Dirti addio è un attimo, amarti è per l'eternità
Mi chiedo perchè sono qui.
L'agitazione stringe il mio stomaco in una morsa dolorosa.
Mi guardo alla vetrata al mio fianco e non posso far altro che pensare quanto io sia patetico.
Sono stato il primo ad arrivare.
I miei amici sono tutti fidanzati ed io sono così patetico da esser riuscito solo ad elemosinare attimi per stare con il ragazzo che amo.
Sono a questa festa solo per evitare le loro battute acide sul mio esser stato rifiutato da qualsiasi ragazza cosa poco vera, ma come posso dire loro che sono gay?
Sono qui anche per lui...
Il mio unico amore, un amore a senso unico.
Ho tentato troppo a lungo di soffocare questo sentimento perchè sono sicurissimo che lui non mi amerà mai.
Guardo l'orario...
Ho un impegno più tardi.
Ho organizzato tutto per l'ultima cosa che farò questa notte.
Lentamente arrivano tutti ed entriamo nella sala della festa.
Il tempo scorre lento regalandomi qualche altro minuto con lui.
Ridiamo e scherziamo...
Beviamo...
Beviamo molto o almeno io lo faccio, sono un po' brillo, ma questo non mi fermerà.
Lui è bellissimo...
Non riesco a togliergli gli occhi da sopra e lui sembra non percepirli dimostrandomi ancora una volta quanto gli sono indifferente.
Un altro amico lo ama quanto me e forse avrà più fortuna di me.
Mi alzo dal tavolo come se niente fosse e recupero una lettera dalla tasca della giacca mettendogliela davanti dicendogli: «Leggila appena me ne vado. Poi fanne quello che vuoi»
Me ne vado senza aspettare una risposta da parte sua.
«Dove vai?»
La voce di Mark mi arriva flebile alle orecchie perchè tutto quello che non è lui cerco di tenerlo fuori.
Accenno un lieve sorriso che sa d'addio: «Vado a dormire. Sono stanco»
Un ondata di freddo fa scendere il silenzio ed io riprendo il cammino chiudendomi la porta alle spalle.
Mark lo ama quanto me e forse sarà più fortunato.
M'incammino fino alla scogliera...
Il mare è agitato...
Forse furioso...
Sono distante dal locale...
Non faranno in tempo ne sono certo.
Guardo in basso ed un brivido freddo mi percorre la schiena.
Le acque mosse sembrano fatte d'oscurità ed un lacrima scivola sul mio volto.
Immerso in questi pensieri non mi accorgo subito dell'arrivo degli altri.
Pensavo la mia lettera fosse più lunga...
Faccio un passo verso il bordo ed il terreno frana leggermente...
«Cosa vuoi fare?»
La sua voce è bellissima...
Rimarrei ad ascoltarla per tutta la vita.
«Dormire...»
«Vieni da me. Adesso...»
Sembra agitato, ma forse è solo uno scherzo del mio cuore innamorato.
Alzo lo sguardo verso di lui e la luna compare tra le nuvole lo illumina rendendolo ancora più bello.
«Perchè?»
«Perchè ho letto la tua lettera»
L'hai letta davvero?
No, non ci credo. Non voglio illudermi in qualcosa che non ci sarà mai.
Il terreno cede sotto i miei piedi e mi vedo precipitare verso il basso, ma la mia caduta viene fermata da lui che mi prendere per il polso.
«Tirati su, Alex»
«Jake...»
«Forza, non credo di reggere a lungo se non ti aiuti»
Fa fatica a tenermi su e mi aiuto a risalire sulla scogliera usando le rocce sporgenti come appoggio.
Ci allontaniamo dal bordo e mi da uno schiaffo così forte da farli voltare la faccia dall'altra parte.
«Sei uno stronzo! Cosa pensavi di fare? Non potevi parlarmene?»
Lo guardo per un attimo e mi mordo il labbro...
«Di cosa? Del fatto che sono gay? Del fatto che ti amo? O del fatto che sono stanco di esser trattato freddamente dal ragazzo che amo?»
Non m'interessa se gli altri ascoltano o meno...
«Di tutto quello che mi hai scritto. Voglio sentirlo dalla tua voce»
«Ti amo! Ti amo! Va bene?»
Le lacrime scendono sul mio volto senza freno.
Sono stanco voglio solo dormire e smettere di pensare a tutto il resto.
Non mi risponde, però, mi prende per il polso attirandomi contro il suo petto abbracciandomi per poi baciarmi.
Non capisco cosa succede, ma ricambio il bacio cercando di trasmettergli tutto quello che provo.
Quando ci allontaniamo restiamo a guardarci negli occhi per alcuni minuti.
«Se ti azzardi a fare un altra cosa del genere ti uccido con le mie mani ed adesso andiamo a dormire»
Non riesco a replicare alle sue parole perchè in esse erano racchiuse due parole: "Ti amo" ed erano quelle che aspettavo da tantissimo tempo.
Siamo andati a casa sua e li per la prima volta ho dormito stretto tra le sue braccia.
La voglia che avevo di farla finita è svanita in una bolla di sapone.
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