Sentimenti celati
La partita con il Ryonan stava mettendo a dura prova tutti.
Rukawa stava da diversi minuti a sfidare Sendoh cercando di batterlo.
Se la stavano cavando bene, Sakuragi era rimasto ferito, ma si era ripreso bene per questo cercò di dare il massimo in tutte le cose che faceva.
Hanamichi per dare la scossa al ragazzo dai capelli corvini lo punzecchiò con le sue parole.
Kogure notando la difficoltà della squadra chiamò il time out per dare qualche minuto di tregua ai ragazzi.
Non avevano uno schema di gioco, ma alla fine decisero di optare per marcare solo Sendoh e lasciar perdere tutti gli altri.
In quella partita il ragazzo dai capelli scarlatti guardò Rukawa per diversi minuti.
Sentiva il bisogno di fare qualcosa e ci mise tutto sé stesso.
Hisashi a pochi minuti dalla fine crollò in mezzo al campo privo di forze e furono costretti a portarlo fuori dal campo.
La partita andò avanti ormai mancavano solo pochissimi minuti alla sua conclusione.
Kogure entrato in campo era riuscito a recuperare tre punti distaccando anche se di poco la squadra avversaria, ma solo alla fine grazie ad una schiacciata di Hanamichi vinsero.
Rukawa lo guardò sorpreso e come spinto da qualcosa di più forte della sua forza di volontà s'avvicinò al rossino prendendolo per la maglia fermando il suo sproloquio con un bacio.
Quando s'allontanarono Hanamichi lo guardò cercando di capire cosa fosse successo, ma lui s'allontanò senza aggiungere altro.
Tutto il pubblico rimase in silenzio aspettando una reazione del rossino, ma non accadde nulla per svariati minuti quindi tirarono tutti un sospiro di sollievo.
Ignoravano, però, la marea di sensazioni che si muovevano dentro il ragazzo dai capelli scarlatti.
Per tutta la premiazione cercò di restare sé stesso ed anche dopo, ma una volta da solo non poté non ignorare quello che era successo e per questo doveva trovare un modo di capire cosa significasse.
Quella sera Hanamichi non riuscì a riposare ed il giorno dopo a scuola si prese la pausa pranzo per
riflettere ed allenarsi.
La voce del bacio che c'era stato tra lui e Rukawa era ormai di dominio pubblico, ma le parole delle persone a lui le sentiva troppo distanti per essere di una qualche rilevanza.
Per tutto l'allenamento Rukawa fece allenamento singolo, ma ad ogni canestro rivedeva nella sua mente il bacio che aveva dato ad Hanamichi e la cosa gli smuoveva una marea di sensazioni del tutto nuovo.
Hanamichi lo prese per il polso fermando la sua ennesima azione: «Ti vuoi fermare, dannazione»
«Lasciami, idiota!» rispose lui guardandolo male.
Il ragazzo dai capelli scarlatti lo bloccò contro il muro per poi baciarlo proprio come aveva fatto lui al termine della partita.
Quando s'allontanò gli chiese: «Cos'è successo? Sei strano oggi»
Il ragazzo dai capelli corvini non rispose a quella domanda, ma rimase a guardarlo negli occhi per svariati minuti perdendosi in esso.
«Chiederò di andare in America al mister» rispose lui a quella domanda.
In quel momento un dolore sordo gli si fece strada nel cuore ed una lacrima scivolò sul suo volto facendo sgranare gli occhi al corvino: «Hana...»
Hanamichi corse fuori dalla palestra andando sul retro portandosi una mano sul petto stringendo tra le dita la maglia che indossava: Perchè? Perchè fa così male? Perchè vuole andarsene? Perchè mi sento morire?
Ayako che aveva assistito alla scena senza dire una parola sgranò gli occhi sorpresa e s'avvicinò a Rukawa dicendogli: «Davvero non te ne sei reso conto?»
«Nh...» chiese lui.
«Hanamichi dopo il tuo bacio a fine partita era strano e questa sua reazione...» disse lei cercando di farglielo capire.
Rukawa sgranò gli occhi e raggiunse il ragazzo trovandolo appoggiato al muro e osservandolo pensò: Davvero sta pensando a me da quel bacio?
Sentendosi osservato Hanamichi disse: «Kaede, cosa ci fai qui?»
«Che diavolo ti è preso?» chiese lui senza rispondere a quella domanda.
«Io... io non lo so... non ci capisco niente...» ammise lui senza giri di parole cancellando le lacrime che scendevano sul suo volto.
Il ragazzo dai capelli corvini l'avvicinò e senza pensarci troppo gli posò una mano su gli occhi baciandolo nuovamente, ma Hanamichi ricambiò lasciandosi andare senza pensarci troppo.
Quando s'allontanarono il corvino disse: «Riprenditi adesso. La mia era solo un idea»
«Kaede...» lo richiamò lui.
«Nh...» rispose lui voltandosi a guardarlo.
«Diamo il meglio di noi stessi nel torneo» disse lui per poi aggiungere: «Raggiungerò il tuo livello e quello di Sendoh. Ti aiuterò... Vi aiuterò...»
Il ragazzo dai capelli corvini gli sorrise e poco dopo iniziarono gli allenamenti.
Non dissero altro ed iniziarono a giocare dando il meglio di loro stessi.
Nessuno dei due, però, disse all'altro quali fossero i loro veri sentimenti.
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