11
Il vento mi scompiglia i capelli e il freddo mi fa venire i brividi addosso. Spero solamente di ricordarmi da dove si entra e dove si trova il posto.
Comincia a piovere e mi maledico per non aver pensato a portarmi dietro un diavolo di ombrello.
Guardo l'orologio e mi accorgo che sono le 00:36. Ce la devo fare. Devo arrivare lì prima della gara.
Dopo 15 minuti, arrivo davanti al pub dove sono stata con Rose. Cerco di ricordare dove siamo andati.
Siamo prima passati in mezzo alla strada, per poi svoltare da qualche parte. Il problema è che non ricordo dove.
Mi fermo un attimo e cerco di ragionare.
Vedo alcuni signori dell'età di mio padre andare in una direzione e li seguo. Spero solo di non sbagliare strada e di non perdermi più di quanto lo sia già.
Mi guardo intorno: credo di ricordare questa via.
Continuo a camminare, fino ad arrivare di fronte a quella pista. Mi metto sugli spalti seduta e mi incappuccio ancora di più.
Per fortuna gli spalti sono coperti per non far inzuppare di pioggia il pubblico, ma fa freddo lo stesso.
Mi guardo intorno: gli spalti sono ancora vuoti, perciò guardo l'orario: 01:19. Dovrebbe iniziare tra poco la gara, perciò mi metto comoda e guardo da lontano le macchine fare qualche giro di prova prima di cominciare a gareggiare.
La mia attenzione va subito alla macchina nera opaca parcheggiata vicino a un capannone. Noto James in lontananza e mi metto subito a guardare il telefono, sperando vivamente che non si accorga della mia presenza.
Gli spalti iniziano man mano a riempirsi sempre di più, fino ad arrivare a così tanta gente, che non riesco a stare in piedi che vengo subito spostata.
"BUONASERA SIGNORE E SIGNORI! VI SIAMO MANCATI, VERO? LE SCOMMESSE SONO APERTE, PER CHI VOLESSE. CI SONO 3 COCORRENTI QUESTA SERA. VI ASPETTIAMO. AH, E ULTIMA COSA, STATE TRANQUILLI NESSUNA MACCHINA SFRECCERÀ DAVANTI A VOI. O ALMENO... PER ORA" dice la solita fastidiosa voce all'altoparlante.
Molti dei signori che erano vicino a me, iniziano ad alzarsi e ad avviarsi verso il capannone delle scommesse, per poi tornare con un foglio in mano.
Questo posto mi mette l'ansia e non mi fa sentire sicura, ma devo capire alcune cose: voglio capire perché mai James dovrebbe fare delle gare clandestine.
Spero vivamente che nessuno venga a scoprire che sono stata qui: Rose mi ammazzerebbe e mio fratello... Mio fratello non so neanche se mi guarderebbe più in faccia.
Scuoto la testa, come per scacciare via questi pensieri, inutilmente.
Perché sono venuta qui? Cosa ci faccio qui?
Devo andare al bagno, devo riprendermi un attimo prima che cominci la gara o sento che potrei svenire da un momento all'altro.
Comincio a scendere gli scalini, in cerca di un bagno e, proprio come immaginavo, sono unisex.
Entro e una puzza di fogna invade le mie narici. Sento che sto per vomitare.
Mi lavo le mani, facendo arrivare l'acqua anche un po' sopra i polsi, per poi sciacquarmi anche il viso.
L'acqua fresca sembra che mi aiuti un po'. Mi guardo allo specchio e si vede da un miglio di distanza il terrore nei miei occhi. Si vede in lontananza che non so neanche io cosa ci faccia qui.
Sbuffo: solo io potrei avere delle idee fantastiche, come farsi più di 5 chilometri a piedi, per venire a vedere le gare illegali di macchine, all'una di notte e per di più da sola.
"Ma che diavolo?" sento dire.
Mi volto verso destra e vedo un ciuffo nero che impreca contro la maniglia della porta.
Non ci posso credere.
"Sti bagni di mer-" si interrompe non appena incrocia il mio sguardo e mi fissa con quei suoi occhi glaciali. "Alison?" chiede stupefatto.
Rimango senza parole, come se qualcuno mi avesse tagliato la lingua.
Spero sia un brutto sogno. Un sogno in cui sono stata catapultata dentro e qualcuno mi deve venire a svegliare.
Le parole di Rose mi tornano in mente come frecce pronte ad uccidermi.
<Devi far finta di niente. Non guardarlo, non fissarlo e non provare nemmeno a parlarci>
<Fa cose illegali. Non voglio finire nei casini per colpa di un delinquente>
<Sento una strana sensazione nei suoi confronti>
<L'ho già visto da qualche parte, ma non ricordo dove, è abbastanza inquietante come cosa>
"Alison?" la sua voce mi risveglia dal mio stato di trans. "Che.. che ci fai qui?" chiede guardandomi ancora negli occhi.
Io rimango ancora li a fissare, senza dire niente.
"É un posto pericoloso. Non puoi stare qua" continua lui.
"Se è pericoloso per me, perché non dovrebbe esserlo per te?" chiedo alzando un sopracciglio.
Sembro più sicura di quello che sono in realtà. Sono terrificata da questo posto e voglio andarmene al più presto.
"Che ci fai qua?" ripete di nuovo la domanda, incrociando le braccia sul petto, con l'aria di uno che avrebbe aspettato anche anni per una risposta.
Neanche per un solo secondo distoglie il suo sguardo dal mio. Tiene i suoi occhi azzurri fissi sui miei scrutandomi.
"Potrei farti la stessa identica domanda" rispondo io incrociando la braccia al petto.
"Oh, io penso che tu lo sappia bene cosa ci faccia qua" sul suo viso si forma un ghigno che mi fa venire i brividi addosso. "Quindi ripeto la domanda: che ci fai tu qua?" chiede ancora scandendo bene le parole.
"Un giro" mento facendo spallucce.
"Chissà come mai, ma sento il presentimento che tu stia dicendo un'enorme stronzata" dice arrogantemente per poi fare una piccola risata "Non è posto per te, Alison. Devi andare a casa. Non puoi stare qua" afferma.
"Ti chiamano papà per caso?" rispondo io acida.
Chi si crede di essere per dirmi quello che devo fare?
"No, ma se ti va, ti concedo l'onore di farlo" ammicca facendomi l'occhiolino.
Divento rossa dall'imbarazzo e distolgo lo sguardo "Mi spiace deluderti, ma penso che il nome che ti si addice di più, sia Idiota" riesco a rispondere ancora acidamente.
Lui mi guarda sempre con quel ghigno e con quei suoi occhi di ghiaccio.
Di fronte a lui, mi sento così piccola, ma questo non mi impedisce di tenergli testa.
Un gran baccano proviene fuori dalla porta, sembra quasi che tutti si siano messi a correre.
"La polizia!" sentiamo urlare fuori dal bagno.
Ci guardiamo entrambi terrorizzati.
"James" dice un ragazzo poco più grande di noi affacciandosi alla porta del bagno "C'è la polizia"
"Merda" impreca James.
↠ ↠ ↠
Ciao a tutti, in questo periodo non sono riuscita ad aggiornare, ma mi faccio perdonare con il cast della storia :)
Alison Graves: Lyndsy Fonseca
James Walker: Ian Somehalder
Mike Graves: Taylor Lautner
Rose Vinson
Ryan Cole: Cody Christian
Tayler Moore: Gregg Sulkin
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro