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●Perfect

"Ciao Mamma a dopo!"

La piccola bambina dai capelli corvini salutò la madre con un cenno della mano ed entrò nel giardino dell'asilo con un sorriso sul volto, era il suo primo giorno di scuola e sicuramente, con il suo carattere giocoso e divertente, avrebbe fatto sicuramente subito amicizia.

Dopo aver sistemato tutto nel suo armadietto la piccola Marinette corse in cortile per iniziare una nuova tappa della sua vita: La scuola e le nuove conoscenze.
Tutti i bambini erano a giocare;
Chi non le altalene, chi con gli scivoli e chi aveva voglia di costruire giocava nella sabbiera con paletta e secchielo, tutti sembravano divertirsi, tutti tranne uno: Un bambino.

Un bambino era solo, rannicchiato in un angolo nella penombra dove non batteva il sole.
La picola Marinette si intristì, perché era lì tutta sola?
"Ti consiglio di stargli lontano"

A svegliarla dai suoi pensieri fu un bambino poco più alto di lei, magrolino dal bel faccino con i capelli rossi.
" Perché?" Chiese la ragazza dagli occhi color mare con il solito tono da bambina curiosa
" Non parla con nessuno. Se ne sta sempre lì, e quando qualcuno cerca di parlargli lui abbassa la testa e non parla.
Fidati, sarebbe tempo sprecato"
Terminò il bambino, alzando le spalle.

La corvina si voltò verso il bambino nascosto e chinò il capo voltandosi nuovamente verso il suo interlocutore
"Credo abbia solo bisogno di essere capito, tutto qua."

"Vuoi veramente andare da lui?"

Marinette sorrise e annuì " Nessuno resiste a Marinette Dupain-Cheng!" disse con fierezza, calcando i suoi due cognomi prima di dirigersi a passo sicuro verso il bambino.

"Hey..."
Marinette si accovacciò verso la sua direzione, sperando di iniziare una conversazione con il bambino che sembrava avere i capelli molto chiari, chiarissimi.

"Perché sei qui tutto solo?"
Chiese poi, sperando in una risposta.

Il bambino, finalmente, voltò lo sguardo verso di lei e la piccola Marinette pensò che avesse gli occhi più belli che abbia mai visto: verde smeraldo.

"Mi piace stare solo"
Mormorò, guardandola.

La corvina chinò la testa e poi la scosse "nessuno merita di stare da solo, non finché ci sono io"
Disse sicura, posando una manina sul suo petto, facendo ridacchiare il bambino di fronte a lei:
"Sei simpatica emh..."

"Marinette" si presentò poi, con un sorriso porgendogli la mano.

"Adrien"

"Bene Adrien, adesso non sarai più solo" mormorò infine sorridendogli.

Well, I found a girl, beautiful and sweet

Oh, I never knew you were the someone waiting for me

'Cause we were just kids when we fell

"Adrien! Sei pronto?"

"Arrivo!"

Urlò il biondo, avvisando la madre che sarebbe sceso a momenti.
Quel pomeriggio si terrà la festa di compleanno di Marinette, la sua migliore amica da ormai sei anni, da quel giorno d' asilo quando venne da lui e lo strattonò a giocare, fu la prima bambina ad interessarsi a lui, a stargli vicino, da quel benedetto giorno furono sempre insieme, sempre.

Adrien sorrise e scosse la testa avvicinandosi al comodino per prendere il regalo che aveva fatto insieme a sua madre per Marinette.
'Spero le piacerà'
Disse fra se e se, guardando il regalo e stringendolo leggermente.

"Mamma sono pronto! Possiamo andare!"

La festa era finita ormai e gli ospiti iniziarono ad uscire e a salutare la festeggiata augurandole nuovamente 'buon compleanno', Marinette aveva ricevuto molti doni, tranne quello di Adrien, era l'unico a non averle dato un dono o un pensiero, la corvina era felice della sua presenza ma aveva paura 'che se ne fosse dimenticato?'

La corvina scosse il capo prima di salutare insieme alla madre il penultimo invitato, si conoscevano da sei anni ormai, come poteva dimenticarsi il compleanno della sua migliore amica:
"Marinette, io e Emilie prendiamo un caffè d'accordo?"

"Va bene Mamma, io sto un po' con Adrien"
Mormorò la figlia, avviandosi verso il soggiorno dove si trovava il suo migliore amico intento a fare avanti e indietro per la stanza, sembrava in ansia.

"Adrien?"
Il ragazzino si fermò bruscamente, non si era accorto della sua presenza.

"Hey... gli altri se ne sono andati?"
Chiese, passandosi una mano fra i capelli.

La festeggiata annuì " si, le nostre mamme sono in cucina a farsi un caffè"

Capitava spesso che le loro madri si prendessero un caffè quando uno dei due veniva invitato a casa dell'altro.
Le loro madri, come loro due, erano diventate molto amiche e ogni tanto parlavano fino a sera tardi , donando ai loro figli più tempo per stare insieme.

"Ah.." mormorò la bambino avanti a lei, grattandosi il collo.

"Allora è arrivato il mio turno per darti il regalo"
Disse infine con un sorriso, mentre metteva le mani in tasca e tirava fuori da una di esse un pacchetto rosa con un nastro argentato.

A Marinette si illuminarono gli occhi:
Non se n'era dimenticato.

"Ho voluto aspettare per darti il regalo. Volevo che aprissi il regalo quando eravamo soli, o almeno quando ci arebbe stata un po' di privacy"
Si scusò il biondino, con la voce mista all'imbarazzo e alla preoccupazione, temeva la reazione della sua amica 'e se non le piacesse?'

La franzo cinese guardò l'amico poi il pacchetto che Adrien teneva tra le mani:
Perché mai pensare male del proprio amico?
Marimette aveva capito di aver fatto un pensiero egoista, se Adrien se ne fosse dimenticato non sarebbe neanche venuto, no?
La corvina scosse la testa levandosi di dosso quei brutti pensieri e prese il regalo che gli aveva porso l'amico.

"Sono stata una stupida"
Mormorò a bassa voce, sperando che Adrien non la sentisse.

"Pensavo ti fossi dimenticato del mio compleanno solo perché non mi avevi fatto il regalo"
Sorrise maledicendo i suoi pensieri, mentre spachettava il regalo.

"Non mi dimenticherei mai il tuo compleanno e non solo grazie al tuo countdown" iniziò il biondo, con una nota di divertimento verso la fine
"Sei la mia migliore amica, sei speciale per me e..."
Mormorò infine, prima di essere interrotto dalla corvina, che nel mentre aveva aperto il regalo
"È la collana che mi aveva rotto Lila"

Ad un giorno dal compleanno di Marinette, una loro compagna, Lila, le ruppe 'per sbaglio' la collana, tirandogliela dal collo.

Lila si salvò grazie alla scusa del 'sono inciampata' e per tentare di non cadere si sarebbe tenuta grazie alla collana della compagna.
Adrien non ci avrebbe creduto a prescindere, era palese che quella era una scusa bella e buona, ma non aveva prove contro di lei, e pur per fargli tirar fuori la verità, Adrien avrebbe fatto a botte ma l'amica la fermò.
'Non fa niente Adrien.. non abbassiamoci ai suoi livelli'

"Mi dispiaceva vederti triste per quella collana. So quanto ci tenevi"
Disse, alzando le spalle con un leggero sorriso.

"Grazie"
Mormorò, prima di abbracciarlo di scatto "Ti voglio bene"

Not knowing what it was

"Allora... come va l'argomento amore?"
Chiese Adrien, dopo svariati minuti di silenzio.

Da quando Marinette si è trasferita dall'altra parte di Parigi, lei e Adrien si incontravano a mala pena, hanno intrapeso strade diverse, scuole diverse, amici diversi e viceversa:
Per i primi due anni provavano ad incontrarsi almeno due volte a settimana, soprattutto nel weekend quando  la scuola era chiusa e i due avevano più tempo libero, ma negli ultimi tre anni hanno iniziato ad allontanarsi, da parlare quasi tutti i giorni a parlare raramente, quando capitava in pratica.

E adesso sono lì, insieme dopo tre anni che non si vedevano o sentivano:
Fu Adrien a contattarla e a chiederle di incontrarsi come ai vecchi tempi, e Marinette accettò senza pensarci due volte.

Avevano un legame speciale un tempo, che nessuno dei due riusciva a spiegarsi, era un legame che non avevano con nessun altro, un legame unico che dovuto alla lontananza si affievolì, ma non del tutto.

E se quel legame non fosse solo amicizia, ma qualcosa di più?

Entrambi se lo chiesero, ma non ebbero risposta..
Fino ad oggi.

Marinette guardò il ragazzo di fianco a lei e chinò la testa, perché mai questa domanda? Si chiese, dopo che il biondo tirò fuori l'argomento.

"So che non c'entra niente con l'argomento di poco fa" iniziò Adrien, grattandosi la nuca con un  leggero imbarazzo dopo il continuo silenzio della corvina

"Ma sono passati così tanti anni che.."

"Tranquillo" Marinette lo interruppe con un sorriso tenero.

Non era per niente cambiato.
Si preoccupava spesso per lei, e Marinette lo trovava dolce da parte sua.

" E no, non sono fidanzata se è questo che mi volevi chiedere"

Adrien si passò una mano fra i capelli "Come fa una ragazza carina come te ad essere single?"

Marinette abbassò lo sguardo, imbarazzata dalla domanda del biondo.

Molte persone si complimentarono per la sua bellezza, ma sentirlo dire dal proprio amico d'infanzia era tutt'altra cosa.

' Perché mi fai questo effetto Agreste?'

Quello che Adrien aveva detto era vero, la trovava veramente carina, una bella ragazza.
La pubertà l'aveva cambiata parecchio, non sembrava più la bambina di un tempo, era cresciuta e maturata proprio come Adrien.
Quando Marinette si trasferì Adrien ebbe paura di non poterla incontrare più, e in parte ,la sua paura divenne realtà per tre lunghi anni.

La sua non era solo la paura di perdere la sua migliore amica, ma era anche la paura di perdere l'amore della sua vita:
Dopo due anni dal trasferimento di Marinette, Adrien iniziò a nutrire qualcosa di diverso per l'amica, ma non riusciva a capire cosa e a quattordicianni capì:
Era innamorato di lei.

Non voleva ammetterlo a se stesso, e provò a redimere quel sentimento, fallendo.
Ormai si sarà fatta una nuova vita, nuovi amici..non si ricorderà più di te' si diceva, ammettendo la triste realtà:
'Sei innamorato di una persona che forse non incontrerai mai più.'

Col tempo accettò la realtà, e andò avanti, finché, non trovò ricordo legato a lei;
Una foto di loro due vestiti per la sera di Halloween, lui era vestito da gatto nero e Marinette da un adorabile Coccinella.

E ora, quella bambina vestita da Coccinella era lì, accanto a lui, mentre camminavano di fronte alla Torre Eiffel.

E se ve lo stavate chiedendo no, la sua cotta per lei non era svanita, anzi, era aumentata notevolmente.

"E tu?" E a svegliarlo dai suoi pensieri fu Marinette, che lo riportò sulla terra
"Sicuramente un ragazzo stupendo come te una ragazza l'avrà sicuramente" mormorò, guardandolo.

Le guancie di Adrien si imporporarono leggermente "No" rispose con un sorriso "neanche io sono fidanzato"

Marinette scosse la testa "Mi spiace" mormorò " però il mio cuore appartiene già a qualcun'altro" la interruppe il biondo con un piccolo sorriso.

È arrivato il momento Adrien, due anni in ritardo ma sempre meglio di niente.

"Da due anni per l'esattezza" sottolineò.

Marinette chinò la testa sorpresa "e chi è la fortunata?" Chiese con una nota di tristezza.

Perché dovrei essere triste? Dovrei essere felice per lui. E se fosse..no Marinette, non può essere.

Adrien prese un bel respiro e si avvicinò leggermente alla corvina
" A te Marinette Dupain-Cheng"

E con due anni di ritardo, finalmente posò le labbra sulle sue baciandola con dolcezza.

I will not give you up this time

But darling, just kiss me slow, your heart is all I own

And in your eyes, you're holding mine

"E se non accettasse Nino?"

Nino sospirò massaggiandosi il viso con entrambe le mani
"Adrien tranquillizzati. Perché mai dovrebbe dirti di no?"

"Potrebbe pensare che stia andando troppo di fretta" mormorò passandosi una mano fra i capelli.

"Se con troppo velocemente intendi dieci anni di fidanzamento, allora ti do ragione" rispose il mulatto con ironia.

Erano passati dieci anni da quando Adrien e Marinette si sono riavvicinati e si sono messi insieme nonostante la notevole distanza che li a separati, ma come si dice: l'amore vince su tutto.

All'epoca erano molto piccoli ed era difficile per loro riuscire ad incontrarsi e a mantenere il forte legame le che li univa, ma adesso è tutto diverso:
Adrien aveva una macchina tutta sua e quando aveva la possibilità andava a trovare Marinette dall'altra parte della città.

"Nino è una cosa seria" gli rispose con serietà, fulminandolo con lo sguardo.

"D'accordo" alzò le mani in segno di resa "ma cosa posso dirti. Vi amate tanto, siete la coppia più sdolcinata che abbia mai conosciuto"

"Nino Laiffe!"

"Non provare a dire il contrario.
Non sono l'unico a pensarlo, c'è anche Alya dalla mia parte"

Adrien arrossì, non avevano tutti i torti.

Dopo che si sono fidanzati hanno deciso di far conoscere i propri migliori amici per provare a creare un gruppo unico e solido:
Nino Laiffe era il migliore amico di Adrien, nonché suo confidente.
Adrien gli parlava sempre di Marinette e della cotta che provava per lei,  pensava che fosse una cotta passeggera, ma si ricredette dopo averla conosciuta di persona.

Alya era la migliore amica di Marinette, e proprio come Adrien, Marinette si confidava con Alya in tutto, anche sul suo amore per il biondino.

I due ormai conoscevano la coppia.

"Quindi? Che consiglio mi dai oltre a farmi arrossire come un pomodoro?"
Chiese poi, dopo esser tornato al suo colorito naturale.

"Quella ragazza è cotta Adrien, cotta al puntino aggiungerei" scherzò "non saprà resistere alla proposta, fidati" disse in fine con molta sicurezza.

"Tu dici?" Il ragazzo davanti a lui annuì, e questo gli diede la giusta carica per annunciare la proposta "lo farò sta sera!"

***


Il biondo sospirò, passandosi una mano fra i capelli con una sigaretta fra le dita:
Da inizio serata non smise un'attimo di fumare, ne finiva una e successivamente ne accendeva un'altra, un ciclo continuo.
Sarà lo stress? Sicuramente.

Sbuffò "Cosa ti prende -"

"Hey"
Il ragazzo girò la testa, era Marinette
"Hey.." mormorò, spegnendo il mozzicone finito da poco.

"Stai bene? Questa è la tua quinta sigaretta questa sera" rispose con un tono leggermente preoccupato, incrociando le braccia e avvicinandosi a lui.

"Qualcosa ti preoccupa?"
Adrien fumava solo per due motivi: stress o preoccupazione.

Quest'ultimo sorrise grato alla corvina; si preoccupava costantemente per lui, e questo lo faceva sentire amato e aprezzato.
Le prese la mano e la strinse fra le sue:
"Stavo pensando a noi, al nostro trascorso e..."

Il biondo si bloccò e scosse la testa:
"E?.."
Lo incoraggiò a continuare la corvina sorridendo, ma lui negò nuovamente
"Non voglio dirtelo così, aspetta"
Detto questo si scostò e prese il telefono dalla tasca mentre Marinette lo guardava con aria interrogativa.

Dopo qualche secondo Adrien sorrise e premette play:

I found a love for me

"La nostra canzone.."

Adrien sorrise e si avvicinò a lei prendendole entrambe le mani
"Ho voluto creare l'atmosfera giusta" mormorò, alzando le spalle.

La franco cinese chinò il capo; dove vuole arrivare?

"E per cosa?"

Il biondo sospirò "Sai che odio i monologhi, perciò.." iniziò lui, mentre infilò la mano destra nella tasca "voglio arrivare subito al sodo"

Barefoot on the grass, listening to our favorite song

Il ragazzo chiuse gli occhi e si inginocchiò sotto lo sguardo emozionato della corvina, che per l'emozione si coprì la bocca con la mano libera.

"Non sono neanche tanto bravo con le parole, perciò ti dirò tutto quello che mi passa per la testa.."
Le strinse la mano come per auto incoraggiarsi: ogni singolo momento con lei doveva essere speciale, e questa proposta non doveva essere da meno.

"Già sai i miei sentimenti per te e quello che provo standoti accanto, abbiamo già dato prova dei nostri sentimenti stando lontani per anni..." nel frattempo Marinette si era inginocchiata con tutte e due le gambe a terra, le tremavano le gambe e gli occhi gli vennero lucidi
"Ma adesso possiamo creare un nostro futuro insieme senza alcuna distanza che ci separi.."
Mormorò con una voce un po' tremolante, tirando fuori una scatolina blu:
"Marinette mi v-"
"Si!"
Il biondo si bloccò "ma non avevo ancora finito"

"Siamo innamorati" mormorò, alzando le spalle " siamo uniti da qualcosa di invisibile e quello che pensi tu lo penso anche io...quindi si! Si lo voglio"

Il biondo sorrise "vuoi sposarmi?" concluse la frase interrotta, infilando l'anello all'anulare della ragazza di fronte a lui.

"Si!si! Si!" disse entusiasta per la terza volta buttandosi fra le sue braccia

"Si, si!"

.....

Eri felicissima quella sera, mi ricordo ancora la tua forte stretta, eri piccola e minuta, ma avevi una forza sovrumana,  come facevi?

Dopo quasi un'anno ci siamo sposati, ricordi?
Penso sia stato uno dei momenti più belli della mia vita:
Avevi un bellissimo abito bianco che ti lasciava scoperta quasi tutta la schiena e il velo ti copriva il volto mentre entravi in chiesa insieme a tuo padre:

"Rendila felice come hai sempre fatto e sii la sua roccia, il suo migliore amico, sii la sua spalla su cui piangere e amala per tutta la vita"

Ricordo ancora le sue parole:
" Te lo prometto" mormorai, prendendoti la mano e toglienditi il velo.

Cavolo, solo a pensarci mi commuovo ancora, ero felicissimo, eravamo felicissimi.

"Si, lo voglio" è stata la decisione più bella della mia vita

Quel "si lo voglio" lo rifarei altre cento volte per te, tutto quello che abbiamo fatto e passato lo ripeterei senza pensarci.

So che sei ancora qui, accanto a me, perciò te lo dirò anche se già lo sai, ma non mi stancherò mai di dirtelo:

Ti amo Marinette.

Fine



Angolo Autrice

Ahhh finalmente ho pubblicato questa versione di Perfect in versione Adrienette!
È una delle storie a cui tengo di più e a cui ho prestato la massima attenzione.
Spero solo che vi piaccia e che vi faccia emozionare come ha fatto con me.
Ma do un consiglio: leggetela in versione originale...secondo me rende meglio il concetto, ma spero di esser riuscita a farvi sorridere lo stesso.
Grazie a tutti

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