Ferite da rimarginare
P.O.V. IRIS
FLASHBACK
A causa di quel gigante perdemmo quasi il 40% dei soldati.
Io non dicevo niente.
Levi non diceva niente.
Eravamo tutti in un profondo silenzio, si sentiva solo lo scalpitio degli zoccoli dei cavalli e il rumore delle ruote dei carri.
Levi era seduto su un carro affianco a me.
Si era ferito sul fianco sinistro, appena sotto la cassa toracica, un taglio lungo una spanna gli apriva la pelle.
Gli avevo fatto una medicazione di fortuna ma la ferita, essendo profonda 3 cm, andava medicata con più tempo e calma.
Aveva uno sguardo perso, sembrava pensare a qualcosa ma la sua espressione, non facevano trapelare alcuna emozione.
Strinsi le redini nelle mani, in qualche modo sapevo che, Isabel e Farlan, non sarebbero durati molto ma...preferivo non pensarci.
Appena rientrati portai Levi in infermeria, lo feci sedere sul tavolo.
- Inizia a toglierti la maglietta, intanto io vado a prendere il necessario per medicarti - mi diressi nel retro a cercare gli strumenti adatti.
Mi feci la lista mentale di tutto: pinze, garze, bende, disinfettante, guanti, ago, filo e un lazzo di cuoio; lo prendevo sempre, di solito i soldati non sopportavano il dolore dell'ago e allora gli davo qualcosa da mordere per scaricare il dolore.
Tornai da Levi.
Si era tolto la divisa ed era rimasto a torso nudo, in mano stringeva il foulard che si metteva sempre al collo.
Andai a riempire una ciotola di acqua e presi una spugna, dopo aver tolto il bendaggio di fortuna avvicinai la spugna bagnata alla ferita, la toccai appena, lui sussultò e mi afferrò il braccio con forza.
- Lo so che ti fa male - gli dissi dolcemente - Ma se non ti curo farà infezione e potresti... -
Lui allentò la presa.
- Scusa... - e mi lasciò il braccio.
Ripresi il mio lavoro, gli disinfettai la ferita per poi iniziare a cucire.
- Se ti fa male puoi mordere questa - dissi passandogli il lazzo di cuoio.
Lui lo afferrò senza dire niente.
Iniziai a infilare l'ago.... Niente nessuna reazione. Continuai.
Dopo aver finito feci un nodo e tagliai il filo.
- Ora ti farò un bendaggio, devi evitare movimenti per un paio di giorni e mi sa che per un po' rimarrai qui al castello -
Presi le bende.
- Come fai ? - mi chiese - Come fai...dopo tutto quello che ti è successo...sorridere ancora ? -
Mi misi davanti a lui.
- Perché l'ho promesso - lui mi guardò non capendo - Prima che mio padre partisse per quella spedizione, mi fece promettere una cosa: anche nei momenti più difficili dovevo tentare di sorridere, perché solo così potevo continuare a vivere veramente - gli sorrisi.
P.O.V LEVI
Mi fece uno dei suoi sorrisi, caldi, pieno di voglia di vivere.
- Io temo che sia colpa mia... - disse - ...Dovevo addestrarli di più....- disse con lo sguardo basso.
- Finiscila di dire idiozie ! - le gridai - Sono io che non dovevo lasciarli da soli. È solo colpa mia, loro erano la mia famiglia, dovevo proteggerli -
Lei si avvicinò a me e mi abbracciò, io ricambiai il suo gesto avvicinandola di più a me, i suoi gesti così premurosi mi facevano sentire meglio, da quando mia madre se ne era andata non avevo più accettato un abbraccio, ma con Iris era diverso.
Dopo che ebbe finito di medicarmi andò ad avvisare il capitano Erwin che dovevo rimanere a riposo e che lei si sarebbe presa cura di me.
Guardai la cucitura sulla ferita, era molto precisa e non avevo sentito molto dolore.
- Dove avrà imparato a medicare così bene ? - pensai.
Quella notte non riuscivo a dormire.
Essendo gli unici in camera da soli ci spostarono in due camere singole vicine.
Mi girai verso il mio e sbuffai.
- Non riesci a dormire, vero ? - disse una voce dall'altra del muro.
- Che udito Iris ! - risposi.
- Chi è Iris ? Io sono il mostro della porta accanto ! - mi rispose scherzando
- Ah, allora puoi dire a Iris che ha un'ottimo udito ? - le risposi sarcastico.
- Wow ! Levi Ackrman che fa il sarcastico ! Domani nevicherà blu ! - risi.
- Allora sai sorridere ! -
- Non dovresti dormire ? -
- Ho 19 anni ! Posso andare a dormire quando voglio ! - mi rispose.
- Beh io ne ho 21, e ti dico: a letto signorina ! -
- Uffa...sembri mio fratello ! -
- ... Buona notte Iris. -
- ... Buona notte Levi. -
E mi addormentai con il sorriso sulle labbra.
Passarono due giorni, ed io ero sempre alla base per via della ferita da rimarginare.
- Voi soldati che rimanete al castello, approfittatene per dare una ripulita. - ci disse il capitano.
Ero più che sicuro che gli occhi mi brillarono a sentire quelle parole.
Presi subito: scopa, stracci e un secchio per pulire tutto il primo piano.
Dopo aver finito mi appoggiai ad un muro, alzai un po' la camicia e sfiorai con la punta delle dita la cucitura della ferita.
- Ehi ! - disse una voce che conoscevo benissimo.
Mi girai.
- Non battere la fiacca ! - mi disse Iris tenendo con una mano una scopa - abbiamo ancora tutto il castello da pulire -
- E tu ? Non dovresti pulire il secondo piano ? - le chiesi.
- Oh, ma ho finito ! -
Andai al piano di sopra, in effetti era splendente !
- Bel lavoro - le dissi per poi incamminarmi al piano di sotto.
Andai avanti a pulire il secondo piano, lo ammetto, dopo aver vissuto per anni nel sottosuolo ( che si può chiamare tranquillamente fogna ) sono diventato un maniaco della pulizia!
- Sono tornati dalla spedizione ! - sentì gridare da qualcuno.
Mi avvicinai alla finestra.
Come sempre, era pieno di soldati feriti, Iris e altre ragazze erano andate a dare una mano.
- Erwin! - le sentì dire - Dov'è mio fratello ? -
In effetti James non si vedeva da nessuna parte.
- Mike ! - gridò Erwin - Portala da James... - per la prima volta lo vidi abbassare gli occhi attristato e temevo anche di aver capito perché.
La condusse al carro che trasportava cadaveri e scoprì il volto di un soldato: James.
Vidi Iris crollare sulle ginocchia ed Erwin abbracciarla.
Appena se ne andò, lasciandola sola con Mike, mi diressi nel suo ufficio.
Spalancai la porta ed entrai.
- Erwin... - mi bloccai.
Era seduto sul divanetto di pelle e guardava una fotografia, aveva un'espressione arrabbiata e allo stesso tempo pentita.
- Avrei dovuto proteggerlo...- disse per poi porgermi la fotografia.
Erano James e Iris che teneva in mano un neonato con alle spalle Erwin, una donna dai capelli neri e gli occhi azzurri e un uomo dai capelli color paglia e gli occhi marroni.
- Quella foto fu scattata prima della spedizione da cui non fecero ritorno, erano i miei migliori amici - gli riporsi la foto - Fu la cosa più difficile della mia vita dirgli che i loro genitori erano morti, mi sono sentito l'uomo più crudele della terra.
Va da lei Levi, lei ha bisogno di qualcuno meglio di me ora -
Corsi in giardino, da lei.
Era lì che teneva la mano a suo fratello.
- James...ti prego...non lasciarmi.....Mina...non ci lasciare... -
Mi inginocchiai vicino a lei e le misi una mano sulla spalla, subito si fiondò tra le mie braccia.
- Come farò a dirlo a Mina?...come farò Levi? - le accarezzai dolcemente i capelli - Tranquilla ci sono io -
FINE FLASHBACK
Eravamo tutti in silenzio.
Un silenzio che venne rotto da qualcuno che si soffiava il naso.
Krista si stava soffiando il naso con le lacrime agli occhi, lo stesso Connie e Sasha.
- Che storia triste - disse Connie asciugandosi le lacrime.
Iris guardò fuori dalla finestra - È notte inoltrata, forza tutti a dormire o domani dormirete in piedi !-
- Ma la storia ?! - chiese Armin.
Io mi alzai dalla sedia - La continueremo domani, e ora filate a dormire ! -
Tutti quanti si alzarono mormorando per poi dirigersi nelle loro stanze.
- Ma vedi questi, non dormirebbero pur di continuare la storia ! - pensai per poi incamminarmi in camera mia e di Iris con lei al seguito.
Angolino per me :
Sera a tutti ragazzi ho finalmente finito questo altro capitolo " molto allegro ".
Volevo solo chiedervi scusa per averci tanto è lasciate pure qualche commento, mi farebbe molto piacere.
Scusate per eventuali errori grammaticali.
Un grande bacio,
Flame ❤️
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