Forse...
Il giorno dopo diedero a me e Jessica un avviso, che diceva quando ci saremmo incontrati per sistemare il palco e le altre cose dello spettacolo.
Ovviamente c'era un grande problema (figuariamoci se andava tutto bene...): il giorno che ci diedero quel foglietto era venerdì...E IL PRIMO INCONTRO ERA VENERDÌ POMERIGGIO DALLE 15:30 ALLE 18:30.
NON AVEVO NEMMENO INIZIATO I COMPITI (e ne avevo tantissimi...), avevo nuoto dalle 14:00 alle 15:00 e dovevo andare da mia zia...panico totale.
"Avrebbero potuto avvertirci prima però..." pensai.
-Si infatti Jacky...-io ho altri impegni!-mi disse Jessy.
Okay, iniziavo ad aver paura di quella ragazza...
Arrivai a casa, mangiai di corsa, feci i compiti (ma li finii alle 14:30, quindi saltai nuoto e la visita da mia zia) mi preparai in tutta fretta e uscii di casa.
Alle 15:25 ero là.
Mi guardai intorno e vidi ragazzi e ragazze che non conoscevo...poi vidi Alex, Jessy e...Danielle.
Uffa...perchè c'era anche lei?
Mi corse incontro, e mi abbracciò.
Io rimasi immobile, e non ricambiai.
-Ciao Jacky! Anche tu sei una presentatrice? Strano, perchè c'è già quella ragazza per la tua classe...come mai in due?-
-Perchè lei è la conduttrice! Non vediamo l'ora di vedere come si comporta davanti a tutte quelle persone, hahahaha.-
Era Hanalhisa.
La ragazza di Nicola mi guardò con sguardo di ammirazione.
-Quindi...condurrai...tu? Yeeee avranno scelto te perchè sei speciale!-
"Continua pure a complimentarti con me, brutta str..." ma il mio pensiero fu interrotto dalla voce della prof che ci chiamava.
-RAGAZZI, VENITE TUTTI QUI NEL CORTILE, CHE DOBBIAMO DECIDERE BENE IL DA FARSI.-
Obbedimmo.
Trovammo (con stupore generale) un grande palco, situato a est dell'edificio.
La cosa bella della nostra scuola è che ha un cortile enormissimo, infatti quel "coso" non occupava molto spazio.
-Allora, dobbiamo fare i lavori di manutenzione, pulire, sistemare e aggiustare tutto. Ovviamente oggi non finiremo, ma abbiamo altre occasioni per incontrarci. E tu Jackelin-disse indicandomi-sarai il supervisore di questo lavoro.-
Tutti mi guardarono e io diventai rossa.
-Non perdiamo tempo, procediamo!-
Ognuno aveva degli incarichi: Jessy doveva sistemare la parte "tecnica" (luci, audio...), Alex faceva la parte artistica (decidere dove posizionare le cose) e Danielle (che speravo la mandassero a pulire i bagni) aveva il compito di provare i microfoni, per vedere se funzionavano.
Indovinate chi era la mia assistente? Hanalhisa, ovvio.
-Allora Hana, mettiamo le cose in chiaro:qui il capo SONO IO.-
Pensavo che mi avrebbe aggredito.
-Lo so.-mi rispose calma.
-Okay...visto che qui comando io...vai e fai qualcosa di crudele a Danielle.-
-Assolutamente no, non ha fatto nulla di male- mi disse arrabbiata-e non mi sembra carino odiare una persona per niente!-
-Ma...il mio non è odio...è gelosia!-
-Capisco...ma come mai sei invidiosa di tutti? Sei una ragazza popolare, si parla sempre e ovunque di te...e ti consideri una sfigata?!? Io non le sopporto le persone come te che hanno tutto e credono di non aver niente!-esclamò arrabbiata.
Notai della tristezza in lei.
Ormai la vecchia Hanalhisa aveva lasciato posto alla dolce Hana...
La fissai negli occhi e iniziai a parlare:
-Tu sei sempre stata la più bella, la più amata e la più popolare, mi hai sempre guardata dall'alto verso il basso e hai diffuso a scuola dei canoni di bellezza sbagliati, sostendendo che per entrare nel tuo gruppo bisognava essere alte e magre...
Quando eri così ti consideravo la perfezione un modello da seguire, e già da lì iniziò a calarmi l'autostima...figuariamoci se non mi sento una sfigata adesso che non solo sei bella, ma sei anche dolce! Sono continuamente circondata da persone perfette, e io che non lo sono sto male. Ecco tutto.-
Mi osservò perplessa.
-Sei preoccupante...ma ti giuro, un tempo non mi rendevo conto di quanto ero cattiva! Ti prego, dimentichiamo il passato.-mi supplicò.
-Sei disposta...a essere mia amica... Hana?-sussurrai timida.
Sospirò.
-Jacky...in quest'ultimo periodo mi sono accorta di quanto tu sia fantastica, dolce e divertente...ma quando eri nel mio gruppo, sei stata in grado di ideare uno scherzo crudelissimo alla tua ex migliore amica, solo perchè avevate litigato. Okay, forse è l'esempio sbagliato visto che ho aderito anche io...ma poi mi son pentita tantissimo, come credo anche tu. Ecco, te lo ricordi? Ora pensa:se io e te dovessimo diventare migliori amiche e poi un giorno non parlarci più, come faccio a vivere tranquilla? Se hai ideato un piano così grave per Jessy che eravate inseparabili...a me che fino a poco tempo fa mi odiavi, che faresti?
Comunque non è un "No" è un "Forse".-
Poi mi sorrise.
-Sappi che Giacomo Leopardi diceva: "Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, non certezze. Perché non cerca la fine, ma va verso l'infinito...".
La guardai felice.
-Ho capito...ma almeno a me ci tieni? E mi vuoi un po'di bene?- chiesi.
-Forse.-mi rispose.
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