Capitolo 1. Il pub ''Happy Drink''
HOLAAA
Prima di iniziare il capitolo, volevo avvisarvi che questo è un esperimento, perchè non ho mai scritto una RadioApple e non so davvero come cominciare. XD
Però, bando alla ciance, io direi che è il momento di iniziare!
Anno: 1951
Lucifero e sua moglie Lilith, sono sempre stati la coppia più temuta di tutto l'inferno, soprattutto per i demoni che avevano peccato maggiormente.
Tuttavia, ultimamente era come se si fossero calmati, come se il destino volesse che a portare scompiglio fossero gli angeli sterminatori.
Oppure c'era un motivo diverso dietro tutto ciò?
Forse non si erano semplicemente calmati, forse era la loro passione ad essersi spenta, oppure c'era dell'altro?...
<<BASTA, MI HAI ROTTO!!>>
Urlò Lucifero con furia, mentre cercava di trattenersi dal tirare qualcosa alla donna che aveva di fronte, la donna che un tempo amava.
<<SE TI HO ROTTO COSÌ TANTO VATTENE!
TANTO NON TI VUOLE PIÙ NESSUNO, PERFINO NOSTRA FIGLIA SEMBRA ESSERSI STANCATA DI TE!!>>
Urlò con fare spregevole Lilith, come se dire menzogne fosse la chiave per liberarsi del marito e avere la bambina solo per sé.
<<Q-questo... QUESTO NON È VERO!! TU DICI COSÌ PERCHÉ VUOI SOLO CACCIARMI DA CASA MIA, PUTTANA!!>>
<<Brutto... BASTARDO! COME OSI?! SEI... FAI SCHIFO, NON DOVRESTI NEANCHE ESSERE UN PADRE!
RINGRAZIA DIO CHE ANCORA NON ME NE SONO ANDATA VIA CON NOSTRA FIGLIA!!>>
<<NON NOMINARE IL NOME DI DIO IN MIA PRESENZA!!>>
<<Oh e invece lo faccio!
DIO! DIO! DIO!>>
La situazione si stava facendo sempre più violenta, Lucifero e Lilith si urlavano a vicenda, mentre una giovane bambina li guardava con enorme tristezza e con il desiderio di piangere.
<<Mamma, papà, basta!>>
Esclamò la bambina, scoppiando in un lacrimone ed attirando subito l'attenzione della madre, che non esitò a prenderla in braccio.
<<Oh, non piangere tesoro, adesso ci penso io..>>
Lilith coccolò la bambina e poi guardò Lucifero, come a dargli crudelmente la colpa.
Lucifero era disperato da ciò, ma accettò l'orribile situazione che aveva di fronte, uscendo di casa senza esitazione.
<<Porca troia, tanto non ho alcun bisogno di nessuno, posso benissimo stare anche da solo...>>
Lucifero cercò di convincersi che fosse così, cercando inutilmente di darsi forza e vagando in piena notte tra i locali del girone.
Lucifero sospirò nuovamente ed entrò nel locale più lontano possibile da casa sua, un locale dal nome ''Happy Drink''.
Lucifero si guardò intorno, notando che tutto il locale fosse in stile anni 20 e che c'era una piacevolissima musica jazz nell'atmosfera.
<<Buongiorno, posso aiutarla?>>
<<Mhm?>>
Lucifero si guardò intorno, ma non vide nessuno, nonostante fosse sicuro d'aver appena sentito una voce femminile.
<<Sono qui! Sono qui! Guardi in basso cattivone!>>
Udendo di nuovo quella voce stridula, Lucifero abbassò lo sguardo e vide una demonietta nana, con un solo occhio, vestita da cameriera, che lo guardava sorridente.
Lucifero sorrise alla vista, trovando quella piccola demone molto adorabile, ma allo stesso tempo sentiva che fosse pazza.
<<Oh, ma ciao piccola, tu devi essere la cameriera del bar, io sono Lucifero. Puoi accompagnarmi al tavolo?>>
L'occhio di Nifty si illuminò, così come le sue guance, mentre la sua ammirazione verso lui era alle stelle.
<<Oh lo so chi sei, tu sei il cattivone più cattivo dei cattivoni!>>
Esclamò la demonietta con tono gasato e quasi innamorato, mentre guardava Lucifero con ammirazione.
Lucifero si lasciò sfuggire una risatina, mentre guardava la demone che aveva di fronte, nonostante il leggero disagio per la situazione.
<<Grazie piccola, grazie... Mi potresti dare un tavolo adesso?>>
Domandò Lucifero e Nifty annuì, accompagnando il boss dell'inferno al tavolo migliore, ovvero quello più vicino ad un piccolo palco.
Lucifero guardò il palco con curiosità, mentre guardava cartelloni con su illustrata una bella donna, probabilmente avrebbe cantato.
Lucifero continuò a guardarsi intorno, analizzando il tavolo, le posate, le decorazioni presenti nel locale, era tutto molto carino.
Sembrava quasi un ristorante, ma strano a dirsi era solo un pub che serviva alcolici, snack e dolci vari. Improvvisamente un cameriere si avvicinò al tavolo, porgendo un calice ben pulito, seguito da un menù.
Il cameriere in questione si chiamava Alastor, un demone cervo anni venti parecchio affascinante, con una postura invidiabile, gli occhi rosso fuoco, un sorriso che gli copriva gran parte del volto, i capelli rossi e neri e un bel paio di orecchie da cervo.
<<Appena vuole ordinare verrò subito da lei>>
Affermò Alastor con compostezza, mentre guardava l'uomo che aveva di fronte, stupito di vedere il re dell'inferno in un normalissimo pub come questo.
Si sarebbe aspettato che un re come lui, fosse andato in locali costosi, probabilmente a bere del whisky pregiato, ma forse le apparenze ingannano.
<<Beh, grazie per la premu-....>>
Lucifero si bloccò al suo sguardo, diventando improvvisamente rosso, non capendo come potesse esistere al mondo una tale bellezza.
<<Va tutto bene?>>
Domandò Alastor, rendendosi conto che il re dell'inferno era rimasto bloccato, quasi pietrificato e non riuscendo a capirne il motivo.
<<Io... si...si, va tutto bene...>>
Rispose Lucifero, battendo le palpebre un paio di volte e distogliendo lo sguardo arrossito.
<<D'accordo... comunque questo è il menù>>
Affermò il demone radio, avvicinando il menù che aveva poggiato sul tavolo e andando via.
Lucifero batte le palpebre più volte, con il volto in fiamme, prendendo lentamente il menù tra le mani, mentre ancora pensava a lui.
<<.....>>
Il re dell'inferno lo cercò con lo sguardo e lo vide intento a servire altri tavoli, con quelli che sembravano calici di vino, dolci, biscotti, champagne.
<<.....>>
Lucifero distolse lo sguardo per non fargli accorgere di nulla ed iniziò a sfogliare il menù, alla ricerca di un vino, qualche pasticcino e pensò:
"Mannaggia la miseria, non posso lasciarmi incantare dal cameriere, pure se è sexy da far paura.... Giusto?"
Lucifero prese un sospiro e appena arrivò il suo turno, ordinò un calice di vivo rosso e due pasticcini, come aveva già previsto.
Restò nel locale il più possibile, dato che non voleva tornare a casa sua, ma l'ora sembrò arrivare.
Di conseguenza tornò a casa, ma promettendosi di ritornare anche il giorno dopo, gli piaceva il servizio di quel posto.
O forse gli piaceva il cameriere?...
Continua...
WE SIATE BUONI, È LA MIA PRIMA RADIOAPPLE, EH😂😂
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi raccomando, se vi è piaciuto, lasciate un voto e un commento.
Baciiii;
La vostra Cat 🐈🐾
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