7
"Ma che diavolo ci fa qui lui?" chiedo stringendo il braccio di Rose.
Rose sembra imbambolata a guardare la macchina di James, sembra quasi che stia facendo matematica per quanto sia concentrata in questo momento.
"Ecco dove l'avevo visto" dice lei, portandosi una mano alla bocca.
"Come? Sei già stata qui?" le chiedo ancora un'altra volta.
"Ehm... si, con un mio amico, qualche anno fa" risponde non allontanando minimamente lo sguardo dalla pista.
"Ma come? Perché non me l'hai mai detto?" chiedo ancora guardandola, cercando di avere una sua risposta.
"Fidati, è stato meglio così. Quella sera che ci sono venuta, è stata terribile. Era arrivata la polizia ed è successo un casino" risponde sorridendomi.
La gente, inizia subito a spostarsi verso l'uscita, spingendo anche me e Rose.
"Andiamo a casa?" chiedo a Rose, non appena vedo che siamo tutti fuori.
Lei scuote la testa "Andiamo a berci qualcosa prima, non voglio andare a casa subito" mi sorride debolmente.
"Certo" le dico.
Ci fermiamo in un pub lì vicino e ordiniamo qualcosa da bere.
La situazione è piuttosto silenziosa, il che mi fa strano, dato che Rose parlerebbe anche con i muri.
"C'è qualcosa che non va?" le chiedo curiosa.
"No, ehm no.. è che vedere quella corsa mi ha fatto uno strano effetto. Non sono abituata a corse illegali" dice sorridendomi leggermente.
"Beh, direi per fortuna no?" cerco di farla sorridere.
"Già" risponde sorseggiando il suo drink.
Il telefono di Rose squilla, cogliendola alla sprovvista da quello stato di trans. "Pronto? Si, tra poco arriviamo. Si, si ho le chiavi, non preoccuparti. Buonanotte"
"Dobbiamo andare a casa" annuncia lei ed io annuisco.
Il viaggio fino a casa sua, è piuttosto silenzioso. Sembra quasi che ci siano delle parole sospese all'aria.
"Sicura che sia tutto okay? Ti vedo strana, Rose" le dico preoccupata.
Sembra quasi che mi nasconda qualcosa, ma spero vivamente che non sia così. Fin di piccole ci siamo sempre dette tutto, perché cominciare ora a nascondermi le cose?
"Certo Allie, solo che sono un po' stanca..." mi dice guardandomi sinceramente.
Prendo la giacca che porto fra le mani e la poggio sulle spalle.
"Non mi aspettavo di vedere James, in quel posto. Pensavo fosse un tipo normale come tutti noi. Perché mai dovrebbe fare cose del genere?" domando.
"Non ne ho idea. Quel posto è veramente uno schifo. Tra scommesse, risse, inganni, gare..." dice e poi si ferma di colpo "Aspetta Allie, prima mi hai detto di un signore. Che è successo?" chiede preoccupata.
"In realtà non è successo niente, ma solo per merito di questo" dico tirando fuori lo spray al peperoncino dalla tasca dei jeans.
Lei si porta le mani alla bocca spaventata "Davvero?!" chiede per poi stringermi in un abbraccio "Sapevo che non avrei dovuto lasciarti sola neanche un secondo" si rimprovera.
"Oh, Rose, ma non è colpa tua. C'è solo gente vergognosa li. Eri al telefono e ti sei allontanata un momento, chi mai avrebbe potuto immaginare che un signore mi avrebbe molestato?" rido leggermente.
Si stacca dall'abbraccio guardandomi negli occhi e tenendo le sue mani ben salde sulle mie spalle "Mi dispiace tanto, Allie" dice.
"Non ti preoccupare, piuttosto andiamo a casa che si sono fatte già le 2:30" le dico sorridendole.
Lei annuisce e si mette accanto a me, mentre camminiamo.
Continuiamo la strada parlando del più e del meno e cercando di non pensare a ciò che abbiamo visto mezz'ora fa.
Appena arriviamo, mi tolgo i tacchi dai piedi per non far svegliare nessuno e camminiamo in punta di piedi, fino ad arrivare in camera di Rose.
Appena accende la luce della sua camera, mi sdraio sul letto devastata.
"Vado a prendere un bicchiere d'acqua e torno. Sto morendo di sete. Vuoi anche tu qualcosa?" mi chiede.
Scuoto la testa in segno di negazione.
Intanto che lei è in cucina, io mi metto a guardare un po' la sua stanza, notando le sue am foto insieme a me, sono lì da anni ormai.
Noto anche la nostra foto ad un carnevale. Io quel pomeriggio non volevo andarci, ma quando mia madre ha detto che ci sarebbe stata anche Rose, ho subito cambiato idea. Le nostre mamme ci hanno vestite uguali: entrambe da pirata.
Quando Rose torna in camera, mi sorride e si mette il pigiama.
"Che ne dici se ci riposassimo un po'? Mi si stanno chiudendo gli occhi da soli" mi dice.
"Si, è meglio che dormiamo" le rispondo sentendo le palpebre degli occhi sempre più pesanti.
Ci mettiamo sotto le coperte, fino a cadere in un sonno profondo.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro