Prendersi cura di lui
Spencer è sempre stato un bambino prodigio.
All'età di 12 anni aveva frequentato un liceo pubblico di Las Vegas dove veniva costantemente picchiato dai bulli tanto che ormai aveva imparato bene a incassare i colpi.
Quel giorno si ritrovò ad avere a che fare con un SI piuttosto complicato da comprendere, ma la cosa certa era che non avesse niente da perdere.
I suoi reati violenti e piuttosto efferati di questo SI furono la prova dei dubbi di queste loro deduzioni.
Nel momento della cattura del SI, Spencer, si ritrovò a essere attaccato.
I calci e i pugni lo colpirono come una pioggia incessante, ma Morgan andò in suo soccorso riuscendo a neutralizzarlo consegnandolo a Emily e Rossi.
Solo dopo andò con Spencer in ospedale dove gli medicarono le ferite.
Solo alcuni minuti dopo poterono tornare a casa, ma una volta davanti alla porta dell'abitazione del ragazzo quest'ultimo disse: «Dovresti tornare a casa»
«Scordatelo, ragazzino. Devi restare sveglio tutta la notte e hai bisogno di qualcuno che ti medichi le ferite» disse semplicemente lui obbligandolo a entrare in casa seguendolo poco dopo chiudendosi la porta alle spalle.
Per tutto il resto della notte il ragazzo rimase in compagnia di Derek che ogni tre ore gli medicò le ferite con moltissima attenzione per evitare di strappare i punti che le chiudevano.
«Morgan, perchè non dormi almeno tu?» gli chiese lui lasciandosi medicare il fianco.
«Non sono stanco. Sono preoccupato per queste ferite» ammise lui aggiungendo: «Credo che dovrò insegnarti a difenderti al meglio appena saranno guarite»
«Non mi difenderai tu?» gli domandò lui sorridendogli divertito.
Morgan sorrise divertito da quella domanda chiedendogli a sua volta: «Ragazzino, vuoi davvero essere trattato come una principessa sempre in pericolo?»
Spencer ci pensò qualche minuto alzandosi poco dopo dalla sedia andando a sedersi su le sue gambe guardandolo negli occhi: «Se sei tu a proteggermi sarò felice di essere una principessa in pericolo»
Derek per liberarsi da quella situazione gli chiese: «Ti va se ordiniamo qualcosa da mangiare?»
«Certamente...» rispose lui un po' deluso da quella risposta.
Notando la cosa, Derek, lo prese per il polso facendolo sedere nuovamente su le sue gambe andando a baciarlo con dolcezza: «Non provocarmi, ragazzino. Sei ferito e io non posso farti del male permettendo alle ferite di riaprirsi»
«Allora quando saranno guarite...» rispose lui mordendosi il labbro.
«Ti farò vedere il paradiso» constatò semplicemente Morgan afferrando il telefono con il quale chiamò il locale dal quale si sarebbero fatti portare la cena.
Poco dopo ordinarono qualcosa da mangiare che potesse piacere a entrambi.
Al termine della notte erano ancora svegli, ma entrambi sapevano che quel presunto trauma cranico era stata solo una precauzione troppo eccessiva da parte dei medici, ma che aveva permesso loro di passare tutto quel tempo a coccolarsi beandosi di quelle ore pacifiche che li separavano dall'inizio di una nuova giornata di lavoro.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro