Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Cap. 10 Una mancanza di fede nei sogni[pt.2]

-Oh amico è come cadere in un caffè bollente senza zucchero- metaforizzò un uomo alla sua destra per poi lanciarsi in una ghignate risata.

-Come sempre non fa ridere- disse con freddezza critica il Signore del Nulla mentre dava da mangiare del pregiato formaggio ad un grosso ratto nero pieno di pustole.

-A Romeo fa ridere, perché lui è un SUPERPIRATASTRATOSFERICO!- protestò Kidd difendendo la sua arte comica, per poi lanciarsi in bocca un chicco d'uva preso dalla cornucopia sul tavolo.

-Certo che lo è! Ma credo che ricevere come saluto di benvenuto una frase senza senso da parte del primo pirata della storia è un onore di cui avrebbe fatto tranquillamente a meno, vero Romeo?- chiese "Babbilà delle mille bandane".

-L'umorismo delle donne si sa che è più basso di quello degli uomini, per questo noi facciamo più rumore quando ridiamo- obiettò Kidd ghignando.

-Oh ancora con queste battute sessiste. Cavolo, ora non solo non fai ridere, ma fai anche piangere- gli rivelò Babbilà.

-E fidati, ci staremo già sbrodolando piagnucolose, se non fossimo delle piratesse troppo fighe per farlo- spiegò "Wallaka corda appesa" per poi lanciarsi insieme all'amica in una sonora risata che confutò la teoria di Kidd.

-Siete tutti dei manghi acerbi- protestò un uomo alla sinistra di Romeo con un filo di voce che non poteva essere altri che Flink sussurra morte.

-Amico lo sappiamo, non ti sforzare per dire cose inutili- fece il grassoccio "Bubbu" mentre si accarezzava il piercing all'ombelico come era sempre solito fare.

-Cosa sta succedendo?- chiese Romeo guardandosi intorno.

Si trovava in una grande sala le cui pareti e ogni singolo oggetto presente in essa era completamente fatto d'oro. Davanti a lui c'era un tavolo imbandito che gli suggeriva di trovarsi a qualche sorta di banchetto per festeggiare qualcosa. La cosa che più lo colpiva erano però le persone.

Ne erano migliaia, tutte sedute lungo il tavolo, ed erano tutti pirati più o meno famosi, ma tutti incredibilmente valorosi. Vicino a lui sedevano Kidd e Flink e davanti aveva il Signore del Nulla ai cui lati c'erano i capitani Babbilà e Wallaka (naturalmente so che al lettore non importa dove sedeva Bubbu, a nessuno importa di Bubbu). Osservando con maggiore attenzione riconobbe anche: Occhio di Lince col suo possente spadone, Grufus che impugnava la sua doppietta, Aras che si sventolava coi suoi letali ventagli e tanti, tanti altri.

-Be' siamo ad un funerale- gli disse Kidd assumendo una triste espressione -Il morto è un certo Romeo, era un fixer-

-Ma sono io...- rivelò Romeo con voce tremante, metabolizzando l'immagine della sua stessa morte.

-Oh no, non dire panzanate, tu sei "Romeo il SUPERPIRATASTRATOSFERICO"!- lo corresse Kidd offrendogli un bicchiere di vodka e veleno per zanzare.

-Ma io non sono un pirata, la pirateria è...- ma non riuscì a finire la frase poiché Babbilà gli mise un imbuto in bocca e Wallaka, strappato il bicchiere da mano di Kidd, lo versò dentro obbligandolo a bere.

-Ti fai troppi problemi e ciò ti provoca crisi emotive. Devi essere più spontaneo, per questo io sono sempre nudo- gli spiegò Bubbu mentre Romeo tossiva come se avesse ingerito belladonna (in realtà Kidd aveva omesso apposta che lì la vodka la mischiavano anche con quel letale veleno, che burlone).

-No quello è fare schifo!- lo corresse Babbilà che sedeva alla sua sinistra e quindi era costantemente esposta alla visione delle sue nudità.

-Non è vero...- piagnucolò l'omone che fu ben presto zittito da un agguatò di Wallaka che, bloccatolo da dietro con la sua fidata corda, lo sbattette a terra, dove gli ficcò un grosso imbuto in bocca, mentre la sua complice Babbilà ci versava dentro un barile intero di vodka.

