42. Pulce
Dieci mesi dopo
Brutus era seduto in sala, composto e serio, mentre intorno a lui correva un indemoniato batuffolo di pelo nero.
Il batuffolo in questione, suo figlio, gli saltò sulla schiena, gli morsicò le orecchie e gli leccò il muso, per poi precipitare a terra in una confusione di pelo e zampe.
" Pulce! " esclamò Harry prendendolo in braccio " Non puoi lasciare in pace un po' tuo padre ? "
Pulce, che, a quattro mesi, pesava già dodici chili, reagì abbaiando gioiosamente e divincolandosi e Harry dovette metterlo a terra.
Non appena fu sul pavimento, cominciò a correre e si fiondò in giardino alla velocità della luce.
" Coraggio Brutus! " disse Louis inginocchiandosi accanto a lui " Vedrai che tuo figlio prima o poi imparerà l'educazione! "
Il cane lo guardò con occhi carichi di dubbio e poi scosse la testa facendogli capire cosa pensava in realtà.
Louis allora lo abbracciò e affondò il viso nel suo pelo, sentendosi come al solito felice.
" Io credo che tu ami Brutus più di me! " commentò Harry con un leggero broncio.
Brutus e Louis lo guardarono sornioni, poi si guardarono negli occhi e si gettarono l'uno addosso all'altro, dimostrandogli che non aveva tutti i torti.
Harry non riuscì a stare arrabbiato di fronte alla scena, ma poi scoppiò a ridere a squarciagola perché vide Pulce rientrare in casa con in bocca una delle adorate piante di gerbere di Louis.
Quest'ultimo non si accorse subito di ciò che era successo, ma, non appena ne fu consapevole, si alzò di scatto e cominciò a rincorrere il cucciolo.
Brutus si avvicinò così a Harry e gli posò il testone sulle gambe facendosi accarezzare.
" Lo so che vuoi bene a Louis, ma so anche che ne vuoi a me e a quella peste di tuo figlio " sussurrò il riccio.
Il cagnolone mugugnò il suo assenso e poi chiuse gli occhi deciso a schiacciare un pisolino.
Non riuscì a dormire però più di un paio di minuti perché Pulce, evidentemente sgridato da Louis, ritornò di corsa in casa e saltò sul divano a cercare protezione.
Harry si ritrovò così con entrambi i cani addosso e un Louis furente che stava avanzando verso di lui con in mano un rastrello.
" Mi ha sradicato tre piantine! Tua madre me le aveva appena regalate! " borbottò arrabbiato " Non ne posso più di quel demonio di un...."
Louis si bloccò perché il demonio in questione era trotterellato ai suoi piedi e si era messo a zampe all'aria a chiedere perdono.
Alla velocità della luce Louis lo prese in braccio e lo sbaciucchiò dimostrando quanto fosse arrabbiato con lui.
Brutus osservò i due con affetto canino, diede due leccate alla guancia di Harry e poi si mise finalmente a dormire, felice di essere un cane fortunato e di avere due umani buoni e dolci accanto a sè.
Ah, sì, aveva anche un cucciolo vivace, ma di quello non si preoccupava, perché sapeva che Pulce sarebbe diventato un cane serio e posato come lui.
Del resto anche lui da piccolo aveva combinato disastri...
Aveva perfino fatto a pezzi una camicia di Gucci del suo padrone e poi ne aveva sotterrato i pezzi i giardino....
Nessuno l'aveva mai saputo, Harry la stava ancora cercando....avrebbe potuto confessare il misfatto, ma in fondo quel colore non era più di moda, quindi tanto valeva dormirci sopra e sognare tante palline e tanti biscotti profumati!
Grazie a tutti per aver letto, votato e commentato la storia❤️
Domani inizierò a pubblicare quella nuova, che si intitolerà "Amoris Flamma" e che sarà ambientata nell'antica Roma.
Vi ricordò che, se volete, potete seguirmi su Instagram.
Mi chiamo pli.nio1975...ricambierò con piacere il follow.
Ringrazio, inoltre, le persone che hanno comprato i miei due libri su Amazon e vi ricordo, dato che me lo chiedete sempre, che su Amazon mi chiamo Plinio Cupido.
Baci piccicati😍
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro