Nei giorni successivi Harry e Louis trascorsero sempre più tempo insieme, ma la loro conoscenza rimase sempre allo stesso livello, semplicemente perché il ragazzo dagli occhi blu non abbassò mai la corazza con cui si era rivestito.

Harry lo vide ancora fare sesso con medici ed infermieri e avrebbe voluto fare qualcosa per fermarlo, avrebbe voluto parlargli, ma sapeva che sarebbe stato come scontrarsi con un muro di gomma.

Le sue sedute con il dottor Taylor proseguirono regolarmente e Harry, nonostante il suo iniziale scetticismo verso di lui, dovette ammettere con se stesso che si sentiva meglio e non provava più dentro di sè quella rabbia che gli faceva odiare e disprezzare i suoi genitori.

Così, prima del tempo che era stato preventivato, il dottor Taylor contattò i signori Styles e comunicò loro che Harry era pronto per tornare a casa.

Desmond, abbastanza scettico, si presentò comunque all'ospedale in compagnia della moglie e dovette ricredersi all'istante quando si trovò faccia a faccia con il figlio.

Harry sembrava cambiato, appariva più maturo e, soprattutto, cosa ancora più strana, il suo atteggiamento non era più aggressivo.

" Per me puoi tornare a casa anche subito " disse il dottor Taylor alla presenza di tutta la famiglia Styles.

Harry, ancora incredulo, si sentì subito più leggero, anche se una parte del suo cuore era dispiaciuta all'idea di lasciare Louis senza avergli dato un concreto aiuto.

" Potete venire a prendermi domani mattina? " chiese quindi ai genitori " Vorrei avere il tempo di preparare con calma la mia valigia e di salutare il mio compagno di stanza "

" Ma certo, caro " rispose la madre, contenta e stupita che suo figlio, finalmente, fosse riuscito ad instaurare un qualche tipo di legame con un ragazzo.

Harry, quindi, si congedò dai suoi genitori e dal suo psichiatra e tornò nella sua stanza, trovandola però vuota.

Si sedette così sul letto e lo sguardo gli cadde su un piccolo quaderno appoggiato sul comodino di Louis.

Sapeva che non doveva farlo e sapeva che, se il suo compagno di camera l'avesse scoperto, sarebbe diventato una furia, ma non resistette e lo prese.

Lo sfogliò rapidamente e rimase a bocca aperta.

Erano disegni, bellissimi disegni e riproducevano sempre lo stesso soggetto...lui.

Molti erano accompagnati da piccoli cuori o da fiori stilizzati e c'erano anche pagine scritte con una grafia fine e piccola, ma non riuscì a leggere nulla perché la porta si aprì.

Fece solo in tempo a rimettere a posto il quaderno e a risedersi sul suo letto come se nulla fosse.