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La settimana prosegue come tutti gli altri giorni. Ho evitato Mike, ma non nego che molte volte ha cercato di parlarmi.

Non voglio sentire neanche una parola uscire dalla sua bocca. Non c'è nessuna giustificazione per quello che sta facendo e sono così arrabbiata con lui da non guardarlo nemmeno in faccia la maggior parte del tempo.

Vorrei tanto capire perché le persone facciano queste cose. Se le persone hanno problemi, sicuramente la soluzione non è quella di buttarsi sulla droga o sull'alcol.

Specialmente mio fratello, dato che ha una famiglia così amorevole e degli amici che gli coprono sempre le spalle.

Non capisco proprio ciò che passa per la testa a quel ragazzo, ma sinceramente non mi importa. Come ho già detto, non ci sarà mai giustificazione valida per un gesto del genere.

Mentre sono immersa dai miei pensieri, mi arriva una chiamata da Rose, così le rispondo.

"Pronto?" rispondo con voce assonnata.

<Sta sera andiamo in un pub, che ne dici?> mi chiede Rose.

Do un'occhiata veloce  all'orologio sul mio comodino, notando che sono solo le 9 di mattina.

"Che? Perché?"

<C'è una piccola festa. Andiamo?>

Rose è sempre stata tipa da andare a serate del genere ed io l'ho sempre seguita, ma se devo essere sincera, non ho mai provato nessun entusiasmo ad infiltrarmi in luoghi affollati come quelli.

"Va bene" rispondo e dopo comincia a parlare dei suoi corsi e di come si è svolta la sua storia con il professore di filosofia.

Si odiano dalla prima, ma quest'anno sembra che il loro rapporto si stia leggermente aggiustando.

Dopo aver spettegolato sulle nuove notizie che sono sulla bocca di tutti, decido di terminare la chiamata.

Mi sdraio nuovamente, cercando di riaddormentarmi, ma in realtà il pensiero di questa stupida festa e a cosa dovrò mettere, non mi lasciano stare.

Decido di alzarmi dal letto, ancora piena di sonno.

Vado in cucina e trovo mia madre ai fornelli, come sempre. Mio padre invece non c'è: sicuramente sarà a lavoro.

"Ciao mamma" la saluto cogliendola alla sprovvista.

"Buongiorno tesoro, non ti ho sentita scendere le scale. Vuoi un po' di torta che ho preparato?" chiede indicandomi il forno, ma sbarra gli occhi appena vede che la torta si sta bruciando.

Prende subito una presina, per tirare fuori la torta, ma è troppo tardi.

Lei sbuffa, guardandola fra le mani: "Andiamo a fare colazione fuori? Che ne dici?" mi chiede con uno sguardo pieno di scuse.

"Certo, dammi il tempo di vestirmi e truccarmi" dico alzandomi dalla sedia.

Salgo le scale e vedo Mike. Incrocio il suo sguardo, ma vado avanti senza neanche salutarlo e lui sembra rimanerci male.

Mi preparo velocemente, dato che il mio stomaco non smette nemmeno un secondo di brontolare.

"Sono pronta" dico a mia madre, entrando nuovamente in cucina.

"Va bene tesoro, prendo la giacca e andiamo" dice andando verso la sua camera.

La aspetto in salotto, dove lo sguardo di mio fratello si fa sempre più pesante "Allie, possia-"

La sua frase viene interrotta dalla mamma "Andiamo?" chiede "Tesoro vieni anche tu?" domanda mia madre amorevolmente a mio fratello.

"No, tra poco esco con i miei amici" risponde lui.

Mia madre annuisce e gli stampa un bacio sulla guancia, mentre io mi limito solamente a salutarlo da lontano, freddamente.

Ci avviamo verso la macchina e non mi stupisco appena noto che splende più degli altri giorni. Mia madre è fissata con la pulizia, compresa quella della macchina. Infatti ha l'appuntamento fisso ogni venerdì alle 16:30.

Entriamo in macchina e arriviamo davanti ad un bar del centro. Appena entriamo, le mie narici vengono invase subito da un intenso profumo di caffè, il che mi fa brontolare ancora di più la pancia.

Prendiamo posto ad un tavolo fuori, dato che per ora fa ancora abbastanza caldo.

Mentre aspettiamo che ci portino il caffè, parliamo del più e del meno, fino a quando non tocca un tasto dolente: "Amore, vedo che tu e Mike in questi giorni, non andate particolarmente d'accordo. Posso aiutarvi?" chiede.

"Si, abbiamo avuto una piccola discussione, ma sai, sono le tipiche litigate fra fratelli" rispondo ridendo leggermente.

Spero non chieda più niente: non sono brava a tenere questi tipi di segreti, soprattutto dopo la storia dell'anno scorso.

"Ecco a voi" dice il barista, portando il caffè e le paste al nostro tavolo.

Mia madre ringrazia e continuiamo a parlare del più e del meno, ma sento come una presenza, uno sguardo addosso.

Guardo verso sinistra e vedo il mio nuovo compagno di classe, James. É appoggiato a una moto e tiene il casco in mano. Mi guarda per un secondo, con quei suoi occhi glaciali, ma subito dopo, appena nota il mio sguardo su di lui, distoglie lo sguardo.

"E quello chi è?" chiede mia madre, incuriosita.

"Oh, ehm... il mio nuovo compagno di classe" dico cercando di restare tranquilla.

"Oh, è un gran bel ragazzo. Come si chiama?" domanda.

"James" rispondo.

"Ha anche un nome sexy" dice ammiccando.

"Mamma!" la rimprovero.

Sentiamo un rumore provenire dalla strada, come una moto che viene accesa.

Io e mia madre ci giriamo verso la direzione del rumore e vediamo James sulla moto, andarsene via.

"Mi piace" annuncia mia madre, riferendosi a James, addentando un pezzo di cornetto.

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"Come non sai cosa mettere?" chiede Rose, cercando qualcosa nell'armadio.

Ci ho pensato tutto il pomeriggio e ho scaraventato tutti i vestiti sul letto, ho provato vestiti che non ricordavo nemmeno di avere, ma tutto questo è stato vano.

Tira fuori una gonna nera e una maglietta semplice bianca, abbastanza corta. "Questi dovrebbero andare bene, direi. Provateli" dice porgendomi i vestiti.

Non posso crederci che in due secondi, Rose abbia risolto il problema che mi ha perseguitato per tutto il pomeriggio.

Prendo i vestiti, li metto e mi guardo allo specchio.

"Non capisco una cosa" dice Rose, mentre si trucca. "Perché non ti metti più vestiti attillati? Hai un fisico pazzesco e non lo sfrutti"

"Semplicemente non mi piacciono, mi fanno sentire imbarazzata e a disagio. Per non parlare dei tacchi" dico guardandomi ancora allo specchio.

"Così stai da dio. E in più è l'outfit perfetto per questa serata, fidati di me" dice mettendosi un po' di mascara.

"Non mettere il rossetto, dobbiamo mangiare" le ricordo.

"Ah già, mi ero dimenticata" risponde.

"Ragazze, la cena è pronta!" urla mia madre, per farsi sentire.

"Ecco, appunto" dico sorridendo.

Mi rimetto i vestiti di prima, per evitare di sporcarmi.

Scendiamo le scale e andiamo verso la sala, dove mia madre ha già apparecchiato.

Prendiamo posto e mia madre ci raggiunge con due teglie di lasagne.

"Mio dio, appena finito di mangiare la gonna non mi andrà più" mi lamento.

"Oh su smettila Allie" mi rimprovera mia madre "vedrai che la gonna ti andrà alla perfezione"

Appena mia madre prende posto a tavola, iniziamo a mangiare tutti insieme.

"Mike?" chiedo, dato che solo ora mi sono resa conto della sua assenza.

"É uscito con un suo amico. Ha detto che si sarebbe preso qualcosa fuori" dice portandosi il bicchiere alle labbra.

Appena finiamo di mangiare, io e Rose aiutiamo velocemente la mamma a sparecchiare, per poi correre in camera a prepararci.

Mi butto sotto la doccia e mi vesto velocemente, mentre che al trucco ci pensa Rose.

"Pronte?" chiede mia madre entrando in camera.

"Si, tra cinque minuti scendiamo. Il tempo di mettere i tacchi e ci siamo" risponde dolcemente Rose.

Mia madre ci accompagna al pub, mentre che al ritorno abbiamo deciso di fermarci a dormire a casa di Rose, dato che è più vicina al centro.

Cinque minuti dopo, stiamo uscendo di casa, dirigendoci verso la macchina.

"Buon divertimento!" dice mia madre, abbassando il finestrino.

"Grazie Madeline!" grida di ricambio Rose.

Appena ci avviamo in questo pub, vediamo la lunga fila, fuori dal locale e sbuffo.

Dopo circa mezz'ora siamo dentro e inizio ad avvicinarmi al bancone. Prima di ballare, preferisco sempre prendere qualcosa da bere, così da essere un po' più sciolta.

"Un sex on the beach, grazie" dico al barista.

Lui mi sorride e me lo fa in neanche un minuto.

"Grazie" gli dico, mentre me lo porge davanti.

Dopo aver ordinato entrambe, ci dirigiamo verso la pista da ballo, dove ci scateniamo e iniziamo a dimenarci insieme a tutte le altre persone.

Continuiamo a ridere, fino all'esaurimento, fino al momento in cui entrambe non decidiamo di andare al bagno.

"Tienimi chiusa la porta" le dico, mentre lei entra con me.

Appena usciamo, vediamo la gente correre tutti nella stessa direzione.

"Walker e Hall, si stanno per sfidare!" sento gridare in mezzo alla sala.

Tutti escono dal locale, lasciandolo quasi del tutto vuoto. Siamo rimaste solo io, Rose e altri due signori che continuano a bere la birra, come se nulla fosse successo.

Cinque minuti che siamo entrate in bagno è sucesso tutto questo casino. Mi avvicino alla vetrata del locale e vedo ancora tutte quelle persone intente a occupare la strada e a correre tutte verso una direzione.

"Li seguiamo?" chiede Rose, indicando le persone appena uscite dal pub.

Annuisco e iniziamo a correre verso le direzione di tutta quella gente.

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