Matthew lavorava fin da bambino in un circo ed era un trapezista.

Il trapezio per lui era la sua vita, ma quel giorno non stava molto bene. Durante il suo allenamento mancò la presa e crollò privo di conoscenza sulla rete di protezione.

Un ragazzo dai capelli corvini e gli occhi verdi che passava di lì lo raggiunse e aiutò i colleghi del giovane trapezista a farlo scendere da quella rete.

 Notando il suo respiro affannato e il volto arrossato gli posò una mano sulla fronte e disse: «Ha la febbre alta. Deve prendere delle medicine e riposare» 

Il ragazzo dai capelli biondi che teneva tra le braccia aprì gli occhi e la sua voce arrivò debole alle sue orecchie: «Non posso mancare. Non oggi...» 

Lo sguardo disperato del ragazzo, però, gli scaldò il cuore: «Facciamo così, tu prendi le medicine e ti riposi. Poi fai il tuo spettacolo e alla fine torni a letto e dormi un pò» 

Il ragazzo sorrise e annuì accoccolandosi contro il corpo del giovane che lo assecondò abbracciandolo: «Dove dorme di solito?» 

I ragazzi che lavoravano con il giovane erano preoccupati e uno di loro si rivolse al nuovo arrivato: «Seguimi. Sei un medico giusto?»

«Sì. Sono un medico» tenendo il giovane trapezista tra le braccia si lasciò accompagnare fino alla roulotte dove il ragazzo dormiva.

Appena ne varcò la soglia sorrise e mise il giovane trapezista a letto. Quando fece per allontanarsi il giovane dai capelli dorati aprì gli occhi: «Non lasciarmi...»

«Non ti lascio, mio giovane Angelo» il ragazzo sorrise divertito e rispose: «Il mio nome d'arte è Angel, ma il mio vero nome è Matthew»

«È un onore conoscerti Matthew. Il mio nome è Fabian» si affaccendò per un attimo cercando nella borsa la medicina che gli avrebbe fatto scendere la febbre e una siringa con il quale iniettarla nel braccio del ragazzo.

Il ragazzo notando la siringa sussultò e impallidì cosa che non sfuggi a Fabian, ma le parole del ragazzo lo sorpreso: «Ho paura degli aghi...» 

Il medico sorrise e gli disse con gentilezza: «Non sentirai niente. Facciamo così...» prese lo stetoscopio e glielo porse: «Mettilo e concentrati su questo...» indicò il suo cuore al ragazzo poggiandoci sopra un dito.

Matthew annuì e con l'ausilio dello stetoscopio ascoltò il cuore del medico che sorrise mentre iniettava il liquido nel braccio del ragazzo che gli disse: «Il tuo cuore è molto calmo...» 

Fabian gli accarezzò il volto: «Ho fatto...»

Matthew si tolse lo stetoscopio dalle orecchie, ma poco dopo posò la fronte contro il suo petto domandandogli: «Non puoi restare con me, vero?» 

La voce triste del ragazzo lo sorprese e poggiandogli le mani su le spalle lo allontanò leggermente da sé: «Vuoi davvero che ti resti vicino?» il ragazzo annuì e accarezzandogli i capelli Fabian non potè far a meno di acconsentire alla sua richiesta dicendogli semplicemente: «Resterò vicino a te»

Matthew gli fece spazio sul letto e lui lo accontentò distendendosi al suo fianco, lasciò che posasse la testa contro il suo petto sorrise e gli passò un braccio attorno ai fianchi.

Quando alcune ore più tardi il ragazzo si svegliò trovando Fabian ancora al suo fianco sorrise e gli posò un bacio sul collo per poi sussurrargli: «Grazie di esser rimasto...» 

Fabian aprì gli occhi e gli accarezzò la schiena: «Come ti senti?»

«Molto meglio. Resti per vedermi?» il ragazzo guardò l'orologio per poi dire: «Sì. Resto per vederti piccolo angelo»

Alcuni minuti dopo i due ragazzi si separarono Fabian entrò nel tendone del circo, poco più tardi un riflettore fu puntato su Matthew vestito di tutto punto con un vestito bianco e delle ali sulla schiena, poco dopo iniziò la sua esibizione.

La leggiadria dei movimenti del ragazzo lo attirava come una calamita e non potè far a meno di sentire il suo cuore battere forte, era la prima volta che si sentiva vivo come in quel momento.

Quando lo spettacolo finì Matthew scese dal trapezio e sorrise rivolto a Fabian che lo ricambiò, ma solo alla fine della serata i due poterono incontrarsi di nuovo.

«Fabian, ci ho pensato a lungo, mentre volteggiavo sul trapezio e mi chiedevo se ti andava di vederci ancora» un leggero alone rosato gli colorò il volto. 

Fabian gli sorrise gentilmente rispondendogli: «Certo, mi farebbe molto piacere rivederti...» prese un tesserino dalla tasca e gli disse: «Questo è il mio numero personale. Puoi chiamarmi quando vuoi...» 

Matthew annuì prendendo il bigliettino.

Fabian per un attimo gli accarezzò il volto: «Buona notte, Matthew»

«Buona notte, Fabian» rispose lui sorridendogli felice. 

Dal loro primo incontro passarono diversi mesi e Matthew s'incontrarono molto spesso.

Alla fine l'amore era sbocciato tra di loro e nonostante la difficoltà che procurava ad entrambi la distanza che li separava quando Matthew viaggiava con il circo, quel loro sentimento cresceva sempre di più tanto che una sera Fabian di presento a Miami solo per chiedere a Matthew di sposarlo.

Il giovane trapezista felice diede la sua risposta affermativa e quel giorno stesso si sposarono facendo intrecciare ancora di più il loro destino.