-Oh ignorale, odiano le persone che rimangono sobrie per più di due ore al giorno, è la loro procedura, solo che con Bubbu ci vanno più pesante. Tranquillo non morirà, poiché siamo tutti già morti, o quasi...- spiegò Kidd guardando il decrepito Flink che lo maledisse sussurrando atroci parole di morte.

-Prima stavi dicendo che l'era della pirateria è finita vero?- chiese poi riportando la discussioni a temi più importanti.

Romeo annuì deciso. Kidd fece per riprendere la parola, ma il Signore del Nulla, infastidito dal chiasso, si alzò dirigendosi alla porta -Io vado a guardare le stelle. Non vi è bisogno che rimanga qui- disse avviandosi verso la porta.

-Hei aspetta musone, avevamo deciso che avremo entrambi raccontato le nostre storie. Non puoi andartene, hai promesso!- protestò Kidd rievocando un sacro accordo a quanto pare precedentemente stipulato.

Il Signore del Nulla si fermò e ritornò indietro -No, questa cosa non è assolutamente vera, poiché noi non abbiamo un passato, essendo stati creati nell'esatto momento in cui questo tipo ha iniziato a sognarci: non siamo altro che immagini della sua mente dei nostri sé reali. Del resto io non sono neppure un pirata. Io sono un anarchico rivoluzionario, la cosa è ben diversa. Dunque vado a guardare le stelle- spiegò, quindi giratosi, si riavviò verso la porta.

-Come vuoi MUSONE!- gli urlò dietro il suo capitano.

Il sottoposto arrestò di nuovo la sua uscita di scena e ritornò indietro -Okey. La cosa è semplice. Mi dissero una volta, tanto tempo fa per intenderci, che non avrei cambiato il mondo perché puzzavo di nulla. E invece...- disse allargando le braccia indicando tutta la realtà che lo circondava e fu inutile aggiungere altro.

Chiarita quindi la questione, il rivoluzionario si girò e uscì dalla sala mentre Kidd gli urlava dietro un altro "MUSONE!" .

-Beh dai, tutto sommato è stato piuttosto loquace. Sai le storie che girano su di lui, i topi, il fatto che uccideva le prostitute che non riuscivano a farlo venire e quelle cose lì sul fatto che tagliava le lingue a chi disturbava il suo sonno? Non sono neanche lontanamente paragonabili alla vera realtà, perché questa è molto peggio. Però ti dico, ho viaggiato con lui per tutta la galassia e ti posso garantire che è un uomo come pochi, il suo unico problema è aver subito un brutto tradimento dall'amore. Ma nonostante ciò, sono convinto che una parte di lui crede ancora nel potere di questo- gli spiegò Kidd con un tono di mistico rispetto.

-Ma bando alle cincischie, è giunto il momento della mia storia- disse e iniziò a raccontare -Quando ero piccolo vivevo in una desolata cittadina di Rattville...no aspetta, non voglio raccontarti tutta la storia della mia vita. Saltiamo al fatto che un giorno, durante una pausa dal mio lavoro di stermina-gatti, mentre mi apprestavo come sempre ad allietare la mia esistenza leggendo della letteratura erotica, di tipo economica perché non avevo molti soldi, mi accorsi che avevo sbagliato genere e che avevo comprato un noioso saggio storico. La cosa mi distrusse l'animo, ma poiché in negozio non facevano restituzioni e poiché l'alternativa era passare quella pausa a pensare allo schifo della mia esistenza, decisi di procedere lo stesso nella lettura. Fu in quel momento che la mia vita cambiò. Avevo sempre vissuto cercando solamente di andare avanti e sopravvivere, ma in quel preciso istante capii che vale la pena continuare ad esistere solo se lo si fa in modo romantico. Su quella carta scadente vi erano stampate le più grandi storie di uomini e donne della nostra razza. Eroi che solcavano una vastità immensa di acqua chiamata mare, diretti verso l'ignoto più assoluto. Combattevano mostri leggendari, sfidavano avversari invincibili e superavano prove impossibili da superare, tutto per la fanciulla amata o per la giustizia sociale. Certo, a volte c'era da sporcarsi le mani uccidendo qualcuno o depredando qualche veliero, ma tutto veniva svolto sempre in modo romantico e senza venir meno all'onore piratesco. Naturalmente col senno di poi mi resi conto che quello non era un vero saggio storico, bensì solo una raccolta di storielle d'avventura, che del resto erano scritte anche in modo mediocre e pretenzioso. Però oltre a quello, l'essenza contenuta in quelle pagine mi colpì tanto che decisi di diventare uno di quegli uomini e vivere la mia vita secondo quegli imprescindibili ideali. Ora, come è naturale supporre, essendo io il primo pirata cosmico, nessuno prima di me aveva avuto un'idea così folle. I pirati appartenevano al passato e solcare lo spazio in cerca di tesori sembrava una cosa decisamente impossibile da realizzare. Del resto solo uno stupido penserebbe di intraprendere la professione del pirata senza avere un mare da solcare. Ma hey, io ero quello stupido e ti dico che la cosa è come cadere in una tazza di caffe senza zucchero.

