Stavo girovagando per il parco con la mia fedele Nikon D850 alla ricerca di qualche scatto interessante.
Se mi avessero detto che quella mattina di primavera mi sarei dato al ritrattismo, avrei riso sguaiatamente.

Non che non ne fossi capace, non era semplicemente il mio genere; non mi appassionava osservare le persone, le loro espressioni ed emozioni, avevo sempre preferito di gran lunga l'imprevedibilità della natura.

Eppure, quel giorno, qualcosa mi attirò verso quell'ignoto.

Rimasi distante, mescolandomi nel verde che mi circondava, con lo sguardo diretto verso quel chiosco che sembrava essere preso d'assalto.

Presi a studiare le diversità delle persone in fila: c'era il vecchietto dalla barba incolta che apriva e chiudeva la bocca compulsivamente, come fosse una giraffa impegnata a consumare il pasto; l'adolescente con il berretto rivolto all'indietro che spingeva i tasti del cellulare a una velocità sorprendente; la coppia impegnata in sorrisi ed effusioni mentre attendeva il proprio turno.

Poi, giunsi a lei.

Non mi era mai capitato di trovare interessante il volto di una persona. Tutto di lei mi sembrò ricercato, senza alcuno sforzo.

I capelli scuri erano raccolti grossolanamente sulla testa con ciuffi che ricadevano in ogni lato, come se li avesse raccolti di fretta in un momento di necessità.
La semplice t-shirt sopra alla gonna a fiori non le avrebbe permesso di emergere dalla folla, ma la lunga borsa sulla spalla avrebbe di certo attirato la curiosità dei passanti come aveva subito attirato la mia.

Alzai la reflex e puntai lo sguardo sul suo viso attraverso il mirino.

Nonostante cominciassi a sentirmi il guardone di turno, continuai quello studio, persuaso di non poter essere notato in alcun modo; le sue attenzioni erano tutte rivolte alla coppia di fronte e ai loro gesti d'affetto.

Per tutti gli altri i suoi occhi potevano sembrare fermi e distanti, addirittura persi nel vuoto. Non per me, che li stavo vedendo attraverso l'obiettivo.

Tentò di proteggersi con la mano da quel bagliore che le finì sul volto a causa mia.
Si volse nella mia direzione, e io abbassai immediatamente la fotocamera, dandole le spalle.