Chiudo la porta alle mie spalle, immergendomi in un buio fitto e oscuro che, in confronto, la selva di Dante è un luna park.
Mi levo i tacchetti, onde evitare di svegliare il can che dorme, in questo caso Nello.
Nellino il cagnolino.
Oddio, suona benissimo.

In punta di piedi cammino quatta quatta, fino alle scale.
O almeno quello era il mio intento principale, purtroppo la realtà è dura e dolorosa quanto la facciata che ho appena dato sul pavimento.

-Ma porca di quella troia laida- esclamo tappandomi subito la bocca con le mani.
Bene, nella mia vita non potrò mai essere un'agente segreto, e dire che quando ero piccola aspiravo a diventare Kim Possibile.

Sento dei passi pesanti arrivare.

-Chi va là? Sei un ladro?-

-Sì e sono venuto qui per rubare cervelli, ma ho sbagliato casa- rispondo sarcastica.

-Ylenia, sei tu?- domanda scendendo le scale, almeno credo stia scendendo le scale.
Conoscendolo potrebbe cadere con il culo per terra, spero solo abbia l'assicurazione come Jennifer Lopez, altrimenti l'umanità perderebbe un bene prezioso.

-No, sono sto cazzo. Certo che sono io, coglione!- gli urlo contro.
Sento un tonfo sordo seguito poi da un 'ahia'.
Dio, ti prego, abbi pietà di me.

-Non dirmi che sei cascato per le scale- poggio le mani a terra in modo da aiutarmi e rimettermi in piedi.

-Non sono cascato per le scale- passo una mano sulla parete nel tentativo di trovare l'interruttore della luce, poi mi ricordo che per accendere le luci qui basta un battito di mani.

Non appena il corridoio è illuminato trovo Nello seduto a terra.

-Avevi detto di non essere caduto!- lo riprendo.

-Perché tu mi hai detto di dirti così!- agita le mani al cielo manco stesse ballando YMCA.

Dio misericordioso, abbi pietà di un'anima pia come la mia, infondami di puri e buoni sentimenti che non finiscano con l'omicidio di Nello.

Prendo un grande respiro.

-Com'è andata? Hai scoperto qualcosa?- mi chiede euforico, neanche fossimo a Natale.
Anche se a Londra l,  con questo tempo, sembra sempre a Natale.
Mi ricordo di quando mio padre cantava una canzone italiana un po' strana e nel ritornello parlava di alcune domeniche d'agosto in cui cadeva la neve.
Sono quasi convinta che il cantante deve aver vissuto a Londra, da questa città mi aspetto di tutto ormai.

-A quanto pare gli interessano solo due cose; la prima sono i vestiti osceni- Nello si alza in piedi, avvicinandosi a me.
Indossa una maglia a maniche corte bianca e dei pantaloni lunghi con mazze da golf disegnate sopra.
Devo ricordarmi di bruciare quel pantalone, è un insulto alla moda questo.
Non posso rovinare un capo da notte con un gioco così di merda.

-Mh, potrei dare fuoco al suo guardaroba, anche se non so dove abita...- inizia a pensare.
Già, Nello stupidello che pensa sembra essere un paradosso o un qualcosa di impossibile, ma vi giuro che è così.
Non sono drogata, non sono ubriaca e non sto sognando.
Niall Horan sta veramente usando il cervello.

-E la seconda cosa?- mi chiede.

-Eh? Che seconda cosa?- oh no,merda.
Mica gli posso dire che Hermione versione stupida e con il pene tiene a me.

-Il suo secondo punto debole- inizio a sudare freddo.
Io non so mentire, mi stupisco che mi abbia creduto prima con la storia del complotto!
Anche se poi gli sto realmente fornendo le informazioni, ma mi sto sentendo in colpa.
Cazzarola.

Corny, io ti invoco!
Leggimi nel pensiero è vieni a salvarmi!
Corny, sbrigati.

-Allora?- mi chiede insistente.

Potrei chiamarlo con una formula magica!

Corny l'unicorno
Portami al forno
O forse è meglio in pizzeria
Su, coraggio, andiamo in birreria
Anche se sono astemia
Ma chissene frega
E in sella al l'unicorno
andiamo a comandare il mondo.

-Ylenia, ti sbrighi?-

-Oh, vaffanculo Corny!- penso.

-Che c'entra ora Corny? È a lui che tiene?- chiede sbigottito.

-Eh? Mi leggi nel pensiero?- lui sospira.

Okay, devo dirglielo.

-Io-rispondo.

-Tu cosa?-

-Io, sono io- ripeto.

-Sì, lo so che tu sei tu, io sono io e Harry è uno stronzo, ma che c'entra ora?- mi poggia le mani sulle spalle e io abbasso lo sguardo colpevole -Hey, tutto bene?- mi domanda preoccupato.

Mi sento in colpa e non capisco perché.
Non ho fatto nulla di male.
Oddio, ammetto di aver ossigenato i capelli di Niall mentre dormiva, ma odiavo quella ricrescita e poi lui aveva detto un qualcosa sul fatto di voler tornare castano e ció non potevo permetterlo.
A me piacciono i suoi capelli, o meglio, mi piace prendere in giro i suoi capelli.
Ma, tralasciando questo fatto, non ho fatto nulla di male.
Non è colpa mia se i ragazzi mi trovano fantavolosa e dire che mi sono anche impegnata a dare risposte acide a chiunque, non è facile essere la ragazza forte e sarcastica che non esistono in quelle FanFiction Daddy si merda.
Rabbrividisco quasi al pensiero che quello schifo viene anche solo scritto.

-Yle...- mi richiama.

-No, Yle proprio no. Mi ci chiamava quella stronza di Rory finché non le ho depilato le sopracciglia- mi lamento.

-Mi vuoi dire che hai?-

-Harry mi ha detto che sono importante per lui, anche più di Hope, non che ci vuole poi tanto per superare quella rincoglionita dalla porta rosa. Ha provato a baciarmi- gli confesso tutto.

Non riesco a mentirgli, ho troppa paura di perderlo con le mie menzogne.

-E sono uscita con lui perché mi sentivo in colpa al solo pensiero di immaginarlo da solo, con un cappellino da festa in testa e un piccolo è misero cupcake come torta. Non ce l'ho fatta, mi faceva male solo pensarci- continuo a dirgli -Non volevo mentirti, ma sapevo che non mi avresti mai lasciato andare, se solo te lo avessi detto.

Lui mi stringe a se in un abbraccio.

-Okay, va bene così. Non sono arrabbiato- mormora dolcemente, accarezzandomi la testa.

-Davvero?- domando sorpresa.

-Davvero. So che in fondo, molto in fondo, ma veramente tanto  tanto in fondo, in fondo come il relitto del Titanic, hai un cuore d'oro e non sei solo una piccola stronzetta impertinente- mi lascia un bacio sulla fronte -E non ti preoccupare che Harry lo sistemo io, nessuno può farti delle avance e passarla liscia. Ora che ne dici di andare a letto?- io annuisco solamente e, mano nella mano, saliamo le scale.

-Niall- lo richiamo.

-Sì?-

-Ti volevo dire che non mi dispiace affatto di averti tinto i capelli-

-Ne sono consapevole- ridacchia.

-Ah, Niall, un'altra cosa. La prossima volta che mi chiami stronzetta impertinente ti do un calcio talmente forte sulle palle da farti cambiare perennemente tonalità di voce-

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SCUSATE SE IERI NON HO PUBBLICATO
Ma ero troppo impegnata a far rispetta il mio piccolo regno.

Veniamo a noi.
Non c'ho la voce e questo è un male.
Sono piena di chiazze e questo è un male (anche se stanno passando).
Sono completamente esausta e questo è un male.

Ho iniziato una nuova short story su Halsey e Michael (closer) e devo capire se è un bene o un male.
La protagonista è nel mio stile, quindi è un bene ahahhaha

Corny ha un profilo wattpad è questo è un bene.
Seguite Corny perché ve lo impongo.
Il suo nick è TherealCorny .
Risponde ai messaggi, anche se non ha le mani.

Detto ciò, come ve la passate?
Anche voi state facendo il conto alla rovescia per il Natale?

Io vi abbandono.
Addio per sempre.

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