Capitolo 18
Io e Harry camminiamo fianco a fianco per le strade di Bengal Gren, credo si chiami così, non ricordo molto bene, dopo aver preso la metro a St. Paul.
Le strade sono gremite di gente e ci sono molti negozietti di vari tipi.
Puoi trovarci il bangladino, il cinesino e, volendo, anche il bangladino.
Ammetto di non esserci mai stata, ma non mi dispiace per niente questo quartiere.
Noto molti murales colorati ben fatti sui muri.
Harry ancora non mi ha detto dove stiamo andando, ma continua a tenermi la mano, cosa che è decisamente necessario per il fottio di gente qui presente.
Imbocchiamo una grande e spaziosa via e non posso far a meno di spalancare gli occhi a questa mirabile visione.
Banchetti, tanti banchetti di cibo provenienti da ogni nazione.
-Ogni domenica a Bethnal Green organizzano queste specie di fiere del cibo- mi spiega Harry -Sinceramente non so se già lo sapevi o se ci sei già stata, ma ho pensato che...- io lo interrompo, zittendolo con una mano poggiata poco delicatamente sulla sua bocca.
-Questo è il paradiso- affermo scioccata.
L'odore della carne arriva alle mie narici, accompagnata dall'odore di sushi e di...
-Oh mio dio. Perché sento odore di pasta alla carbonara?!- chiedo incredula.
Non può essere, sto delirando.
Non è così?
-Perché c'è anche un banchetto italiano gestito da una coppia proveniente da Roma. È questo il motivo principale della mia scelta di venire qui, anche se c'è anche dell'altro...- il mio cervello ha smesso di ascoltare dopo la parola 'italiano'.
Posso morire felice ora, anzi, prima mangio e poi muoio.
-Harry, ti amo- esclamo.
Lui inizia a ridere di cuore e mi porta davanti al banchetto pieno di cibo proveniente dalla mia amata patria.
-Hey Francesco- saluta Harry.
Il signore, intento a non far scuocere la pasta, alza lo sguardo e con un gran sorriso ricambia il saluto del ragazzo.
-Ao Harry, come stai? Come mai da queste parti?- il modo in cui ha salutato il riccio fa riaffiorare in me quei dolci ricordi in cui mio nonno mi chiamava per dammi i miei preziosissimi cinque euro.
Mi sono sempre chiesta dove li prendesse, dato che erano sempre belli e dritti e non spiegazzati come quelli di mio padre; in famiglia giravano voci che li stampasse nella sua grotta a Montecompatri.
-Ho portato qui una mia amica, sai è italiana- mi annuncia Harry, mentre poggia una mano sulla mia schiena in modo da farmi avanzare.
-Io non so' un'italiana qualsiasi, sono una romana de Roma- dico fieramente.
Francesco sorride ancor più di prima, mentre mette lo squisito guanciale a friggere nella padella.
-Oh, la mia amata Roma! Non poi capì quanto me manca! Le passeggiate ar foro, le tizie che rompono er cazzo in metro, er Colosseo! La pizza, oh quanto me manca la pizza del mio amico che chiamavamo tutti Er Sorcio- rimango incantata nel sentire l'accento romano del signore.
-Pensa che i miei se so trasferiti qua! Io sarei tanto voluta restá a Roma-
-Brutta roba!- esclama.
Finisce di preparare la pasta e la versa su due piatti.
Harry fa per prendere il portafoglio, ma viene bloccato dalla voce di Francesco.
-Capelló, oggi offre la casa! Bisogna festeggiá er fatto che finalmente c'hai 'na fidanzata come Cristo comanda!- io scoppio a ridere non appena vedo l'espressione buffa è confusa di Harry.
Ovviamente non ha capito nulla, dato che Francesco ha parlato in romanaccio.
-Ha detto che ci offre il pranzo perché sono una ragazza bella e simpatica- Harry annuisce e ringrazia, per poi prendere i piatti e poggiarli su un tavolo di legno posto difronte al chiosco.
Assaggio la mia amata pasta e chiudo gli occhi.
Dio, mi sembra quasi di ritornare lí, è un qualcosa di eccezionale.
Il sapore dell'uovo si sposa a meraviglia con la pancetta, mentre la pasta è al dente.
Perfetta.
-Ti piace?- mi chiede Harry.
Mamma mia, che palle! Perché tutti devono interrompere la magia del cibo?
-La amo. Voglio sposarmi questa pasta- affermo convinta.
Chissà se a Las Vegas si può fare...
Bhe, c'è gente che si è sposata con il proprio fratello, io non posso con la mia carbonara?
Harry scoppia a ridere.
Che ho detto di strano?
-A volte mi chiedo se tu sia veramente così...- si interrompe, pensando forse alla parola più adatta da affibbiarmi -Particolare o cerchi soltanto di attirare l'attenzione su di te-
-Ma io non attiro l'attenzione di nessuno- mi difendo, prendo un'altra forchettata di pasta.
-Nessuno? E Niall? Il ragazzo a cui hai scritto prima? Me?- sul suo viso compare un sorriso strano, non riesco ben a definire di che natura sia.
-Mi hai spiato mentre scrivevo a Luke?- sono un po' irritata.
Non è possibile che io sia circondata solo da persone che non capiscono il significato della parola 'privacy'.
-Bhe, non vedo che ci sia di male, dato che tu sai della mia travagliata storia d'amore con Hope e io nulla sulla tua- fa una piccola alzata di spalle.
-Io so solo che eri follemente innamorato di lei, non so nient'altro- lui spalanca un po' gli occhi.
-Quindi non sai nulla di lei- la sua è più una constatazione che una domanda.
-So solo che, mentre tu eri pazzo di lei, lei era pazza di Niall- alla mia affermazione, lui scoppia a ridere.
-Tu non sai nulla-
-Jon Snow- completo la sua frase.
Lui mi guarda un po' storto.
-Anche tu con Game Of Thrones no, eh!- si alza ridacchiando e lo seguo mentre canticchio la sigla del Trono di Spade.
Dopo un po'che camminiamo, continuando sempre a cantare lo stesso movimento, ci fermiamo in mezzo a una piccola stradina, che è circondata da piccole case.
-Se la pianti di cantare, giuro che ti racconto tutta la storia che c'è dietro Hope- mi propone lui, ormai disperato e stanco.
-Basta che non mi racconti dei suoi genitori morti in un incidente e di come sia brutta ma bella- lui scoppia a ridere, per poi fermarsi.
Mi fissa negli occhi e poi, finalmente, apre bocca.
-Hope non amava ne me ne Niall, aveva solo voglia dei cazzo- mormora serio -Mi ha ingannato con i suoi occhioni dolci e indifesi, non facendomi accorgere di quanta crudeltà ci fosse dentro di lei-
-Stai descrivendo Hope o Sasha Grey? Sai mi ha confuso la prima parte del tuo discorso...- lui mi guarda ammonitore.
Forse è meglio se sto zitta.
-Tu non sai quante volte venne a casa mia- oh, me lo immagino proprio Harry, le leggo le FanFiction su di lei e Darry dei No Direction -Mi faceva sentire amato, speciale. Per una volta avevo trovato la ragazza perfetta, quella che si faceva fare di tutto- abbassa lo sguardo, assumendo un'espressione triste.
Sì faceva fare di tutto perchè è una sgualdrina, lo sanno tutti.
-Quando lei mi disse "Ti amo, Harry. Ti amerò per sempre" le ho creduto, volevo disperatamente crederle. Tu non puoi capire quanto possa essere difficile essere considerato un rifiuto umano- continua lui.
-Serio, Barry? I miei mi hanno cacciato di casa perchè mangiavo troppo- lui alza lo sguardo confuso, non riuscendo a capire se la mia è una battuta o la pura e semplice verità.
-No, non sto scherzando- affermo, sollevando gli occhi al cielo.
-Hai mai pensato di mangiare di meno? Magari ora staresti con la tua famiglia-
-Hai mai pensato di essere una persona normale? Magari ora staresti con una ragazza fantastica- gli rispondo.
-Sto in compagnia di una ragazza fantastica- mi sorride e io arrossisco un po'.
-Dai, continua con la storia, voglio sapere che ha fatto quella puttanella-
-Una sera mi ero deciso di confessarle i miei sentimenti, la volevo tutta per me, solo che quando arrivai vidi Niall baciare Hope. In quel momento sentì il mio cuore andare in mille pezzi, ha fatto fottutamente male-
-Che cagna- sta baldracca prende e si bacia chiunque, oh!
Quanto ci scommettiamo che si è fatta anche Luke?
Quanto può essere puttana da uno a Hope?
-Già- dice solamente, per poi voltare il viso verso una casa -Stavo lì quella sera, davanti alla soglia di quella schifosa porta- dice, indicandomela.
-Aspetta. Casa sua ha la porta rosa fluo?!- quando schifata quella...cosa.
-Harry, capisco che i tuoi gusti siano uno schifo, basta guardare i tuoi stivaletti, ma ti eri veramente innamorato di una tipa con la porta rosa fluo?!-
-L'amore è cieco- risponde semplicemente.
-Si, ma il buongusto ci vede benissimo!- lui non mi risponde e continua a guardare malinconico quell'orrenda porta.
Mi siedo sul ciglio del marciapiede e raccolgo le ginocchia al petto.
Inizio a pensare.
Non mi piace vedere le persone tristi, mi fa stare male, la vita è troppo breve per essere occupata dai momenti bui.
Vedo Harry che non stacca gli occhi di dosso da quella porta, si mordicchia il labbro inferiore nervoso.
Cosa posso fare?
Improvvisamente vengo illuminata da un'dea fantastica!
Harry, io so cosa fare!- mi alzo di colpo, attirando la sua attenzione.
Gli afferro il polso e lo trascino lontano di lì, ma non per molto.
-Dove stiamo andando?- mi chiede sorpreso.
-Prima ho visto un supermercato infondo alla strada- gli rispondo.
-Hai ancora fame?- la sua voce è terrorizzata ed esasperata nello stesso tempo.
-Io ho sempre fame, Harry, ma non è per quello che ci stiamo andando-
-Allora perchè...- lo interrompo bruscamente.
-Harry, non rompere le palle e taci-
🍕🍕🍕
-Non posso crederci che l'abbiamo fatto davvero- ride Harry mentre mi riaccompagna a casa.
Finalmente rivedo le sue bellissime fossette.
-E' stato fantastico, non trovi?- rido insieme a lui felice, devo ammettere che passare la giornata con lui non è stato poi così male.
Anzi, mi sono divertita tantissimo.
-Dio, sì! Come vorrei vedere la faccia di Hope non appena varcherà la soglia per andare a comprare quei suoi reggiseni push-up e trovarsi la casa cosparsa di carta igienica bagnata e uova rotte sul porticato- sembra spensierato come un bambino, ma si rattrista subito non appena arriviamo davanti casa di Nello Coglioncello.
-Siamo arrivati...- mormoro, abbassando il capo e iniziando a dondolarmi avanti e indietro.
Non so perchè, ma sono ansiosa di sapere cosa farà il riccio.
-Già...- rimaniamo per un po' in silenzio.
Odio i silenzi imbarazzanti.
Che cosa devo dire?
Cosa devo fare?
Charmander, Squirtle o Bulbasaur?
Bene, non bastava l'ansia, c'era bisogno pure del disagio.
Perchè questo non parla?
Non gli sono simpatica? Mi trova orripilante?
Okay, basta ansiagiare.
Tu, Ylenia, sei fantastica.
-Ylenia, volevo dirti che oggi sono stato molto bene con te e...insomma...- io alzo lo sguardo per fissarlo nel suo.
Ha le gore più rosse e gli occhi più vividi.
-Grazie per avermi fatto ridere e divertire- lo vedo avanzare qualche passo verso di me.
-Di nulla... dovrei essere io a ringraziare te, dato che mi hai portato in quel bel posto dove ho potuto mangiare la carbonara- ridacchio, ma non riesco a nascondere il mio leggero imbarazzo.
Harry afferra la mia mano e sento il cuore battere un po' più veloce del solito.
-Avrei voluto conoscerti prima di quella fallita, magari ora sarei una persona diversa, sarei più felice- mormora piano.
-Non devi mai rimpiangere il passato, Harry, vivi il presente in prospettiva del futuro- la sua mano si poggia sulla guancia.
-Allora posso baciarti nel presente per avere una possibilità in prospettiva del futuro?- mi chiede.
Io ridacchio piano, specchiandomi nei suoi occhi vitrei così belli.
-Magari possiamo fare il contrario, Harry-
-Mi va bene lo stesso, basta che questa non sia l'ultima volta. Ho bisogno di vederti, perchè ti giuro, dopo quello che ho provato oggi, ho bisogno di te- le sue parole sono dolci e mi mandando in un brodo di giuggiole.
-Ci vediamo, Harry...- lo saluto sorridente.
- Senza dubbio, bimba- mi fa l'occhiolino, per poi poggiare le sue soffici labbra sulla mia guancia, lasciandovi un tenero e caldo bacio.
Si allontana da me felice, mentre io torno entro dentro casa per respirare di nuovo quell'aria di completa freddezza e imbarazzo.
🍕🍕🍕🍕🍕🍕
HARLENIA
Io li adoro, è più forte di me, but don't worry, abbiate pazienza e fiducia in me.
Allora, tra queste righe ho descritto una parte del mio carattere, vediamo chi la indovina 😂😂
(Amó, tu sei esclusa, non puoi dirlo)
Come sempre ho da dirvi robe a caso su quello che succede nella mia vita.
Ho voglia di sushi, ancora.
Nessuni vuole andarlo a mangiare con me.
Ho finito di scrivere il secondo capitolo della storia che pubblicherò finita questa.
I capitoli sono lunghi, ciò mi rende fiera perché significa che sto migliorando il mio modo di scrivere.
La mia prof di arte è na troia perché ci fa l'interrogazione su due capitoli.
Il Romics s'avvicina e io non vedo l'ora 😍
Siamo arrivate a 18k visual e vi amo per questo.
La fiera del cibo che ho descritto esiste per davvero, ci sono stata personalmente e il chiosco italiano era proprio bono.
Non fate la dieta come me, diventerete nevrotiche.
Ho finito.
Ora metto i commenti che mi sono piaciuti di più ❤
M'HAI MESSO PAURA CO STO CAPSLOCK, però il tuo ragionamento ha senso.
In caso di un tuo decesso, io mi tolgo da qualsiasi responsabilità.
Io ti ringrazio molto ❤ i tuoi occhi e le tue occhiaie un po' meno.
Salvate le papere da me e Nello, potrebbero finire tutte nel forno.
Okay, ho finito di rompere le palle.
Pizza e unicorni.
XOXO
🍕🍕🍕🍕🍕🍕
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