Quella mattina Goku era uscito presto da casa.

Chichi non ne comprese il motivo per questo si rivolse al figlio: «Gohan, potresti seguire tuo padre e vedere dove sta andando?»

«Mamma, devo studiare. Sei tu che me l'hai detto» rispose il ragazzo sena distogliere lo sguardo dai libri aggiungendo: «Se t'interessa sapere cosa fa seguilo tu»

La donna notando il comportamento del figlio comprese che non aveva fatto la scelta giusta ad imporgli il solo studio senza permettergli di creare un legame con il padre.

Intanto, Goku, raggiunse un negozio di fiori dove comprò venti rose di tre colori: rosso, rosa e giallo.

Fece fare una bella confezione e solo dopo si diresse alle Capsule Corps.

Bulma vedendolo sorrise divertita dicendogli: «Vegeta dorme ancora»

«Meno male...» rispose l'uomo dirigendosi fino alla camera del bel principe.

Vegeta dormiva profondamente così si mise seduto tra le coperte abbassandosi fino a posargli un timido bacio su le labbra.

Il corvino si mosse tra le coperte vennendo avvolto dal profumo delle rose così aprì gli occhi specchiandosi in quelli di Goku: «Kakaroth!»

«Buongiorno, Vegeta» rispose lui sorridendogli.

«Come mai sei qui, Kakaroth?» gli domandò Vegeta perplesso.

«Volevo vedere il mio principe» rispose lui mettendogli tra le braccia il mazzo di rose.

Il principe non disse niente osservando quelle rose per svariati minuti, ma poi si ricordò le parole di Bulma di qualche giorno prima: "Le rose rosse significano amore e passione, quelle rosa dolcezza mentre quelle gialle gelosia". 

Rimettendo assieme quelle parole il messaggio di quel mazzo di fiori gli fu chiaro così le posò da una parte afferrandolo per la maglia attirandolo a sé baciandolo bloccandolo tra le coperte mettendosi a cavalcioni su di lui.

Goku gli posò le mani su i fianchi e quando si separarono gli domandò: «Usciresti con me stasera?»

«Dove mi porterai?» gli chiese a sua volta Vegeta.

«Dove vorrai...» rispose semplicemente lui.

Vegeta riprese a baciarlo, non voleva correre troppo per questo motivo cercò di non provocare troppo l'uomo sotto di lui.

Rimasero in quella stanza a coccolarsi in quel modo dolce e delicato fino a ora di pranzo quando uscirono per poter mangiare qualcosa e andare al loro appuntamento.