«Non andare...» disse Law muovendosi tra le coperte sfatte del letto.

«Devo andare dalla mia ciurma» rispose Kidd rivestendosi rendendosi presentabile.

Il corvino si mosse scoprendo il suo corpo ricoperto di bende lasciandosi scappare un gemito di dolore.

Kidd si voltò a guardarlo perplesso: «Dove pensi di andare con quelle ferite? La tua ciurma ti ha affidato alle mie cure fino a quando non avranno parlato con Cappello di Paglia per riorganizzare l'attacco al nemico»

«Voglio venire con te» constatò Law senza indugiare.

«No, Law. Aspettami qui in cabina e riposati» disse lui facendolo distendere nuovamente tra le coperte aggiungendo: «Non ti mancherà la fiducia nelle mie parole?»

«D'accordo. Resto qui» rispose rimettendosi comodo.

Le ore passarono lente riportando Kidd nella sua cabina solo a ora di cena portandosi dietro qualcosa da mangiare per entrambi.

Trovò Law che dormiva e Killer che gli faceva da guardia del corpo restando nascosto all'interno della stanza.

Prima di lasciare la stanza disse: «Dovresti chiedergli di non andarsene»

«Sarebbe una mancanza di fiducia nei suoi confronti» constatò Kidd posando il vassoio sul comodino sedendosi sul letto senza muoverlo troppo in modo da evitare al corvino un brusco risveglio a causa del dolore che poteva provocargli con movimenti avventanti.

Law sentendo le parole di Kidd sorrise mentalmente e quando Killer uscì dalla stanza aprì gli occhi dicendo: «Come tu torni da me, io tornerò sempre da te»

Kidd gli chiuse la bocca con la sua per evitare che dicesse altre cose imbarazzanti e solo dopo aver mangiato si misero a dormire lasciandosi usare come cuscino dal corvino stringendolo delicatamente a sé stando attento a non fargli male con il suo nuovo braccio in metallo.