Mi chiamo Erik e ho 18 anni.

Un età dove l'amore che provi potrebbe essere l'ultimo secondo la tua mentalità.

La mia, però, non è una questione di mentalità.

Il mio cuore ormai è a pezzi.

Ho bisogno di un trampianto o la mia prospettiva di vita si dimezza moltissimo.

Rimango la maggior parte del tempo ad osservare fuori dalla finestra.

Ogni tanto viene a vedermi il mio migliore amico.

Lo amo da quando ho 15 anni.

Mi è sempre stato vicino...

Anche quando ho scoperto della mia malattia è stato qui vicino a me.

«A cosa pensi?»

«A niente, Mark»

Gli sorrido tranquillamente.

Mi fa male ancora il cuore...

Mark, mi osserva vede e sente il macchinario perdere qualche battito.

Sembra preoccupato...

Le lacrime iniziano a scendere sul mio volto...

«Cosa c'è, Erik? So che mi nascondi qualcosa»

Mi abbraccia...

Mi tiene stretto e mi sento bene...

Ma non riesco a fermare le lacrime...

«Ho paura. Non credo che sopravviverò...»

Mi fermo un attimo...

Devo dirglielo...

«Ti amo. Ti ho sempre amato»

«Immaginavo che fosse per questo che il tuo morale era sempre a terra, ma non posso ricambiare i tuoi sentimenti. Sarai sempre il mio migliore amico, forse un fratello, ma niente di più»

Le sue parole mi fanno male, ma almeno non mi ha illuso.

Mi stringo a lui lasciando scivolare le ultime lacrime.

«Non lasciarmi mai anche se non mi ami. Ho bisogno di te»

«Lo farò, ma adesso riposati. Sei stremato e non devi affaticare il tuo cuore malandato»

Sorrido alle sue parole e mi addormento tra le sue braccia.

So che manterrà sempre la sua promessa.