Olfatto | 𝐿𝑒𝑖
Era strano, troppo strano.
Poteva essere una coincidenza, un caso, la dimenticanza di qualcuno.
Non volevo essere egocentrica e pensare che fosse un gesto indirizzato a me, così cominciai a elaborare più considerazioni che smentissero la situazione.
Quella non era la mia panchina, non c'era scritto il mio nome, e probabilmente altre mille persone erano solite occuparla.
Una bicicletta aveva attraversato la stradina sterrata piena di piccole buche e il moto traballante del mezzo aveva fatto sì che cadesse dal cestino.
Era stata dimenticata da qualcuno che aveva occupato quello stesso posto poco tempo prima, e che evidentemente non era ancora tornato a reclamare ciò che era suo.
Presi tra le mani il tulipano screziato bianco e rosso avvolto da carta trasparente e lo portai vicino alle narici per coglierne il profumo.
L'odore non era per niente deciso, era a malapena percepibile, ma quel poco mi sembrò perfetto.
Non avevo mai gradito troppo i profumi stucchevoli che lasciavano la scia a chilometri di distanza.
Lo riposi sulla panchina e mi andai a sedere altrove; ero certa che non mi appartenesse e che qualcuno sarebbe potuto venire a riprenderselo.
Ma si fece sera e il tulipano rimase al proprio posto, lì dove lo avevo lasciato.
Dopo qualche ultima esitazione, decisi comunque di andarmene.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro