gracile resistenza.

-Non sarai tu a guidarli infatti, il nostro terzo generale in comando, l'eroico Nap Badpiece, guiderà quest'operazione e lo farà nel migliore dei modi possibili- rivelò Exo-S.

Trafalgard strinse i pugni, sapeva che Exo-S faceva come sempre solo quello che era giusto, tuttavia sapere che la vita di quegli uomini, che avevano giurato di difendere con tutto se stessi la pace cosmica, valeva così poco rispetto a tutto il resto, gli riempiva il cuore di cieco furore.

Si sfilò la sciabola di bernio dal fianco e la porse al maggiordomo -Dagli anche questa, senza una sciabola di bernio i soldati non seguiranno il loro generale; non avrò così la tentazione di buttarmi nella mischia e dare ordini-

Exo-S la prese -Scusami, se avessi potuto evitarlo l'avrei fatto, mi dispiace molto farti una cosa del genere, soprattutto a te che sei mio amico-

-Risparmiati queste inutili ruffianate per i MajestY! Tu non hai amici, l'unica cosa che vuoi è l'ordine- lo accusò Travis uscendo dalla stanza.

Exo-S sorrise, non erano amici, tuttavia non c'era nessuno che lo capiva meglio del generale Trafalgard. Aveva ragione, tutto quello che voleva era disciplina, armonia, equilibrio, ma soprattutto: ordine.





Quando Badpiece ricevette la sciabola di bernio, un largo sorriso ebete gli si stampò sul volto e il suo gioioso animo fu grato all'umanità intera, che finalmente, per la prima volta, si rendeva conto della sua eroica importanza. Con due sciabole di bernio il suo comando sarebbe stato due volte più efficiente e autorevole; i soldati avrebbero con maggiore prontezza eseguito i suoi ordini e lui li avrebbe agevolmente guidati verso una gloriosa vittoria. Il successo con tutto quel potere era certo, bisognava solo renderlo ufficiale conducendo l'attacco. Era infine giunto il momento della sua rivalsa: avrebbe sconfitto Trollux e i suoi modi idioti una volta per tutte!

Pensando queste insigni cose, Badpiece si pose in testa al plotone che avrebbe sferrato il primo attacco, prime vittime dell'inevitabile massacro.

Salutò quelle innocenti bestie da macello alla maniera militare e loro risposero immediatamente con estremo rigore, fiduciose nel loro nuovo comandante. Del resto egli aveva due sciabole di bernio, ed una di queste gli era stata donata dal generale Trafalgard in persona, doveva essere per certo una persona dal grande valore per meritarsi un simile onore.

-I vostri ordini sono semplici: uccidere i terroristi! Ma non Trollux, lui lo voglio completamente ed assolutamente vivo, intesi?- spiegò il suo elaborato piano d'attacco il competente generale.

Dunque senza ulteriori esitazioni (e senza altre ulteriori utili e necessarie disposizioni strategiche) urlando un furente "All'arrembaggio!!!", ordinò ai suoi uomini di calare le corde di collegamento sul ponte di coperta della Sogno d'Estate; e ben presto lungo queste iniziarono lentamente a scendere i soldati del primo plotone, mentre i combattenti degli altri due plotoni rimanevano a guardare, in attesa di un segnale che gli indicasse cosa fare (ovviamente la vista di quell'abbordaggio fece indispettire non poco la regina pirata Marrr, che, indignata dal suo essere messa in così secondo piano, si esibì una serie di volgari e fantasiosi insulti).

Una volta scesi sulla nave, Badpiece fece per dare gli ordini d'assalto (che consistevano in un semplice -Attaccate!-), ma abbandonò ben presto questa intenzione, vedendo che verso di lui avanzava il suo arcinemico.

-Nap, amico! Hai portato con te l'esercito per liberarci, non dovevi, ti preoccupi eccessivamente troppo. Vedi, noi stiamo benone qui con i pirati, stiamo facendo incredibili progressi nella nostra ricerca, molti più di quanti ne abbiamo mai fatti in battiti e battiti di Armstrong sotto il nome di eterni. Davvero, sembra ci sia stato un grosso malinteso- esordì Trollux con tono amichevole, venendogli incontro accompagnato dalla sua assistente.

-Terrorista, non ti permetto di rivolgerti a me chiamandomi "amico"! Io sono il valoroso eroico generale Badpiece, colui a cui il governo ha donato due sciabole di bernio per il suo eccezionale valore e non sono amico di una vile canaglia pirata comunista terrorista!- sbottò con furia il rispettabile generale, agitando nell'area le sue due prestigiose sciabole.

-Oh, non fare così. Sei arrabbiato perché ti abbiamo lasciato da solo su Tettaverde? Guarda lo ammetto, il nostro comportamento non è stato di certo dei migliori, però non abbiamo potuto farci niente, sono successe troppe cose troppo velocemente e io per la metà del tempo sono rimasto a terra svenuto. Ti chiedo davvero tanto scusa a nome di tutti gli eterni, ma soprattutto a nome mio, che come tuo amico, ho tradito non solo la tua fiducia ma anche la tua fedele amicizia- chiese perdono Trollux sinceramente affranto.

-Io non sono tuo amico!!!- gli urlò Badpiece con rabbia.

-Maestro, forse...- provò a persuaderlo di non continuare Sabaca, tuttavia le sue parole furono totalmente ignorate.

-Non fare così. Ho sbagliato, abbiamo sbagliato, abbandonarti è stata davvero una grande cattiveria. Ma hei, possiamo rimediare, che ne pensi di un abbraccio coccoloso?- propose Trollux avvicinandosi al generale a braccia spalancate.

Questo provò a ritrarsi e schivare l'imbarazzante gesto, ma per sua sfortuna Trollux fu più veloce.

Il loro abbraccio fu lungo e caloroso, i loro corpi si trovarono ad intimo contatto e sembrò che i loro cuori battessero all'unisono, uniti dal soave sentimento chiamato: amicizia. Dopo qualche minuto passato in quella posizione di amore idilliaco, Trollux si staccò baciando Badpiece sulla fronte con affetto, alla stessa maniera in cui il tenero Achille avrebbe baciato il suo fedele Patroclo. Fece quindi per riprendere parola, quando sette colpi laser, sparati dall'indignato Badpiece con una pistola presa in prestito da un soldato lì vicino (non usò le sue spade di bernio per paura di sporcarle), lo trafissero.

Trollux vomitò un gettò di sangue, quindi ricadde mollemente all'indietro tra le braccia della sconvolta Sabaca.

-Maestro!!! Maestro!!!- urlò allarmata Sabaca singhiozzando e lacrimando, con le mani sporche del sangue del suo mentore.

Di lì a poco a quei sette colpi ne seguirono tanti altri, sparati sia da Helsinki e Kansas che dal primo plotone d'assalto.

Le due piratesse avevano seguito tutta la scena attraverso la semi-porta porta di ingresso della nave situata nel cassero di poppa e appena sentiti gli spari, avevano prontamente risposto.

Sabaca si ritrovò così in un vento di proiettili, ma per sua fortuna nessuno degli assalitori mirava contro di lei.

Nonostante infatti Trollux fosse più morto che vivo, i soldati non avevano intenzione di fare fuoco su di lui e in tal modo disobbedire al precedentemente autorevole ordine di catturarlo "completamente e assolutamente vivo", tanto il possesso da parte di Badpiece di due spade di bernio li costringeva all'obbedienza.

Sabaca quindi, essendo completamente coperta dall'inerme corpo del maestro, riuscì a sfuggire al letale destino di essere trafitta da infinite raffiche di mortali raggi colorati.

-Sabaca retrocedi, posso arginare le ferite, ma devi sbrigarti!!!- le gridò Helsinki facendo un impreciso fuoco sugli assalitori.

Quelle parole scossero l'assistente dal panico e dallo stupore: doveva agire e subito se voleva salvare la vita del suo mentore. Si alzò in preda ad una forte scarica di adrenalina (o forse di amore) e trascinando goffamente il corpo del suo maestro (che le faceva anche da scudo salva vita), iniziò la sua ritirata.

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