Bacio dopo l'allenamento
Hanamichi stava ancora imparando i tiri a canestro.
Rukawa gli aveva mostrato tutto quello che doveva fare, ma lui era troppo ostinato a non voler avere come insegnante il ragazzo dai capelli corvini.
Provando e riprovando sbagliò a lungo e perse la pazienza tanto che alla fine i due litigarono e furono mandati fuori dal campo.
Per tutto il resto della giornata il ragazzo dai capelli scarlatti rimase di pessimo umore, ma la mattina dopo andò ad un campetto vicino a casa iniziando ad allenarsi come meglio poteva.
Rukawa che ebbe ogni stessa idea rimase ad osservarlo attentamente: Ancora ci prova. Perchè non se ne torna a casa...
Vedendolo in difficoltà decise di farsi vedere dicendogli semplicemente: «I passi sono corretti è la posizione della mano sbagliata»
Il ragazzo dai capelli scarlatti si voltò a guardarlo: «Rukawa...»
«Cosa aspetti?» gli chiese lui seriamente.
A quelle parole Hanamichi annuì e si mise al lavoro riuscendo a fare quel canestro che non gli riusciva.
Quando si fermò si voltò verso il compagno di squadra: «Rukawa, per ieri...»
«Sei riuscito in quello che dovevi fare ora puoi andare» disse semplicemente lui mettendosi a palleggiare senza pensarci troppo, ma Hanamichi aveva qualcosa da dirgli: «Ascoltami un attimo...»
«Cosa vuoi?» gli rispose lui freddamente.
«Per me è difficile dirlo, ma vorrei che mi insegnassi altre cose» ammise il ragazzo dai capelli scarlatti guardandolo seriamente.
«Uno contro uno» si limito a dire Rukawa.
I due iniziarono poco dopo una partita tra di loro dove di quando in quando, Rukawa, gli dava consigli su come muoversi o cosa fare.
Alla fine gran parte delle azioni portate avanti dal ragazzo dai capelli corvini trovavano quasi sempre un contrasto da parte di Hanamichi.
Al termine del loro scontro Rukawa aveva fatto dieci canestri mentre Hanamichi solo sei, ma era un buon progresso.
Quando terminarono in entrambi si era smosso qualcosa che non era solo la voglia di giocare a basket.
I due per alcuni minuti si guardarono negli occhi, ma il ragazzo dai capelli scarlatti prese il suo asciugamano e lo usò per asciugare il volto del ragazzo davanti a sé.
«Cosa stai facendo?» chiese semplicemente lui.
«Non lo so...» ammise il ragazzo dai capelli scarlatti: «Perchè sei sempre così freddo? Perchè i tuoi occhi sono così espressivi?» s'avvicinò un po' di più al volto del ragazzo e come guidato da una forza più grande di lui lo baciò.
Rukawa lo guardò sorpreso per un attimo, ma poi dopo averlo ricambiato si allontanò senza dire niente, ma con il cuore in subbuglio per quel gesto inaspettato.
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