Capitolo 6 - E voi cosa ci fate qui?
Hope pov's
"E voi che ci fate?". Chiedo stupita.
"In vacanza". Afferma col suo fare egocentrico e mi abbraccia.
Fingo un sorriso e cerco con lo sguardo Maria ma ella alza le spalle. Dopo facciamo i conti.
"Non sei felice di vedermi?"
"Felicissima". In realtà per niente.
"Laura lasci che l'abbracci?" Domanda ridacchiando alla sua migliore amica
"Tutta tua Giuly". Dice per poi finire nelle braccia disperate d Maria mentre quella rossa di Giuly mi stritola tra le sue.
"Ragazze mi muovete? Stiamo aspettando solo voi".
Una voce stridula, fin troppo richiama all'appello le pettegole: Giuly e Laura.
"Amy guarda chi c'è!" Grida verso Amanda, non ché una delle troie della vecchio liceo, per farsi sentire.
Amanda si avvicina sfoggiando la sua borsa griffata, abbassa di poco gli occhiali da sole e mi guarda male.
Ci odiamo a morte.
"Giuliana Modia e Laura Sthefan Partena subito lontano da ste sgualdrine". Ordina e loro obbediscono dirigendosi verso il bar.
"Sgualdrine a noi? Ma guardati tu piuttosto lurida troia".
"Hope è inutile parlare con lei. Conosce solo parole come: pompino".
Squadra uno per uno soffermandosi sui i ragazzi e soprattutto sul mio Denny.
"Se non ti levi dalle palle ti faccio vedere io". Ed eccola che entra in azione anche la ragazza dai capelli blu.
Amanda gira i tacchi e se ne va.
"Ma chi cazzo era?" Domanda Denny
"Giuly e Laura erano le più pettegole del liceo mentre l'altra era una troia". Afferma la biondina incazzata.
"E che voleva da noi?" Azzarda Gud ma noi scoppiamo le spalle.
"Io e te dobbiamo ancora fare i conti!" Sguardo storto Mary ma lei guarda da tutt'altra parte come se fosse all'oscuro di tutto.
La ignoro ridacchiando.
***
"Avviatevi all'hotel e non aspettateci". Informa Denny agli altri per poi prendere la nostra borsa da mare e trascinarlo in un luogo a me sconosciuto.
"Dove andiamo?"
"Non posso dirtelo adesso metti questa benda". Me la legge e comincia a indicarmi verbalmente la strada.
Viene dietro di me e la toglie poco dopo.
"È bellissimo". Sono rimasta estremamente sbalordita.
Un cuore fatto di petali rossi.
Lo bacio e lui mi stringe forte a se.
"Ti amo" sussurro.
"Ti amo anche io" Grida e ciò fa scoppiare tra di noi una fragorosa risata.
***
"Hope vogliamo ancorare in centro?" Mi chiede Denny è io anuisco.
Prendo un vestitino bianco, i saldamente e poi aspetto lui che esca dal bagno.
"Andiamo a prendere in gelato?" Gli faccio la faccia da cucciolo appena entriamo in macchina. Ridacchia, mi bacia e poi mette in moto l'autoveicolo.
Entriamo in un bar/gelateria, ci sediamo sotto il capannone e ordiniamo due gelati: cocco e limone per Denny, cioccolato bianco e nutella per me.
Il cameriere annuisce e si dirige fuori dal capannone.
Poco dopo inizia la canzone, la nostra canzone per così dire.
Quella che cantammo insieme alla festa in cui le ragazza conobbero i loro ufficili e ancora compagni.
H: I drove by all the places we used to hang out getting wastedI thought about our last kiss, how it felt the way you tasted.
And even though your friends tell me you're doing fine
(Ho guidato per tutti i posti in cui eravamo soliti perderci
Pensai al nostro ultimo bacio, a come si sentì, al suo sapore
Sebbene i tuoi amici mi abbiano detto che te la stai passando bene)
Are you somewhere feeling lonely even though he's right beside you?
When he says those words that hurt you, do you read the ones I wrote you?
Sometimes I start to wonder, was it just a lie?
If what we had was real, how could you be fine?
'Cause I'm not fine at all'
(e che sei da qualche parte a sentirti sola anche se lui sia proprio accanto a te
Quanto ti dice quelle parole che ti feriscono, rileggi quelle che ho scritto io?
A volte inizio a chiedermi, è stata solo una bugia?
Se quello che abbiamo avuto è stato reale, come puoi stare bene?
Perché io non sto bene)
Comincio a cantare finché non entra un uomo sulla quarantina d'anni che si avvisina e io mi stoppo.
"Ciao ragazzi sono Wiliams Wood, proprietario di questo bar. Volevo chiederti a ti piacerebbe cantare per qualche sera in questo locale. Hai una voce stupenda".
Mi sorride e io ricambio il gesto.
Denny sa dietro mi fa segno di accettare l'offerta e così faccio.
"Allora cara puoi venire quali sere tu preferisci".
"Grazie".
L'uomo si dilegua e Denny di congratula. E chi se lo sarebbe mai aspettato.
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