Perché quando cadi non devi bere, ma continuare a nuotare verso l'alto per uscire, poiché il caffe senza zucchero fa davvero davvero schifo!-

Romeo guardò il saggio capitano con rabbia, la sua storia sarebbe stata molto epica e interessante se non l'avesse conclusa con quella scemenza senza senso. Incollerito lo spinse con un calcio giù dalla sedia, convinto che fosse giunto il momento di prendere il flusso di quella visione in pugno. Salì sul tavolo rovesciando la stracolma cornucopia che vomitò la sua abbondanza sul pavimento e urlò a pieni polmoni -Occhi a me onirica irreale marmaglia!!!-

Tutte le proiezioni si girarono offese e incollerite, ma con gli occhi puntati attentamente su quell'uomo che aveva osato definirli "onirici e irreali". Questo, vedendo di essere riuscito ad ottenere l'attenzione di tutti, prese un grosso barile di vodka, belladonna e veleno per zanzare, e lo svuotò in un sol sorso. Tossicchiò un po' e fracasso a terra il suo calice di legno gigante, mentre tutti i presenti, in particolare Babbilà e Wallaka, si lanciavano in un'ovazione di approvazione.

-Silenzio!!!- intimò tacitandoli -La costruzione della nostra realtà futura spetta solo a noi stessi, indipendente da realtà storiche o contesti vari. Questo è il messaggio che state cercando di darmi?- chiese.

I pirati si scambiarono sguardi confusi; si trovavano lì solo per fare casino, dare una lezione morale non era minimamente nei loro intenti. Però essendo ancora stupiti dal modo in cui quel tipo aveva finito il barile in un sorso e stava ancora in piedi, annuirono rispettosi.

-Be' io dico... fottetevi!!!- urlò Romeo di tutta risposta alzando il dito medio -La colpa è solo vostra se l'era della pirateria è finita. Mi fate schifo, cioè vi rispetto, ma la vostra incompetenza professionale è disgustevole come l'indole di una sirena meretrice! Io non ho bisogno di farmi dire da delle persone di cui rimangono solo storie come vivere la mia vita. Avete tutti ragione, sono stato miserabile, in tutta la mia esistenza non ho mai seguito realmente il mio sogno, poiché in un modo o nell'altro la realtà mi ha fatto sempre piegare ai suoi compromessi. Ma ora basta! Ora è giunto il momento in cui l'era della pirateria rinasca e non mi importa se la cosa sarà folle o impossibile, so solo che sarà la migliore era piratesca di tutte, con i migliori combattimenti, tesori, inganni e gare di bevute! Questo perché io sono superiore a tutti voi fottisirene mitologici, io non sarò un pirata, io sarò un SUPERPIRATASTRATOSFERICO!!!! -disse il capitano alzando il pugno al cielo con fierezza.

Gli altri pirati risposero con lo stesso gesto urlando questa volta non più di rispetto, ma di vera ammirazione. Presero quindi il loro eroe in spalla e lo festeggiarono e lo incoraggiarono, finché questo non si svegliò sudato ed eccitato.

Ora il suo destino era chiarò, proprio come lo era stato tempi addietro per Kidd, proprio come aveva profetizzato la Musa: lui avrebbe preso quella strada e avrebbe realizzato il suo sogno, anzi sarebbe andato anche oltre.

Uscì dalla sua camera urlando come un pazzo chiamando a raccolta ogni persona presente sulla nave, avevano una grande avventura che si dispiegava davanti a loro ed era giunto il momento di decidere i tesori che avrebbero depredato.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro