Ho sconfitto la mia malattia grazie a lui
Se penso a un giorno o a un momento
ritrovo soltanto malinconia,
è tutto un incubo scuro,
un periodo di buio gettato via. (Piccola città)
Mi chiamo Alexis e avevo sei anni quando mi è stata riscontrata una malattia al cuore che mi avrebbe portato alla morte all'età di diciotto anni.
Oggi però ne compio ventidue, sono stato operato al cuore, e mi sono salvato solo grazie a Lui. Che scemo, voi non potete sapere chi è Lui.
Lui era il ragazzo che ho sempre amato.
Lui era il mio sole nelle tenebre che mi hanno sempre avvolto, ma adesso non c'è più...
Quel sole che tanto amavo è morto per dare la vita a me...
Il suo nome era Devon.
Quando ho letto la sua lettera d'addio dopo che mi sono svegliato dall'operazione, mi sono sentito morire. Erano solo poche righe e adesso davanti alla sua tomba stringo nelle mani questa lettera.
"Ciao mio piccolo principe, oggi il tuo sole, come adori chiamarmi, ha qualcosa da dirti.
Non essere triste per questo, ma quando ti sveglierai, non sarò più al tuo fianco.
Ti amo davvero tantissimo, per questo ho voluto donarti il mio cuore. Da adesso in poi sarà il mio cuore a battere per tenerti in vita.
Spero lo tratterai come il più prezioso dei tesori.
Addio Alexis, tuo Devon"
Rileggendo queste parole, le lacrime bagnano il mio viso. Lo amo ancora oggi, non riesco a dimenticarlo. È stato un gesto egoista il suo.
Rivoglio il mio sole...
Rivoglio quello che Lui mi ha portato via...
Non voglio stare in un mondo, dove lui non c'è...
Eppure non posso sprecare questo dono che mi ha fatto, si arrabbierebbe se lo facessi, ma se fosse per stare con lui non esiterei a farlo.
Lentamente le lacrime smettono di scendere e presa la chitarra dalla sua custodia inizio a suonare e cantare la canzone che tanto ti piaceva...
Canto e suono in ginocchio davanti a quella tomba che lo tiene lontano da me, la gente che passa accanto a me si ferma ad ascoltare le mie parole, sento le lacrime che si erano fermate alcuni minuti prima scendere di nuovo, ma non m'importa...
La canzone parla di noi due, del nostro amore, della tua morte per tenermi in vita...
Nessuno prenderà mai il tuo posto...
Ti amo Devon e ti amerò per sempre...
Quando smetto di suonare, abbasso il volto stringendo la chitarra al petto, non posso farcela senza di te. È troppo difficile...
Qualcuno mi posa una mano sulla spalla e alzo gli occhi per vedere chi sia, è un bambino. Assomiglia molto a te quando eri piccolo. Mi asciuga le lacrime con un fazzoletto e mi sorride...
«Non devi piangere perché Lui vivrà sempre dentro di te...»
«E' difficile...» il bambino annuisce a questa mia affermazione e mi abbraccia, è il gesto di un piccolo sole che quando troverà la sua oscurità da illuminare lo farà per sempre donandole tutto il suo amore.
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