È bellissimo essere innamorati.
Ma fa anche tanto male...

Lui.
Sembra una statua greca in marmo pario, tanto è perfetto. Poi i suoi capelli... degni di Bacco o dello stesso Apollo. Le sue labbra rosse, il candore vermiglio del suo volto...
I miei occhi brillano quando incrociamo i nostri sguardi.
È bellissimo.
Lui in effetti mi somiglia moltissimo, le stelle che brillano nei suoi occhi quando mi guardano tradiscono il suo amore per me.
E rimaniamo così. A fissarci l'un l'altro. Sguardi intensi, che vorrebbero leggere l'anima e la mente dell'amato.

Non ho mai avuto il coraggio di parlargli.
Mia madre mi diceva sempre di badare a non farmi del male con le mie stesse mani, provando a parlare con lui potevo andare contro a tutto quello che lei mi aveva detto.
Ma oggi mi sono convinto.
In fondo, anche lui mi ama. Lo vedo dai suoi occhi. Magari pure lui ha paura di dirmelo: potrebbe avere una madre iperprotettiva come la mia, o teme soltanto di essere rifiutato.
Ciò di cui sono certo è il suo sguardo. Identico al mio.

Mi avvicino al luogo dove lo trovo sempre: come uniti dal destino, ogni qualvolta io passi per quel posto, pure lui ci sta passando.
Infatti è lì.
Mi blocco, lui fa lo stesso.
Mi ha visto, e le stelle nei suoi occhi si palesano per l'ennesima volta.
Vorrei dire qualcosa, ma perdo le parole.
Anche lui sembra intenzionato a parlare, ma è nella mia stessa situazione. Si sà, l'amore...
Mi avvicino, lui mi imita.
Dopo molti minuti nel più rigoroso silenzio, decido di fare la prima mossa.
Tendo una mano verso di lui.
Oh! Anche lui lo sta facendo, contemporaneamente a me.
La mia mano e la sua sembrano toccarsi... ma non ci riescono.
È come se ci fosse una lastra nel mezzo. Chi vorrebbe mai ostacolare un amore così perfetto?
Mi avvicino di più, ma la situazione non cambia.
Appoggio la mia fronte sulla sua, ma non sento il calore del suo corpo.
Sento solo il freddo, il gelo di quella barriera che ci divide.

Capisco, anzi, capiamo, che c'è una cosa sola da fare.
Iniziamo, insieme, a colpire e a tirare testate a quella invisibile barriera che impedisce il nostro amore.
Sempre più forte.
Sento il dolore farsi strada nel mio cranio, sotto forma di piccoli pezzi di vetro.
Ma non mi importa, e nemmeno a lui.
Ora non sento più niente, solo il rimbombo, l'Eco dei colpi che abbiamo, anzi, che ho dato, a quel maledetto specchio.
Sono solo, come un fiore solitario sulla sponda di un ruscello.

È bellissimo essere innamorati.
Ma fa anche tanto male...

Soprattutto se poi vieni ricordato nella storia con il nome di Narciso, colui che si innamorò del suo riflesso.