●Joyeux Noël
Natale:
Quanti significati può avere una sola parola; Natale è amicizia, famiglia, amore e tanto altro, e questo Marinette lo sapeva benissimo.
Amava il Natale, l'odore dei biscotti appena sfornati, la neve che scendeva con lentezza ed eleganza e la magia che portava ogni anno.
La corvina sorrise nel vedere la neve dalla finestra della sua stanza e posò la sua guancia sulla sua mano chiusa a pugno:
"Marinette non dovresti vestirti?"
La vocina di Tikki la risvegliò e la portò nel mondo reale:
Si era dimenticata di essere ancora in pigiama.
La franco-cinese fece una risata forzata e si portò una mano sui capelli ancora scompigliati:
"Scusa Tikki, cosa farei senza di te"
L esserino magico sorrise e si avvicinò al viso della portatrice:
"Figurati Marinette, so che non vedi l'ora di trasformarti per andare da Adrien"
Adrien.
Al nome del ragazzo sul volti della corvina si formò un sorriso sognante e dolce allo stesso tempo.
Adrien era il ragazzo dei sogni di ogni ragazza, come il principe azzurro delle favole, ma più vero e realistico, ma a Marinette basta è avanza.
Da dicembre a questa parte i due ragazzi si erano rivelati le reciproche identità, non per sbaglio, non per errore, ma per scelta e volontà di entrambi, e per i due giovani fu la scelta più bella e giusta che potessero fare insieme.
Da quella bellissima sera tutto cambiò:
Si chiarirono e si misero insieme con tanto di proposta sulla Torre Eiffel senza spettatori ficcanaso, solo loro due e la luna.
Inutile dire che dopo la proposta ci fu' il tanto atteso bacio aspettato da entrambi. Il bacio più bello della sua vita.
"Marinette?"
Tikki la richiamò, portandola nuovamente sul pianeta terra:
"Si Tikki?"
"Sei ancora in pigiama"
Le ricordò, indicando la portatrice con ancora il pigiama addosso.
Quest'ultima arrossì sotto lo sguardo divertito del Kwami:
"V-vado a prepararmi"
Disse semplicemente, correndo in bagno per evitare altre spiacevoli scenette comiche.
***
"Hai preso il regalo, Marinette?"
Le chiese Tikki, avvicinandosi alla portatrice, intenta a sistemare il fiocco che legava la carta che copriva il regalo.
Marinette aveva passato gli ultimi giorni a scegliere la stoffa e a cucire il regalo per il biondo ignaro della sorpresa che le avrebbe fatto la fidanzata.
La franco-cinese sorrise e alzò il regalo esclamando: "Finito! Spero che gli piacerà"
Si chiese ad alta voce, guardando il regalo.
Tikki affiancò la padrona:
"Come potrebbe non piacergli Marinette? Un regalo fatto col cuore è sempre ben gradito"
La rassicurò l'esserino, incrociando le piccole zampette e alzando la testolina, fiera e sicura delle sue parole.
Marinette sorrise grata e ringraziò il Kwami con una carezza sulla testolina
"Grazie Tikki"
***
La supereroina si accovacciò su l'unica finestra aperta della camera del fidanzato e si guardò intorno, cercando con lo sguardo il biondo e lo trovò seduto di spalle con la testa appoggiata sul pugno chiuso della sua mano sinistra.
La ragazza coccinella stava per dire qualcosa, ma un esserino nero simile a Tikki la interruppe, parlandogli sopra:
"Finalmente sei arrivata, Marinette"
Disse con sollievo, marcando il nome della ragazza, sperando che il biondo si accorgesse del suo arrivo, invano.
La corvina chinò la testa e posò nuovamente il suo sguardo verso il biondo:
Che gli fosse successo qualcosa?
"È successo qualcosa?"
Plagg scosse la testolina:
È chiaro che non ha capito il problema
L'esserino si avvicinò il più possibile all'orecchio della ragazza e sussurrò:
"Ha nostalgia della madre, Marinette.
Le manca davvero molto"
La madre?
La corvina non spicciò parola, ma si limitò a soffiare un "oh..." quasi impercettibile.
Sua madre è scomparsa da più di tre anni ormai e ogni tanto si ricordava dei momenti felici passati con lei.
Le mancava e soffriva per la sua scomparsa, e come se non bastasse, il padre era assente, e rimurginava il passato chiudendosi in se stesso.
La scomparsa di Emilì ha portato alla rovina la famiglia Agreste.
"Adrien..."
Mormorò a fior di labbra la corvina, dopo minuti interminabili di silenzio.
Il modello si girò di scatto e dentro di se sperò che fosse arrivata solo adesso:
Non voleva farsi vedere in quello stato da lei.
"Marinette..da quanto sei qui?"
Domandò, grattandosi il collo.
La corvina alzò le spalle e sul suo viso si formò un sorriso tenero:
"Da un po' "
Mormorò senza dare troppe informazioni e guardò il ragazzo abbassare il capo:
Non poteva sapere cosa provava e soprattutto non poteva mettersi nei suoi panni, non conosceva quel dolore dato dalla mancanza di un genitore, ma si limitò a parlargli:
"Ti manca vero?"
Gli chiese con premura, guardandolo alzare la testa e tirare su col naso:
Non soportava vederlo così.
"Da morire"
Mormorò con la voce incline al pianto sotto lo sguardo della ragazza, triste anche lei per le sue condizioni.
Sospirò e con una leggera spinta entrò nella stanza senza levare gli occhi da lui"
"Non potrò mai colmare il vuoto della perdita di tua madre Adrien, ma posso fare questo..."
Detto questo, la corvina si avvicinò al biondo e lo abbracciò, facendo in modo che il suo viso si posasse sul suo petto...
Lo strinse a se appena sentì un suo singhiozzo:
" Sfogati..ti farà bene"
Soffiò mentre gli accarezzava la schiena:
Reprimere il dolore non è mai la soluzione giusta, la cosa migliore da fare e sfogarsi e stare con le persone che si vuole bene e che si ama.
"Grazie Marinette...non so cosa farei senza di te"
La ringraziò, ancora tra le sue braccia, dopo essersi sfogato.
La ragazza a pois sorrise:
Stava meglio.
Adrien si staccò leggermente da lei, ma erano ancora abbastanza vicini:
"Figurati a questo servono "gli amici"'
Il biondo spalancò gli occhi e guardò la sua ragazza gesticolare "le virgolette" con le dita.
Sapeva questa frase a memoria.
"Stai usando le mie parole contro di me, M'lady?"
Chiese alla corvina, incrociando le braccia, e avvicinando il propio viso verso la partner, che in risposta all'avvicinamento dei loro visi si allontanò e allontanò il viso del partner spostandolo con l'indice sul naso.
"Si, è bello pagarti con la tua stessa moneta, micetto"
Calcò con la voce il nomignolo che gli dava spesso e sorrise in modo beffardo:
Le piaceva rispondere con lo stesso tono del fidanzato, e soprattutto, si divertiva a stuzzicarlo con le sue stesse parole, anche se le sue venivano dette con ingenuità.
Come poteva sapere che la sua partner era anche la dolce e timida Marinette?
Il modello sbuffò:
"Te la farò pagare insettina"
"Non vedo l'ora, minou"
Rispose a tono, ricambiando lo sguardo di sfida, che però, non durò molto.
Il regalo!
La corvina spalancò gli occhi e senza dire niente iniziò a cercare di fretta e furia il suo regalo dentro lo yoyo:
Quel coso poteva fare concorrenza alla borsa di Mary Poppins.
Adrien chinò il capo e guardò la fidanzata che cercava qualcosa nel suo yoyo:
"Cosa stai cercando M'lady?"
Marinette non rispose, ma subito dopo tirò fuori ciò che stava cercando e glielo porse:
"Joyeux Noël Adrien "
Adrien prese il regalo:
La carta che lo ricopriva rosso con dei pois bianchi, mentre il fiocco era trasparente e rendeva il pacco più natalizio.
Al ragazzo si illuminarono gli occhi e iniziò a scartarlo sotto lo sguardo della ragazza coccinella:
"Non è niente di che, ma essendo natale ho voluto farti un regalo a tema"
Disse con un velo di imbarazzo, mentre il biondo alzò il regalo chr gli era appena stato dato.
Un maglione con dei micetti con i cappelli natalizi, e il tutto era rigorosamente colorato di rosso e bianco.
"Marinette è bellissimo!
M'lady grazie"
La ringraziò dandogli un abbraccio e un bacio sulla guancia.
"Mi fa piacere che ti sia piaciuto"
Il biondo sorrise dolcemente e poi si illuminò:
"Aspetta qui"
Detto questo, il ragazzo si allontanò e iniziò a cercare qualcosa sotto lo sguardo della corvina, curiosa e divertita dalla velocità che prese il biondo.
***
"Non è molto, ma sono sicuro che ti piacerà"
Il modello si avvicinò alla ragazza con un cofanetto blu tra le mani e lo porse alla corvina, che titubante, prese il cofanetto:
Mostrò una collana d'argento che come simbolo aveva una M contornata da perline.
"Ti piace?"
Chiese titubante, dopo il lungo silenzio della ragazza.
Marinette non disse niente, ma si buttò fra le sue braccia:
"È bellissimo Adrien..ma non dovevi, davvero"
Il biondo scosse la testa e prese dalle mani della corvina la collana per mettergliela:
"Dovevo invece..voglio solo renderti felice"
Le disse senza peli sulla lingua, mentre le legava al collo la collana:
"Mi rendi già felice Adrien.
Il mio regalo preferito è l'amore che ci diamo ogni giorno.
Per me è Natale ogni giorno con te al mio fianco"
Disse dolcemente, lasciando di stucco il biondo.
Non se lo aspettava.
"È Natale ogni volta che facciamo nascere l'amore nei nostri cuori?"
Domandò, guardandola negli occhi.
"Esatto"
Soffiò a fior di labbra unendo le sue labbra con quelle del biondo.
"A natale l'amore può trionfare, apri il tuo cuore e lascialo andare.
Buon Natale e non smettere mai di sognare"
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