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Vorrei gridare ti amo

Hanamichi era in ritardo come al solito per gli allenamenti mattutini fece la strada di corsa incontrando lungo il cammino Rukawa.

«Buongiorno» disse sorridendogli affiancandolo.   

«Nh...» rispose lui nascondendo uno sbadiglio dietro la mano.

Il rossino ridacchiò a quella sua risposta pensando: Senza che me ne rendessi conto questa volpe narcolettica mi ha rubato il cuore. Vorrei potergli dire che lo amo e sciogliere il suo cuore di ghiaccio...

Fecero la strada l'uno di fianco all'altro, ma il troppo silenzio del rossino aveva iniziato a preoccupare il ragazzo dai capelli corvini.

Senza rendersene conto arrivarono in palestra.

Ryota fece per dire qualcosa, ma Ayako scosse la testa indicandogli il ragazzo dai capelli rossi che aveva abbassato il volto pensando: Ho voglia di piangere...

A quel pensiero le lacrime iniziarono a cadere sul suo volto come un fiume in piena che aveva saltato i suoi argini riversandosi al di fuori di essi.

«Cosa succede?» chiese Haruko guardando quella scena perplessa.

«Non ne ho idea» ammise Ayako.

Kaede si passò una mano tra i capelli lasciandosi andare ad un sospiro: «Sei proprio un idiota. Dovevi sfogarti prima»

«Kae...» lo chiamò lui abbracciandolo di slancio.

«Dopo voglio una spiegazione» rispose lui a quel gesto ricambiando l'abbraccio accarezzandogli la schiena con lenti movimenti circolari.

Sotto quelle carezze, Hanamichi, si calmò racimolando tutto il suo coraggio per poter guardare l'amico in faccia, si spostò da quel caldo rifugio ed ignorando tutte le persone attorno a loro disse: «Immagino che dopo mi allontanerai, ma con te non posso mentire, però, io ti amo, Kaede» l'imbarazzo colorò il suo volto. Il ragazzo dai capelli corvini rimase per un attimo impassibile, ma poi gli sorrise dandogli un leggero colpetto su la fronte: «Sei davvero un idiota... il mio idiota...»

«Il tuo idiota?» chiese il rossino perplesso cancellando le tracce delle lacrime dal suo volto con la mano. «Sì, Hana. Non posso allontanarti da me perchè sei l'unico che riesce a scaldare le mie giornate» s'interruppe un attimo posando la mano su la sua guancia e solo dopo lo baciò con dolcezza per poi allontanarsi ed aggiungere: «Ti amo, Hana»

Il ragazzo dai capelli scarlatti sorrise e lo prese per il polso dicendo: «Andiamo! Dobbiamo allenarci!»

A quella reazione, Kaede, rise divertito sorprendendo tutti i presenti compreso Hanamichi che lo guardò: «Stai ridendo sul serio?»

«Idiota...» disse lui tra le risate.

«Senti chi parla. Quello che ride senza motivo» rispose Hanamichi.

«Prima eri così preoccupato ed ora sei tornato quello da sempre. Mi è mancato questo lato di te» ammise Kaede sorridendogli.

Poco dopo i due andarono nello spogliatoio e si cambiarono per poi tornare in campo ed allenarsi con la squadra sorprendendo tutti per l'affiatamento che avevano trovato. 

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