《Che cosa chiedi alla morte?》chiese Bwonsamdi giocosamente.
《Un altro giorno per poter combattere. G'huun ancora non è stato sconfitto. Il mio compito non è-》.
Il dio della morte interruppe Viralia prima che potesse finire.
《È giunto il tuo momento guerriera. G'huun non è più un tuo problema. Ci penseranno gli altri campioni a sconfiggerlo. È giunto il tempo del tuo riposo. La tua battaglia è finita 》concluse il dio senza possibilità di replica.
Viralia si inginocchiò sul terriccio freddo e umido. Una lacrima le solcò il viso.
《Cosa farò adesso? Ho sempre combattuto, sin da quando ne ho memoria...》disse la guerriera sconsolata.

《Verrai con me mia cara. Staremo insieme per moltissimo tempo e, se vorrai, potrai diventare la mia aiutante...》disse il vecchio Bwonsamdi.
La guerriera alzò lo sguardo piena di speranza.
《Accetto l'offerta. Cosa posso fare?》.
《Come sai, a Bwonsamdi piace stringere patti con i mortali. Ma per quante richieste ci siano non ho mai il tempo per esaudirle tutte. Ti infonderò un po' del mio potere e prenderai in carico i patti che non riuscirò a siglare》asserì il dio.
Viralia annuì con la testa e si inginocchiò nuovamente. Bwonsamdi le toccò la fronte e un piccolo scintillio azzurrino scaturì dalla sua mano.
《Ecco, adesso sei pronta. Va' ed esegui il tuo compito piccola guerriera》.