7 (rabbia)
Ciao, io sono Rabbia e vivo dentro la tua testa.
Sono come un piccolo demone, ti suggerisco cosa fare in certe situazioni e ti rendo così disperatamente colmo di livore che ti senti sul punto di esplodere.
I miei colori sono il rosso e il nero, ma amo anche il verde, il bianco, il giallo, il viola...
La mia pelle è rossa come sangue appena stillato da una ferita aperta, bruciante di dolore, i miei denti aguzzi sono neri come la notte più buia e i miei occhi di serpente gialli scintillano nell'oscurità del tuo animo.
Per alcuni sono un uomo, per altri sono una donna, per altri nessuno dei due o entrambi, sono rapida e mutevole.
Il mio elemento è il fuoco, divampa ovunque quando mi sveglio, ti avvolge, ti brucia, ti riempie di forza e di disgusto, di frustrazione.
Mi piace ardere le cose, amo vedere le speranze consumarsi e divenire cenere; alcuni mi conoscono bene, faccio loro visita ogni giorno, altri non mi incontrano mai.
Alle mie zanne piace rosicchiare, rodere e strappare, lacerare, dilaniare ogni cosa, il fegato, la gola, gli occhi, mi piace bere il sangue.
So trasformare il tuo in un falò selvaggio, ruggente e pervaderti con un prurito acceso che ti fa fremere dalla voglia di urtare qualcosa.
Amo riempirti il cuore, strapparlo in pezzi e convertirlo in un rogo, una pira, mi piace offuscare i tuoi occhi con una benda nera sicchè tu non veda più nulla.
Quando il mio fuoco ti arriva alla gola ti brucia, vuoi sputarlo, urli orribilmente nel tentativo di sputarmi fuori, vomiti insulti e parole nella disperata speranza di estinguere le mie fiamme.
Povero illuso, non ti libererai mai di me, io sono dentro la tua testa, il tuo cuore, sono dentro i tuoi polmoni, sono l' acido corrosivo nel tuo stomaco, sono il sangue di quando ti mordi le dita, sono nelle lacrime che ti riempiono gli occhi e il naso.
Io sono te.
Non puoi uccidermi senza uccidere te stesso, anzi, a volte ti sopravvivo.
Stupido, non puoi spegnermi; allora brucia, urla, piangi, spaccati le nocche contro un muro, prendi la spada e gettati sul nemico, allo specchio.
Assecondami, so essere terribile, non puoi allontanare il mio calore.
Quando divento nera non esiste salvezza per nessuno. Posso distruggere ogni cosa, anche la più grande, nessuna diga è in grado di contenermi quando inizio a esondare come un fiume troppo pieno. Io sono un Flegetonte. Sono la tua parte di inferno, posso fiaccarti finché non sei più in grado di respirare, posso stancare il tuo spirito come nessuna cosa potrà mai.
Ruggisci, grida, sputa fuoco, affonda il coltello.
Avanti, non vuoi placare questo bruciare? Non vuoi smettere di urlare, di fremere e formicolare? Assecondami.
Tanto non puoi gettarmi fuori, io sono sempre dentro di te.
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